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    Sara Esposito, ritorno in A2, sponda Montecchio Maggiore, dal Tennessee

    Di Redazione Da Pianiga al Tennessee per amore della pallavolo. E ritorno. Sara Esposito è da poco tornata a casa dopo un quadriennio di studio e volley negli Stati Uniti alla East Tennessee State University, ma è già pronta per affrontare la sua nuova avventura. Nel prossimo campionato la giocatrice, che compirà 24 anni in dicembre, sarà uno dei punti di forza dell’Unione Volley Montecchio Maggiore – Ipag Sorelle Ramonda, che milita in A2, nel ruolo di banda e opposta. Cresciuta tra Pallavolo Stra e Synergy Venezia, Sara quattro anni fa ha compiuto il grande salto verso gli States. “Volevo conciliare gli studi con la mia grande passione per la pallavolo – racconta la ragazza – Così, quando ho deciso di iscrivermi all’Università, alla facoltà di nutrizione dietetica, ho pensato di trasferirmi negli Usa perché c’è un sistema diverso, che sostiene chi fa sport. Gli atleti ricevono una borsa di studio che copre il costo degli studi ed è molto più facile seguire le lezioni e allenarsi ad alto livello. Ci sono palazzetti enormi, tutto è curato e c’è una forte carica motivazionale per l’appartenenza alla squadra. È stata un’esperienza che mi ha arricchito sotto tutti i punti di vista, compreso quello tecnico. Sono partita da centrale, ma là ho iniziato a fare l’opposta e poi la banda, che richiede una visione più organica e tattica del campo, con la capacità di gestire più colpi”. Sara ora si è laureata ed è tornata in Italia per stare più vicino a casa, dato che il Palaferroli di San Bonifacio, dove Ipag Ramonda giocherà nel prossimo campionato, dista meno di un’ora da casa. “Sarà molto stimolante tornare a disputare un campionato italiano – confessa -. Io, rispetto a quattro anni fa, sono molto cresciuta e sono pronta ad affrontare per la prima volta la massima serie. Ipag Ramonda punta molto sul gioco di squadra e io posso dare il mio apporto, anche se voglio migliorare in difesa e ricezione perché a Montecchio giocherò nel ruolo di banda”. La pallavolo è una passione di famiglia. La sorella Lisa, classe 2005, è la schiacciatrice del Club Italia e nel 2021 è stata convocata nella nazionale under 18 azzurra per partecipare ai campionati del mondo in Messico, dove ha conquistato la medaglia d’argento. E per il prossimo inverno si prospetta un derby familiare, dato che i team di appartenenza delle due sorelle sono in A2.(fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Montecchio in campo per combattere la sindrome di Rett

    Di Redazione L’Unione Volley Montecchio Maggiore – Ipag Sorelle Ramonda scende in campo per i malati colpiti dalla sindrome di Rett, grave patologia neurologica dello sviluppo che colpisce prevalentemente le bambine. La squadra femminile di volley A2, che per il prossimo campionato ha scelto come campo di gioco il Palaferroli di San Bonifacio, dedicherà infatti le sue iniziative a scopo solidale al Centro Airett Innovazione e Ricerca, presieduto da Lucia Dovigo, che ha sede a Verona e si occupa di promuovere e finanziare la ricerca genetica per individuare soluzioni alle numerose problematiche che un soggetto affetto da Sindrome di Rett si trova quotidianamente ad affrontare. “Da anni facciamo squadra su temi sociali importanti, cercando di dare il nostro contributo sia economico, sia promozionale – sottolinea  Carla Burato, presidente di Unione Volley Montecchio Maggiore – Abbiamo cercato di sensibilizzare sull’importanza della prevenzione per il tumore al seno con il progetto “Lo sport e il volley sposano l’Andos”, facendo indossare alle nostre giocatrici la maglietta con la scritta “Facciamo muro contro il tumore al seno”. Abbiamo sostenuto il Paese di Alice e i suoi ragazzi diversamente abili e dato supporto ad Avis per promuovere le donazioni di sangue. Abbiamo anche appoggiato l’iniziativa “Just The Woman I Am”, promossa dal centro universitario torinese per la prevenzione inclusione e parità di genere a sostegno della ricerca contro il cancro e l’associazione Cuore di Kevin, a sostegno delle famiglie in difficoltà per la perdita di familiari in tragici incidenti. Nel prossimo campionato vogliamo lanciare alcune iniziative per il centro Airett, che tanto sta facendo per le famiglie delle bambine colpite da questa terribile patologia, fortemente debilitante, con formazione di medici e terapisti, progetti mirati e programmi di riabilitazione”. Il Centro Airett è un punto riferimento a livello nazionale. L’equipe è composta da un team multidisciplinare: neuropsicomotricisti, pedagogisti, psicologi, terapisti specializzati in strategie comportamentali, logopedisti, ricercatori, ingegneri e tecnici informatici. “Ad oggi il centro ha preso in carico 150 bambine da tutta Italia – spiega Rosanna Trevisan, membro del direttivo dell’associazione e rappresentante dei genitori per il Veneto – La percentuale delle bimbe colpite dalla patologia è in crescita e necessita di personale medico specializzato per la diagnosi, il check up e la stesura di un adeguato programma di riabilitazione e cura della sintomatologia. Nel centro ogni bambina viene sottoposta a una valutazione multidisciplinare delle abilità cognitive, comunicative, motorie e delle competenze sociali con strumenti innovativi e specifici per la sindrome di Rett. Segue la stesura di un progetto educativo personalizzato, che permette di avviare un percorso di apprendimento adeguato e funzionale. C’è, infine, la possibilità di fare tele-riabilitazione, un sistema innovativo che favorisce la rete di collaborazione e comunicazione tra caregivers e terapisti, eliminando il problema logistico delle distanze.  Spesso manca una preparazione per accogliere e seguire queste bambine, chiamate “bimbe dagli occhi belli” proprio perché comunicano solo con gli occhi”. Descritta per la prima volta negli anni Sessanta da un medico austriaco, Andreas Rett, colpisce quasi esclusivamente le femmine con un’incidenza di 1 ogni 10.000 nascite. I sintomi compaiono dopo un primo periodo di sviluppo apparentemente normale. Attorno ai sei-ventiquattro mesi di vita, c’è un rallentamento dell’acquisizione delle capacità. Segue un periodo di regressione con riduzione o perdita delle abilità comunicative, l’uso finalizzato delle mani (con aumento di movimenti stereotipati tipo il “washing hand”), i disturbi dell’andatura e il rallentamento del normale tasso di crescita della testa. (fonte Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    L’Ipag Sorelle Ramonda mette Maggipinto a presidiare la seconda linea

    Di Redazione La frizzante giocatrice napoletana Marianna Maggipinto sbarca in Veneto. Nel prossimo campionato vestirà infatti la maglia dell’Unione Volley Montecchio Maggiore – Ipag Sorelle Ramonda, squadra femminile vicentina di A2. Classe 1996, la giocatrice è figlia di allenatori di volley ed è praticamente cresciuta in palestra. La sorella Marcella gioca in serie B. Ha un passato tra le file di Casalmaggiore nella massima serie e quindi nel Talmassons in A2. “Sono molto contenta della chiamata, ho grande fiducia nello staff tecnico del Montecchio a cominciare dall’allenatore Marco Sinibaldi, che conosco e stimo – dice il libero, che da dieci anni gira l’Italia giocando a volley – Ho sempre visto Ipag Ramonda come una società seria e il roster messo insieme quest’anno è ottimo. Conosco alcune ragazze, con cui ho anche giocato assieme. Si può creare un ottimo gruppo e, lavorando sodo, portare a casa tante soddisfazioni. Sarebbe bello arrivare ai playoff, ma bisognerà sputare sangue in palestra e avere energie fino alla fine, sia mentali che fisiche. Inoltre è necessario creare una buona sintonia avendo rispetto dello staff e delle proprie compagne, una consuetudine che purtroppo si sta perdendo”. Marianna ha vissuto già l’emozione di una promozione in A1 con VolAlto 2.0 Caserta, nella stagione 2017-18. “Giocare con una squadra della mia terra e contribuire a portarla nella massima serie fu bellissimo – racconta l’ex azzurra, che nel 2013 con la Nazionale italiana under 18 ha vinto la medaglia d’argento al Campionato europeo – Purtroppo fu una gioia che durò poco, perché poi la squadra fallì e così non giocammo il successivo campionato. Da allora ho sempre giocato in squadre del Nord. Il mio più grande punto di forza è l’altruismo nel gioco. Mi piacerebbe essere una grande leader in campo: sentire la fiducia da parte delle compagne può dare più sicurezza e migliorare le performance. Il mio idolo nella pallavolo è Paola Cardullo, che è stato il miglior libero degli anni Novanta. Sono cresciuta con il suo esempio e in seguito l’aver giocato con lei di fronte in una partita è stato fantastico”. Nell’attesa del raduno a fine agosto, Maggipinto si sta godendo un periodo di riposo dividendosi tra la sua amata Napoli e il Salento, dove vive il suo fidanzato: “Il mare nella mia vita non può mancare mai – dice – E poi sono una buona forchetta: amo la pizza e la parmigiana di melanzane che mia mamma non mi fa mai mancare. In futuro vorrei lavorare nel mondo del tatuaggio cosmetico. Sto frequentando alcuni corsi, tra cui quello di microblading, che serve a creare un trucco permanente. L’ho sperimentato anche sulle mie compagne di squadra e ci siamo divertite moltissimo” conclude la simatica giocatrice. (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Sarà il Palaferroli di San Bonifacio la nuova casa di Montecchio Maggiore

    Di Redazione

    Dal prossimo campionato la squadra di pallavolo femminile Unione Volley Montecchio Maggiore, che milita in serie A2, giocherà al Palaferroli di San Bonifacio. Il club vicentino trasloca dal Palacollodi di Montecchio Maggiore al palazzetto veronese, che diventerà la sede di allenamento e delle partite di casa del team, e sarà inoltre una palestra per la crescita dei talenti scaligeri, in quanto alcune squadre giovanili del territorio lo useranno per allenarsi. La notizia è stata data in una conferenza stampa che si è svolta in Comune a San Bonifacio. Erano presenti Giampaolo Provoli, sindaco di San Bonifacio e Cristina Zorzanello, vicesindaco; Carla Burato, presidente dell’Unione Volley e Fabio Maraia, vicepresidente della squadra.

    “Sono contento e orgoglioso che una società così importante e con forti radici con San Bonifacio e altri paesi dell’Est veronese porti al Palaferroli una squadra che milita nella seconda più importante categoria della pallavolo – sottolinea il sindaco Provoli –. Questo risultato è il raggiungimento di un obiettivo, cioè quello di avere sul territorio una prestigiosa capofila della pallavolo femminile, ma segna un nuovo inizio perché sia le squadre giovanili, sia quelle del minivolley possono avere concretamente davanti un’opportunità di carriera sportiva e lo stimolo per una crescita educativa, valoriale e di comportamento, all’insegna del fair play. Potranno inoltre capire quanto sono importanti il sacrificio  e la tenacia vedendo in campo le giocatrici dell’Ipag Sorelle Ramonda al Palaferroli, sia durante le gare che negli allenamenti. Ringrazio la società sportiva per questa scelta, che va a dare nuovo slancio e prospettive a tutto il movimento pallavolistico non solo di San Bonifacio, ma di tutti paesi dell’Est veronese e dell’Ovest vicentino”.

    La presidente Carla Burato spiega i motivi della scelta, spinta dalle ambizioni di un team che negli ultimi anni è stato protagonista di una grande escalation. “L’Unione Volley Montecchio arriva da una stagione ai massimi livelli, con l’accesso ai playoff e il miglior risultato mai conseguito, cioè il quinto posto – dice –. Il regolamento prevede che per le semifinali e le finali la capienza necessaria sia di 1.500 spettatori. E il Palacollodi di Montecchio non li ha. Se dovessimo disputare un campionato di vertice, che è l’obiettivo su cui abbiamo investito, dovremmo trovare un’altra sede per le partite cruciali. Preferiamo quindi subito disporre in un impianto idoneo, qual è il Palaferroli, adatto a una serie A1, che offre la possibilità di sviluppare attività collaterali come il riscaldamento in palestra prima dei match, attività in sala pesi, ospitalità, incontri con la stampa, sinergie con le società del territorio. A Montecchio manterremo però la sede societaria e il settore giovanile di Ipag Ramonda, che da quest’anno, con la riforma dei campionati, verrà sviluppato direttamente dalla società. Vogliamo far crescere i talenti locali, sviluppando quattro categorie in territorio vicentino: serie D, under 18, under 16 e under 13”.

    Anche il Palaferroli diventerà il punto di riferimento per le squadre giovanili del territorio veronese. Il club vicentino opera, infatti, da tempo a cavallo tra le province di Verona e Vicenza, collaborando da anni con Sambo Volley, Volley University Verona, Polisportiva Belfiore, Polisportiva Gemina Zimella e da quest’anno anche con Arena Volley Team e con il Soave.

    “Il palazzetto può essere valorizzato al massimo non solo con lo sport di vertice, ma anche con i team giovani – precisa il vicepresidente Fabio Maraia –. Sfrutteremo tecnici della serie A per far crescere le ragazze in qualità e tecnica, come Mario Fangareggi. Abbiamo infatti da poco siglato una collaborazione triennale con Arena Volley Team, la società più rappresentativa di Verona, che punta a completare una filiera che consenta l’esplosione sportiva di giovani atleti dal minivolley alla serie A. Puntiamo a dare un supporto a livello organizzativo a tutte le società, utilizzando le risorse a nostra disposizione a livello tecnico. Al Palaferroli si allenerà l’under 18 di Sambo Volley e Volley University Verona, le due squadre di casa. Soave continuerà ad allenarsi nel proprio impianto, ma metteremo a diposizione tre nostri allenatori del settore giovanile. E così faremo con il Belfiore. Le società locali devono essere tutte aiutate, perché due anni di pandemia hanno causato un calo dei ragazzini nelle palestre e di spettatori nei palazzetti. Dobbiamo farli tornare”.

    (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Montecchio e Arena Volley Team uniscono le forze per un progetto triennale

    Di Redazione Nuova partnership che “profuma” di Serie A per la pallavolo femminile veronese: sull’onda dei prestigiosi risultati raggiunti in questi anni, nasce un progetto di collaborazione triennale tra Unione Volley Montecchio Maggiore e Arena Volley Team Verona. Il club vicentino, che opera da tempo a cavallo tra le due province e che ad oggi ha già portato a giocare in Serie A1 ben tredici giovani atlete tra le quali le veronesi Bovo, Fiocco e Pericati, unisce dunque le forze con quelle di una tra le più importanti realtà e scuola di volley veronesi. L’obiettivo è completare una filiera che consenta l’esplosione sportiva di giovani atleti e tecnici, dal Minivolley alla serie A. Carla Burato, presidente dell’Unione Volley Montecchio Maggiore, commenta: “Si apre un importantissimo scenario nel territorio veronese, con un club riconosciuto e stimato per essere da sempre impegnato nel settore giovanile di qualità. Sono ampiamente soddisfatta dell’intesa raggiunta, che sarà per noi coordinata dal vicepresidente Fabio Maraia. È in un certo senso un ritorno a casa personale, in un’area geografica dove ho mosso i primi passi grazie anche alla fiducia del presidente territoriale FIPAV Stefano Bianchini, che mi ha voluta al suo fianco ai Mondiali 2014. Da allora abbiamo percorso tanta strada e ora è  doveroso per me restituire qualcosa di importante. Con Fabio Tosi c’è da sempre stata stima e condivisione di intenti e ora diventa un progetto concreto. Sapremo sicuramente fare bene, ne sono certa“. Da parte sua Fabio Tosi, che rappresenta un gruppo di società sportive della città e provincia di Verona che operano con il nome di Arena Volley Team, aggiunge: “Da anni la nostra missione è quella di collaborare fra diverse società, puntando alla crescita del movimento femminile. La nostra prima squadra di Serie B1 è approdata, per il secondo anno consecutivo, ai play off promozione per la A2, ma il nostro progetto è da sempre collegato alla crescita del settore giovanile. I risultati anche quest’anno testimoniano del nostro grande impegno con le giovani: primo posto nel campionato territoriale per le categorie Under 13 e Under 16, secondo posto nel campionato Under 14 e quarto posto in quello Under 18“. “Siamo poi orgogliosi – continua Tosi – di essere l’unica realtà veronese con il riconoscimento da parte della Fipav della certificazione argento di qualità per il nostro settore femminile. Una certificazione che portiamo avanti da molti anni. Insomma una grande attenzione, cura e anche dei grandi investimenti per tutto il percorso che le giovani atlete compiono durante gli anni della loro crescita“. “Con questo accordo – aggiunge il dirigente – si aprono degli scenari molti importanti per le atlete, che avranno direttamente ‘in casa’ la possibilità di approdare alla Serie A, ma soprattutto la cosa fondamentale è la collaborazione per l’ulteriore crescita del settore giovanile. Insomma, crediamo ci voglia un po’ di buona volontà e di lungimiranza da parte di tutti per operare oltre il proprio orticello, perché una visione limitata impedisce la migliore opportunità di crescita per le atlete“. “Partiamo con un accordo triennale con una società con la quale abbiamo avuto rapporti sempre cordiali – conclude Tosi –. In passato atlete provenienti dal nostro settore giovanile come Fiocco e Bovo sono passate a giocare dal nostro settore giovanile a Montecchio, mentre Marcello Bertolini, allenatore della nostra prima squadra, ha in passato condotto la squadra in Serie A2. Il nostro apporto a questo progetto, che ci auguriamo potrà crescere nel corso degli anni, è quello di una presenza radicata sul territorio e la disponibilità di uno staff tecnico giovanile davvero di livello nazionale“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO