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    Melli e Fontecchio trascinano l'Italia alla vittoria contro l'Ucraina

    RIGA (Lettonia) – All’Arena Riga l’Italia supera l’Ucraina 97-89 portando a casa il primo successo nella seconda fase delle qualificazioni ai Mondiali 2023. Protagonisti della partita Nicolò Melli (17 punti e 6 rimbalzi) e Simone Fontecchio (20 punti). Difficile primo tempo per gli Azzurri che chiudono sotto 45-34 concedendo il 65% da 2 da parte degli avversari e, complessivamente, soffrendo l’aggressività dell’Ucraina. Nella ripresa i ragazzi di Pozzecco reagiscono dominando 38-22 il 3° periodo, con tripla sulla sirena di Gallinari, e prendendo le redini del match (72-68). I padroni di casa non demordono ma a 65″ dalla conclusione Fontecchio realizza il gioco da 3 punti per il +8 (93-85) che chiude i conti. LEGGI TUTTO

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    L'Italia reagisce nella ripresa: Ucraina sconfitta 97-89

    RIGA (Lettonia) – L’Italia di Gianmarco Pozzecco vince all’Arena Riga contro l’Ucraina per 97-89 con 20 punti di Simone Fontecchio e 17 di un monumentale Nicolò Melli. Inizio di partita complicata per gli Azzurri che all’intervallo inseguono di 11 punti (45-34) soffrendo molto nell’area (65% da parte degli avversari) e complessivamente la maggior aggressività dell’Ucraina. Nel 2° tempo arriva la reazione: l’Italia fa suo per 38-22, con tripla sulla sirena di Gallinari, il 3° periodo entrando negli ultimi 10′ sul 72-68 e nell’ultima frazione doma l’Ucraina. A 65″ dalla sirena finale Fontecchio confeziona il decisivo gioco da 3 punti per il +8 (93-85) che manda i titoli di coda. Per i ragazzi del Poz primo successo nella seconda fase delle qualificazioni ai Mondiali 2023. Sabato si torna in campo al PalaLeonessa di Brescia per il 2° match del Gruppo L contro la Georgia. LEGGI TUTTO

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    Ucraina: l’SC Prometey parteciperà al campionato della Repubblica Ceca?

    Di Redazione Nonostante la sua recentissima fondazione, l’SC Prometey è senza dubbio la squadra di più alto livello del campionato femminile in Ucraina: ha vinto il suo primo titolo nazionale nel 2021 e nella stagione appena conclusa si è aggiudicata la Supercoppa e la Coppa di Ucraina, quest’ultima proprio pochi giorni prima dell’inizio dell’invasione da parte della Russia. Con lo scoppio della guerra la società, che ha sede a Dnipro, è stata ovviamente costretta a interrompere l’attività, e alcune delle sue giocatrici si sono messe a disposizione come volontarie nei supermercati della città; molte hanno poi concluso la stagione all’estero, come Heidy Casanova, campionessa di Francia con il Volero Le Cannet. Ora la squadra ucraina sembra intenzionata a ripartire, anche se ovviamente non in patria: il portale Sportal.bg riferisce che il Prometey potrebbe iscriversi nella prossima stagione al campionato della Repubblica Ceca, una voce confermata anche dal presidente della Federazione Mykhaylo Melnyk in un’intervista. Sulla composizione della squadra non ci sono ancora notizie, ma sembra che possano farne parte alcune giocatrici della nazionale; in panchina dovrebbe rimanere Ivan Petkov, ex CT della nazionale bulgara. (fonte: Sportal.bg) LEGGI TUTTO

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    Golden League maschile: Turchia e Ucraina già in Final Four

    Di Redazione Si avvia alla conclusione la prima fase della European Golden League, il torneo continentale che coinvolge le nazionali non partecipanti alla VNL. Nella manifestazione maschile l’Ucraina ha già chiuso con 6 vittorie su 6 partite il proprio girone, grazie al doppio 3-2 contro la Danimarca, ed è quindi già certa della qualificazione alla Final Four insieme ai padroni di casa della Croazia; qualificata anche la Turchia, grazie al 3-0 sul Portogallo (14 punti di Adis Lagumdzija con il 73% in attacco). Per l’ultimo posto in finale è a un passo dall’obiettivo la Repubblica Ceca (3-0 alla Lettonia), malgrado la nuova impresa dell’Estonia di Fabio Soli, che piega il Belgio con un secco 3-0 anche in trasferta. In Golden League femminile non si giocherà la Final Four (che si sarebbe dovuta disputare in Ucraina) ma semifinali e finali in gara secca. La Francia è vicina al passaggio del turno dopo il 3-1 in rimonta in Bosnia Erzegovina, con 27 punti di Helena Cazaute; stesso discorso per la Repubblica Ceca, che ha battuto la Slovacchia. Nella Pool C manca solo una partita alla conclusione: la Romania, in caso di vittoria sull’Ungheria, potrebbe scavalcare l’Ucraina, che ha comunque ottime possibilità di passare come miglior seconda. In Silver League maschile la Romania sta dominando il proprio girone con 4 vittorie su altrettanti incontri, mentre sorprende l’Albania, con due vittorie ai danni della Macedonia del Nord (20 punti di Anton Qafarena nell’ultimo match). Cammino ancora lungo per la Silver League femminile (dove non sono previste finali): la vittoria per 3-2 in Svezia porta il Portogallo al primo posto, mentre torna in gioco la Slovenia di Bonitta grazie al 3-2 sull’Estonia di Oregice. GOLDEN LEAGUE MASCHILEPool A: Turchia-Portogallo 3-0 (25-22, 25-15, 25-18). Classifica: Turchia 3 vittorie (9 punti), Portogallo 1 (3), Slovacchia 0 (0). Prossimo turno: Slovacchia-Portogallo mer 8/6 ore 19.30.Pool B: Ucraina-Danimarca 3-2 (26-24, 15-25, 25-23, 19-25, 15-11); Spagna-Croazia 2-3 (18-25, 25-19, 25-19, 23-25, 12-15); Danimarca-Ucraina 2-3 (20-25, 25-20, 20-25, 25-23, 12-15). Classifica: Ucraina 6 (16), Croazia 3 (8), Spagna 1 (3), Danimarca 0 (2). Prossimo turno: Danimarca-Croazia mer 8/6 ore 18.Pool C: Rep.Ceca-Lettonia 3-0 (25-14, 25-22, 25-20); Belgio-Estonia 0-3 (17-25, 22-25, 21-25). Classifica: Rep.Ceca 4 (12), Estonia 3 (8), Belgio 1 (3), Lettonia 0 (1). Prossimo turno: Estonia-Lettonia mer 8/6 ore 19; Belgio-Rep.Ceca mer 8/6 ore 20.30. GOLDEN LEAGUE FEMMINILEPool A: Bosnia Erzegovina-Francia 1-3 (25-18, 18-25, 19-25, 23-25). Classifica: Francia 3 vittorie (9 punti), Spagna 1 (3 punti), Bosnia Erzegovina 0 (0). Prossimo turno: Spagna-Bosnia Erzegovina mer 8/6 ore 20.Pool B: Rep.Ceca-Slovacchia 3-1 (23-25, 25-23, 25-15, 25-17). Classifica: Rep.Ceca 3 (9), Croazia 1 (3), Slovacchia 0 (0). Prossimo turno: Slovacchia-Croazia mer 8/6 ore 16.30.Pool C: Ucraina-Ungheria 3-1 (25-27, 25-17, 25-18, 25-19); Ungheria-Ucraina 3-2 (25-17, 12-25, 20-25, 25-20, 16-14). Classifica: Ucraina 2 (7), Romania 2 (4), Ungheria 1 (3). Prossimo turno: Romania-Ungheria mer 8/6 ore 17. SILVER LEAGUE MASCHILEPool A – Classifica: Finlandia 1 vittoria (3 punti), Ungheria 0 (0). Prossimo turno: Ungheria-Finlandia dom 12/6 ore 17.Pool B: Bosnia Erzegovina-Romania 1-3 (15-25, 25-22, 22-25, 20-25); Albania-Macedonia del Nord 3-1 (25-20, 20-25, 25-16, 25-22). Classifica: Romania 4 (11), Albania 2 (7), Macedonia 1 (4), Bosnia 1 (2). Prossimo turno: Albania-Bosnia Erzegovina mer 8/6 ore 19; Macedonia del Nord-Romania mer 8/6 ore 20.15.  SILVER LEAGUE FEMMINILEGirone unico: Svezia-Portogallo 2-3 (22-25, 25-21, 18-25, 25-21, 13-15); Slovenia-Estonia 3-2 (25-18, 18-25, 23-25, 25-22, 15-11). Classifica: Portogallo 3 vittorie (7 punti), Svezia 2 (7), Slovenia 2 (5), Estonia 1 (5), Lussemburgo 0 (0). Prossimo turno: Estonia-Svezia mer 8/6 ore 16; Portogallo-Lussemburgo mer 8/6 ore 22. (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO

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    Golden League e Silver League: Ucraina maschile a punteggio pieno

    Di Redazione Nel weekend si è disputata la seconda giornata di gare della European Golden League e della Silver League, i tornei continentali a cui partecipano le nazionali non ammesse alla VNL. In Golden League maschile spicca il dominio dell’Ucraina, che ha già disputato quattro partite (per ovvie ragioni, tutte in trasferta) e le ha vinte tutte, trascinata da Oleh Plotnytskyi, top scorer con 16 punti anche nell’ultimo 3-0 sulla Spagna. Primi successi per il Portogallo, la Croazia e l’Estonia di Fabio Soli, vittoriosa per 3-2 nel derby baltico con la Lettonia. A punteggio pieno anche la Repubblica Ceca dopo il 3-0 sul Belgio (17 punti di Patrik Indra). In Golden League femminile si sblocca la Croazia grazie al 3-0 sulla Slovacchia, mentre la Romania centra la seconda vittoria al tie break, questa volta contro l’Ungheria (15 punti per Adelina Ungureanu). A segno per la prima volta anche la Spagna, che con 8 ace e 12 muri riesce a fermare la Bosnia Erzegovina malgrado i 23 punti di Dajana Boskovic. In Silver League femminile, intanto, la Svezia dà una severa lezione a domicilio alla Slovenia di Bonitta con 17 punti di Isabelle Haak. GOLDEN LEAGUE MASCHILEPool A: Portogallo-Slovenia 3-0 (25-18, 25-22, 25-18). Classifica: Portogallo e Turchia 1 vittoria (3 punti), Slovacchia 0 (0). Prossimo turno: Portogallo-Turchia mer 1/6 ore 22.Pool B: Ucraina-Croazia 3-1 (25-23, 20-25, 25-20, 25-17); Ucraina-Spagna 3-1 (25-23, 31-29, 22-25, 25-22); Croazia-Danimarca 3-0 (25-20, 25-21, 25-20); Spagna-Ucraina 0-3 (21-25, 19-25, 15-25). Classifica: Ucraina 4 (12), Croatia 1 (3), Spagna 1 (2), Danimarca 0 (1). Prossimo turno: Croazia-Spagna mer 1/6 ore 19.30; Ucraina-Danimarca ven 3/6 ore 18.Pool C: Lettonia-Estonia 2-3 (26-24, 26-28, 19-25, 25-23, 12-15); Rep.Ceca-Belgio 3-0 (26-24, 25-16, 25-12). Classifica: Rep.Ceca 2 (6), Belgio 1 (3), Estonia 1 (2), Lettonia 0 (1). Prossimo turno: Estonia-Belgio mer 1/6 ore 18; Lettonia-Rep.Ceca mer 1/6 ore 19.30. GOLDEN LEAGUE FEMMINILEPool A: Bosnia Erzegovina-Spagna 1-3 (24-26, 23-25, 25-21, 23-25). Classifica: Francia e Spagna 1 vittoria (3 punti), Bosnia Erzegovina 0 (0). Prossimo turno: Francia-Bosnia Erzegovina mer 1/6 ore 20.Pool B: Croazia-Slovacchia 3-0 (25-19, 25-20, 29-27). Classifica: Croazia e Rep.Ceca 1 (3), Slovacchia 0 (0). Prossimo turno: Rep.Ceca-Croazia sab 4/6 ore 19.Pool C: Ungheria-Romania 2-3 (25-27, 25-23, 25-21, 18-25, 11-15). Classifica: Romania 2 (4), Ucraina 1 (4), Ungheria 0 (1). Prossimo turno: Ucraina-Ungheria gio 2/6 ore 18; Ungheria-Ucraina sab 4/6 ore 18. SILVER LEAGUE MASCHILEPool A: Finlandia-Ungheria 3-0 (25-20, 25-17, 25-16). Classifica: Finlandia 1 vittoria (3 punti), Ungheria 0 (0). Prossimo turno: Ungheria-Finlandia dom 12/6 ore 17.Pool B: Romania-Macedonia del Nord 3-2 (25-22, 25-17, 23-25, 19-25, 15-13); Bosnia Erzegovina-Albania 3-2 (31-29, 20-25, 24-26, 25-18, 15-8). Classifica: Romania 2 (5), Macedonia 1 (4), Bosnia 1 (2), Albania 0 (1). Prossimo turno: Romania-Bosnia Erzegovina mer 1/6 ore 16; Macedonia del Nord-Albania mer 1/6 ore 19.15.  SILVER LEAGUE FEMMINILEGirone unico: Slovenia-Svezia 0-3 (13-25, 13-25, 19-25); Lussemburgo-Estonia 0-3 (19-25, 21-25, 16-25). Classifica: Estonia 1 vittoria (4 punti), Slovenia e Svezia 1 (3), Portogallo 1 (2), Lussemburgo 0 (0). Prossimo turno: Portogallo-Slovenia mer 1/6 ore 19; Lussemburgo-Svezia mer 1/6 ore 19. (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO

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    Oreste Cavuto tra il sogno europeo di Trento e l’abbraccio alla piccola Zvlata

    Di Roberto Zucca

    Sono gli occhi di Oreste Cavuto a rivelare la profondità del suo animo. Sono occhi così empatici che si rischia di rimanere immersi nelle sue storie e nella sua vita, e di essere trascinati all’interno di un mondo che non ha mai lo stesso ritmo. In quegli occhi, anche Zvlata, una persona per lui molto speciale, di cui sceglie di parlare per la prima volta, deve aver visto qualcosa di molto speciale.

    “Ne parlo sempre con molta emozione. Zvlata è una bambina ucraina di cui la famiglia della mia amica Caterina ha deciso di occuparsi, da quando lei ha conosciuto l’orrore di questo conflitto. Sono persone alle quali sono molto legato a Trento, tanto che appena ho qualche minuto libero dagli impegni della pallavolo, vado a trovarli“.

    Da dove è nata questa storia?

    “Dal fatto che anche i miei genitori in Abruzzo abbiano ospitato due famiglie con dei bambini, e il fatto di non poter essere lì con loro a dare una mano mi ha toccato molto. Mi creda, sono cose che gratificano, soprattutto in una giornata in cui magari sei stato occupato da altro o non sei dell’umore migliore, e trascorrere del tempo con queste persone ti fa svoltare proprio la quotidianità“.

    Di lei dicono che ha il potere di rendere speciale un momento o di far sentire speciali le persone.

    “Se così fosse è il più grande complimento che mi si possa fare. Forse è per il fatto che faccio parte di un gruppo di persone speciali in questa squadra“.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    È vero che Trento ha un’arma in più, ossia è una squadra nel vero senso del termine?

    “È una famiglia. Sono persone con le quali vivo dei momenti importanti, da giocatore in campo e con molti di loro al fuori del campo. Con molti di loro ho vissuto anche l’emozione della maglia azzurra, e adesso riprenderò tra qualche settimana quel cammino“.

    Cosa si aspetta da questo ritorno?

    “Ne ho parlato con De Giorgi, il quale ha saputo trasmettermi degli stimoli importanti attraverso degli obiettivi relativi al mio ruolo in campo e all’interno dello spogliatoio“.

    Mi dica di più.

    “Abbiamo parlato del ruolo di universale, che mi si richiede di avere, dato che in questi anni ho cercato di lavorare proprio sull’essere così malleabile. Sotto l’aspetto comportamentale, mettiamola così, De Giorgi apprezza il fatto, così come lo ha apprezzato Angelo, di avere una predisposizione a fare gruppo“.

    A Trento dimostra sempre di avere una parola e un gesto per tutti.

    “È la mia natura, non è un qualcosa su cui ho necessità di lavorare. Sono così anche fuori dal campo perché così mi è stato insegnato. Se vedo qualcuno in difficoltà o qualcuno che di quella parola ha più bisogno sono pronto a darla“.

    Ha scritto che Trento è casa. Cosa c’è dentro quella parola?

    “C’è una squadra di amici con cui trascorro il tempo, ci sono luoghi in cui mi rifugio quando mi manca la mia vera casa, ci sono persone al di fuori del campo e situazioni che si creano che mi aiutano a crescere al meglio. C’è il profumo del palazzetto, che è unico, o i cori dei tifosi che mi ricordano quanto sia legato a questa città“.

    Della sua vera casa, la terra d’Abruzzo, cosa le manca di più?

    “La montagna, il mare e questo trait d’union che si crea e che è unico. Casa mia è un posto così. E poi la famiglia. Sono venuti a Civitanova per tutte le gare a tifarmi, e sarei voluto tornare qualche giorno a casa con loro. Anche solo per stare qualche giorno con i miei nonni, i miei zii e mia cugina“.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    A casa ha una tifosa molto speciale.

    “Nonna Fernanda. È una nonna giovane e tecnologica, che guarda le partite in tv o in rete e mi segue sempre. Poi mi manda i messaggi per commentare le partite. È una persona unica. Sono fortunato ad avere una famiglia come la mia, anche se ho perso qualcosa perché per inseguire i sogni legati alla pallavolo. Ma li sento sempre molto vicini“.

    Dicevamo di Civitanova. Uscire in Gara 5 tra gli applausi come è stato?

    “Difficile, perché era quasi fatta. Soprattutto perché eravamo avanti anche in quella gara. Loro hanno fatto vedere la squadra che sono, e abbiamo giocato contro un Simon che ha dimostrato di essere il giocatore più forte del mondo. Siamo arrivati ad un passo dalla finale, giocandocela alla pari. È un peccato non aver raggiunto anche l’obiettivo di una finale scudetto, ma abbiamo dato tutto ciò che avevamo“.

    Non è finita. C’è il 22 maggio. Una data per lei importantissima.

    “Per tutti. Giocare la finale di Champions sarà l’ultimo obiettivo della stagione e ci stiamo preparando al massimo per arrivare pronti a quella data. Ci troveremo di fronte una squadra molto forte. Lo Zaksa sta dimostrando anche in Polonia il suo valore e per questo dovremo essere al massimo della condizione. Teniamo tutti moltissimo a questo trofeo, anche perché sarebbe davvero un bellissimo modo di finire questa stagione“. LEGGI TUTTO

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    La Futura Terracina saluta la giovane ucraina Anastasia Strelbytska

    Di Redazione In un weekend di pausa e di attesa per la sfida tra S.Paolo e Onda Volley nel triangolare play off, la Pallavolo Futura Terracina ’92 – che sabato scorso ha esordito con una convincente vittoria contro le romane – si è lasciata andare ad una serata di emozioni. La dirigenza, lo staff tecnico e soprattutto le giocatrici hanno salutato Anastasia Strelbytska, l’atleta ucraina di 19 anni che nei prossimi giorni tornerà in patria. Anastasia, giunta in Italia con le sue tre sorelline per fuggire dal suo paese martoriato dalla guerra, aveva trovato ospitalità dalla nonna che da 22 anni vive a Castelvolturno. Una serie di circostanze l’hanno poi portata a Terracina ad allenarsi con la squadra di Mario Milazzo. Una permanenza che ha consentito ad Anastasia di allentare la tensione e di continuare a fare quello che le piace di più, giocare a pallavolo. Ma a distanza di tempo, pur trovando una favolosa accoglienza, Anastasia e soprattutto le tre sorelline hanno sentito forte il richiamo della nostalgia, decidendo così di tornare a casa dai propri genitori. Una scelta sorprendente e coraggiosa: c’è infatti chi fugge dall’Ucraina e chi invece, come Anastasia, ha il desiderio di tornarci. La sua famiglia vive in una zona al momento tranquilla e anche questo ha pesato sulla decisione di tornare a casa. Così, in una serata di profonda commozione, c’è stato il saluto a questa ragazza alla quale tutta la famiglia Futura si è affezionata: “Mi piacerebbe un giorno tornare – ha detto tra le lacrime – ma ora devo andare a casa. Grazie di tutto, siete state fantastiche“. “È stata un’esperienza edificante anche per noi – ha ribadito il presidente Giovanni Massaro –, abbiamo ricevuto tanto da Anastasia, una ragazza con grande dignità e dai principi forti. Ci mancherà“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Coach De Cecco lascia la Russia: “Finché ci sarà la guerra non tornerò”

    Di Redazione La Russia era diventata una meravigliosa avventura sportiva, poi è arrivata la guerra e tutto è cambiato per Matteo De Cecco, vice allenatore della Dinamo Mosca con cui, dal suo arrivo, ha contribuito (e non poco) alla conquista di cinque titoli, tra cui l’ultimo scudetto russo conquistato contro il Lokomotiv Novosibirsk. “Tutto bello, con la gente stavo bene, avevo rapporti super con tutti nel club, ma ora ero a disagio per quanto stava accadendo” racconta in una dolorosa intervista rilasciata al collega Mario Salvini per La Gazzetta dello Sport. Un disagio profondo perché “quel che accade è una porcheria, una tragedia incommensurabile. Per noi è inaccettabile”. Parole forti che ovviamente De Cecco riesce ad esternare così solo ora che è tornato nella sua Udine via Istanbul, l’unico modo per uscire dalla Russia. Ma questo suo disagio non era comunque passato inosservato alla Dinamo, squadra che per chi non lo sapesse ricordiamo essere il club della polizia fin dai tempi dell’Urss. Il che vuol dire ieri KGB, oggi FSB, ma sempre di servizi segreti si tratta. Inizi di marzo, seconda partita di campionato dall’inizio di quella che lì chiamano ‘Operazione Speciale’. Parte l’inno, tutti guardano la bandiera russa tranne De Cecco, che china il capo e chiude gli occhi. Lì per lì la cosa passa quasi inosservata, ma al match successivo il gesto si ripete e allora il capo allenatore Kostantin Brianski lo chiama subito a rapporto a muso duro. “Gliel’ho spiegato – racconta allora l’allenatore italiano -. Gli ho detto che io non sono russo e che ero a disagio per quanto stava accadendo in Ucraina. Fatti orribili per cui non dormivo la notte”. “Ho vissuto male – prosegue De Cecco nel suo racconto -. L’atmosfera è diventata pesantissima, eppure avevo l’impressione di essere l’unico a percepire la tragicità di quanto stava accadendo. Poi parlando con più persone, giovani e meno giovani, tutti ti raccontano della vittoria della Seconda Guerra Mondiale, della Grande Guerra Patriottica come la definiscono loro, e sembra che per loro non sia una cosa accaduta 75 anni fa ma solo qualche mese fa. Per loro quella con l’Ucraina è una questione interna. Tanti ti ricordano che la parola Ucraina vuol dire terra di confine. Insomma, la Russia non ha invaso la Francia o la Spagna, fa la guerra all’Ucraina perché ha una questione aperta. Ed è pazzesco pensare che tanti, anche tra i ragazzi della squadra, abbiano parenti ucraini. È atroce solo a pensarlo, ma i russi non sono stupidi. Che potrebbero invadere la Polonia o i Paesi Baltici per me non è nemmeno una questione, così come il ricorso alle armi nucleari. Detto questo, quel che accade è inaccettabile”. Tanto inaccettabile che per ora quello alla Dinamo De Cecco lo definisce un capitolo chiuso. “Già a febbraio avevo mandato via Maria (Karlsson, la moglie, ex calciatrice svedese, ndr) e i bambini. Ora abbiamo finito, abbiamo vinto, me ne posso andare. E finché ci sarà la guerra di sicuro non tornerò” conclude. (fonte: Gazzetta dello sport) LEGGI TUTTO