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    Del Monte Coppa Italia, la Finale si giocherà sabato 4 febbraio al PalaMaiata

    L’ultimo atto della competizione si giocherà sabato 4 febbraio 2023 al PalaMaiata di Vibo Valentia, con prima battuta alle 19.45, in diretta su Sky Sport.
    La Lega Pallavolo Serie A ha disposto l’anticipo a sabato 4 febbraio (ore 19:45) della Finale della Del Monte Coppa Italia Serie A2, inizialmente in programma domenica 5 febbraio, al fine di consentire la diretta Tv su SKY.
    Il match giocato per l’assegnazione della coccarda tricolore metterà di fronte la Tonno Callipo Calabria e la BCC Castellana Grotte sul campo del PalaMaiata di Vibo Valentia in quello che si preannuncia un infuocato Derby del Sud.
    La prima contro la seconda classificata al termine del girone d’andata, con la squadra calabrese in grado di far valere il fattore campo, guadagnato essendo prima classificata.
    Il Campionato di Serie A2 torna dunque su Sky dopo il successo ottenuto durante la passata stagione, con la Del Monte®️ Supercoppa a Bergamo e con la Finale dei Play Off Promozione Serie A2 Credem Banca a Reggio Emilia.
    FINALESabato 4 febbraio 2023, ore 19.45
    Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia (Vincente Semifinale 1) – BCC Castellana Grotte (Vincente Semifinale 2)Diretta Sky e diretta Volleyballworld.tv
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    Semifinale di Coppa Italia, il dolce “day after” della Tonno Callipo per il successo in campo e sugli spalti

    Le dichiarazioni del Presidente Pippo Callipo: «Sono soddisfatto per due motivi: naturalmente per il risultato ottenuto con carattere dai miei ragazzi e, poi, per l’attaccamento alla squadra che il pubblico ha dimostrato in questa  occasione. Ho visto che i vibonesi e i calabresi hanno vissuto con grande trasporto emotivo la partita, sono venuti numerosi a sostenerci».
    La Tonno Callipo Vibo si gode il sapore dolce della vittoria nel day after della probante sfida contro Bergamo, al termine di 105 minuti di aspra battaglia. Un match a dir poco intenso e avvincente, con le due squadre che hanno lottato dal primo all’ultimo pallone dei tre parziali.
    Sono quattro gli atleti giallorossi ad aver raggiunto la doppia cifra: l’onnipresente Paul Buchegger, top scorer del match con 18 punti, particolarmente nella fase finale del primo set, il centrale Alessandro Tondo, che ha spalleggiato adeguatamente Buchegger nel set di apertura, dove ha realizzato sei dei suoi 10 punti totali con un superlativo  (71% in attacco) e gli attaccanti di posto quattro Jernej Terpin e Nikola Mijailovic, autori di 12 punti a testa. Quest’ultimo, dopo un primo parziale in ombra (zero punti a referto sui tre attacchi complessivi), ha incassato la fiducia del suo tecnico viste anche le sue ottime attitudini difensive, mettendo “mattoncini” fondamentali per la vittoria, equamente distribuiti, esaltandosi con un paio di “pipe” potenti e precise. Nella squadra guidata da Gianluca Graziosi, una citazione è doverosa per il trio Williams Padura Diaz, Roberto Cominetti e Antonio Cargioli, 37 punti in tre.
    IL PUBBLICOVibo e la Calabria ha fatto il tifo per la Tonno Callipo Volley. L’appuntamento della Semifinale di Coppa Italia è stata l’occasione per accendere l’entusiasmo del pubblico delle grandi occasioni, mai così numeroso da diverse stagioni.
    L’ultima cornice di pubblico di rilievo per i colori giallorossi risale alla stagione 2018–2019, 9a giornata del girone ascendete del torneo di Superlega, disputata domenica 25 novembre 2019 nello storico impianto del “PalaCalafiore” di Reggio Calabria, quando la Tonno Callipo Vibo guidata dal tecnico Antonio Valentini fu sconfitta per 3-0 dalla Azimut Leo Shoes Modena (con parziali di 19–25/17–25/14–25/) guidata dal Maestro italo argentino Julio Velasco, nelle cui fila militano giocatori del calibro dello “zar” Ivan Zaytsev, Micah Christenson, Tine Urnaut, Simone Anzani e Salvatore Rossini. Il match si giocò davanti a 3.457 spettatori, per un incasso pari a Euro 26.692.
    Ieri sera è stato spettacolo in campo e fuori dal campo con gli spalti del “PalaMaiata” gremiti di tanti giovani sostenitori, ma anche numerose associazioni del territorio e diverse società sportive provenienti da tutta la Calabria tra cui: TODO SPORT, BOYS MARINATE, SYNAPSIS VOLLEY, ASD VOLLEY ACADEMY CERZETO, VOLLEY CLUB NICOTERA, SEILA BEACH VOLLEY, FILADELFIA CUP, PALLAVOLO PIZZO, TENNIS BALL VIBO VALENTIA, AD POLISPORTIVA 1990, LIBERTAS LOCRI, ASSOCIAZIONE MONTELEONE BIKERS, METAURIA GIOIA TAURO, BULLDOG VIBO, JOY VOLLEY LAMEZIA, ASSOCIAZIONE ALBERO DEI DESIDERI, DESI VOLLEY GIOIA, REAL PIZZO, VIBONESE CALCIO, BIANCO BOVALINO VOLLEY, ASSOCIAZIONE VALENTIA.
    LA FINALE– L’atto conclusivo della Del Monte® Coppa Italia Serie A2 2022–2023, si giocherà al “PalaMaiata” domenica 5 febbraio, sempre con gara secca, domenica  5 febbraio, contro la BCC CASTELLANA GROTTE. La compagine pugliese, nel match di semifinale, si è sbarazzata della Polisportiva Libertas Cantù, prossima avversaria dei giallorossi in campionato, che ha alzato bandiera bianca per 3–1 (25–22/25–19/19–25/25–21 i parziali dei set), confermandosi avversario piuttosto ostico per i lombardi (nona vittoria per i pugliesi nei confronti diretti, con unico successo della Pool Libertas nella 7a di andata della stagione corrente). Persi i primi due parziali, Cantù reagisce aggiudicandosi il terzo, ma non completa la rimonta nel quarto. Per i padroni di casa spiccano le individualità di Theo Fabrizio Lopes Nery (20), Paolo Di Silvestre (17), Nicola Tiozzo (14) e Luca Presta (10), mentre agli ospiti non bastano i punti di Kristian Gamba e Alessandro Preti (14 a testa) e i 10 di Giuseppe Ottaviani.Vibo Valentia e Castellana Grotte si sono già affrontate in questa stagione, il 7 dicembre all’11a giornata di andata di Serie A2 Credem Banca, con vittoria esterna dei calabresi 1–3.Il programma della Finale potrebbe subire variazioni in seguito ad esigenze televisive.
    Finale Del Monte® Coppa Italia A2Domenica 5 febbraio 2023, ore 18.00Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia – BCC Castellana GrotteDiretta Volleyballworld.tv
    LE DICHIARAZIONI DEI PROTAGONISTIVisibilmente emozionato il massimo dirigente della società giallorossa Pippo Callipo pochi minuti dopo il sofferto successo contro gli agguerriti rivali di Bergamo: «Sono soddisfatto per due motivi: naturalmente per il risultato ottenuto con carattere dai miei ragazzi e, poi, per l’attaccamento alla squadra che il pubblico ha dimostrato in questa  occasione. Ho visto che i vibonesi e i calabresi hanno vissuto con grande trasporto emotivo la partita, sono venuti numerosi a sostenerci. Il palazzetto era quasi pieno. Con estrema sincerità – prosegue il numero uno del team giallorosso – credo sia molto molto gratificante riuscire a coinvolgere la gente, in quanto sono convinto che questa squadra non è un affare mio personale o familiare, oppure aziendale. È qualcosa che appartiene al territorio. Stasera abbiamo sentito la spontaneità con la quale in tantissimi hanno deciso di essere presenti per questa importantissima gara di semifinale contro Bergamo. La squadra nei momenti topici ha saputo, come suol dirsi, gettare il cuore oltre l’ostacolo, restando attenta, lucida e concreta nel rush finali dei tre parziali, portando a casa una vittoria non semplice contro un avversario certamente ambizioso e attrezzato».   
    Tutto perfetto. Ora testa per l’atto conclusivo della manifestazione e un invito al pubblico: «I nostri giocatori hanno le qualità tecniche, agonistiche e caratteriali per regalarci tante altre soddisfazioni nel prosieguo della stagione, cosi come hanno fatto nella sfida di semifinale contro Bergamo. La finale sarà un appuntamento importante per ritrovarci nuovamente tutti uniti al palazzetto».   
    Sulla stessa lunghezza d’onda si esprime il capitano Santiago Orduna, premiato dalla giuria di giornalisti come migliore giocatore della partita: «È stata una partita molto intensa e spumeggiante, che ci ha consentito con pieno merito di raggiungere uno dei tre obiettivi che ci eravamo prefissati ad inizio stagione. Mi aspettavo di vedere tanto pubblico, ma non di vedere il palazzetto così pieno e caloroso. Il nostro auspicio è quello di poter rivedere questa cornice di pubblico anche nei prossimi eventi, Play Off compresi, perché solo siamo tutti uniti e coesi, si possono raccogliere buoni frutti».    
    Contro Bergamo, soprattutto nelle fasi conclusive del primo e secondo parziale, quelli che hanno consentito di ricucire lo strappo, è stato il collettivo a fare la differenza: «Siamo stati molto bravi a non mollare la presa anche quando siamo stati sotto di due-tre punti come è successo sia nel primo che nel secondo set, oppure quando sono riusciti a restare aggrappati alla contesa nel finale del terzo parziale.  Credi che questa sera, dobbiamo essere pienamente soddisfatti perché anche in situazioni di difficoltà abbiamo continuato a giocare con grande concentrazione e determinazione. È stato bello e costruttivo affrontare i momenti difficili tutti insieme».
    Il pensiero del capitano giallorosso è rivolto al prossimo impegno in campionato a Casnate con Bernate contro la Polisportiva Libertas Cantù: «Domenica abbiamo un impegno di probante di campionato con Cantù e da dopodomani ci rimetteremo a lavoro per proseguire il nostro trend positivo in modo da consolidare il nostro primato in vetta alla classifica generale».    
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    La Tonno Callipo Vibo riscrive la storia conquistando sesta finale di Coppa Italia in Serie A2!

    Che emozione! Con il piglio delle grandi la Tonno Callipo Vibo sfonda la porta per l’ingresso alla finale della Del Monte® Coppa Italia Serie A2 edizione 2022–2023, la sesta della seconda categoria nazionale nella sua storia, superando per 3–0 una combattiva Bergamo tra le mura amiche di un “PalaMaiata” straripante di calore ed entusiasmo.
    Nella serata di gara, la squadra giallorossa guidata da Cesar Douglas non tradisce le attese, sfoderando la prestazione più solida e convincente di tutta la stagione per poter piegare la resistenza di un’indomita Agnelli Tipiesse Bergamo, che ha dimostrato, se ce ne fosse stato bisogno, di che pasta è fatta. Non per nulla negli ultimi sei anni ha disputato altrettanti semifinali.
    Una prestazione maiuscola di tutto il sestetto base giallorosso, con il solito opposto austriaco Paul Buchegger nelle vesti di mattatore (18 punti, di cui uno a muro, e con un 42% di positività sui 40 palloni attaccati). In doppia cifra anche il centrale Alessandro Tondo, a quota 10, sei dei quali messi a segno in un primo set superlativo (71% in attacco), e i due posti quattro Jernej Terpin e Nikola Mijailovic, 12 punti a testa, con il serbo che dopo un primo set dove non ha messo nemmeno un punto a referto sui tre attacchi complessivi, è salito in cattedra nelle fasi centrali dei due parziali successivi, dove ha distribuito equamente il suo score. Come al solito prova di grande sostanza a muro del sempreverde Davide Candellaro (3 block vincenti), che ha sporcato diverse conclusioni offensive dei martelli orobici, senza tralasciare la solita regia varia e ariosa dell’italo argentino Santiago Orduna, votato, tra l’altro, MVP della contesa.
    La nota di colore è relativa al pubblico, finalmente quello delle grandi occasioni, con gli spalti del “PalaMaiata” gremiti di tanti giovani sostenitori, ma anche numerose associazioni del territorio e diverse società sportive provenienti da tutta la Calabria. Il prossimo cinque febbraio, la formazione del patron Pippo Callipo affronterà la BCC Castellana Grotte, che nell’altra semifinale ha superato in quattro parziali la Polisportiva Libertas Cantù (25–22/25–19/ 19–25/25–21).
    LE FORMAZIONI– Rispetto al match vittorioso di domenica scorsa contro Brescia, il coach brasiliano Cezar Douglas ruota un solo attaccante con la conferma di Jernej Terpin e l’inserimento del serbo Nikola Mijailovic al posto di Michele Fedrizzi. In posto –3 Davide Candellaro e Alessandro Tondo, Domenico Cavaccini a comandare le operazioni di seconda linea, mentre la solida diagonale palleggiatore– opposto è formata dal prode capitano italo argentino Santiago Orduna e l’austriaco Paul Buchegger.
    Il tecnico ospite Gianluca Graziosi si affida al suo collaudato 6+1 con Igor Jovanovic al palleggio, Williams Padura Diaz opposto, Roberto Cominetti e Tim Held laterali, Riccardo Copelli e Antonio Cargioli al centro della rete e Alessandro Toscani a presidiare la seconda linea.
    In un palazzetto trasformato in una bolgia infernale, con quasi duemila cuori che battono all’unisono, l’agonismo tra le due contendenti è alle stelle. In campo le squadre lottano punto a punto e se le danno di santa ragione con un set chiuso ai vantaggi (con 10 palle set, 8 annullate da Bergamo e 2 da Vibo rispettivamente sul di 28-29 e 29-30 per opera dei centrali Tondo e Candellaro) dopo 37 minuti di gioco. Gli orobici in un paio di circostanze sono stati avanti nel punteggio raggiungendo il massimo vantaggio sul 18-22 con un attacco in diagonale di Held. Il time out dei giallorossi è stato proficuo con l’indomabile guerriero Paul Buchegger che ha chiuso il break con quattro attacchi e un muro vincente consentendo a Vibo di passare avanti sul 24-23. Padura Diaz annulla il primo degli otto set point e nell’incandescente finale, sul punteggio di 32 pari, sono stati due errori di Bergamo (uno in battuta e uno in attacco) a chiudere il parziale (34-32). 
    Nel secondo set partenza sprint dei giallorossi (6-2, 8-5) ma la formazione ospite ricuce subito lo strappo con Cargioli (9-9). Si prosegue in equilibrio fino al 19 pari quando Bergamo cerca l’affondo, capitalizzando un errore di Buchegger da posto-2 e un attacco vincente di Padura Diaz (19-21). Coach Douglas intuisce il pericolo e chiama un provvidenziale time out dal quale i giallorossi escono con il piglio giusto piazzando il break decisivo di 5-1 con una pipe di Mijailovic, un attacco in diagonale di Buchegger, uno da posto-4 di Terpin e un muro imperioso di Candellaro (24-22 che consegna due set point per il doppio vantaggio dei giallorossi). Cominetti da posto-4 dimezza lo svantaggio e un errore millimetrico dai novi metri di Padura Diaz fa esplodere di gioia il palazzetto vibonese siglando il 25-23.
    La squadra ospite accusa il colpo consentendo ai giallorossi di allungare subito il passo (8-5, 12-7, 15-11). Quando la gara sembra avviata sul 3-0 finale, Bergamo raschia il fondo del barile risalendo dal 22-17, realizzato da una pipe di Mijailovic, al 22-21 con un attacco da posto-2 di Padura Diaz. Il solito provvidenziale time out chiamato da coach Douglas rimette la barra dritta ai giallorossi che con un attacco da seconda linea di Mijailovic, un muro di Candellaro e un errore in bagher del libero Toscani mettono la ceralacca alla contesa.
    IL TABELLINO 
    Tonno Callipo Vibo – Agnelli Tipiesse Bergamo 3–0Parziali: 34–32/ 25–23/ 25–22
    T.C.VIBO VALENTIA: Orduna cap. 3, Buchegger 18, Candellaro 7, Tondo 10, Mijailovic 12, Terpin 12, Cavaccini (L1, 52% positiva, 16% perfetta); Carta (L2) n.e., Piazza n.e., Balestra n.e., Tallone n.e., Lucconi n.e., Belluomo n.e., Fedrizzi n.e.. Allenatore: Cesar Douglas; Assistent coach: Francesco Racaniello
    AGNELLI TIPIESSE BERGAMO: Jovanovic 1, Padura Diaz 14, Copelli 10, Cargioli 10, Held 9, Cominetti cap. 13, Toscani (L1, 37% positiva, 21% perfetta); Pahor, Catone, Mazzon, Lavorato n.e., Baldi n.e., Cioffi n.e., De Luca (L2) n.e.. Allenatore: Gianluca Graziosi; Assistent coach: Daniele Morato
    ARBITRI: Salvati Serena di Palestrina (Roma) e Armandola Cesare di Pavia.Note– Spettatori: 1862, per un incasso di Euro 2.429,50. MVP: SANTIAGO ORDUNA (VIBO). VIBO VALENTIA: aces 1, battute sbagliate 8, muri vincenti 10, errori 22; attacco 47%, ricezione 62%–26%, punti realizzati: 62; BERGAMO: aces 4, battute sbagliate 12, muri vincenti 6, errori 00; attacco 43%, ricezione 49%–29%, punti realizzati: 54; durata set: 37’, 35’, 33’. Totale: 104 minuti
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    Vibo sale sull’ottovolante superando Brescia per 3-0

    La Tonno Callipo Vibo mette a segno l’ottava vittoria interna consecutiva battendo per 3-0 (i parziali 25-23, 25-23, 25-20) la Consoli McDonald’s Brescia e consolida il primato in vetta alla graduatoria generale con 35 punti, mantenendo invariato il distacco sulla diretta inseguitrice Bcc Castellana Grotte, che nell’anticipo di sabato aveva superato con il più classico dei punteggi Lagonegro.
    Il 3-0 finale non deve trarre in inganno: non è stata una partita agevole, con la formazione bresciana reduce da tre vittorie consecutive e che ha venduto cara la pelle nel corso dei tre parziali, con i primi due terminati al fotofinish.
    Archiviata in maniera positiva la partita in Campionato, per la squadra del Presidente Pippo incombe un impegno importante, la semifinale di Coppa Italia che si giocherà al PalaMaiata mercoledì 18 dicembre alle ore 20:00 contro Bergamo. Ad attendere Orduna e compagni un intenso inizio di settimana per preparare un match che decreterà l’ingresso alla finale della competizione che assegna la coccarda tricolore.
    Per quanto concerne invece il campionato Orduna e compagni saranno di scena domenica 22 gennaio alle ore 16:00 in terra lombarda contro la Polisportiva Libertas Cantù.
    Una buona prestazione del collettivo giallorosso che, come al solito, nei momenti topici dei set ha potuto contare su un Buchegger in stato di grazia, che ancora una volta ha fatto “pentole e coperchi” in attacco mettendo sul taraflex gli attacchi vincenti per il doppio vantaggio.
    L’opposto austriaco ha chiuso la contesa con 26 punti (di cui un muro e un ace) e uno straripante 71% sui 34 palloni attaccati. Quello che risalta maggiormente è stato un secondo set da antologia pallavolistica con 11 punti realizzati su 14 attacchi. In doppia cifra anche lo schiacciatore Jernej Terpin autore di 11 punti con un positivo 61% in attacco. Da evidenziare la solita garanzia in cabina di regia del rientrante Santiago Orduna che ha saputo variare con sagacia il gioco della squadra.
    FORMAZIONIIl coach brasiliano Cezar Douglas schiera la diagonale Orduna-Buchegger, nel ruolo di schiacciatori-ricettori Terpin-Tallone, in posto-3 Candellaro-Tondo, Cavaccini a comandare le operazioni di seconda linea.
    Il tecnico dei tucani Zambonardi risponde con Tiberti e Bisi a completare la diagonale principale, in posto -4 Galliani-Gavilan, al centro della rete Sarzi Sartori-Candeli, libero Franzoni.
    Il primo e il secondo parziale si sono dipanati sul filo del più assoluto equilibrio con i giallorossi, che in un paio di circostanze, hanno provato ad allungare nel punteggio con il solito Buchegger a fare la voce grossa e gli ospiti a tenere botta con l’ex Bisi (6 punti nel primo parziale) e con la coppia di attaccanti Gavilan-Galliani (autori rispettivamente di 8 e 7 punti nel secondo parziale). Nel rush finale del set di apertura è stato un attacco esplosivo da posto -2 di Buchegger a mettere il sigillo sul 25-23 con il nono punto personale e il 64% in attacco. Anche nel set successivo il braccio armato dell’opposto austriaco non ha tremato siglando il doppio vantaggio per Vibo con un attacco potente e preciso (25-23). Forti del doppio vantaggio i giallorossi dopo un avvio equilibrato (8-5) hanno allungato decisamente il passo sugli avversari nella fase centrale (16-10) con un attacco di Tondo e una doppia pipe di Mijailovic (subentrato a Terpin sul 14-9). Brescia dal canto suo ha cercato con il cubano Gavilan di ricucire parzialmente lo strappo (21-17) ma la strada verso il successo dei giallorossi era già spianata con Tondo che con un primo tempo vincente chiude set (25-20) e partita.
    IL TABELLINOTonno Callipo Vibo Valentia–Consoli McDonald’s Brescia 3–0Parziali: 25–23/ 25–23/ 25–20
    T.C.VIBO VALENTIA: Orduna cap., Buchegger 26, Candellaro 3, Tondo 5, Terpin 11, Tallone 3, Cavaccini (L1, 57% positiva, 7% perfetta); Fedrizzi 4, Mijailovic 2, Balestra 1, Carta (L2) n.e.; Piazza n.e., Lucconi n.e., Belluomo n.e.. Allenatore: Cesar Douglas; Assistent coach: Francesco Racaniello
    C.M.BRESCA: Tiberti cap. 3, Bisi 9, Candeli 3, Sarzi, Gavilan 14, Galliani 10, Franzoni (L1, 55% positiva, 18% perfetta); Loglisci 1, Petras, Giani 1, Esposito 3, Rizzetti (L2) n.e., Gatto n.e., Mijatovic n.e.. Allenatore: Roberto Zambonardi; Assistent coach: Paolo Iervolino
    ARBITRI: Palumbo Christian della sezione di Cosenza e Colucci Marco della sezione di Matera
    Note– Spettatori: 557 per un incasso di 1513,40 euro. MVP: DOMENICO CAVACCINI (VIBO VALENTIA). VIBO VALENTIA: aces 1, battute sbagliate 15, muri vincenti 2, errori 20; attacco 61%, ricezione 53%–13%, punti realizzati: 55; BRESCIA: aces 4, battute sbagliate 15, muri vincenti 4, errori 22; attacco 45%, ricezione 68%–20%, punti realizzati: 44; durata set: 31’, 29’, 27’. Totale: 87 minuti
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    I giallorossi incontrano gli studenti del Liceo Scientifico “G. Berto”: «Coltivate i vostri sogni»

    La “Giornata dello Sport” celebrata questa mattina dal Liceo Scientifico “G. Berto” di Vibo Valentia ha avuto come ospiti d’eccezione gli atleti della Tonno Callipo Volley, realtà tra le più rappresentative del territorio.
    Il capitano Santiago Orduna insieme ai compagni Domenico Cavaccini, Jerney Terpin, Paul Buchegger e Cosimo Balestra sono stati accolti con grande entusiasmo dagli studenti che sono stati coinvolti nel dibattito – moderato dal giornalista Roberto Saverino – sulla centralità dello sport all’interno della vita sociale e del percorso formativo di tutti i giovani. Di stampo motivazionale il motto usato come titolo dell’iniziativa: «Nessun limite nello sport».
    Applausi scroscianti per l’esperto regista italo-argentino Santiago Orduna che ha raccontato la sua esperienza ultra-quindicennale nel mondo del volley professionistico per poi passare a riportare con soddisfazione i buoni risultati ottenuti nel primo scorcio di Campionato con la sua squadra che oggi occupa il primo posto nella classifica generale.
    Chiamato ad intervenire, poi, il centrale Cosimo Balestra, classe 2003, che ha conquistato con la Nazionale Under 20 maschile la medaglia d’oro alla 16ª edizione dell’European Youth Olympic Festival (EYOF) a Banská Bystrica in Slovacchia e quella del titolo continentale Under 20, lo scorso 25 settembre, nella vittoriosa finale di Montesilvano (3–2 alla Polonia). Un esempio, quello del  giovanissimo atleta tarantino, di come il talento può portare a grandi successi se viene coltivato con sacrificio, abnegazione e determinazione in linea con le parole pronunciate dal libero Domenico Cavaccini: «Non bisogna avere paura di vivere delle difficoltà nello sport. Così come nella vita non bisogna scoraggiarsi e di conseguenza porsi dei limiti a quello che si può ottenere». 
    Questo il messaggio che è stato lanciato alla giovane platea, affinché ciascuno possa perseguire i propri obiettivi, assecondando le proprie attitudini e vivere la propria esperienza da “atleta” in ogni ambito, da quello sportivo a quello scolastico. Un concetto ben illustrato da Walter Malacrino, segretario regionale di “Sport e Salute” al tavolo dei relatori insieme a Giacomo Modica e Vincenzo Leone, rispettivamente allenatore e preparatore atletico della Vibonese Calcio.
    Tutti hanno rimarcato come in una società decisamente orientata verso forme sempre più concrete d’ integrazione etnica, lo sport potrebbe avere un ruolo decisivo, proprio per la sua natura aggregante, multirazziale e culturale. Ha il potere di sviluppare forme appropriate di competizione e di socializzazione. Educa al rispetto, migliora la comunicazione sociale e stimola il campo relazionale. Possiede la facoltà miracolistica di tirar fuori il meglio da ognuno e di fare in modo che le virtù sportive diventino forza propulsiva della società.
    Ad esaltare il valore dello sport è stata il dirigente scolastico, Licia Maria Bevilacqua: «Riprendendo la massima “Mens sana, in corpore sano” il nostro Istituto si propone di garantire un’offerta formativa che favorisce, in particolare, l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri delle scienze matematiche, fisiche e naturali nonché dell’economia e del diritto, coniugando l’approfondimento nelle scienze motorie e sportive. Lo Sport non va ad inficiare il rendimento scolastico ma le due strade possono coesistere fino a intersecarsi in maniera produttiva».
    Da parte degli atleti della Tonno Callipo è stato rivolto un caloroso invito a tutti gli studenti di popolare i gradoni del palazzetto in occasione dei prossimi impegni casalinghi di domenica 15 gennaio per la gara di Campionato contro Brescia, e poi quello, ancora più importante, di mercoledì 18 gennaio contro Bergamo, per la Semifinale di Coppa Italia.
    L’incontro si è concluso con la consegna degli attestati di partecipazione agli atleti e del gagliardetto dell’Istituto Scolastico alla Società del Presiedente Pippo Callipo.
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    Coppa Italia, il 18 gennaio al PalaMaiata la Tonno Callipo sfida Bergamo in Semifinale

    La kermesse della Del Monte® Coppa Italia Serie A2 edizione 2022–2023 entra nel vivo, con le gare ad eliminazione diretta valide per le Semifinali, previste per mercoledì 18 gennaio: nella parte alta del tabellone si affronteranno Tonno Callipo Vibo Valentia–Agnelli Tipiesse Bergamo, mentre nella parte bassa è prevista la sfida BCC Castellana Grotte–Pool Libertas Cantù. Le due formazioni vincitrici si affronteranno nella finale in programma domenica 5 febbraio alle 18.00 salvo esigenze televisive.
    Le sfide dei quarti di finale hanno premiato le quattro squadre di casa, che hanno vinto tutte con il massimo scarso: i calabresi contro la BAM Acqua San Bernardo Cuneo, i lombardi sulla Videx Yuasa Grottazzolina, i pugliesi con la Delta Group Porto Viro ed i canturini a scapito della Kemas Lamipel Santa Croce.
    La sfida di cartello è senz’altro Tonno Callipo Vibo Valentia–Agnelli Tipiesse Bergamo, con i vibonesi vittoriosi in tre circostanze (2003, 2015 e 2016) ed i bergamaschi in due (2021 e 2022).     
    Semifinali Del Monte® Coppa Italia Serie A2Mercoledì 18 gennaio 2023, ore 20.00Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia – Agnelli Tipiesse BergamoDiretta Volleyballworld.tv
    Mercoledì 18 gennaio 2023, ore 20.30BCC Castellana Grotte – Pool Libertas CantùDiretta Volleyballworld.tv
    Finale Del Monte® Coppa Italia Serie A2Domenica 5 febbraio 2023, ore 18.00Diretta Volleyballworld.tv
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    Tre punti nel primo match del 2023 per la Tonno Callipo che supera Grottazzolina a domicilio

    Nel primo primo impegno del 2023 la Tonno Callipo Calabria infila la quarta vittoria consecutiva tra campionato e Coppa Italia superando in rimonta al termine di quattro parziali una volitiva Videx Yuasa Grottazzolina. In terra marchigiana la squadra guidata dal tecnico Cezar Douglas si è dimostrata abile a saltare con disinvoltura un iniziale momento di difficoltà, per poi ritrovare il bandolo della matassa e mettere a segno una vittoria piena che le consente di consolidare la leadership nella graduatoria generale a quota 35 punti distanziando di otto lunghezze la coppia formata da Castellana Grotte e Santa Croce (27) con i pugliesi sconfitti a Ravenna 3-1 mentre i toscani hanno vinto a Cantù per 3-1. A quota 26 troviamo Bergamo sconfitta sempre in quattro parziali a Pordenone.
    Turno più che favorevole per la squadra giallorossa che ormai ha issato lo spennaker per gestire l’ampio vantaggio conquistato e chiudere senza patemi d’animo la regular season al primo posto.
    La dodicesima vittoria stagionale è stata costruita sull’asse Paul Buchegger-Nikola Mijailovic (rispettivamente 26 e 11 punti con un’efficienza di reparto superiore al 75%) nel contesto di un’ottima prestazione corale della squadra. Da segnalare in cabina di regia la prestazione dell’abruzzese Lorenzo Piazza che ha sostituito il capitano Santiago Orduna, in panchina e a riposo precauzionale. Prezioso il contributo al centro dei veterani Candellaro (7 punti) e Tondo (8 punti) e del libero Cavaccini che ha registrato un ottimo 62% di positività in ricezione.
    Partenza a fari spenti (25-17) per Vibo in un set in cui oltre ai 5 errori al servizio dei giallorossi è stato l’opposto Nielsen a far pendere il piatto della bilancia dalla parte dei locali con 7 punti (con 3 ace al fulmicotone) spalleggiato dagli altri due attaccanti Vecchi e Bonacic (autori di 3 punti ciascuno). Bisogna rimarcare l’ottimo 61% in attacco di Grottazzolina. Nel secondo parziale la Callipo, grazie alla verve offensiva dell’opposto Buchegger, è riuscita a rimettere la contesa sui binari del giusto equilibrio (18-25). Per l’austriaco dieci i punti complessivi realizzati (di cui 9 in attacco e 1 a muro) con l’89 % di positività offensiva. A dargli manforte lo schiacciatore Mijailovic, autore di 5 punti. Stesso trend nel terzo parziale con i giallorossi a prendere subito un discreto margine di vantaggio (5-8, 9-16, 14-21) consolidato con il 17-25 del meritato sorpasso siglato da Buchegger che ha bucato il muro avversario. La squadra di casa è stata brava a non scoraggiarsi e fare quasi sempre gara di testa fino al 18-17 quando ha subìto il letale break di 8-2 propiziato da tre errori consecutivi dei marchigiani e che ha consentito al team vibonese di prendere il largo e chiudere set (20-25) e partita (1-3).
    La squadra del Presidente Pippo Callipo sono attesi da due impegni casalinghi consecutivi: il primo domenica 15 gennaio, alle ore 16:00, contro Brescia nella terza giornata di ritorno e il secondo, ancora più importante, mercoledì 18 gennaio, alle ore 20:00, nella gara secca della Semifinale di Coppa Italia contro Bergamo.
    IL TABELLINOVidex Yuasa Grottazzolina –Tonno Callipo Vibo Valentia 1-3Parziali: 25-17/ 18-25/ 17-25/ 20-25
    V.Y. GROTTAZZOLINA: Marchiani 1, Nielsen 24, Bartolucci 6, Cubito 5, Vecchi cap. 12, Bonacic 9, Romiti (L1, 50% positiva, 29% perfetta); Focosi, Ferrini, Giorgini (L2) n.e., Pison n.e., Leli n.e. Allenatore: Massimiliano Ortenzi; Assistent coach: Mattia Minnoni
    T.C.VIBO VALENTIA: Piazza 1, Buchegger 26, Candellaro cap. 7, Tondo 8, Mijailovic 11, Fedrizzi 3, Cavaccini (L1, 62% positiva, 44% perfetta); Tallone 3, Terpin 9, Orduna n.e., Carta (L2) n.e., Balestra n.e., Belluomo n.e.. Allenatore: Cesar Douglas; Assistent coach: Francesco Racaniello
    ARBITRI. Jacobacci Sergio di Bergamo e Rolla Massimo di PerugiaNote– Spettatori: 498 per un incasso non comunicato. MVP: BUCHEGGER (VIBO VALENTIA). GROTTAZZOLINA: aces 2, battute sbagliate 16, muri vincenti 3, errori 23; attacco 52%, ricezione 52%–29%, punti realizzati: 57; VIBO VALENTIA: aces 3, battute sbagliate 16, muri vincenti 7, errori 24; attacco 69%, ricezione 52%–32%, punti realizzati: 68; durata set: 22’, 23’, 25’. 25’. Totale: 95 minuti
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    Il dolce riscatto di Paul Buchegger e la sua straordinaria “normalità”

    Doveva essere la stagione del suo riscatto e così è stato. A dimostrazione che reggere il peso delle difficoltà e trovare la forza per superare gli ostacoli ripaga sempre. Costretto a rimanere lontano dal campo di gioco per un lungo periodo, a causa di un brutto infortunio, un giovanissimo Paul Buchegger, ha stretto i denti e guardato avanti con fiducia: «Nei momenti peggiori l’unica cosa che mi incoraggiava era pensare a ciò che sarei stato capace di fare al mio ritorno. Immaginavo solo quello che avrei potuto realizzare una volta tornato in forma».
    Forza, tenacia e resistenza che l’opposto austriaco, classe ’96, ha trovato dentro di sé e che sono state ben alimentate dall’amore di quelle poche persone che possono essere definite come la struttura portante della sua esistenza: mamma Ursula e la fidanzata Dana: «Mia mamma è una figura fondamentale. Lei mi ha trasmesso tanti valori, è sempre stata presente e ha cercato di indicarmi la strada per diventare la migliore versione di me. Con la mia ragazza condivido tutto ed è stata molto brava a starmi vicina quando ero in difficoltà».
    Quello che rappresenta lo “spauracchio” più temuto da ogni atleta, ha fatto irruzione prepotentemente nella carriera di Buchegger per ben due volte. Prima nel 2018 e poi a distanza di un anno facendogli rivivere un brutto “deja-vu”: «Un doppio infortunio mi ha dato filo da torcere: non è stato per nulla facile uscirne. Ho giocato un anno a Ravenna e dopo aver firmato a Monza in estate con la Nazionale mi sono fatto male al ginocchio. Da qui sei mesi di stop. Ma non ho mai avuto il pensiero di mollare e di lasciare stare. Il mio obiettivo era di andare avanti– prosegue l’opposto austriaco– e mi sono impegnato nella riabilitazione sfruttando la possibilità di essere seguito per le prime 2 settimane dall’equipe del Centro Olimpico in Austria. L’estate successiva però ho rivissuto l’incubo perché mi sono fatto male nuovamente. Una brutta ricaduta ancora più complicata da affrontare perché ero tornato, stavo bene, avevo voglia di riscattarmi e invece il destino (o la sfortuna!) ha deciso diversamente. Sono stato messo a dura prova a livello psicologico –ricorda ancora Paul–, mi sono sentito smarrito. Quando stavo male il procuratore ha contattato Modena che dopo l’intervento chirurgico a Roma mi ha permesso di svolgere da loro un lungo periodo di recupero».
    L’arrivo a Vibo è stata l’occasione per voltare completamente pagina e Buchegger ha saputo coglierla nel migliore dei modi diventando un punto di riferimento per la squadra e conquistandosi l’appellativo di trascinatore del gruppo. Per quanto concerne i dati meramente numerici, l’indomabile atleta austriaco occupa l’ottavo posto assoluto nella classifica dei migliori realizzatori del secondo torneo nazionale con 248 punti in 13 gare disputate (ha saltato la sfida esterna a Cuneo), 21 dei quali messi a segno al servizio e altrettanti a muro, con una media di 19.07 media punti a partita e con una percentuale del 53.5% sui 385 palloni attaccati. Paul è sempre andato in doppia cifra, e per ben cinque volte ha superato la soglia dei venti punti, due delle quali con la doppia sfida contro la Cava del Sole Lagonegro (25 i punti realizzati nella sfida esterna di andata disputata domenica 9 ottobre 2022 e 21 in quella interna, giocata nella festività di Santo Stefano), dimostrando di avere carattere da vendere riuscendo a capitalizzare le emozioni forti per il bene della squadra. Esempio lampante è la performance di cui è stato protagonista nel recupero della nona giornata di andata, disputato mercoledì 21 dicembre 2022: in campo contro Reggio Emilia nel momento topico del terzo set in svantaggio di due lunghezze (sul punteggio di 22-24), ha trasformato tutta la sua rabbia agonistica in punti e non in errori, facendosi carico delle sorti della squadra e portando a termine la sua missione (27–25).

    Così come, con grande autorevolezza, è salito in cattedra nel terzo e decisivo parziale della gara del quarto di finale di Coppa Italia di A2, disputata lo scorso 29 dicembre, quando una Cuneo con le spalle al muro e sotto per due set a zero, aveva ritrovato il “bandolo della matassa”, portando la contesa sul 21 pari, è stato abile a siglare due ace consecutivi e a piazzare sul taraflex il punto decisivo del match con una poderosa bordata da posto due, il punto finale del 25–22.
    Un ragazzo molto tranquillo, solare, sempre disponibile che ama la normalità: «Mi piace spendere il mio tempo con la mia famiglia e con la mia ragazza. Sono abituato anche a stare da solo ma devo ammettere che amo la compagnia. Il mio sogno è quello di avere una bella casa, una bella famiglia e una vita normale in Austria».
    Dietro quel sorriso perfetto c’è un ragazzo che sa apprezzare la vita in ogni sua sfaccettatura essendosi misurato fin da piccolo con argomenti importanti come quello della disabilità, come racconta quando si trova a presentare la sua famiglia: «Mia mamma lavora a scuola con i ragazzi disabili, mentre mio padre si occupa della gestione di una struttura dove alloggiano gli studenti universitari. Mia sorella, invece, vive a Vienna, dove io ho la mia residenza in estate e quindi in quel periodo troviamo spesso occasione di vederci. Mio fratello Max è un disabile in carrozzina. È un grafico creativo e soprattutto è il mio tifoso numero uno. Guarda tutte le mie partite e colleziona le mie maglie da gara. Da vero appassionato ama seguire tutte le discipline sportive, dal calcio al tennis. Con la disabilità di mio fratello mi sono confrontato fin da bambino anche perché, i miei genitori, dovevano seguirlo tra fisioterapia e cure varie. Sia io che mia sorella siamo sempre stati collaborativi e conoscere da vicino la sua disabilità, ci ha permesso di apprezzare a pieno tutto ciò che la vita ci ha dato».
    Paul Buchegger insieme alla sua famiglia
    Con estrema sensibilità lancia un messaggio che scardina ogni tipo di retorica sull’argomento: «Io tratto mio fratello come una persona normale, non facendolo mai sentire in difetto. Ci rapportiamo con lui in maniera normale, non deve sentirsi speciale. Infatti, anche quando mi capita di partecipare a delle iniziative con i disabili, mi piace trattarli alla pari».
    L’opposto austriaco insieme al fratello Max
    Il cuore di Paul batte per la bellissima Dana Schmit con cui condivide anche la passione della pallavolo: «La mia ragazza è una giocatrice del Mulhouse, che milita nella Ligue A francese, dove a metà stagione occupano un ottimo settimo posto in classifica e sono in corsa per un posto ai Play Off per il titolo transalpino. Ci siamo conosciuti nell’ambito del volley, perché anche lei gioca in Nazionale. Stiamo insieme da sette anni. In estate siamo sempre insieme, ma durante la stagione, invece, ci tocca stare distanti. Lo facciamo con spirito di sacrificio. È difficile, ma vogliamo farcela, perché abbiamo la consapevolezza che questa è una vita e poi ne arriverà un’altra, dopo la pallavolo, e la vogliamo costruire insieme».
    Per Paul è ancora troppo presto per avere le idee chiare su quale sarà il suo futuro dopo che concluderà la carriera da pallavolista: «Non so ancora immaginare cosa farò. La mia ragazza sta studiando e avrei voluto farlo anche io poi però i problemi fisici mi hanno assorbito tutte le energie. Ho sicuramente ancora tempo per farlo. Sono sicuro che cercherò di rimanere nell’ambito sportivo».
    La pallavolo è una passione che è nata ai tempi della scuola: «Quando avevo 11 anni ho iniziato a seguire i corsi scolastici e lì ho giocato per la prima volta. Ho sperimentato anche la pallamano e il tennis ma poi, a 14 anni, quando ho scelto l’indirizzo della scuola superiore, ho colto l’opportunità di andare a Graz (una sorta di Club Italia) dove mi sono formato tecnicamente con l’obiettivo di intraprendere la carriera di giocatore professionista».
    E il ruolo di opposto? «Ho iniziato come centrale come tutti i bambini alti, poi sono stato anche palleggiatore quando avevo 16 anni. Non era un ruolo che mi entusiasmava molto perché volevo sempre attaccare! Da allora sono un opposto ma devo dire che quelle esperienze mi sono servite molto per conoscere i fondamentali del muro e del palleggio. È vero che l’opposto è il giocatore che fare i punti ma deve anche dare un contributo con le alzate, le coperture e le difese».
    Nella quotidianità possiamo immaginare Buchegger ai fornelli? «In realtà non sono un bravo cuoco. Nei primi mesi a Vibo non sono mai stato in cucina ma preferivo andare sempre a mangiare fuori. Adesso sto cercando di darmi da fare…preparo esclusivamente dei piatti semplici. I piatti della tradizione austriaca sono impossibili da replicare al 100%. Ad esempio, la cotoletta viennese, la Wiener Schnitzel che cucina mia nonna è inimitabile. Anche gli ingredienti sono difficili da trovare. In Italia però sto bene e mi piace stare qui: mangio volentieri gli spaghetti!».
    E tua nonna è stata una figura importante nella tua infanzia? «Ho un ottimo rapporto con lei. In estate ci vediamo spesso e quando sto fuori ci sentiamo sempre. Da bambino passavo molto tempo con lei soprattutto in estate».
    Paul con la nonna materna Ernestine
    Gli amici che ruolo hanno nella tua vita? «Quasi tutti i miei amici fanno parte del mondo della pallavolo perché è da quando avevo 14 anni che frequento questo ambiente. Nella nostra vita non è facile mantenere rapporti molto stretti perché cambiando squadra ogni anno e non ritrovi mai le stesse persone. Dzavoronok, Sedlacek, Arasomwan sono dei miei amici. Quest’anno ho legato molto con Nik (Mijailovic). Forse perché siamo gli unici due stranieri in un gruppo di italiani».
    Il tuo ruolo nello spogliatoio? «Sono quello che mette la musica (ride!). Aggiorno sempre la playlist per non ascoltare sempre gli stessi brani altrimenti sarebbe noioso. Prima della partita mi piace mettere il volume a tutto fuoco per caricarsi a mille! Prima di scendere in campo non faccio nessun rito in particolare. Ho solo delle abitudini che seguo sempre».
    Una curiosità? «Non ho mai acquistato un’autovettura. Non ho la passione dei motori e a Vienna mi sposto in bici o in metro».
    Qual è la differenza principale tra italiani e austriaci? «In Austria la gente è più chiusa e più restia a conoscere gente nuova. Vienna mi piace anche perché ci sono molti anziani “brontoloni” che sembrano sempre lamentarsi di tutto. In Italia invece le persone sono più socievoli e disposte a condividere momenti di convivialità e divertimento anche nei locali. All’inizio per me questo modo di fare è stato qualcosa di nuovo ma poi mi sono abituato. Adesso, dopo sette anni trascorsi qui, posso dire di amare questo Paese».
    Uno sportivo a cui ti ispiri? «Non ce n’è uno in particolare. Sui social ne seguo diversi sia del mondo del tennis come Rafa Nadal, o del basket perché mi piace vedere come vivono e come affrontano la carriera».
    Grazie Paul per averci insegnato che nella vita c’è sempre un motivo per lottare e per ritrovare il sorriso!
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