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    Cesena sesta alla Coppa Rotary, Tartaglione: “Per noi un trampolino di lancio”

    È andato in archivio un weekend memorabile per il Volley Club Cesena, dal punto di vista sportivo e organizzativo. Al Carisport si sono svolte le Finali della Coppa Rotary, il Campionato Promozionale Italiano: alla soddisfazione del piazzamento al sesto posto nella categoria Gold per la squadra cesenate, si aggiunge l’orgoglio di aver ospitato una manifestazione unica che ha regalato grandi emozioni.

    Sport, inclusione e divertimento sono i comuni denominatori di due giorni in cui venti squadre provenienti da tutta Italia si sono incontrate alla conquista del titolo Gold o Silver. Ad alzare la coppa è stata Nola, ma il direttore tecnico di Cesena Monica Tartaglione non nasconde i complimenti ai suoi: “Arrivare sesti nel girone Gold è un risultato dal duplice significato. Da un lato è la fotografia del nuovo assetto della squadra, profondamente rinnovata grazie all’ingresso di atleti giovani; dall’altro è come se fosse un trampolino di lancio, perché ci spinge a fare sempre meglio e a raccogliere presto i frutti del nostro lavoro”.

    Dal punto di vista prettamente sportivo coach Tartaglione analizza il weekend: “Gli incroci delle gare ci hanno visto coinvolti da subito contro dei big; battuta agilmente Palermo, ai quarti abbiamo incontrato la favorita Nola e, in effetti, in alcune fasi cruciali dei set abbiamo giocato in maniera più tesa del solito lasciando loro molto spazio. Dopodiché contro Brembate è stata una gara intensa in cui ho potuto ruotare tutti gli atleti e ci siamo portati a casa la vittoria; la domenica non siamo riusciti a tenere testa a Pisa, nonostante una rimonta incredibile nel primo set da 18-8 a 20-19”.

    Dal punto di vista umano Monica Tartaglione, che è anche referente regionale del sitting volley nonché ideatrice e co-fondatrice del progetto Coppa Rotary, ha il cuore gonfio di gratitudine: “Giocare a Cesena davanti a tanti amici e giovani atleti bianconeri che sono passati a tifarci, è stato bellissimo. Avrei una lista di ringraziamenti infinita: in primis penso ad Elia Antonacci del Rotary distretto 2072, co-fondatore del campionato; a tutta la società Volley Club Cesena e alla sua disponibilità attraverso il Presidente Maurizio Morganti; voglio ringraziare anche Franco Manuzzi, Presidente Fipav Romagna Uno che si è prodigato ad allestire un Carisport eccezionale, e Silvano Brusori, Presidente Fipav Emilia Romagna. Ringrazio infine l’Assessore Castorri per essere stato testimone di questo evento”.

    A Cesena si è scritto un capitolo nella storia del Sitting Volley italiano all’insegna di un clima di festa e chiude Tartaglione: “Io sono felicissima di esserci stata”.

    (fonte: Comunicato stampa Sitting Volley Club Cesena) LEGGI TUTTO

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    Rotary Cup: nel weekend Cesena ospita la fase finale

    Tutto pronto a Cesena per le finali della Rotary Cup, il campionato italiano promozionale di Sitting Volley organizzato da quest’anno sotto l’egida della Federazione Italiana Pallavolo. La città romagnola accoglierà sabato 1° e domenica 2 aprile tutte le 20 squadre che hanno partecipato ai gironi Nord Est, Nord Ovest, Centro e Sud nella fase preliminare: le prime tre classificate di ogni gruppo giocheranno nel Girone Gold, le ultime due nel Girone Silver. In tutto sono oltre 350 gli atleti e atlete schierati nella manifestazione mista, la più grande d’Italia per la pallavolo paralimpica.

    Grazie alla sinergia tra il Comitato Regionale Emilia Romagna, il CT Fipav Romagna Uno, il Comune di Cesena e il Volley Club Cesena è stato possibile portare le finali all’interno del Carisport, in via Ambrosini. La struttura sarà allestita con 5 campi, per permettere di svolgere ben 36 gare in 2 giorni e contenere il volume di atleti e staff coinvolti, oltre ai 15 giudici di gara. Per la prima volta, infatti, tutte le formazioni saranno sotto un unico palazzetto per dare il via all’evento finale per contendersi il titolo.

    Il programma prevede gli incontri preliminari dalle 12.30 alle 18.30 di sabato 1° aprile; le gare riprenderanno alle 9 di domenica, e dalle 12 si disputeranno le finali. Sabato, in occasione delle fasi preliminari, si svolgerà l’esame pratico per abilitare nuovi arbitri di Sitting Volley: i nuovi direttori di gara hanno partecipato al corso organizzato dal CR Emilia Romagna e Marche durante le settimane precedenti alle finali.

    Foto Fipav Emilia Romagna

    IL CALENDARIO

    GIRONE GOLDSabato 1/4 ore 12.30: Sitting Volley Brembate di Sopra-Lo Zodiaco Rotonda Volley; Sitting Volley Club Cesena-Sferracavolley Palermo; Dream Volley Pisa-Sitting Volley Campeginese.Sabato 1/4 ore 14.00: Volley Academy Teodoro Cicatelli-Modena Sitting Volley; perdente Gara 1-perdente Gara 2; perdente Gara 3-perdente Gara 4.Sabato 1/4 ore 15.30: ASD Fiano Romano-vincente Gara 1; L’Abbondanza del Pane Nola-vincente Gara 2; Piano Terra Pietro Pezzi Ravenna-vincente Gara 3.Sabato 1/4 ore 17.00: Cedacrì Sitting Volley Giocoparma-vincente Gara 4; semifinali 5°-8° posto.Domenica 2/4: Semifinali e finali

    GIRONE SILVERGirone A: Astrolabio 2000 SA360-Lysithea Sitting Volley Taranto sab 1/4 ore 12.30; Synergie Fermana-Quasars Polha sab 1/4 ore 12.30; Quasars Polha-Astrolabio 2000 sab 1/4 ore 14; Lysithea Sitting Volley Taranto-Synergie Fermana sab 1/4 ore 15.30; Astrolabio 2000-Synergie Fermana sab 1/4 ore 17; Lysithea Sitting Volley Taranto-Quasars Polha sab 1/4 ore 18.30.Girone B: CUS Verona-Entella Sitting Volley sab 1/4 ore 14; Entella Sitting Volley-Elisa Volley Pomigliano sab 1/4 ore 15.30; Elisa Volley Pomigliano-CUS Verona sab 1/4 ore 17.Pool 5°-7° posto: 3A-3B dom 2/4 ore 9; 4A-3A dom 2/4 ore 10.30; 3B-4A dom 2/4 ore 12.Semifinali 1°-4° posto: 1A-2B dom 2/4 ore 9; 1B-2A dom 2/4 ore 10.30.Finali 3°-4° posto e 1°-2° posto: dom 2/4 ore 12.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Massimo Beretta: “Il Sitting mi ha insegnato a vedere il mondo in modo diverso”

    Di Agnese Valenti

    Il nostro viaggio nel mondo del Sitting Volley italiano, iniziato con l’intervista al consigliere federale Guido Pasciari, continua oggi insieme a uno dei personaggi più noti per chi frequenta questa disciplina. Massimo Beretta, anima del Sitting Volley Missaglia – una delle prime società in Italia a impegnarsi nel settore – da qualche anno è anche una figura chiave della nazionale maschile, prima come team manager e poi come assistente allenatore. Con lui impariamo a conoscere meglio la versione paralimpica della pallavolo, le sue prospettive e le sue sfide.

    Come si è avvicinato al Sitting volley?

    “Sono un allenatore di pallavolo dalla fine degli anni ’90, in tutte le categorie, e da 10 anni mi occupo di Sitting Volley. Sono stati dieci anni belli, intensi e faticosi. Prima di conoscere il Sitting, seguivo diversi sport paralimpici: soprattutto il basket in carrozzina, in quanto c’è una squadra importante nella mia zona, Cantù. Ero a conoscenza di una pallavolo paralimpica ‘standing’, ossia giocata in piedi con l’utilizzo di protesi, ma ho visto per la prima volta il Sitting Volley nel 2012, durante le Paralimpiadi di Londra, grazie alle quali vi è stata anche una grande visibilità mediatica.

    In quell’occasione sono rimasto stupito principalmente per due motivi: innanzitutto, per il livello molto alto che ho visto, e poi per la ‘semplicità’ dello sport. Basta sedersi: è una variante incredibile. Mi sono interessato a livello locale e ho visto che c’era solamente un’attività a livello promozionale: sicuramente qualche pioniere c’è già stato prima della Federazione, ma solo a livello sociale e promozionale. Nel 2013 la Federazione italiana ha promosso il primo corso per allenatori, dirigenti ed arbitri a Roma: vi ho partecipato e mi sono riagganciato a quella pallavolo che ho visto durante le Paralimpiadi, soprattutto per mia conoscenza personale. La disabilità l’ho sempre incontrata nella mia vita, e mi ha accompagnato per varie situazioni; ho così cercato di ampliare la mia conoscenza sportiva”.

    Foto Facebook Massimo Beretta

    Come è stato introdotto il Sitting nella sua società?

    “Sono arrivato a Missaglia proponendo di creare qualcosa per quanto riguarda il Sitting Volley: tutti sono rimasti stupiti (ride, n.d.r.). Mi hanno dato fiducia e, grazie ai miei dirigenti, abbiamo iniziato l’attività nel mio club, senza avere atleti con disabilità. Devo dire che poi, essendo ancora in pochi in Italia e avendo conosciuto qualcuno, ho avuto modo di contattare o essere contattato da atleti con disabilità che avevano giocato a pallavolo che ho invitato a venire nella mia società. È nato il primo club in Lombardia: prima solo a livello promozionale e dopodiché, quando la Federazione ha avviato questo settore, anche nella componente agonistica. Avevamo i numeri e la voglia di farlo: con l’importantissima parte di promozione e di agonismo, la motivazione di tutti è cresciuta tantissimo.

    Abbiamo ottenuto ottimi risultati prima con la squadra maschile, vincendo il primo campionato, e anche con la squadra femminile. A livello agonistico qualche soddisfazione è sicuramente arrivata. Abbiamo iniziato con persone senza disabilità, anche per creare solo un appuntamento. Abbiamo proposto un orario e un giorno: forse è stato questo il segreto per iniziare. Ho anche fatto provare i dirigenti della mia società, che non avevano mai giocato a pallavolo. Poi sono arrivati i primi atleti, ex pallavolisti, e giocavano benissimo. A quel punto ho capito veramente cosa volevamo fare: giocare a pallavolo da seduti. Da seduti tutti avevano più opportunità: insieme abbiamo ottenuto ottimi risultati. Non era detto che sarebbe andata in questo modo, ma è sicuramente stata una grande soddisfazione“.

    Foto Federazione Italiana Pallavolo

    In che maniera il Sitting Volley l’ha cambiata?

    “Siamo partiti da zero, con poche alcune personali conoscenze: non ero di certo preparato, e nemmeno così pronto. Abbiamo provato comunque. Siamo stati tra i primi, ma non i soli: c’erano altri esempi in Emilia Romagna, e nel Sud Italia. È stato faticoso, ma ovviamente interessante ed emozionante. In Lombardia, due miei atleti, tra cui Paolo Gamba (ex capitano della nazionale, n.d.r.) hanno a loro volta creato una realtà a Brembate, con cui continuiamo a collaborare. Il mio scopo principale è sempre stato questo: avere una squadra, creare una proposta che fosse sportiva e promozionale. Quando c’è stata questa possibilità che loro andassero a Bergamo, io sono stato molto contento.

    Il mio scopo è fare giocare i miei giocatori e le mie giocatrici. Li ho sempre lodati per essere sempre riusciti a venire, tutte le settimane, nel mio piccolo paesino, non proprio facile da raggiungere. Questo aspetto, al di là di tutto, mi ha fatto innamorare di questo sport. Inizialmente era solo per ampliare la mia conoscenza a livello sportivo, ma poi ho conosciuto storie, persone, e soprattutto ho cominciato a comprendere meglio. Mi sono sempre trovato a guardare il mondo esterno, ma mai a vederlo. Adesso riesco ad accorgermi di alcuni particolari che possono creare delle difficoltà oggettive, sia in termini strutturali che semplicemente in termini di barriere architettoniche.

    Ho imparato ad uscire un po’ anche dall’ipocrisia del ‘siamo tutti uguali’: in realtà siamo tutti diversi, e alcuni possono incontrare delle difficoltà in più. La cosa di cui mi sono accorto è che tutti dobbiamo poter vivere e fare le stesse cose: fare sport, vivere in un ambiente dove ci si può muovere, dove tutti possono mangiare, dove tutti possono salire al piano superiore. Tutti abbiamo diritto di vivere nello stesso posto: questo vuol dire essere uguali. Mentalmente o fisicamente siamo tutti diversi, ma dobbiamo avere tutti le stesse possibilità“.

    Foto Federazione Italiana Pallavolo

    Può fare qualche esempio concreto?

    “Parlo anche di piccoli accorgimenti: per esempio, per due anni ci siamo dovuti allenare, per diverse circostanze, in una palestra al piano superiore con una scala a chiocciola. Chi riusciva a salire saliva, altrimenti li si portava in spalla. È questo che impari a guardare e vedere. Quello che non si sa finché non ci si siede per terra è che, alla fine, si gioca a pallavolo. Nessuno si accorge se qualcuno ha due gambe o una, non c’è questo condizionamento. È molto interessante e pratico, molto semplice. Ci può essere magari la difficoltà di sedersi a terra: bisogna togliersi la protesi, scendere dalla sedia, togliere la ricostruzione di qualcosa. Lo scoglio maggiore da superare è quello“.

    A ottobre le nostre nazionali saranno impegnate negli Europei in casa. Pensa che questo importante evento internazionale possa cambiare il Sitting Volley in Italia?

    “Assolutamente sì. Già in questi anni c’è stata sempre una maggiore attenzione: personaggi sempre più importanti che a livello mediatico hanno avuto un impatto maggiore e anche a livello sociale, nelle istituzioni. In coincidenza ci saranno gli Europei di pallavolo ‘standing’ e questo sicuramente sarà un aggancio importantissimo: si lavorerà tanto per promuoverlo. Io ho il privilegio di far parte della nazionale dal 2017, fu Guido Pasciari a chiamarmi come team manager. Io avevo sempre fatto l’allenatore, gli dissi che ci avrei pensato, anche se avevo già deciso (ride, n.d.r.), e sono sempre stato onorato di aver ricevuto la sua fiducia. Ho avuto modo di imparare questo ruolo, già a livello internazionale ed è stata un’opportunità enorme.

    Lo scorso anno Pasciari mi ha fatto un’altra proposta, che non mi aspettavo assolutamente: affiancare Alireza Moameri alla guida della nazionale maschile. Non me l’aspettavo: è stata una bella proposta. Il gusto di tornare in palestra, le farfalle nello stomaco… essere in nazionale è un privilegio! Ho conosciuto tanta gente, tante storie e questo mi ha arricchito parecchio a livello personale. Continuo ad imparare e a mettere a disposizione tutte le mie conoscenze, perché il mio principio non è mai cambiato: tutto ciò che so cerco di metterlo a disposizione per il movimento del Sitting Volley“.

    Foto Federazione Italiana Pallavolo

    Alireza Moameri è uno degli allenatori più conosciuti e vincenti del Sitting. Com’è essergli accanto?

    “Conoscere una persona di un’altra cultura (Moameri è iraniano, n.d.r.) e doversi interfacciare in lingua inglese è stato molto bello e interessante. Gli sono stato vicino fin dall’inizio: lui ha ovviamente il suo modo di fare Sitting e di ragionare. È un rapporto molto importante, sia per imparare che per avere l’opportunità di conoscere storie diverse. Ero un po’ preoccupato all’inizio: in realtà abbiamo trovato il modo di comunicare, e funziona. In palestra, nonostante la difficoltà linguistiche, alla fine il linguaggio è quello della pallavolo. A volte c’è stata qualche piccola incomprensione, nei momenti più stressanti delle partite, ma poi ci si capisce nonostante la barriera linguistica“.

    Il settore maschile, a livello di risultati, soffre un po’ di più rispetto al femminile. Come si sta sviluppando la nazionale maschile di Sitting?

    “Abbiamo le nostre ambizioni. Non siamo così incoscienti da porci obiettivi impossibili, come vincere gli Europei. Abbiamo i nostri target, che sono le nazionali alla nostra portata e con le quali possiamo competere e che dobbiamo necessariamente lasciarci alle spalle. Ci sono alcune nazionali in Europa con cui possiamo avere un confronto positivo. Il livello maschile è molto alto: ci sono tante squadre di altro livello come la Bosnia, la Germania, la Russia e la Croazia che per noi sono ancora troppo forti. Ma con altre nazionali, come la Slovenia, Regno Unito e la Georgia, possiamo più che competere, possiamo vincere. Il nostro target è questo“.

    Qual è stato, per lei, il momento più significativo e più emozionante della sua carriera in nazionale?

    “Emozionante è stato quando abbiamo vinto la prima partita agli Europei nel 2017. È stata la prima vittoria assoluta della nazionale maschile. È stato un privilegio, sportivamente una cosa bellissima. Ho avuto tantissimi momenti emozionanti nel vedere giocare atleti che non avrei mai pensato di veder giocare. In parecchie occasioni è stata una grande soddisfazione! Se è possibile offrire questa opportunità, tutti ne abbiamo diritto e, soprattutto in nazionale, il dovere di mettersi a disposizione per giocare e provare a dare il meglio di sé. Essere convocato per la nazionale è una cosa molto importante, per la quale è fondamentale impegnarsi al massimo“. LEGGI TUTTO

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    Sitting Volley: gli azzurri impegnati in un nuovo raduno a Tirrenia

    Di Redazione

    Ripartirà ancora una volta dalla Toscana l’attività della Nazionale maschile di sitting volley. Il gruppo azzurro guidato dal tecnico Alizera Moameri, dopo aver concluso domenica 12 marzo a Pisa l’ultimo collegiale, si ritroverà presso il Centro di Preparazione Olimpica di Tirrenia (PI) per un nuovo periodo di lavoro in programma da venerdì 24 a domenica 26 marzo. 

    Questi i 12 azzurri convocati dal CT Moameri: Simone Burzacchi (Volley Club Cesena); Gabriel Busillo (Volley Academy Teodoro Cicatelli); Cristiano Crocetti (Scuola di Pallavolo Fermana); Gregorio Guzzo (ASD Volley Palermo); Roberto Rasiel Hernandez Salgado (ASD Cus Verona); Sergio Ignoto, Paolo Mangiacapra, Salvatore Striano (ASD Nola Città dei Gigli); Alessandro Issi, Fabio Marsiliani (ASD Fiano Romano Pallavolo); Davide Nadai (ASD Alta Resa); Alessandro Sodini (Dream Volley Pisa).

    Di Redazione

    (Fonte: Federvolley) LEGGI TUTTO

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    Al via un nuovo collegiale a Godiasco per la nazionale femminile di Sitting Volley

    Di Redazione

    Prosegue il lavoro della nazionale femminile di sitting volley. Le azzurre, dopo aver terminato l’ultimo collegiale domenica 12 marzo a Pisa, si ritroveranno venerdì 24 marzo a Godiasco (PV) per un ulteriore periodo di lavoro che terminerà domenica 26.

    Queste le atlete convocate dal commissario tecnico Amauri Ribeiro: Giulia Aringhieri, Giulia Bellandi, Eva Ceccatelli, Sara Cirelli, Elisa Spediacci, (Dream Volley Pisa); Flavia Barigelli (A.S.D. Astrolabio 2000); Raffaela Battaglia (Pallavolo Raffaele Battaglia); Silvia Biasi (Volley Codognè); Francesca Bosio (Argentario Calisio Volley); Anna Ceccon, Asia Sarzi Amadè (Giocoparma ASD); Valentina Dallari (Sitting Modena Volley); Sara Desini (Pallavolo Olbia); Roberta Pedrelli (Volley Club Cesena).

    (Fonte: Federvolley) LEGGI TUTTO

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    La neonata Cuneo Sitting Volley iscritta al Campionato di Serie A

    Di Redazione

    Un momento storico per la Città di Cuneo che per la prima volta nella sua storia vede la presenza di una squadra di Sitting Volley maschile iscritta al Campionato di Serie A. Il progetto lanciato dal presidente Gabriele Costamagna alla presentazione di inizio stagione del Cuneo Volley, inizia a fare sul serio, partecipando al massimo campionato possibile.    

    Gabriele Costamagna, presidente del Cuneo Volley: “Il Cuneo Sitting Volley è un progetto che mi riempie d’orgoglio! Portare a Cuneo e all’attenzione dell’opinione pubblica e della cronaca lo sport inclusivo per eccellenza, è motivo di  grande soddisfazione. Voglio ringraziare personalmente alcune Fondazioni e Sponsor che hanno dato fiducia e deciso di sostenere da vicino questo progetto. Un ringraziamento particolare va anche al presidente del Fenera Chieri, Filippo Vergnano, che durante un incontro mi spinse a provare questo splendido sport. I ragazzi stanno già lavorando per l’imminente inizio del Campionato che ha sicuramente grandi ambizioni, ma che naturalmente si basa innanzitutto sull’aspetto inclusivo e sociale di questo sport“.

    Orazio Tallarita, Capitano del Cuneo Sitting Volley: “Il Sitting Volley è uno degli sport, se non lo sport, più inclusivo al mondo; è spettacolo puro! La Città di Cuneo, che ha fatto la storia della pallavolo, meritava di avere anche la sua squadra di Sitting Volley iscritta alla massima serie. Per questo risultato voglio ringraziare il presidente, Gabriele Costamagna, che ha sposato la nostra proposta e si è messo a disposizione. Quest’anno siamo la “Cenerentola” del campionato di Serie A, gli ultimi arrivati, ma abbiamo grandi obiettivi e per raggiungerli non bisogna solo agire e pianificare, ma anche sognare e credere.“

    In attesa dell’ufficializzazione del fischio d’inizio del Campionato, iniziamo a presentare gli atleti che prenderanno parte a questa prima stagione: Diego Colombari, Emanuele Pani, Norberto Bastonero, Marco Veglia, Flavio Bonavia che ricopre anche la figura dell’allenatore, Carlo Gonella, Andrea Gallone, Marco Pasero, Roberto Dalmasso, Orazio Tallarita (Capitano), Paolo Bina, Stefano Barale e Giorgio Zanaldi.

    Come sempre l’appuntamento con il Sitting Volley è il Giovedì sera dalle 21 alle 23 presso la Palestra del Bonelli a Cuneo, l’ingresso è libero a tutti. Quasi tutte le settimane si riesce ad organizzare la presenza di altre società di pallavolo del territorio che vengono ad allenarsi insieme ai ragazzi del Cuneo Sitting Volley e questo è di grande aiuto per la crescita della squadra. Se anche voi siete una squadra di pallavolo maschile/femminile/mista e volete provare il sitting volley, capitan Orazio e i compagni saranno molto lieti di ospitarvi ai prossimi allenamenti. 

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Sitting Volley: Nuovo collegiale al via per la Nazionale Femminile

    Di Redazione

    Tornerà a radunarsi venerdì 10 marzo a Pisa la Nazionale femminile di sitting volley. Le azzurre di Amauri Ribeiro lavoreranno presso il Centro Dream Volley fino a domenica 12 marzo.

    Queste le atlete convocate: Giulia Aringhieri, Giulia Bellandi, Sara Cirelli, Elisa Spediacci, Eva Ceccatelli (Dream Volley Pisa); Flavia Barigelli (A.S.D. Astrolabio 2000); Raffaela Battaglia (Pallavolo Raffaele Battaglia); Silvia Biasi (Volley Codognè); Francesca Bosio (Argentario Calisio Volley); Sara Desini (Pallavolo Olbia); Anna Ceccon, Asia Sarzi Amadè (Giocoparma ASD), Alessandra Moggio (Nola Città dei Gigli); Valentina Dallari (Sitting Modena Volley); Roberta Pedrelli (Volley Club Cesena).  

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Nuovo collegiale a Pisa per la nazionale maschile di Alireza Moameri

    Di Redazione

    Prosegue a Pisa il lavoro della nazionale maschile di Sitting Volley. Dopo l’ultimo collegiale conclusosi domenica 26 febbraio, gli azzurri si ritroveranno nuovamente in Toscana da venerdì 10 marzo per portare avanti un ulteriore periodo di lavoro, il quarto da inizio anno, che terminerà domenica 12.

    Questi i 14 azzurri convocati dal commissario tecnico Alireza Moameri: Simone Burzacchi (Volley Club Cesena); Gabriel Busillo (Volley Academy Teodoro Cicatelli); Cristiano Crocetti, Federico Ripani (Scuola di Pallavolo Fermana); Claudio Daniel Farcas (Giocoparma ASD); Gregorio Guzzo (ASD Volley Palermo); Roberto Rasiel Hernandez Salgado (ASD Cus Verona); Sergio Ignoto, Paolo Mangiacapra, Salvatore Striano (ASD Nola Città dei Gigli); Alessandro Issi, Fabio Marsiliani (ASD Fiano Romano Pallavolo); Davide Nadai (ASD Alta Resa); Alessandro Sodini (Dream Volley Pisa).

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO