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    F1, Gp Olanda: Verstappen correrà con un casco dedicato al padre

    ROMA – Al Gran Premio d’Olanda si preannuncia un bagno di folla per Max Verstappen. È infatti la prima volta che l’olandese torna in patria da campione del mondo in carica per disputare un Gran Premio e per onorare questo speciale appuntamento il pilota della Red Bull ha voluto omaggiare suo padre, Jos Verstappen. Pilota di Formula 1 dal 1994 al 2003, è stato proprio lui a incoraggiare Max Verstappen a salire a bordo del suo primo kart e a supportarlo quando è entrato nel Circus ancora minorenne. “Il Gran Premio d’Olanda sarà speciale per apprezzare ancor meglio gli sforzi fatti da mio padre fin da quando ero piccolo per portarmi dove sono, al titolo mondiale. Per questo appuntamento abbiamo elaborato una rivisitazione del casco che lui utilizzato quando correva”, ha infatti svelato Verstappen ai microfoni di “Sky Sport”.
    L’omaggio di Verstappen
    “Il design è quello di un tempo e presenta anche il logo con cui correva mio padre, oltre al mio. Sono emozionato e sarà speciale correre con questo casco perché è lo stesso che ho utilizzato nelle mie prime corse coi kart”, ricorda Verstappen. Il successo non sembra aver cambiato il pilota della Red Bull, che anzi sta dimostrando in pista maturità e concretezza. Per questo ricordare da dove si è partiti è molto importante e il campione del mondo in carica lo fa così: “In tutte le foto all’inizio della mia carriera ho questo casco in testa, con questo design iconico. Quindi abbiamo pensato che sarebbe stato una buona idea riproporlo, credo che anche i tifosi di mio padre lo possano apprezzare”. LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen in Olanda con il casco ispirato a quello del padre

    ROMA – Fervono i preparativi a Zandvoort per il Gran Premio d’Olanda. I tifosi oranje sono pronti ad accogliere Max Verstappen, che si ripresenta alla tappa di casa da campione del mondo in carica. Per celebrare quest’occasione, il pilota della Red Bull ha voluto omaggiare suo padre, Jos Verstappen, che ha corso in Formula 1 dal 1994 al 2003. È stato lui a incoraggiare Max Verstappen a salire a bordo del suo primo kart e a supportarlo quando è entrato nel Circus ancora minorenne. “Il Gran Premio d’Olanda sarà speciale per apprezzare ancor meglio gli sforzi fatti da mio padre fin da quando ero piccolo per portarmi dove sono, al titolo mondiale. Per questo appuntamento abbiamo elaborato una rivisitazione del casco che lui utilizzato quando correva”, ha infatti svelato l’olandese ai microfoni di “Sky Sport”.
    Di padre in figlio
    “Il design è quello di un tempo e presenta anche il logo con cui correva mio padre, oltre al mio. Sono emozionato e sarà speciale correre con questo casco perché è lo stesso che ho utilizzato nelle mie prime corse coi kart”, ricorda Verstappen. Il campione del mondo verrà inondato dall’affetto dei suoi connazionali a Zandvoort, ma non dimentica le sue radici: “In tutte le foto all’inizio della mia carriera ho questo casco in testa, con questo design iconico. Quindi abbiamo pensato che sarebbe stato una buona idea riproporlo, credo che anche i tifosi di mio padre lo possano apprezzare”, ha infatti chiosato il 24enne di Hasselt. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner sul titolo costruttori: “Vincerlo sarebbe strepitoso”

    ROMA – La Red Bull si prepara a riprendere la Formula 1 con un obiettivo: mantenere il primato in entrambe le classifiche iridate. Certo, Max Verstappen è campione del mondo in carica, ma il Mondiale costruttori l’anno scorso è andato alla Mercedes e dalle parti di Milton Keynes manca dal 2013. A riguardo, Christian Horner, team principal della Red Bull, ha parlato così a “GPFans”: “Sarebbe fenomenale se riuscissimo a riconquistare il trofeo costruttori, è una cosa molto importante. Ovviamente il numero uno sulla macchina di Max è stato un momento di grande orgoglio per tutta la squadra e siamo determinati a difenderlo al meglio”. “Max – aggiunge poi il britannico – sta guidando meglio che mai. La squadra si sta comportando ad un livello molto alto e stiamo cogliendo le opportunità”. Opportunità che forse la Ferrari ha concesso troppo spesso ai rivali.
    Lavorare insieme
    Per conseguire la doppietta iridata, la Red Bull ha anche Sergio Perez tra le frecce a propria disposizione. In più di un’occasione il messicano ha infatti messo a segno risultati importanti, sottraendo punti a Carlos Sainz e a Charles Leclerc. Con il Mondiale che sta per arrivare sul rettilineo finale, Perez potrebbe essere la variabile impazzita che potrebbe cambiare le carte in tavola. Conclude infatti Horner: “Ha fatto un ottimo lavoro l’anno scorso, ma si è evoluto durante l’inverno, e credo che stia giocando un ruolo chiave nella squadra. Il campionato costruttori si basa sullo sforzo congiunto. Siamo fortunati ad avere due piloti molto forti che hanno fatto un ottimo lavoro nella prima metà dell’anno, e la sfida si giocherà nelle prossime nove gare”. LEGGI TUTTO

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    F1, Ferrari favorita in Belgio: Hamilton vuole superare Schumacher

    ROMA – Dopo la pausa estiva la Formula 1 si regala al suo ritorno il Gran Premio del Belgio. Max Verstappen si avvicina al suo secondo titolo mondiale e la Ferrari deve sfruttare ogni gara per cercare di fermare l’asso della Red Bull. Per farlo la casa italiana guarda alle statistiche, che la vedono finora vittoriosa per diciotto volte sull’asfalto di Spa-Francorchamps, dove Charles Leclerc ha già vinto nel 2019. Discorso diverso per Lewis Hamilton, che potrebbe non riuscire ad agganciare il suo mito, Ayrton Senna, al secondo posto della classifica dei piloti più vittoriosi in Belgio. Il brasiliano è infatti a quota cinque, dietro Michael Schumacher, che ha firmato sei successi. Il britannico, però, potrebbe superare proprio il tedesco in termini di podi: entrambi hanno infatti centrato nove volte almeno la terza posizione sullo storico circuito.
    Tradizione e imprevisti
    Costruito nel 1921 sfruttando le strade che collegavano le cittadine di Francorchamps, Malmedy e Stavelot, il circuito di Spa è, con i suoi 7 chilometri, il più lungo della Formula 1. Il primo Gran Premio si è disputato nel 1950 e ha visto la vittoria di Juan Manuel Fangio su Alfa Romeo. La gara si è sempre caratterizzata per colpi di scena legati anche alle condizioni meteorologiche, come successo nella precedente edizione, quando si è riusciti a correre non più di un giro, per di più dietro la safety car. Se a ciò si aggiunge che in quattro precedenti edizioni, nessuno è riuscito a trionfare in Belgio per più di una volta, ecco che la gara si fa – se possibile – ancor più interessante. LEGGI TUTTO

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    F1, la storia in Belgio dice Ferrari: Hamilton punta Schumacher

    ROMA – Il Gran Premio del Belgio rappresenta una delle grandi classiche della Formula 1 e quest’anno arriva in un momento delicato del Mondiale. Con Max Verstappen in fuga, la Ferrari deve capitalizzare al meglio ogni occasione per cercare di riacciuffare il campione del mondo Red Bull. Per farlo la casa italiana guarda alle statistiche, che la vedono finora vittoriosa per diciotto volte sull’asfalto di Spa-Francorchamps, dove Charles Leclerc ha già vinto nel 2019. Discorso diverso per Lewis Hamilton, che potrebbe non riuscire ad agganciare il suo mito, Ayrton Senna, al secondo posto della classifica dei piloti più vittoriosi in Belgio. Il brasiliano è infatti a quota cinque, dietro Michael Schumacher, che ha firmato sei successi. Il britannico, però, potrebbe superare proprio il tedesco in termini di podi: entrambi hanno infatti centrato nove volte almeno la terza posizione sullo storico circuito.
    Gp Belgio: la storia
    Costruito nel 1921 sfruttando le strade che collegavano le cittadine di Francorchamps, Malmedy e Stavelot, il circuito di Spa è, con i suoi 7 chilometri, il più lungo della Formula 1. Il primo Gran Premio si è disputato nel 1950 e ha visto la vittoria di Juan Manuel Fangio su Alfa Romeo. La gara si è sempre caratterizzata per colpi di scena legati anche alle condizioni meteorologiche, come successo nella precedente edizione, quando si è riusciti a correre non più di un giro, per di più dietro la safety car. Velocità e imprevedibilità, dunque, attendono i piloti per una delle gare storiche del Mondiale, che nelle ultime quattro edizioni ha visto vincere quattro piloti diversi. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner: “Vincere il Mondiale costruttori sarebbe fenomenale”

    ROMA – “Sarebbe fenomenale se riuscissimo a riconquistare il trofeo costruttori, è una cosa molto importante. Ovviamente il numero uno sulla macchina di Max è stato un momento di grande orgoglio per tutta la squadra e siamo determinati a difenderlo al meglio”. Viaggia sulle ali dell’entusiasmo la Red Bull di Christian Horner, che alla redazione di “GPFans” elogia il lavoro della sua squadra e dei propri piloti in Formula 1: “Max – aggiunge il team principal – sta guidando meglio che mai. La squadra si sta comportando ad un livello molto alto e stiamo cogliendo le opportunità”. Opportunità che forse la Ferrari ha concesso troppo spesso ai rivali, che l’anno scorso si sono dovuto “accontentare” del titolo piloti, mentre quello costruttori è andato alla Mercedes per l’ottavo anno consecutivo.
    Il ruolo di Perez
    Per conseguire la doppietta iridata, la Red Bull ha anche Sergio Perez tra le frecce a propria disposizione. In più di un’occasione il messicano ha infatti messo a segno risultati importanti, sottraendo punti a Carlos Sainz e a Charles Leclerc. Ora che alla fine del Mondiale mancano nove Gran Premi, Horner sa di poter fare affidamento su Perez: “Ha fatto un ottimo lavoro l’anno scorso, ma si è evoluto durante l’inverno, e credo che stia giocando un ruolo chiave nella squadra. Il campionato costruttori si basa sullo sforzo congiunto. Siamo fortunati ad avere due piloti molto forti che hanno fatto un ottimo lavoro nella prima metà dell’anno, e la sfida si giocherà nelle prossime nove gare”, ha concluso l’ex pilota britannico. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner: “Fin qui 2022 soddisfacente per noi. Verstappen è affamato”

    ROMA – È stata una prima metà di 2022 intensa per laFormula 1. Il nuovo regolamento funziona e dà spettacolo, con la Red Bull che tra le scuderia del paddock è finora la più convincente. Christian Horner, interpellato dai microfoni di “Racing News 365”, ha certificato il trend positivo della scuderia di Milton Keynes affermando: “È stata una prima metà della stagione molto positiva con nove vittorie, due vittorie in gare sprint e con il primato nei campionati. Ma ovviamente questo non dice tutto. Alla fine si tratta di dove sei alla fine della stagione. Questo è ciò che conta. Ovviamente è molto incoraggiante vivere la prima metà della stagione così”, ha detto il team principal britannico.
    Famelico Max
    Max Verstappen e Sergio Perez hanno mostrato grande concretezza e raccolgono il plauso di Horner: “Dal suo esordio Verstappen ha mostrato un’incredibile velocità. Questo non è mai cambiato nel corso degli anni, l’unica cosa che è cambiata è la sua maturità ora che ha vinto il suo primo campionato del mondo. La spinta al successo di Verstappen è però rimasta sostanzialmente invariata. Spero in tanti duelli con Leclerc anche nella seconda parte del 2022”. “Sta andando alla grande. Ha avuto delle gare difficili, ma – dice Horner di Perez – la sua stagione è molto positiva. La vittoria a Monaco e la pole a Jeddah sono ottime prestazioni. Ha fatto un grande passo in avanti soprattutto in qualifica. Sta spingendo forte ed è molto motivato”, ha concluso il team principal parlando del messicano, che ha più volte complicato i piani della Rossa. LEGGI TUTTO