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    Ranking ATP e giovani nati dal 2000: chi è cresciuto di più nella stagione 2022 – fascia 100-200 ATP

    Francesco Maestrelli, per lui +568 posizioni in classifica

    Con la stagione ATP in archivio, e già la prime entry list per i tornei 2023, è interessante continuare ad analizzare la classifica dei giovani nati dal 2000 rispetto alla stessa settimana dello scorso anno, per valutare chi è salito maggiormente, chi non ha rispettato le attese di crescita e chi invece si è proprio fermato o quasi. Dopo l’analisi della prima fascia, ossia la top 100 ATP, andiamo ad esaminare la lista dei giovani nati nel nuovo millennio che hanno terminato la stagione nella fascia di ranking 100-200, con la differenza in classifica rispetto al 6 dicembre 2021.
    Hugo Gaston – 22 anni – n.111 (-44 posizioni)
    Dominik Stricker – 20 anni – n.118 (+124)
    Francesco Passaro – 21 anni – n.120 (+477)
    Luca Nardi – 19 anni – n.129 (+289)
    Matteo Arnaldi – 21 anni – n.135 (+223)
    Luca Van Assche – 18 anni – n.138 (+379)
    Timofey Skatov – 21 anni – n.143 (+109)
    Filip Misolic – 21 anni – n.150 (+198)
    Juan Manuel Cerundolo – 21 anni – n.152 (-62)
    Mattia Bellucci – 21 anni – n.154 (+487)
    Alexander Shevchenko – 22 anni – n.155 (+168)
    Leandro Riedi – 20 anni – n.159 (+532)
    Giulio Zeppieri – 20 anni – n.163 (+84)
    Rnky Hijikata – 21 anni – n.167 (+205)
    Flavio Cobolli – 20 anni – n.173 (+30)
    Otto Virtanen – 21 anni – n.176 (+214)
    Emilio Nava – 21 anni – n.179 (+140)
    Oleksii Krutykh – 22 anni – n.188 (+194)
    Facundo Diaz Acosta – 21 anni – n.192 (+144)
    Adrian Andreev – 21 anni – n.193 (+162)
    Juncheng Shang – 17 anni – n.194 (+470)
    Francesco Maestrelli – 19 anni – n.199 (+568)

    Intanto c’è grande soddisfazione nel sottolineare che sono ben 7 gli italiani nati nel nuovo millennio in questa fascia, tutti cresciti notevolmente, alcuni letteralmente decollati. Clamorose le scalate di Francesco Passaro, Mattia Bellucci e Francesco Maestrelli. In tre hanno scalato 1532 posizioni. Il 19enne pisano è il “Pantani” dell’anno, lo scalatore massimo, con le sue 568 posizioni guadagnate. Ma oltre al puro – importantissimo – fatto numerico, quel che più conta è lo scatto di gioco compiuto da Maestrelli, capace di vincere il primo Challenger in carriera con un tennis molto interessante ed estremamente moderno. Micidiale la sua prima di servizio, importante la pressione da fondo campo, interessante la propensione offensiva, il tutto sostenuto da una base atletica straordinaria e una tenuta mentale notevole per la sua età e poca esperienza. Qualità che l’hanno sostenuto in momenti complicati e che l’hanno portato a vincere in rimonta molti match nei Challenger disputati.
    Clamorosa l’annata di Francesco Passaro: scattato dalle retrovie, ha fatto un balzo incredibile giocando sul rosso in Italia con una consistenza e qualità sorprendenti. Il difficile viene adesso: ha una classifica già piuttosto buona, nel 2023 dovrà confermarla giocando le quali degli ATP e ben figurando nei Challenger, dove sarà tra i favoriti. Serve un miglioramento della posizione in campo e soprattutto della seconda di servizio.
    Altrettanto sorprendente la stagione di Mattia Bellucci. Forse nemmeno lui si immaginava di salire così tanto, vincere due Challenger e diventare una sorta di “incubo” per gli avversari, con quel tennis unico, offensivo, ricco di variazioni che non danno mai ritmo agli avversari. Nel 2023 dovrà dare struttura al suo tennis funambolico, non sempre potrà vincere di fioretto e fantasia contro rivali molto consistenti che incontrerà da qua in avanti.
    Molto positivo il 2022 di Matteo Arnaldi e Luca Nardi. Il secondo è uno dei talenti più attesi e seguiti dagli appassionati, ha chiuso il 2022 con 3 Challenger vinti e uno scatto importante nell’intensità del suo tennis. Pulito negli impatti, fluido, ha finalmente inserito quella intensità e vigore che a volte smarriva per strada. Quando Luca gioca al meglio, è uno spettacolo puro e una gioia per gli occhi. Il ligure ha scalato oltre 200 posizioni, ha vinto il suo primo Challenger costruendo passo dopo passo un tennis davvero interessante, bravo a passare dalla difesa alla pressione. Spesso trova delle giocate che sorprendono gli avversari, vincenti e spettacolari. Matteo ha ancora ampi margini di miglioramento e un potenziale inesplorato, su cui dovrà continuare a lavorare nel 2023.
    Da sottolineare lo sbarco tra i top 200 del giovanissimo cinese Juncheng Shang, ragazzo che promette molto bene, come il francese Van Assche, che a soli 18 anni ha scalato 378 posti vincendo l’ultimo Challenger del 2022. Sono due nomi assolutamente da seguire la prossima stagione.
    Gaston e Cerundolo restano le vere delusioni tra i giovani: da top 100 sono scivolati all’indietro, testimoniando che dopo un anno di grande crescita, confermarsi giocando i tornei del “piano di sopra” non è sempre facile, soprattutto se una crescita repentina ottenuta nei Challenger non è sostenuta da uno sviluppo di gioco, qualità fisiche e personalità. Questa sarà la chiave per i nostri giovani tennisti per il 2023. 
    Marco Mazzoni

    Riportiamo la situazione dei top 100, analizzata nell’articolo precedente pubblicato qualche settimana fa.
    Carlos Alcaraz – 19 anni – n.1 (+31 posizioni)
    Felix Auger-Aliassime – 22 anni – n.6 (+5)
    Holger Rune – 19 anni – n.11 (+92)
    Jannik Sinner – 21 anni – n,15 (-5)
    Lorenzo Musetti – 20 anni – n.23 (+36)
    Sebastian Korda – 22 anni – n.34 (+7)
    Jack Draper – 20 anni – n.42 (+223)
    Sebastian Baez – 21 anni – n.43 (+54)
    Brandon Nakashima – 21 anni – n.47 (+21)
    Jenson Brooksby – 22 anni – n.48 (+8)
    Jiri Lehecka – 21 anni – n.81 (+60)
    Chun-Hisin Tseng – 21 anni – n.88 (+100)
    Ben Shelton – 20 anni – n.97 (+476) LEGGI TUTTO

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    Ranking ATP e giovani nati dal 2000: chi è cresciuto di più nella stagione 2022

    Lorenzo Musetti, uno dei nati dal 2000 più migliorato quest’anno

    Con la stagione ATP quasi conclusa (restano alcuni Challenger), è interessante analizzare la classifica dei giovani nati dal 2000 rispetto alla stessa settimana dello scorso anno, per valutare chi è salito maggiormente, chi non ha rispettato le attese di crescita e chi invece si è proprio fermato o quasi. Ecco la lista dei giovani nati nel nuovo millennio che hanno terminato la stagione in top100, con la differenza in classifica rispetto al 22 novembre 2021. Ovviamente guida questa graduatoria il fenomenale Carlos Alcaraz, che ha chiuso il 2022 da più giovane n.1 di sempre, con un eccellente +31 rispetto ad un anno fa.
    Carlos Alcaraz – 19 anni – n.1 (+31 posizioni)
    Felix Auger-Aliassime – 22 anni – n.6 (+5)
    Holger Rune – 19 anni – n.11 (+92)
    Jannik Sinner – 21 anni – n,15 (-5)
    Lorenzo Musetti – 20 anni – n.23 (+36)
    Sebastian Korda – 22 anni – n.34 (+7)
    Jack Draper – 20 anni – n.42 (+223)
    Sebastian Baez – 21 anni – n.43 (+54)
    Brandon Nakashima – 21 anni – n.47 (+21)
    Jenson Brooksby – 22 anni – n.48 (+8)
    Jiri Lehecka – 21 anni – n.81 (+60)
    Chun-Hisin Tseng – 21 anni – n.88 (+100)
    Ben Shelton – 20 anni – n.97 (+476)
    Questa la fascia dei top 100. Andando a vedere la fascia 100-200, troviamo i moltissimi azzurri che quest’anno sono cresciuti arrivando in posizioni importanti del ranking: Luca Nardi e Francesco Maestrelli (19 anni), Flavio Cobolli, Giulio Zeppieri e Luciano Darderi (20 anni), Francesco Passaro, Matteo Arnaldi e Mattia Bellucci (21 anni). Per questa fascia di ranking entro la top200, faremo un’analisi dettagliata tra una decina di giorni, alla conclusione della stagione Challenger 2022.
    Tornando ai dati degli attuali top100 nati dal 2000, oltre ad Alcaraz, impressionante è stata la crescita di Holger Rune, ad un passo dalla top10, ma anche i balzi notevolissimi di Jack Draper (finalmente in salute, ha mostrato tutto il proprio valore) e quello appena compiuto da Ben Shelton grazie ai tre Challenger vinti di fila che l’hanno portato tra i migliori cento al mondo con quasi 500 posizioni conquistate rispetto allo scorso anno. Bene anche l’argentino Baez, diventato tennista assai solido e capace di chiudere l’anno tra i migliori 50.
    Anche i numeri confermano l’ottima ascesa di Lorenzo Musetti: le 36 posizioni guadagnate sono frutto di notevoli miglioramenti compiuti a livello tecnico e agonistico, grazie ai quali ha ottenuto vittorie di prestigio (su tutte l’indimenticabile coppa ad Amburgo battendo Alcaraz in finale).
    Al di sotto delle aspettative le annate degli statunitensi Korda e Brooksby, sono cresciuti ma davvero di poco. Felix Auger-Aliassime ha dato struttura e solidità al suo tennis, infrangendo il tabù “finali”. Una crescita soprattutto mentale che l’ha portato a vincere 4 tornei ed entrare meritatamente nella top10. “Solo” cinque posizioni per lui, ma che posizioni… Gli scalini nel ranking non sono affatto tutti uguali.
    Purtroppo ha perso 5 posti Jannik Sinner. Tra tutti i giovani citati era quello più avanti in classifica, quindi salire era indubbiamente più complesso. Complessa è stata soprattutto la sua annata, per i tanti motivi che conosciamo, dai mille problemi fisici al cambio repentino di guida tecnica e fisica. A breve faremo un bilancio della sua stagione più dettagliato, come gli altri italiani.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Come sarebbe la top 10 ATP di fine stagione con i punti di Wimbledon? Novak Djokovic a soli 180 punti da Carlos Alcaraz

    Novak Djokovic classe 1987, n.5 del mondo – Foto Getty Images

    La classIfica 2022 dei top si è conclusa dopo l’ultimo torneo della stagione, dato che le finali di Coppa Davis non hanno alcun impatto sulla classifica. Ma c’è una domanda che è stata posta più volte nel corso della stagione e che ora ha una risposta definitiva: come sarebbe la classifica se fossero stati assegnati i punti di Wimbledon?
    Ecco la top 10 finale, con Nick Kyrgios che rimarrebbe fuori in 11ª posizione. Carlos Alcaraz manterrebbe la testa della classifica, ma con Novak Djokovic vicinissimo, il giocatore serbo, infatti, è quello che è rimasto più svantaggio dal non assegnare i punti di Wimbledon e anche perchè non ha potuto giocare nemmeno agli Australian Open e gli Us Open. Anche Cameron Norrie avrebbe fatto un salto notevole nel ranking.
    TOP 10 REALE DI FINE STAGIONE1 – Carlos Alcaraz – 6.820 punti2 – Rafael Nadal – 6.020 punti3 – Casper Ruud – 5.820 punti4 – Stefanos Tsitsipas – 5.550 punti5 – Novak Djokovic – 4.820 punti6 – Felix Auger-Aliassime – 4.195 punti7 – Daniil Medvedev – 4.065 punti8 – Andrey Rublev – 3.930 punti9 – Taylor Fritz – 3.355 punti10 – Hubert Hurkacz – 2.905 punti
    I 10 MIGLIORI GIOCATORI DI FINE STAGIONE CON PUNTI DI WIMBLEDON1 – Carlos Alcaraz – 7.000 punti2 – Novak Djokovic (+3) – 6.820 punti3 – Rafael Nadal (-1) – 6.740 punti4 – Casper Ruud (-1) – 5.830 punti5 – Stefanos Tsitsipas (-1) – 5.730 punti6 – Felix Auger-Aliassime (=) – 4.240 punti7 – Daniil Medvedev (=) – 4.065 punti8 – Andrey Rublev (=) – 3.930 punti9 – Taylor Fritz (=) – 3.715 punti10 – Cameron Norrie (+4) – 3.165 punti11 – Nick Kyrgios: 3070 punti (+11)12- Hubert Hurkacz: 2915 punti (-2)13- Holger Rune: 2898 punti (-2)14- Jannik Sinner: 2760 punti (+1)15- Alexander Zverev: 2700 punti (-3)16- Pablo Carreno Busta: 2505 punti (-3)17- Matteo Berrettini: 2375 punti (-1)18- Frances Tiafoe: 2180 punti (+1)19- Denis Shapovalov: 2120 punti (-1)20- Marin Cilic: 2105 punti (-3) LEGGI TUTTO

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    Rafael Nadal e Stefanos Tsitsipas e la possibilità di avere 4 n.1 del mondo nello stesso anno

    Stefanos Tsitsipas GRE, 12-08-199

    Uno dei tanti punti di interesse delle ATP Finals è la questione del numero uno mondiale. In assenza di Carlos Alcaraz, Rafael Nadal e Stefanos Tsitsipas hanno chiare possibilità di raggiungere la vetta della classifica ATP e il compito è teoricamente più semplice per il tennista spagnolo, anche se il greco dipenderà solo da se stesso: dovrà vincere ogni partita.
    Quello che è certo è che se uno dei due ruberà il trono a Carlitos, accadrà qualcosa di molto raro. Perché Nadal o Tsitsipas potrebbero diventare il quarto giocatore a occupare il primo posto della classifica ATP in questa stagione, dopo Novak Djokovic, Daniil Medvedev e lo stesso Carlos Alcaraz.
    Questo è accaduto solo tre (!) volte nella storia del circuito maschile, in particolare nel 1999, quando i giocatori sul trono erano addirittura cinque. Si trattò di Pete Sampras, Carlos Moyà, Evgeny Kafelnikov, Andre Agassi e Patrick Rafter. L’anno successivo la mania continuò, con Agassi, Sampras, Marat Safin e Gustavo Kuerten ai vertici. Nel 2003, altri quattro furono al vertice: Lleyton Hewitt, Agassi, Juan Carlos Ferrero e Andy Roddick. LEGGI TUTTO

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    Lunedì prossimo il ranking ATP sarà guidato da due spagnoli, non era mai accaduto

    Carlos e Rafa

    Con i 250 punti persi da Casper Ruud nell’ATP Live Ranking, Rafael Nadal lunedì prossimo scalzerà il norvegese alla seconda posizione della classifica mondiale.
    Con Alcaraz stabile al n.1, per la prima volta nella storia del ranking ATP (da quando è redatto al computer), due tennisti spagnoli saranno in cima al tennis maschile: Carlos Alcaraz e Rafael Nadal. Il più anziano e vincente campione negli Slam, e il giovane talento del tennis mondiale, diventato più giovane n.1 del tennis dopo il grande successo agli US Open. Complimenti alla Spagna!
    Bisogna tornare all’anno 2000 per ritrovare due tennisti dello stesso paese come n.1 e n.2 nel ranking ATP, allora furono Pete Sampras e Andre Agassi. LEGGI TUTTO

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    Classifica ATP-WTA: Jannik Sinner al n.11 del mondo. Cinque italiane in top 100. Record di Carlos Alcaraz

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Getty Images

    Jannik Sinner si conferma n.1 azzurro nella nuova Pepperstone ATP Rankings. L’altoatesino grazie ai quarti di finale raggiunti agli US Open scala due posizioni, piazzandosi al n.11. Matteo Berrettini perde posto, nuovo n.15 al mondo, mentre è stabile al n.30 Lorenzo Musetti. Fabio Fognini guadagna cinque posizioni, salendo al n.55, mentre Lorenzo Sonego scende uno scalino, un passando al n.64. I movimenti più interessanti sono quelli dei NextGen azzurri che, grazie agli ottimi risultati nei tornei challenger scalano molte posizioni toccando il proprio best ranking. Francesco Passaro sale al n.125 (+21 posti), Luca Nardi alla posizione n.142 (+33), Matteo Arnaldi è n.161 (+26) e Francesco Maestrelli, in questi giorni sparring degli azzurri di Coppa Davis a Bologna, entra per la prima volta nella top 200 ATP insediandosi al n.180 (+25).
    Per quanto riguarda la Pepperstone ATP Rankings, il 12 settembre 2022 segna una data storica: lo spagnolo Carlos Alcaraz, vincendo agli US Open il suo primo titolo dello Slam a 19 anni, 4 mesi e 6 giorni, diventa il più giovane n.1 del ranking mondiale da quando le classifiche vengono redatte al computer (1973). I risultati del Major statunitense hanno provocato una vera rivoluzione ai piani alti della classifica. Alcaraz sale sul trono del tennis mondiale, scalando tre posizioni dalla n.4, mentre l’ex n.1 Daniil Medvedev, non avendo difeso la vittoria dello scorso anno a Flushing Meadows, scivola in quarta posizione, sorpassato sia dal finalista di US Open 2022 Casper Ruud, nuovo n.2 (al best ranking con un notevole balzo di cinque posti) che da Rafael Nadal, n.3. Scende al n.5 il tedesco Alexander Zverev, assente a New York.Cedono una posizione Stefanos Tsitsipas (n.6) e Novak Djokovic (n.7), mentre il britannico Cameron Norrie guadagna l’ottava piazza, segnando il proprio best ranking. Torna in top 10 Andrey Rublev al nono posto (più due rispetto all’ultima classifica pre US Open) e resta stabile al decimo il polacco Hubert Hurkacz. Il balzo più importante nel nuovo ranking è quello di Karen Khachanov: grazie alla semifinale agli US Open passa dalla 31esima alla 18esima posizione. È best ranking anche per Frances Tiafoe, vera sorpresa del torneo, per la prima volta tra i migliori venti al mondo (n.19). L’australiano Nick Kyrgios chiude la top 20: più cinque posti per lui dopo lo Slam di New York.
    Diversi cambiamenti nella classifica mondiale femminile dopo l’ultimo aggiornamento della WTA pubblicato alla conclusione degli US Open. Per quanto riguarda le giocatrici italiane, da segnalare tre nuovi “best” (Lucia Bronzetti, Elisabetta Cocciaretto, Nuria Brancaccio), un deciso passo in avanti in termini di punti (Lucrezia Stefanini) e una new entry tra le prime dieci azzurre presenti nel ranking (Brancaccio, finalista nel WTA 125 di Bari, che scala in un colpo solo 133 posti).A guidarle c’è sempre Martina Trevisan, che si conferma al numero 27, a tre lunghezze dal proprio record (24) raggiunto lo scorso 18 luglio. La 28enne mancina toscana – fuori al primo turno a Flushing Meadows complice il risentimento muscolare alla coscia sinistra che già l’aveva costretta al ritiro al secondo turno a Cleveland – in questo 2022 ha conquistato il suo primo trofeo WTA sulla terra battuta di Rabat ed ha raggiunto le semifinali al Roland Garros, miglior risultato in carriera in uno Slam.Sale un gradino Jasmine Paolini, numero 55 WTA, mentre guadagna due posizioni Lucia Bronzetti, ora al 57esimo posto, che ritocca di nuovo il proprio primato personale.Guadagnano invece sei posizioni sia Camila Giorgi, che risale al numero 61, che Elisabetta Cocciaretto, che ritocca ulteriormente il suo “best” andando ad accomodarsi sulla poltrona n.93: la 21enne di Fermo era entrata per la prima volta in carriera tra le top 100 lo scorso 22 agosto e a New York è stata l’unica italiana – tra tabellone maschile e femminile – a superare le qualificazioni.
    Nella top 10 del ranking WTA la certezza assoluta è rappresentata dalla leader incontrastata, la polacca Iga Swiatek, regina di New York (terzo Slam in carriera): ha più del doppio dei punti della diretta inseguitrice, la tunisina Ons Jabeur che, grazie alla finale agli US Open, si riprende la seconda piazza mondiale ed è ora seguita dall’estone Anett Kontaveit.Due le “new-entry”: la statunitense Coco Gauff, che grazie ai quarti a New York, fa il suo ingresso per la prima volta in carriera in top ten, posizionandosi al numero otto, e la francese Caroline Garcia, semifinalista, che agguanta la decima poltrona: per la 28enne di Sain-Germain-en-Laye si tratta di un ritorno ai vertici giunto al termine di una stagione estiva illuminata anche dal successo a Cincinnati. Salutano invece per il momento l’élite mondiale la russa Daria Kasatkina e la spagnola Garbine Muguruza.
    RANKING ATP: LA TOP 20 DEGLI ITALIANI (12-09-22)11. Jannik Sinner – 3.200 punti15. Matteo Berrettini – 2.36030. Lorenzo Musetti – 1.36755. Fabio Fognini – 81764. Lorenzo Sonego – 755125. Francesco Passaro – 431142. Luca Nardi – 381146. Marco Cecchinato – 364147. Franco Agamenone – 373152. Flavio Cobolli – 359161. Matteo Arnaldi – 330165. Giulio Zeppieri – 319167. Gianluca Mager – 317168. Andrea Pellegrino – 315174. Riccardo Bonadio – 303180. Francesco Maestrelli – 298187. Stefano Travaglia – 275191. Luciano Darderi – 280203. Andrea Arnaboldi – 255204. Raul Brancaccio – 254
    CLASSIFICA WTA – TOP TEN ITALIANE (12-09-2022)27. Trevisan, Martina (ITA) 1.636 punti55. Paolini, Jasmine (ITA) 97557. Bronzetti, Lucia (ITA) 97261. Giorgi, Camila (ITA) 95493. Cocciaretto, Elisabetta (ITA) 670115. Errani, Sara (ITA) 538186. Stefanini, Lucrezia (ITA) 343278. Rosatello, Camila (ITA) 229284. Gatto-Monticone, Giulia (ITA) 223300. Brancaccio, Nuria (ITA) 210
    RANKING ATP: LA TOP 20 (12-09-22)1. Carlos Alcaraz (ESP) – 6.7402. Casper Ruud (NOR) – 5.8503. Rafael Nadal (ESP) – 5.8104. Daniil Medvedev (RUS) – 5.065 punti5. Alexander Zverev (GER) – 5.0406. Stefanos Tsitsipas (GRE) – 4.8107. Novak Djokovic (SRB) – 3.5708. Cameron Norrie (GBR) – 3.5509. Andrey Rublev (RUS) – 3.39010. Hubert Hurkacz (POL) – 3.35511. Jannik Sinner (ITA) – 3.20012. Taylor Fritz (USA) – 3.05513. Felix Auger-Aliassime (CAN) – 2.95014. Pablo Carreno Busta (ESP) – 2.51015. Matteo Berrettini (ITA) – 2.36016. Marin Cilic (CRO) – 2.34517. Diego Schwartzman (ARG) – 2.11018. Karen Khachanov (RUS) – 1.99019. Frances Tiafoe (USA) – 1.94020. Nick Kyrgios (AUS) – 1780
    CLASSIFICA WTA – TOP TEN ASSOLUTA (12-09-2022)1. Swiatek, Iga (POL) 10.365 punti2. Jabeur, Ons (TUN) 5.0903. Kontaveit, Anett (EST) 4.3004. Badosa, Paula (ESP) 3.9805. Pegula, Jessica (USA) 3.5016. Sakkari, Maria (GRE) 3.4807. Sabalenka, Aryna (BLR) 3.4708. Gauff, Coco (USA) 3.0479. Halep, Simona (ROU) 3.02510. Garcia, Caroline (FRA) 2.930 LEGGI TUTTO

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    La corsa al n.1 del mondo. Nadal in pole position. Alcaraz e Ruud e le loro possibilità di diventare n.1 del mondo

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Daniil Medvedev è caduto negli ottavi di finale degli US Open contro Nick Kyrgios e perderà la leadership del ranking mondiale. Rafael Nadal è quello che ha più possibilità di occupare questa posizione, ma anche Carlos Alcaraz dipenderà solo da se stesso e c’è anche Casper Ruud con delle possibilità La matematica è complessa, ma abbiamo semplificato gli scenari.
    RAFAEL NADAL SARÀ IL NUMERO 1 SE…– Andrà in finale agli US Open;– Se perderà in semifinale o nei “quarti” e Alcaraz/Ruud non vinceranno gli US Open;– Se perderà agli ottavi di finale e Alcaraz/Ruud non raggiungeranno la finale.
    CARLOS ALCARAZ SARÀ IL NUMERO 1 SE…– È campione degli US Open– Se Nadal perderà negli ottavi di finale, raggiunge la finale e perderà contro qualcuno che non sia Casper Ruud
    CASPER RUUD SARÀ IL NUMERO 1 SE…– Campione degli US Open battendo in finale qualcuno che non sia Rafael Nadal– Se Nadal perderà negli ottavi di finale, raggiungerà la finale e perderà contro qualcuno che non sia Carlos Alcaraz.
    Un’eventuale finale tra Alcaraz e Ruud decreterebbe il nuovo numero uno del mondo.

    Legend – Ultimo aggiornamento: 05-09-22 11:05

    1
    3, +2
    Best: 1

    Rafael Nadal
    ESP, 1986.06.03

    +180 (Ottavi)
    US Open

    2
    1, -1
    Best: 1

    Daniil Medvedev
    RUS, 1996.02.11

    +180 (Ottavi)
    US Open (Eliminato)

    -2000 (W)
    US Open (30-08-2021)

    3
    2, -1
    Best: 2

    Alexander Zverev
    GER, 1997.04.20

    -720 (SF)
    US Open (30-08-2021)

    BEST RANKING

    4
    7, +3
    Best: 5

    Casper Ruud
    NOR, 1998.12.22

    +360 (Quarti di finale)
    US Open

    -45 (QF)
    Munich (25-04-2022)

    5
    4, -1
    Best: 4

    Carlos Alcaraz
    ESP, 2003.05.05

    +180 (Ottavi)
    US Open

    -360 (QF)
    US Open (30-08-2021)

    6
    5, -1
    Best: 3

    Stefanos Tsitsipas
    GRE, 1998.08.12

    +10 (Primo turno)
    US Open (Eliminato)

    -90 (R32)
    US Open (30-08-2021)

    7
    6, -1
    Best: 1

    Novak Djokovic
    SRB, 1987.05.22

    -1200 (F)
    US Open (30-08-2021)

    BEST RANKING

    8
    9, +1
    Best: 9

    Cameron Norrie
    GBR, 1995.08.23

    +180 (Ottavi)
    US Open

    -45 (R16)
    Vienna (25-10-2021)

    9
    10, +1
    Best: 9

    Hubert Hurkacz
    POL, 1997.02.11

    +45 (Secondo turno)
    US Open (Eliminato)

    -45 (R64)
    US Open (30-08-2021)

    10
    11, +1
    Best: 5

    Andrey Rublev
    RUS, 1997.10.20

    +180 (Ottavi)
    US Open

    -90 (R32)
    US Open (30-08-2021)

    BEST RANKING

    11
    12, +1
    Best: 12

    Taylor Fritz
    USA, 1997.10.28

    +10 (Primo turno)
    US Open (Eliminato)

    -45 (R64)
    US Open (30-08-2021)

    12
    13, +1
    Best: 9

    Jannik Sinner
    ITA, 2001.08.16

    +180 (Ottavi)
    US Open

    -180 (R16)
    US Open (30-08-2021)

    13
    8, -5
    Best: 8

    Felix Auger-Aliassime
    CAN, 2000.08.08

    +45 (Secondo turno)
    US Open (Eliminato)

    -720 (SF)
    US Open (30-08-2021)

    14
    15, +1
    Best: 10

    Pablo Carreno Busta
    ESP, 1991.07.12

    +180 (Ottavi)
    US Open (Eliminato)

    -10 (R128)
    US Open (30-08-2021)

    15
    14, -1
    Best: 6

    Matteo Berrettini
    ITA, 1996.04.12

    +360 (Quarti di finale)
    US Open

    -360 (QF)
    US Open (30-08-2021) LEGGI TUTTO

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    “Brexit tennistica”? No, grazie

    I cancelli di Wimbledon

    No, non ci siamo proprio. La situazione che si è venuta a creare sui Championships  è paradossale. Sbagliata. Che la decisione della LTA di escludere i tennisti russi e bielorussi dagli eventi in UK, e quindi anche da Wimbledon, provocasse un tempesta era certo fin dall’inizio. La tempesta si è trasformata in Tsunami con la durissima (e per una volta anche piuttosto tempestiva) decisione di ATP e WTA di fare “il proprio lavoro”, difendendo a spada tratta i tennisti russi e bielorussi, fino alla scelta dolorosa di non assegnare punti per i ranking ufficiali alla edizione 2022 dei Championships. Si è arrivati ad una rottura che è concettualmente corretta ma, in fin dei conti, finisce per incrementare il danno. Wimbledon viene di fatto declassato a ricchissima esibizione. Nessuno dei giocatori mancherà: il prestigio, una valanga di sterline in palio. Ma… che roba sarà alla fine?
    Alcuni dei giocatori (ormai più che pensionati) che anni fa avevano scelto di boicottare Wimbledon per difendere la posizione di Niki Cilic (reo per l’ITF di non aver giocato in Davis) hanno chiesto a gran voce di fare altrettanto. Niente Wimbledon 2022. Boicottaggio. Scelta drastica, di chiusura totale per una decisione che è totalmente errata. Politica e sport non vanno d’accordo. Le zozze mosse che manovrano popoli, armi e sofferenze, tramate da politici senza scrupoli, sono agli antipodi con i valori dello sport: unione, lealtà, rispetto. Nessuna guerra è giustificabile. Le guerre fanno morti, creano odio e divisioni che diventano cancrene sociali, pericolosissime per futuri problemi, muri, incomprensioni e talora altri conflitti. Lo sport non può disarmare un dittatore impazzito, ma può essere àncora di salvataggio, può trasmettere valori, può essere un esempio di come le persone siano tutte degne di poter svolgere il proprio lavoro e passione in libertà. Come può essere una colpa appartenere ad uno stato dittatoriale? OK per le competizioni a squadre, ma gli sportivi individuali no, vanno protetti e sostenuti. Aiutati. Il contrario di quello che LTA ha deciso di fare con la sua politica di rottura. Una sorta di “Brexit” sportiva, stavolta a livello mondiale, che non funziona. A volte i Brit son strani… Mia figlia chiosa “ma non lo vedi che guidano al contrario? Che vuoi aspettarti…”. Sarcasmo a parte, stavolta la situazione si è fatto brutta, grottesca sbagliata.
    ATP e WTA sono nel giusto. Ma togliere i punti per il ranking, cosa porterà? Nessun tennista importante credo che salterà Wimbledon. Nessuno. Forse qualche “terraiolo” di poca ambizione. Il danno sarà ulteriore. Djokovic perderà quasi sicuramente il n.1. Berrettini avrà una emorragia difficile da fermare, vista pure l’annata complicatissima che sta vivendo per i noti problemi fisici. Aveva puntato tutto sulla difesa della finale a Londra, magari sperando di poter anche far meglio… Niente. Potrà lottare per quella coppa che tutti sognano, ma con la beffa di perdere i punti meritatamente conquistati e che non potrà difendere.
    Cosa si sarebbe potuto fare? Molto difficile… Forse l’unica strada sarebbe stata quella di una difficile, difficilissima trattativa con la LTA perché tornasse sui propri passi. Missione forse disperata, ma così, pur applaudendo la linea intransigente della ATP-WTA come principi, la beffa si aggiunge al danno. La stupidità umana che porta alle guerre è il male assoluto. La storia, purtroppo, non insegna mai abbastanza.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO