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    Imoco, Pietro Maschio: “Quello che potevamo vincere lo abbiamo vinto”

    Foto Facebook Imoco Volley Conegliano

    Di Redazione
    L’Imoco Volley Conegliano continua la propria marcia vincente in campionato e martedì 29 dicembre chiuderà il proprio 2020 con il match casalingo contro la Banca Valsabbina Millenium Brescia. Un testa-coda per le Pantere che, in caso di vittoria, raggiungerebbero il traguardo dei due anni di imbattibilità casalinga in campionato.
    “Finora – dice il copresidente Pietro Maschio nell’intervista rilasciata al quotidiano Tribuna di Treviso – siamo stati bravi e fortunati. Tutti stiamo rispettando i protocolli e le società, appena scoprono un caso, sono molto veloci nel procedere con isolamenti e ulteriori controlli; ma il virus che si insinua ovunque“.
    Se il pronostico sarà rispettato anche martedì, si completeranno nel migliore dei modi due anni di imbattibilità casalinga in campionato; l’ultima a gioire al Palaverde fu proprio Brescia nella gara di Santo Stefano del 2018. “È certamente un bel traguardo, anche se preferisco alzare trofei fra qualche mese; spero che sia un record che duri ancora molto e che si possa consolidare anche alla presenza del pubblico“.
    L’anno solare si chiude con due titoli vinti, Coppa Italia e Supercoppa, e due non assegnati, scudetto e Champions. “Quello che potevamo vincere lo abbiamo vinto. È un peccato che questo gruppo di giocatrici così forte ce l’abbiamo in questo periodo di difficoltà legate al Covid, coi palazzetti chiusi: coi tifosi sugli spalti ci saremmo divertiti molto di più”. LEGGI TUTTO

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    Egonu e l’offerta turca, Maschio: “Mi sembra una follia parlare di mercato ora”

    Foto Facebook Imoco Volley Conegliano

    Di Redazione
    Ieri, prima del match del Pala Radi di Cremona dal web impazzava la notizia di una super offerta dalla Turchia (Fenerbahce Istanbul) per il forte azzurro opposto Paola Egonu che si aggira attorno al milione di euro. La dirigenza dell’Imoco Volley, però, smentisce ogni voce dichiarando di quanto sia prematuro parlare ora di mercato.
    A bordo campo, infatti, c’era il copresidente Pietro Maschio, che di mercato nazionale e internazionale ha ormai un’esperienza quasi decennale e che quindi non si mostra più di tanto colpito dall’indiscrezione su una delle sue stelle: “Mi sembra il discorso più vecchio del mondo – commenta ai microfoni del quotidiano Il Gazzettino Treviso – ogni occasione è buona, magari dopo una bella prestazione, per fare uscire “bombe” di mercato. Interessamenti da parte dei club più importanti del mondo ci possono essere, ma siamo appena a dicembre, perciò trovo molto prematuri questi discorsi, che credo torneranno a tenere banco fra due o tre mesi“.
    Il dirigente gialloblù (stessi colori sociali del Fener, per ironia della sorte) si mostra tranquillo: “Non consideriamo queste voci perché stiamo vivendo un’annata che non ci ha ancora visti uscire dall’emergenza e nella quale dobbiamo ancora capire quale sarà il futuro della pallavolo in Italia. Non abbiamo ancora giocato le fasi più importanti di campionato e Champions, quindi mi sembra una follia parlare adesso di queste cose. Noi – chiarisce Maschio – vorremmo che Paola rimanesse con noi, quindi quando sarà il momento ci giocheremo le nostre carte. Adesso vedo queste voci come un possibile tentativo di destabilizzare un ambiente in cui l’armonia è totale. Ma abbiamo maturato un’esperienza sufficiente per evitare queste provocazioni“. LEGGI TUTTO

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    Champions, l’Imoco vuole la bolla: “Concentriamo le partite in una settimana”

    Di Redazione
    Una “bolla” per salvare la Champions League. È una soluzione di cui si parla da tempo in ambito europeo, considerate le difficoltà nei continui spostamenti da un paese all’altro ai tempi del Covid-19, e che ora viene proposta esplicitamente da alcune società: prima fra tutte l’Imoco Volley Conegliano, per bocca del co-presidente Pietro Maschio. “Non abbiamo la capacità economica e organizzativa della NBA – dice al Gazzettino Treviso – ma credo che non ci siano particolari difficoltà a riunire le squadre dello stesso girone di Champions, tutte ‘tamponate’ a dovere, in luoghi determinati e giocare lì, magari nell’arco di una settimana, tutte le partite del girone“.
    “Si organizzano Mondiali, Europei e altri tornei internazionali con questa formula – continua Maschio –, perché la CEV non potrebbe gestire una manciata di concentramenti di squadre per svolgere in pochi giorni tutte le partite dei gironi e poi ripartire a marzo con i quarti di finale, sperando che nel frattempo la situazione generale migliori?“. E il dirigente gialloblu non è il solo a sposare quest’idea: “Le squadre italiane e quelle del nostro girone sono abbastanza orientate verso questa soluzione, ma credo che l’idea sia accettata anche da tanti altri club“.
    Il problema sono le date: le prime partite della fase a gironi sono previste già il 10 novembre e difficilmente per quella data si riuscirebbero a completare tutti gli adempimenti burocratici, senza contare la conseguente rivoluzione dei calendari dei campionati. “Ma con le partite concentrate in una settimana – ribatte Maschio – giocare a novembre, dicembre o gennaio cambierebbe poco“. LEGGI TUTTO

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    Il volley fa i conti delle perdite: Imoco -800mila euro, Lube -1 milione

    Di Redazione
    Mentre incombono, con il sensibile aumento dei contagi da Covid-19, nuove restrizioni governative che potrebbero chiudere definitivamente le porte dei palazzetti, la pallavolo fa il primo bilancio di questo inizio di stagione con pubblico ridotto o del tutto assente. E i conti sono decisamente in rosso: per l’Imoco Volley Conegliano i mancati incassi valgono almeno 800mila euro, circa un quinto del budget totale della società. Lo denuncia al Gazzettino Treviso il copresidente Pietro Maschio, che aggiunge: “Per rimanere in piedi servirebbe poter accogliere almeno il 25%-30% del nostro pubblico. Diversamente, non so cosa accadrà“.
    L’Imoco, essendo la squadra più seguita dal pubblico, è anche quella che soffre maggiormente le porte chiuse: “Tra la quota degli abbonati, quest’anno completamente assente, e gli altri spettatori, perderemmo tra 700mila e 750mila euro. Includendo anche i play off e una finale potremmo arrivare a minori incassi per 850mila euro. I numeri sono impietosi: così non si va avanti“. Anche perché l’assenza di pubblico si fa sentire anche sul fronte sponsor: “Eravamo abituati – conclude Maschio – a vedere crescere ogni anno il numero di aziende che ci sostengono. Le porte chiuse ci hanno tolto questo aumento, anzi al momento stimiamo di avere tra il 5% e il 10% di sponsor in meno. Ci stanno, ma per continuare servirebbe poter accogliere ben più di 200 o 700 persone“.
    Nel settore maschile le cose non vanno affatto meglio: Albino Massaccesi, vicepresidente della Cucine Lube Civitanova, quantifica in circa un milione le potenziali perdite della società marchigiana. “Quasi la metà della capienza del palasport – spiega al Corriere Adriatico – la vendevamo in abbonamento, per una cifra che superava il mezzo milione di euro. La quota abbonamenti, che quest’anno sarà zero, costituiva più o meno metà degli incassi totali. E le gare di cartello, durante la regular season, normalmente ci consentono di fare incassi intorno ai 40mila euro. In più dal bilancio dobbiamo scorporare l’importo dei voucher per il mancato utilizzo di parte dell’abbonamento passato“.
    “Per sostenerci – continua Massaccesi – abbiamo bisogno di ingressi più numerosi. In occasione della semifinale della Supercoppa abbiamo dimostrato che l’ingresso contingentato del pubblico non crea alcun problema, né a livello organizzativo, né di rischi sanitari“. Il problema, infatti, non è solo il crollo dei ricavi: “Al di là della perdita economica, c’è la perdita di interesse per questo sport, e per riconquistarlo ci vorrà tempo. Speriamo che presto ci venga consentito di giocare a porte aperte, seppure con ingressi limitati“.
    Nel frattempo paradossalmente, come riferisce sempre il quotidiano marchigiano, si sta provvedendo ad aumentare la capienza dell’Eurosuole Forum: il Comune ha affidato i lavori di fornitura e posa di 260 nuovi posti a sedere all’azienda Ceta spa, per una spesa totale di 60mila euro. L’intervento porterà a circa 4.400 i posti totali disponibili nell’impianto di Civitanova Marche. LEGGI TUTTO

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    Maschio: “Fahr può solo crescere”

    Di Redazione
    Buona la prima, come doveva essere, per la corazzata del campionato di Serie A Femminile.
    Stiamo parlando delle campionesse d’Italia e del Mondo dell‘Imoco Volley Conegliano, che anche senza un pezzo da 90 come Raphaela Folie, vincono per 3-1 contro Casalmaggiore.
    Centrale sostituita egregiamente dalla classe 2001 Sarah Fahr che al termine del match, ha fatto segnare sul suo tabellino ben 14 punti aggiudicandosi il premio di mvp.
    Proprio della giovane azzurra, parla, intervistato da Il Gazzettino Treviso, Pietro Maschio, che ha fortemente voluto la 19enne a Conegliano: “Fahr si è espressa molto bene in attacco. A muro è andata così così ma è giovane, può solo crescere. Casalmaggiore dava molto fastidio perché è abile in parallela, in diagonale, a tirare palloni tra le mani, quindi Sarah ha fatto esperienza”.
    Fahr avrà altre occasioni per mettersi in mostra, visto che Folie “avrà bisogno di un mese per recuperare dopo l’intervento, che speravamo potesse essere eseguito prima”.
    Sull’esordio delle sue pantere commenta: “Ben vengano partite combattute come quella che ha aperto il nostro campionato. Ne abbiamo bisogno avendo pochi match nelle gambe. Non abbiamo fatto una grande partita a muro, fondamentale sul quale dovremo lavorare”.
    E, sempre da quanto riporta il quotidiano, tra una settimana l’Imoco potrebbe riabbracciare Kimberly Hill, che potrebbe essere a disposizione di coach Santarelli già il 3 ottobre contro Scandicci. LEGGI TUTTO

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    Imoco, il graffio delle pantere. Maschio: “Siamo solo all’inizio”

    Di Redazione
    Domenica sera è arrivata la terza Supercoppa consecutiva nella bacheca dell’Imoco Conegliano. Le pantere di coach Santarelli sono ormai indomabili, graffiano qualsiasi squadra provi a toglier loro il dominio. Come sono arrivate tra le squadre più forti del mondo?
    Dopo una difficile stagione, a fine 2015, la società è stata costretta ad un radicale cambiamento. Cambiamento che ha funzionato e ha portato, da maggio 2016 a settembre 2020, ben 10 trofei.
    “Già così tanti?” ride il copresidente Pietro Maschio, come riporta la Tribuna di Treviso. “Siamo contenti, perché siamo solo all’inizio del nostro nono anno e abbiamo già vinto tanto e perché prima della Supercoppa c’erano molti punti di domanda. Ci sono state varie difficoltà anche nello svolgimento delle gare, ma era importante ripartire: tutti hanno dato il massimo, dagli organizzatori alle squadre. Ed è stato importante avere anche una quantità minima di pubblico sulle tribune”.
    “Tutte le squadre ­- aggiunge Maschio ­- sono in rodaggio e hanno assenze, noi compresi con Hill ancora negli Usa e gli acciacchi di Sylla, De Kruijf e Folie: però la nostra panchina è più profonda”.
    “Eravamo preoccupati -­ fa eco il presidente Garbellotto -­ perché da sei mesi non giocavamo una partita, ma i ritmi della squadra sono stati subito altissimi, al di là del fatto che Busto avesse sulle gambe mezza semifinale del mattino”.
    Salgono così a 48 le vittorie, su 50 partite disputate, di cui le ultime 20 consecutive, con un solo set perso. L’ascesa dell’Imoco è quindi solo all’inizio e la squadra è pronta a dominare anche il campionato, in partenza a fine mese. LEGGI TUTTO

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    Imoco Volley, Maschio: “L’obiettivo è iniziare il campionato con il 25-30% di pubblico”

    Di Redazione
    Finalmente qualcosa si muove sul fronte pubblico agli eventi sportivi. Con l’ultima ordinanza regionale, il Presidente del Veneto, Luca Zaia, ha stabilito la possibilità di presenza del pubblico durante le competizioni ed eventi sportivi all’interno di impianti sia all’aperto sia al chiuso, ovviamente rispettando sempre le regole anti contagio.
    Soddisfatto di questo piccolo ma importante passo è il copresidente dell’Imoco Volley Conegliano, Pietro Maschio, che a Il Gazzettino Treviso ha dichiarato: “La vediamo come un primo passo per riavvicinare il pubblico agli eventi sportivi; del resto, da qualche parte bisognava ricominciare, senza fare passi più lunghi della gamba: non credo che sia praticabile avere tutto e subito, bisogna cercare di convivere con la situazione attuale“.
    Il club iridato guarda già alla regular season, che inizierà tra un mese esatto: “Un obiettivo che possiamo prefiggerci è riuscire a incominciare il campionato con un 25-30% di pubblico presente e tutto ciò che serve per mantenere le distanze e rispettare le norme igieniche. Credo che possa essere un punto di equilibrio, che non risolve il problema ma lo attenua”.
    Nell’attesa, pur con l’ordinanza in vigore, gli allenamenti delle pantere continueranno ad essere a porte chiuse: “Sì, proseguiremo su questa strada perché aprire le porte agli allenamenti sarebbe meraviglioso ma non essenziale, quindi cercheremo in ogni modo di evitare possibili rischi”. LEGGI TUTTO