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    Mancinelli: «L'Italbasket da medaglia»

    MILANO – “Impossibile esordire meglio alle Olimpiadi”. All’interno di un lungo weekend di svago e divertimento in famiglia trascorso a Gardaland, Stefano Mancinelli non poteva perdere in tv la gara tra la Germania e l’Italia stamattina e alla fine ne ha parlato con grande soddisfazione e trasporto: “E’ stato un grande esordio – ha continuato – e sono contento perché partire bene fa bene al morale, i ragazzi si caricano. Siamo partiti sotto nel punteggio, ma poi l’abbiamo recuperata e quindi tutto ottimo, tutto perfetto. Dopo 17 anni di assenza dalle Olimpiadi la squadra la vedo  molto unita, un bel gruppo di ragazzi carichi, tutti molto giovani a parte qualcuno come Gallinari, Fontecchio e Polonara, che anche se non sono vecchi hanno esperienza di Nba (Gallinari, ndr) ed Eurolega”.NIENTE OBIETTIVI – Mancinelli, che ha trovato refrigerio in questo caldo week end a Legoland Water Park Gardaland, il primo parco acquatico interamente tematizzato Lego d’Europa, però non ha voluto parlare di obiettivi: “Non so dove possono arrivare gli azzurri: dipende secondo me da loro, però hanno tutte le carte in regola per conquistare una medaglia. Io ci spero! Però l’importante è fare una bella Olimpiade, poi molte volte in queste competizioni ci vuole anche un pizzico di fortuna. I favoriti per la vittoria finale restano gli Stati Uniti che sono sempre gli Stati Uniti… e poi c’è l’Argentina … Anche le squadre che sono con l’Italia – l’Australia e la Nigeria – hanno fatto un grandissimo pre-olimpico. L’Australia è fortissima, ha tanti giocatori in NBA, la Nigeria ne ha 10 in NBA. Se abbassiamo la guardia, possiamo perdere con tutti, ma se giochiamo come l’Italia sa giocare, possiamo arrivare lontano”. LEGGI TUTTO

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    Trentino Volley, tanti i gialloblù protagonisti dei Giochi a Cinque Cerchi

    Di Redazione Sin da quando ha iniziato la propria attività, nel 2000, Trentino Volley è sempre stata grande protagonista dell’appuntamento a Cinque Cerchi. All’Olimpiade di Sidney, nel suo primo anno di attività, la Società di via Trener inviò infatti ai Giochi ben cinque suoi “futuri” atleti: i russi Ushakov e Goriouchev, lo spagnolo De la Fuente e gli slavi Mester e Boskan. Ad Atene 2004 parteciparono invece quattro giocatori, in seguito a disposizione di Silvano Prandi nella stagione 2004/05: gli italiani Tofoli e Sartoretti, il brasiliano Heller e il serbo montenegrino Vujevic, mentre a Pechino 2008 i rappresentanti gialloblù furono Emanuele Birarelli (Italia), il palleggiatore Nikola Grbic (Serbia), gli schiacciatori Matey Kaziyski (Bulgaria) e Michal Winiarski (Polonia), tutti reduci dalla vittoria del primo storico scudetto. A Londra 2012 ci fu spazio invece nuovamente ancora per Birarelli ma pure per il libero Andrea Bari, che poi conclusero il loro torneo sul terzo gradino del podio. A Rio 2016, nell’ultima Olimpiade precedente, furono cinque i gialloblù di scena: Antonov, Colaci, Giannelli e Lanza con l’Italia (poi secondi) e Solé con l’Argentina. Tredici, in totale, i giocatori che tornarono a Trento con una medaglia al collo: Boskan, Mester (oro), Goriouchev e Ushakov (argento) nel 2000; Heller (oro), Tofoli e Sartoretti (argento) nel 2004; Bari e Birarelli nel 2012 (bronzo) e Antonov, Colaci, Giannelli e Lanza nel 2016 (argento). (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Lube, Cormio: “Il ritorno del pubblico? Sarebbe già qualcosa di positivo”

    Di Redazione Mentre la Nazionale Maschile è già a Tokyo da qualche giorno in vista dell’inizio delle Olimpiadi, il tema caldo in Italia è la riapertura dei palazzetti in vista della prossima stagione. Infatti, qualche giorno fa, la Federazione Italiana Pallavolo, ha avanzato una richiesta al Governo di consentire il rientro del pubblico negli impianti sportivi con un iniziale 50% della capienza. Ad affrontare questo tema è il Ds della Cucine Lube Civitanova, Giuseppe Cormio, nell’intervista rilasciata al quotidiano Il Resto del Carlino Macerata. Giuseppe Cormio, direttore sportivo della Lube, come vede questa proposta? «Sarebbe già qualcosa di positivo, perché la squadra riabbraccerebbe i propri tifosi e perché altrimenti la situazione diventerebbe, davvero, complicata…». L’eventuale ingresso del pubblico sarà riservato alle persone in possesso del «green pass» e all’interno dei palazzetti saranno garantite tutte le misure di protezione previste dai protocolli. «Speriamo soltanto che i dati Covid delle prossime settimane ci risparmino ulteriori sacrifici. Non ho visto finora atteggiamenti molto responsabili, quando invece bisogna avere l’intelligenza di fare tutti il vaccino e di comportarci bene nelle situazioni in cui occorre la prudenza». Intanto, cominciano le Olimpiadi, dove sono impegnati – oltre al coach Blengini – sei giocatori della Lube, di cui quattro azzurri. Come vede la competizione? «Innanzitutto, visto che abbiamo parlato di pandemia, occorre gioire del fatto che si giochi, essere soddisfatti perché le squadre scenderanno in campo. Non era affatto scontato. Per quanto riguarda l’Italia, poi, sulla carta non parte come una delle favorite, ma di questo non mi preoccuperei, lo abbiamo visto anche in Brasile: alla fine, siamo tornati da Rio con l’argento. Sono fiducioso, abbiamo degli ottimi giocatori e alcuni giovani che poi sono cresciuti molto». Chi ha i favori del pronostico? «La Polonia è la squadra da battere e il Brasile può insidiarla. Dopodiché ci sono delle nazionali forti come la Francia e la Russia o la stessa Italia, che può essere la sorpresa. Gli Stati Uniti lamentano alcune assenze e sembrano meno accreditati. La formula dei giochi, comunque, è particolare e dunque molto dipenderà anche dai vari accoppiamenti della seconda fase». LEGGI TUTTO