consigliato per te

  • in

    La programmazione tv di Rai2 e RaiSport per le Olimpiadi di Tokyo

    Di Redazione Anche la Rai si prepara alle Olimpiadi di Tokyo: l’emittente pubblica seguirà i Giochi in prima linea in tv e in radio, attraverso RaiSport e Rai Radio 1. Per raccontare il più grande evento sportivo dell’anno, inoltre, Rai2 si trasformerà dal 23 luglio all’8 agosto in “rete olimpica”, in un’alternanza di eventi live (200 ore totali), differite, repliche, higlights, tg olimpici commenti, interviste e rubriche dedicate. Venerdì 23 luglio la cerimonia di apertura andrà in onda dalle 13 alle 16.30. Dal giorno successivo, la programmazione quotidiana si aprirà alle 00.30 con “Go Tokyo“, l’agenda della giornata olimpica firmata da Arianna Secondini: un appuntamento carico di notizie, tra studio e siti olimpici, per presentare la giornata che di lì a poco comincerà con le gare del mattino, fascia oraria generalmente dedicata alle batterie e/o a i tornei di qualificazione delle varie specialità (come da tradizione la prima settimana sarà appannaggio del nuoto, la seconda dell’atletica, per citare le due discipline “regine” del programma a cinque cerchi). Dall’1.30 alle 17.15, con le sole interruzioni per l’informazione del Tg2, si snoderà un lungo racconto, punteggiato dalle varie edizioni del Tg Olimpico, che a intervalli regolari fornirà aggiornamenti in tempo reale, notizie e curiosità. Alle 17.15, quando in Giappone sarà appena passata la mezzanotte, ecco “Tokyo best of”, lo spazio per la rivisitazione della giornata olimpica appena trascorsa, con Jacopo Volpi, Julio Velasco e Fiona May: tre ore e un quarto intense, tra sintesi delle gare, interviste e commenti. Dopo il Tg2, e, dal lunedì al venerdì, dopo l’approfondimento serale “Tg2 Post”, arriva “Il Circolo degli Anelli”, con Alessandra De Stefano che avrà accanto a sé, negli studi Rai di Milano, due compagni di viaggio che di trionfi olimpici se ne intendono: Sara Simeoni, oro nel salto in alto a Mosca, nel 1980, e Jury Chechi, che nel 1996, ad Atlanta, imponendosi agli anelli, riportò la ginnastica italiana sul gradino olimpico più alto 32 anni dopo Franco Menichelli, oro nel corpo libero proprio a Tokyo, nel 1964. Infine, per chiudere la giornata, prima di iniziarne un’altra, “Record”, in onda dalle 23.45 a mezzanotte e mezza: nato dalla collaborazione tra Raisport e la Direzione Nuovi Formati, racconterà gli atleti e le loro imprese di ieri e di oggi in maniera innovativa, con lo storytelling affiancato dalla motion graphic, e il racconto per immagini come linea editoriale. Immagini, grafica e realtà aumentata, e tre narratori sportivi – Maurizio Ruggeri, Andrea Fusco e Nadia Bala, atleta paralimpica e ambasciatrice del sitting volley – metteranno a confronto campioni e gare di epoche diverse, le leggende di ieri e nuovi sport olimpici.  La programmazione radiofonica, invece, con il caporedattore Filippo Corsini team leader della spedizione, sarà concentrata su Radio1 (e in simulcast sul canale Dab Radio1 Sport) che sarà il canale all news olimpico per l’intero periodo dei giochi, con l’obiettivo di offrire alla platea radiofonica il racconto delle medaglie “minuto per minuto”, come avvenuto per il Giro d’Italia, per Euro2020 e per il Tour de France. Dalle 3 del mattino (le 10 di Tokyo) fino alle 16 (le 23.00 in Giappone), Radio1 sarà “Radio1 in campo”, con il racconto olimpico che verrà originato dall’IBC di Tokyo e dalle numerose postazioni di gara, garantendo un’informazione continua per tutta la giornata. Oltre alle radiocronache in diretta delle gare, “Tutte le Olimpiadi minuto per minuto”, gli inviati forniranno contributi e servizi per tutte le edizioni dei Giornali Radio (Gr1, Gr2 e Gr3), con attenzione, oltre che ai temi sportivi, agli aspetti di cronaca e costume legati alle Olimpiadi giapponesi, offrendo così all’ascoltatore un’informazione  privilegiata dell’intero svolgimento della manifestazione. (fonte: Rai.it) LEGGI TUTTO

  • in

    Zoran Terzic: “Olimpiadi? Preferisco i Mondiali. Boskovic più forte di Egonu”

    Di Redazione Alla vigilia delle Olimpiadi di Tokyo, il CT della nazionale femminile serba Zoran Terzic ha rilasciato una lunga e approfondita intervista al portale Mozzart Sport, parlando naturalmente dell’appuntamento a cinque cerchi, oltre che di numerosi altri temi. Terzic, naturalmente, non rifiuta il ruolo di favorita per la sua rappresentativa: “Abbiamo una squadra di grande qualità ed esperienza, che si conosce da molto tempo e conosce già anche questa competizione. Da questo punto di vista abbiamo un vantaggio rispetto alle altre squadre. Se riusciremo a portare le motivazioni al massimo livello, avremo la possibilità di lottare per un piazzamento importante“. Le aspettative in Serbia sono elevatissime: “Abbiamo vinto tutte le competizioni dopo Rio 2016, due Europei e un Mondiale, e per questo tutti concludono che sarebbe logico vincere la medaglia d’oro. Ma se guardiamo le quote dei bookmaker siamo solo quarti o quinti tra i favoriti, dopo USA, Cina, Italia e insieme al Brasile. In Serbia tutti danno per scontata la medaglia e anche il primo posto agli Europei… ma le ragazze sono così esperte che non si faranno influenzare da questo. Semmai sarà più difficile davanti al nostro pubblico, a Belgrado“. D’altra parte il Giappone è un po’ una seconda casa per la nazionale balcanica: “Penso che ci siamo stati 17 volte negli ultimi 15 anni, e proprio lì abbiamo raccolto alcuni dei nostri più grandi successi“. Terzic va comunque controcorrente nel valutare l’importanza del torneo olimpico: “So che il 99% delle persone la considera la medaglia più preziosa, ma per me non può essere paragonata a un Mondiale, che è una competizione molto più dura, con il doppio delle squadre e con una rosa ‘normale’. Alle Olimpiadi si gioca a volte alle 8 del mattino, a volte alle 23, ci si muove con i mezzi pubblici, si abita in appartamenti vuoti e si mangia in mensa… Insomma, il mio desiderio più grande era vincere i Mondiali, e si è avverato tre anni fa“. Inevitabile la domanda su Tijana Boskovic, che il CT paragona al campione di tennis Novak Djokovic: “Ci sono tennisti con un rovescio fenomenale, altri con un grande diritto, capacità di movimento o di andare a rete… Ma quando il risultato è 6-6 e si va al tie break, Djokovic o Federer tirano sulla riga, gli altri fuori. Questa è la differenza tra i migliori e coloro che non lo sono“. A seguire, l’ennesimo capitolo del confronto tra l’opposta serba e Paola Egonu, con Terzic che ribadisce la sua tesi: “Egonu è l’opposta migliore al mondo insieme a Tijana, lo dico a costo di far arrabbiare qualcuno. Quando gioca al suo livello più alto è anche più potente di lei, attacca sempre sopra il muro e fermarla è difficile. Ma non sarà mai come Boskovic, perché non è così completa. Ha il fisico, ha la mentalità, ma alcune cose le mancano e non le permettono di essere sempre continua allo stesso livello. Per Tijana, invece, le oscillazioni di rendimento sono minime, ed è per questo che è la migliore al mondo. Molto semplice“. (fonte: Mozzart Sport) LEGGI TUTTO

  • in

    Tokyo, Paola Egonu portabandiera alla cerimonia di apertura: “Sfilerò per ogni atleta del pianeta”

    Di Redazione Paola Egonu sfilerà con la bandiera olimpica nella cerimonia di apertura di Tokyo 2020. La pallavolista azzurra, su indicazione del CONI, è stata scelta, assieme ad alcuni atleti di altri Paesi, come portabandiera del vessillo a cinque cerchi nell’inaugurazione dei Giochi giapponesi in programma allo Stadio Olimpico venerdì 23 luglio. Il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, appena atterrato a Tokyo ha subito chiamato la 22enne azzurra per informarla della scelta che, commossa, ha commentato: “Sono molto onorata per l’incarico che mi è stato dato a far parte del CIO per portare la bandiera olimpica – le sue parole –. Mi ha fatto emozionare appena il presidente Malagò me l’ha detto, perché mi ritrovo a rappresentare gli atleti di tutto il mondo ed è una grossa responsabilità: attraverso me esprimerò e sfilerò per ogni atleta di questo pianeta”.  (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Il girone degli azzurri: Polonia favorita, il crocevia è contro l’Iran

    Di Paolo Cozzi Mancano ormai pochi giorni all’inizio del torneo olimpico di Tokyo 2020: la nostra nazionale ha raggiunto il Giappone e preso possesso delle sue stanze all’interno del Villaggio Olimpico. Il tempo di abituarsi al fuso, ultimi allenamenti e amichevoli (oggi contro la Russia, domani la Tunisia), poi via verso uno sprint che durerà due settimane e che, si spera, porterà i nostri ragazzi a giocarsi la partita più importante di una carriera il prossimo 7 agosto. Ma come sarà la strada per arrivare alla finalissima? Quali squadre incontreremo nel girone eliminatorio che tenteranno di infastidirci nel nostro cammino? Vediamo insieme una per una le prime avversarie, sapendo che la posizione ottenuta nel girone sarà la chiave per l’abbinamento dei quarti. L’Italia è inserita nella Pool A con Canada, Iran, Giappone Polonia e Venezuela mentre nella Pool B troviamo Argentina, Brasile,Francia, Russia, Tunisia e USA. Foto Federvolley.it La prima partita sarà sabato 24 luglio alle 2 italiane contro il Canada, formazione fisica che ha come acuto internazionale negli ultimi anni un bronzo alla World League del 2017. L’impegno è ampiamente alla portata dei nostri, che partono nettamente favoriti: unica criticità potrebbe essere l’orario molto insolito della partita (le 11 del mattino in Giappone). Ricordo che, ad Atene 2004, Montali per la partita alle 11 contro l’Olanda ci fece svegliare alle 6… colazione e passeggiata nel villaggio, riunione tecnica e poi via al palazzetto con certe facce assonnate! L’emozione per l’esordio dovrebbe attanagliare di più i canadesi,poco avvezzi ai grandi palcoscenici, anche se nelle loro fila possiamo trovare giocatori che in Italia si sono fatti valere come Hoag, Szwarc e Vernon-Evans. E quest’ultimo, voglioso sicuramente di rivalsa dopo una stagione complicata e deludente a Perugia, sarà il giocatore da controllare maggiormente. Szwarc al centro è stato una delle note più positive dell’ultima Superlega, giocatore capace di attaccare tanto e murare ;starà a Giannelli farlo muovere il più possibile lungo la rete per evitare i suoi lunghi tentacoli. Per il resto squadra matura e unita, più forte come gruppo che nelle individualità. Foto Volleyball World Secondo match con la Polonia lunedì 26 luglio alle 7.20 italiane: è il match clou per noi nel quale ci giocheremo il primo posto del girone. Vincitrice degli ultimi due Mondiali, la Polonia è una delle più serie candidate al titolo, con tanti giocatori che militano nel nostro campionato (Leon su tutti) e molti freschi di vittoria in Champions League contro Trento. La squadra di Heynen di banda può contare anche sul talento di Kubiak, Sliwka e Semeniuk, e si è presa il lusso di lasciare a casa una vecchia conoscenza del nostro campionato come Benji Bednorz. Al centro torreggiano due giocatori esperti come Nowakowski e Kochanowski, mentre l’opposto è l’ex Monza Kurek, niente di meno che l’MVP dei mondiali 2018. Il palleggiatore Drzyzga non è un fenomeno, ma è preciso e regolare, ed è forse la cosa più importante in una squadra infarcita di talento e fisicità. Contro di noi partono leggermente favoriti, dovremo essere bravi a mettere sotto pressione la loro ricezione e a contenere le fiammate di Leon in battuta ricorrendo alla vecchia palla alta e pedalare. Foto FIVB Terzo match mercoledì 28 luglio alle 12.40 italiane contro i padroni di casa del Giappone. Squadra giovane e con poca esperienza internazionale, non rappresenta un grosso pericolo per la nostra nazionale, ma bisognerà comunque prestare attenzione al loro uomo simbolo, quell’Ishikawa che a Milano ha fatto il salto di qualità definitivo diventando punto di riferimento nel sestetto meneghino. Con lui sotto la lente d’osservazione il giovanissimo Nishida (da settembre in forza alla Tonno Callipo), mancino non altissimo ma dotato di una elasticità e un salto davvero notevoli. Per il resto davvero poche possibilità per i giapponesi di impensierire i nostri, in un match che darà a Blengini la possibilità di effettuare qualche cambio. La quarta gara del girone andrà in scena venerdì alle 12.40 italiane contro l’Iran, e questo sarà il crocevia per i nostri ragazzi, che capiranno se davvero sono pronti a lottare per qualcosa di importante o si impantaneranno nelle sabbie mobili di un match che nasconde parecchie insidie. Sulla carta il pronostico è tutto per i nostri portacolori, ma l’Iran di coach Alekno (quante delusioni ci ha dato fra nazionale russa e Kazan…) è una di quelle squadre che se in giornata può creare grattacapi a chiunque. Marouf al palleggio resta uno dei 3-5 palleggiatori più talentuosi al mondo, anche se spesso si dimentica di mettere il suo talento al servizio della squadra giocando troppo per lo spettacolo. La squadra, che ha avuto il suo apice internazionale con un bronzo alla Grand Champions Cup, è la classica da bianco o nero, capace di scalpi importanti, ma anche di perdersi in un bicchier d’acqua. Gioca molto al centro, dove Mousavi (ex di Piacenza) è un ottimo interprete, mentre nel ruolo di opposto c’è aria di ballottaggio fra Ghafour e Kazemi. In posto 4 la squadra appare forse più leggera e soprattutto con grossi problemi in ricezione; ad Ebadipour, che schiaccia in Polonia, si affiancano Sharifi (ex Verona) e i due Salehi. Foto Iran Volleyball Federation Ultima gara della pool quella di domenica 1° agosto alle 9.25 italiane contro il Venezuela. Pronostico chiuso, con i nostri nettamente favoriti e anche qua la possibilità per il nostro CT di far fare il battesimo olimpico a gran parte della rosa. Il Venezuela, team molto fisico, è ormai lontano dal livello che aveva raggiunto anni fa con schiacciatori come Luis Diaz, Luna ed Ereu e sembra essere il fanalino di coda di questo girone. Ma non bisognerà sottovalutarli del tutto perché per loro la partita con gli azzurri rappresenterà la miglior vetrina per mettersi in mostra, farsi conoscere e strappare un ingaggio per le stagioni a venire. Squadra giovane e come detto fisica quella sudamericana: in tanti giocano in campionati esteri come Portogallo ed Emirati Arabi, dovevano preparare l’Olimpiade fra Belgio e Spagna, ma causa Covid hanno dovuto cancellare la tournée. Il capitano è il palleggiatore Carrasco, che dovrebbe appoggiarsi allo schiacciatore Fajola, all’opposto Rodriguez e al centrale Valencia, i tre giocatori di esperienza di un gruppo che comunque entrerà in campo senza niente da perdere. LEGGI TUTTO

  • in

    Test match vincente per l’Italia di Mazzanti sul Brasile. Sylla ancora ai box

    Di Redazione Il countdown in casa azzurra è iniziato: in attesa dell’esordio nel Torneo a Cinque Cerchi in programma il 25 luglio alle ore 2 italiane (le 9 locali) contro la Russia (durante i Giochi sarà ROC), oggi le vicecampionesse del mondo di Davide Mazzanti hanno disputato la prima delle due amichevoli in programma qui in Giappone. Sylla e compagne, sotto gli occhi del Segretario Generale del CONI e capo delegazione dell’Italia alle Olimpiadi Carlo Mornati e del sindaco di Itabashi, hanno battuto con il punteggio di 3-1 (25-21, 23-25, 25-17, 25-22) il Brasile di Zé Roberto. La partita amichevole si è disputata nell’Itabashi Azusawa Gymnasium, l’impianto dove entrambe le nazionali stanno ultimando la loro preparazione in vista dei Giochi. Il CT Mazzanti ha tenuto a riposo il capitano Miriam Sylla ancora alle prese con i postumi del trauma distorsivo alla caviglia sinistra accusato in Serbia, schierando così Malinov in palleggio, Egonu sulla sua diagonale, Bosetti e Pietrini le schiacciatrici, Danesi e Fahr le centrali con De Gennaro libero. Nel corso della gara Mazzanti ha poi concesso campo a tutte le sue ragazze ad esclusione, come detto, del capitano. Nel complesso le azzurre hanno disputato una buona gara anche se a pochi giorni dall’inizio della manifestazione normale che le due squadre non abbiano poi forzato troppo la mano. Top scorer della gara Paola Egonu con 13 punti. ITALIA-BRASILE 3-1 (25-21, 23-25, 25-17, 25-22) ITALIA: Malinov 4, Egonu 13, Bosetti 9, Pietrini 11, Danesi 8, Fahr 6, De Gennaro (L). Sorokaite 2, Folie 9, Orro 1, Chirichella 11. Ne: Sylla. All: MazzantiBRASILE: Natalia 10, Ana Correa 1, Ratzke, Rosamaria 10, Gattaz 3, Fernanda 8, Camila Brait (L). Correa 1, Carneiro 1, Gabi, Tandara 6, Ana Carolina 7. All: Zé Roberto.Durata set: 27’, 25’, 21’, 25’Italia: a 9 bs 20 mv 15 et 37   Brasile: a 5 bs 11 mv 9 et 34 Prossima amichevole 22 luglio – Corea del Sud (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Le emozioni olimpiche di Marta e Viki: “Saremo artefici del nostro destino”

    Di Redazione Giornata di allenamento per presso lo Shiokaze Park le coppie azzurre del Beach Volley in attesa dell’esordio nelle Olimpiadi di Tokyo, in programma il 25 luglio. Per Marta Menegatti e Viktoria Orsi Toth le avversarie nella gara inaugurale saranno le russe Makroguzova-Kholomina. Per le azzurre, da molti anni in coppia, si tratta dell’esordio come squadra ai Giochi Olimpici, con Marta Menegatti che in realtà disputerà la sua terza Olimpiade e con Viktoria Orsi Toth che, invece, giocherà per la prima volta il torneo a cinque cerchi. Il duo allenato da Terenzio Feroleto, qualificato tramite ranking, si appresta dunque a tuffarsi in questa emozionante avventura. Marta Menegatti: “È la prima volta che affrontiamo assieme il torneo olimpico, anche se in realtà per noi è stato il secondo processo di qualificazione; l’emozione è davvero tanta, siamo molto felici di essere arrivate fin qui e ora vogliamo viverci questa avventura insieme dopo tanti anni. L’assenza di pubblico a mio avviso sarà una discriminante importante. A me, a Londra, la presenza di tante persone sugli spalti creò ansia e nervosismo; per questo penso che Viktoria possa essere avvantaggiata da una situazione simile. Negli ultimi anni, nel circuito mondiale, non è più esistita l’egemonia di qualche coppia sulle altre così come accadeva quando io ho iniziato; ora il livello è ancora molto alto, ma a mio avviso c’è un maggiore equilibrio. Quindi vogliamo dimostrare tutto il nostro valore“. Viktoria Orsi Toth: “Sono molto serena, in pace con me stessa. Dopo tante difficoltà ce l’abbiamo fatta. Il processo di qualificazione è stato davvero tosto e dopo tutto quello che abbiamo passato siamo riuscite a centrare l’obiettivo. Proprio per questi motivi la soddisfazione è davvero tanta. Nella pool affronteremo delle avversarie davvero difficili, ma allo stesso tempo ce la giocheremo con tutte. Saremo artefici del nostro destino, sono convinta di questo“. Terenzio Feroleto: “Essere nel villaggio è già una grande emozione, sono molto felice e stimolato nell’essere qui. Sicuramente per noi sarà il coronamento di un’avventura incredibile che ci vede qui dopo tante difficoltà. Ora vogliamo prenderci qualche soddisfazione in questo torneo. Le ragazze sono state davvero brave a strappare questa qualificazione. La nostra, sicuramente, non è una pool semplice, ma io mi aspetto delle belle prestazioni, tanta passione e divertimento da pare delle ragazze. Il risultato sarà una conseguenza dell’impegno messo in campo. Abbiamo tanta voglia di fare bene“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Anche Zhu Ting tra i pallavolisti portabandiera alle Olimpiadi

    Di Redazione C’è un nuovo ingresso nel sempre più numeroso “club” dei pallavolisti che ricopriranno il ruolo di portabandiera alle Olimpiadi di Tokyo: alla recentissima nomina di Bruno Rezende per il Brasile si è aggiunta oggi quella di Zhu Ting, giocatrice simbolo della Cina, che rappresenterà il suo paese nella cerimonia di apertura di venerdì 23 luglio insieme al lottatore di tae kwon do Zhao Shuai. Zhu Ting sarà la quinta atleta a sfilare nella cerimonia dopo Maxim Mikhaylov (Russia), Prisila Rivera (Repubblica Dominicana), Kim Yeon-Koung (Corea del Sud) e appunto Bruno. (fonte: Sina Sports) LEGGI TUTTO

  • in

    L’Argentina batte il Venezuela nell’ultima amichevole prima delle Olimpiadi

    Di Redazione Ultimo test match per la nazionale maschile dell’Argentina prima del debutto nel torneo olimpico di Tokyo 2020. La selezione di Marcelo Mendez ha battuto il Venezuela per 3-0 (25-23, 25-22, 25-14); al termine si è disputato un ulteriore set, vinto dai venezuelani per 23-25. Una partita dunque più combattuta del previsto per gli argentini, ad eccezione di un terzo parziale dominato (15-9). Per la albiceleste il miglior realizzatore è stato Bruno Lima con 11 punti, seguito da Ezequiel Palacios con 10; nel Venezuela (avversario degli azzurri nel girone olimpico) si sono distinti Emerson Rodriguez e il subentrato Eliecer Canelo, autori di 10 punti a testa. Entrambi gli allenatori hanno fatto ruotare tutti i giocatori a disposizione. (fonte: Feva.org.ar) LEGGI TUTTO