consigliato per te

  • in

    Giappone: JTEKT Stings e NEC Red Rockets sollevano la Coppa

    Foto JTEKT Stings Di Redazione Si chiude all’insegna delle sorprese il weekend di Coppa in Giappone: ad aggiudicarsi il primo trofeo stagionale sono infatti due “outsider” rispetto ai pronostici della vigilia. La Coppa dell’Imperatore maschile va per la seconda volta agli JTEKT Stings dell’italiano Federico Fagiani, che superano con un nettissimo 3-0 (25-21, 25-13, 25-17) […] LEGGI TUTTO

  • in

    Tugba Senoglu vola in Giappone alle Kurobe Aqua Fairies

    Di Redazione Sarà il Giappone la prossima destinazione di Tugba Senoglu, schiacciatrice del VakifBank Istanbul, che nella prossima stagione giocherà con le Kurobe Aqua Fairies. Anche se non c’è ancora l’annuncio ufficiale, la conferma è arrivata via social dal padre della giocatrice, che ha augurato alla figlia una stagione positiva nella V.League. E sempre via Instagram si è congedata dal suo pubblico Merete Lutz, l’attuale straniera delle Fairies (che hanno conquistato la salvezza ai playout). Altre giocatrici che potremmo vedere l’anno prossimo nel campionato nipponico sono Sarah Wilhite, che è pronta a rinnovare il suo contratto con le NEC Red Rockets, e la brasiliana Bia: la centrale della Savino Del Bene Scandicci, però, ha offerte anche dalla Cina. (fonte: Instagram Hasan Senoglu) LEGGI TUTTO

  • in

    Sarah Wilhite pensa in grande: “Voglio i Mondiali e le Olimpiadi con gli USA”

    Di Alessandro Garotta C’è un concetto che viene spesso associato, a volte anche in modo arbitrario, alle personalità di potere, ed è quello della “forza tranquilla“; si dice che a coniare l’espressione sia stato il politico francese Léon Blum. Un modo di dire diventato ormai celebre al punto di farne uno slogan: di solito, quando questo avviene, è il momento in cui il concetto inizia a perdere di efficacia, ma per fortuna non è questo il caso.  Sarah Wilhite-Parsons, schiacciatrice statunitense che gioca nel campionato giapponese con le NEC Red Rockets, in campo è questo: nella sua pulizia tecnica, nella consapevolezza dei propri mezzi acquisita per mezzo di una gavetta perfino più lunga di quello che sarebbe dovuta essere. Una forza tranquilla, che i flutti delle esperienze in giro per il mondo non possono spostare. Foto Jun Tsukida/NEC Red Rockets Partiamo dalla tua esperienza in Giappone. Come ti trovi? È stato difficile adattarsi alla vita e alla cultura nipponica? “La mia esperienza in Giappone è stata positiva, finora. È una stagione resa un po’ strana dalla variante Omicron e dai numerosi rinvii, anche se comunque mi trovo bene con la squadra e mi sono ambientata in poco tempo. È vero che c’è una barriera linguistica importante, ma per fortuna ho un interprete che mi aiuta ogni giorno. Le persone sono davvero molto gentili e accoglienti. Purtroppo, non ho potuto esplorare più di tanto il Giappone per via delle restrizioni per il Covid-19; tuttavia, sono riuscita ad assaggiare un sacco di piatti tipici e non vedo di provarne altri prima della fine della stagione“. Come stanno andando le NEC Red Rockets in campionato? “Attualmente stiamo lottando per restare nella Top 3: infatti, quest’anno solo le prime tre classificate si giocheranno la vittoria del campionato. Il nostro obiettivo principale è di vincere e credo che potremo raggiungere questo traguardo con tanto lavoro e buoni allenamenti. Come detto, nell’arco della stagione molte partite sono state cancellate o rinviate, quindi ora la maggior parte delle squadre deve giocare tre partite a settimana. Perciò, è molto dura sia fisicamente sia mentalmente, ma tutta la squadra si sta impegnando per dare il massimo e ottenere il miglior risultato possibile!“. Sei soddisfatta delle tue prestazioni finora? C’è qualcosa in cui puoi fare meglio? “Non potrei mai dire di essere completamente soddisfatta delle mie performance. C’è sempre margine per migliorare in un modo o nell’altro! In Giappone, la tecnica per la ricezione e il controllo palla è diversa rispetto a qualsiasi altro posto in cui abbia giocato. Però, sto imparando tanto dalle mie compagne e dalle avversarie, e voglio continuare a crescere in questo aspetto. È una bella sfida anche in fase offensiva, dato che lo sviluppo del gioco e le tattiche delle squadre sono diverse rispetto ad altri campionati: spesso si trovano muri più bassi con forti difensori dietro, quindi ci vuole un po’ di creatività per fare punto. Alcune partite sono più difficili di altre, ma in generale penso che questa esperienza sia utile alla mia crescita“. Foto TVF Quali sono le differenze principali tra la pallavolo giapponese e quella degli altri paesi in cui hai giocato? “In Europa, negli Stati Uniti e in Brasile trovi giocatrici con maggiore fisicità, molto forti in attacco e a muro. In Giappone, poiché le giocatrici non sono così alte, devono puntare di più sulla loro abilità in difesa e sulla resistenza. Perciò, qui gli scambi sono sempre molto lunghi. Inoltre, ogni squadra può avere una sola giocatrice straniera, mentre in Europa ce ne possono essere tante“. Le aspettative per le giocatrici straniere in Giappone devono essere piuttosto alte… “Sì, nei confronti della straniera c’è una maggiore pressione rispetto agli altri campionati. Tuttavia, nella mia squadra la dinamica è un po’ differente perché abbiamo tante giocatrici giapponesi forti, alcune delle quali anche in nazionale. Così, puntiamo ad avere un attacco equilibrato che coinvolga tutte le giocatrici in campo, e questo allenta un po’ la pressione su di me“. Cosa farai al termine del campionato? “Una volta terminata la stagione con il mio club, mi aggregherò al gruppo della nazionale statunitense. Per me far parte di questo programma è un grande motivo d’orgoglio: considero un privilegio indossare la maglia degli USA e adoro giocare al fianco di grandi top player“. Stai già pensando ai Campionati Mondiali 2022? “È uno dei miei obiettivi partecipare ai Mondiali. L’estate 2021 è stata incredibile per gli USA e mi piacerebbe dare il mio contributo alla crescita e a nuovi successi della squadra. Ci saranno tante sfide, perciò non vedo l’ora di vedere quali traguardi riusciremo a raggiungere nel 2022“. Fonte: Volley USA Nella tua carriera hai giocato in Italia, Germania, Brasile, Turchia e ora Giappone. Non avresti preferito una maggiore “stabilità”? “In realtà, non ho mai pensato che alla mia carriera mancasse stabilità. Ogni anno ho deciso dove andare a giocare in base alle opportunità che mi venivano presentate e a quelle che erano le migliori soluzioni per me e mio marito: così, sperimentando campionati e culture diverse, ho potuto accrescere il mio bagaglio di esperienze. In futuro, mi piacerebbe tornare in alcuni dei posti dove ho giocato, se dovesse esserci la possibilità“. Possiamo dire che nella stagione al Nilüfer Belediyespor hai fatto il salto di qualità? “È stata davvero positiva la mia esperienza al Nilüfer, dove ho avuto l’opportunità di mettermi alla prova sotto tanti punti di vista. Ero il terminale offensivo principale della squadra e questo mi ha permesso di migliorare in attacco. Inoltre, confrontarmi con molte squadre forti in un campionato importante ha fatto crescere la fiducia nei miei mezzi: in Turchia ho capito di poter competere con le migliori“. C’è un momento della tua carriera che consideri indimenticabile? “Non sono stata convocata per le Olimpiadi di Tokyo, ma comunque ho preso parte al percorso di avvicinamento a questo evento. Non dimenticherò mai il lavoro che abbiamo fatto per permettere al Team USA di vincere il suo primo oro olimpico. È stato un onore potermi allenare con la squadra fino al momento della partenza per Tokyo e sono molto orgogliosa dell’impresa che hanno fatto le mie compagne“. Quali sono i tuoi sogni per il futuro? “Vorrei continuare a migliorare stagione dopo stagione. Sogno di partecipare ai Campionati del Mondo 2022 e alle Olimpiadi 2024. E mi piacerebbe anche giocare in un top club europeo e confrontarmi con le sfide più grandi. Penso che sia importante coltivare i propri sogni e obiettivi a lungo termine, ma ci vuole tanto lavoro quotidiano per trasformarli in realtà“. LEGGI TUTTO

  • in

    Ufficiale: Kelsey Robinson in Giappone alle Toyota Auto Body Queenseis

    Di Redazione A pochi giorni dall’esordio nelle Olimpiadi di Tokyo con la nazionale USA, la schiacciatrice Kelsey Robinson trova casa proprio in Giappone: a conferma dei rumors, giocherà nella V.League con la maglia delle Toyota Auto Body Queenseis, dove prenderà il posto dell’azzurra Indre Sorokaite come straniera. Per Robinson si tratterà della prima esperienza nel campionato nipponico, ma non certo nel volley orientale: per tre stagioni, tra cui l’ultima, ha disputato la Superleague cinese. Anche un’altra schiacciatrice statunitense è pronta a sbarcare in V.League: come anticipato nelle scorse settimane, infatti, Sarah Wilhite è ufficialmente una giocatrice delle NEC Red Rockets. (fonte: Instagram Toyota Auto Body Queenseis, NEC Red Rockets) LEGGI TUTTO

  • in

    Sarah Wilhite riparte dal Giappone con le NEC Red Rockets

    Di Redazione Da comprimaria, anche in Italia con la maglia di Busto Arsizio, a star della nazionale USA con buone possibilità di lottare per un posto alle Olimpiadi di Tokyo: l’ascesa di Sarah Wilhite Parsons negli ultimi anni è davvero vertiginosa. E ora la schiacciatrice classe 1995 punta a un nuovo salto di qualità con un’esperienza nella V.League giapponese: il prossimo anno giocherà infatti con la maglia delle NEC Red Rockets, anche se la novità non è ancora ufficiale. Wilhite è reduce da un ottimo campionato in Turchia con il Nilufer, dopo essere passata anche dal Brasile al Sesi Bauru e dalla Germania con l’Allianz MTV Stuttgart. LEGGI TUTTO

  • in

    Giappone: neppure le NEC Red Rockets stoppano le Toray Arrows

    Foto Instagram Toray Arrows

    Di Redazione
    Nemmeno lo scontro diretto al vertice della V.League femminile riesce a incrinare l’assoluta supremazia delle Toray Arrows: le NEC Red Rockets cullano per due set il sogno di interrompere la serie di vittorie consecutive della capolista, ma poi subiscono una clamorosa rimonta che fissa il punteggio sul 3-2 (19-25, 19-25, 25-23, 25-22, 15-12). Considerando anche il successivo 3-0 sul Victorina Himeji, sono 18 su 18 i successi delle Arrows e 5 quelli di vantaggio sulla squadra di Neriman Ozsoy (con 11 punti di margine).
    Chiusa dunque la battaglia per il primo posto, si riapre quella per la seconda piazza, con le JT Marvelous che tornano a meno 1 grazie al 3-1 sulle Kurobe Aqua Fairies. Doppia sconfitta pesante, invece, per le Toyota Auto Body Queenseis, che perdono per 3-1 contro le Okayama Seagulls e per 3-0 con le Hisamitsu Springs: per fortuna della squadra di Indre Sorokaite, cadono anche tutte le altre squadre impegnate nella lotta per evitare gli ultimi posti, ad eccezione delle PFU Blue Cats che conquistano un inaspettato 3-1 sul campo delle Denso Airybees.
    (fonte: Vleague.jp) LEGGI TUTTO

  • in

    Giappone: Ozsoy ferma le JT Marvelous, Sorokaite trascina le Body Queenseis

    Foto Facebook NEC Red Rockets

    Di Redazione
    È ripresa in Giappone la V.League femminile, anche se un caso di positività al Covid-19 nel gruppo delle Denso Airybees ha costretto al rinvio della gara prevista con l’Hitachi Rivale. Il mese abbondante di pausa non sembra aver mutato gli equilibri: sempre imbattibili le Toray Arrows, che superano per 3-0 le Okayama Seagulls (25-21, 25-16, 25-17) e poi si ripetono con più fatica ai danni del Saitama Ageo Medics (25-23, 25-23, 27-25), rispettivamente con 17 e 22 punti di Jana Kulan.
    La capolista ha ora ben 7 punti di vantaggio sulle inseguitrici: le JT Marvelous, infatti, vengono fermate dalle NEC Red Rockets, che si impongono per 2-3 nello scontro diretto (21-25, 25-19, 28-26, 18-25, 9-15) e le raggiungono al secondo posto. Prova superlativa di Neriman Ozsoy con 33 punti, che oscurano anche i 28 di Annie Drews. Le Marvelous si rifanno poi battendo il Victorina Himeji per 3-1, mentre le Red Rockets superano le Hisamitsu Springs per 3-0.
    In coda le Toyota Auto Body Queenseis fanno un passo importante verso l’ottava posizione, l’ultima utile per evitare i play out, grazie al successo per 3-1 sulle Kurobe Aqua Fairies (24-26, 25-22, 25-20, 25-21): Indre Sorokaite è protagonista con 19 punti personali. Punti d’oro anche per il Victorina Himeji, che supera le Hisamitsu Springs al tie break.
    (fonte: Vleague.jp) LEGGI TUTTO

  • in

    Giappone: le Body Queenseis di Sorokaite abbattono la capolista

    Foto Instagram Toyota Auto Body Queenseis

    Di Redazione
    Quinto weekend di gare in Giappone per la V.League femminile e continuano le sorprese: la più clamorosa è il successo della Toyota Auto Body Queenseis di Indre Sorokaite, che fin qui aveva vinto una sola gara, ma riesce a piegare la capolista NEC Red Rockets con un rotondo 3-0 (25-23, 25-23, 25-21). L’attaccante italiana è la top scorer della sua squadra con 13 punti personali. Le Red Rockets conservano comunque la vetta grazie al successivo 3-0 sulle Hitachi Rivale, ma ora hanno un solo punto di vantaggio sulle JT Marvelous, vittoriose per 3-1 sulle Kurobe Aqua Fairies con 22 punti della solita Annie Drews.
    Non si interrompe intanto la striscia vincente delle Toray Arrows, ancora imbattute in campionato: questa volta però Jana Kulan (31 punti) e compagne rischiano grosso contro le Denso Airybees, stoppando soltanto al tie break (25-19, 25-23, 16-25, 21-25, 15-13) la rimonta delle avversarie. Serata no per Kathryn Plummer, sostituita già nel secondo set. Tornano alla vittoria anche Hisamitsu Springs e Okayama Seagulls, entrambe protagoniste di un 3-1 contro le PFU Blue Cats, fanalino di coda con un solo punto all’attivo.
    (fonte: Vleague.jp) LEGGI TUTTO