consigliato per te

  • in

    F1, GP Giappone: Russel davanti nelle seconde libere, Ferrari indietro

    SUZUKA – Mercedes fa la voce grossa nella  seconda sessione di prove libere del GP del Giappone:  non si ripete Fernando Alonso, al comando nella prima sessione, ma il miglior tempo lo stampa George Russell che chiude in 1:41.395 precedendo il compagno di squadra Lewis Hamilton, secondo, e Max Verstappen, terzo con un ottimo passo gara e pronto a brindare al titolo in caso di vittoria e giro veloce in gara.
    Ferrari costrette a rincorrere
    Seconde prove libere a due facce per la Ferrari, sempre in pista con Sainz, ma segnata da problemi per Leclerc, che ha potuto girare poco. Lo spagnolo ha chiuso con il sesto tempo, dietro anche a Sergio Perez con l’altra Red Bull e alla Haas di Kevin Magnussen mentre il monegasco è fuori dalla top ten, in undicesima posizione. Davanti a lui, infatti, ci sono Alonso, Bottas, Ocon e Zhou che chiude proprio davanti al monegasco della Rossa. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, GP Giappone: Mercedes al comando nelle FP2, Ferrari costrette a rincorrere

    SUZUKA – La seconda sessione di prove libere del GP del Giappone regala ancora soprese: davanti a tutti, infatti, non ci sono Red Bull o Ferrari, così come non si ripete Fernando Alonso, al comando nella prima, ma le Mercedes che riescono a precedere tutti. Il miglior tempo lo stampa George Russell che chiude in 1:41.395 precedendo il compagno di squadra Lewis Hamilton, secondo, e Max Verstappen, terzo con un ottimo passo gara.
    Ferrari attardate
    Seconde prove libere a due facce per la Ferrari, sempre in pista con Sainz, ma segnata da problemi per Leclerc, che ha potuto girare poco. Lo spagnolo ha chiuso con il sesto tempo, dietro anche a Sergio Perez con l’altra Red Bull e alla Haas di Kevin Magnussen mentre il monegasco è fuori dalla top ten, in undicesima posizione. Davanti a lui, infatti, ci sono Alonso, Bottas, Ocon e Zhou. LEGGI TUTTO

  • in

    La F1 affronta l'onda lunga Budget Cap: può diventare uno tsunami

    TORINO – Il 2021 dovrebbe essere un anno magico per Mohammed Ben Sulayem, che l’ha concluso succedendo a Jean Todt alla guida della Fia, ma finora ha portato al principe saudita solo grane. Prima quella di Michael Masi, il direttore di gara rimosso dopo la gestione molto contestata del duello mondiale di Max Verstappen e Lewis Hamilton, concluso con quell’ormai famosa safety car che all’ultimo giro dell’ultimo GP ad Abu Dhabi è costato all’inglese l’ottavo titolo e contemporaneamente ha dato il primo all’olandese. Adesso la vicenda Budget Cap, il tetto di bilancio (fissato l’anno scorso in 145 milioni di euro) che proprio la Red Bull (e l’Aston Martin, ma non interessa a nessuno, tranne Fernando Alonso che rischia di metterci le chiappe sopra con una penalizzazione) avrebbe sforato in quella stagione. Un vulnus che rischia di minare la credibilità del Circus, tornato di moda e riamato dai giovani.Aver rinviato a lunedì, dopo il GP del Giappone che domenica potrebbe assegnare il titolo bis a Verstappen (per essere sicuro deve vincere con il giro veloce), non aiuta certo. Senza dare credito a chi parla di inciuci vecchio stile, è comprensibile che da parte della Fia ci sia la difficoltà di avere numeri certi sui bilanci, già di per sé (e non solo per la Red Bull e tanto meno per la F1) oggetto spesso di “fantasiose” operazioni (come moltiplicare le società fiscali che fanno capo a una sola: in questo caso ben otto…). Senza contare che nel famigerato regolamento del Budget Cap non ci sono pene scritte e certe. Semmai margini manovra. Complesso essere inattaccabili, anche giuridicamente.Però la sostanza è che se qualcuno ha speso di più per portare in pista più sviluppi ha tratto vantaggio. E un Mondiale deciso all’ultimo giro è facile pensare che sia stato condizionato da tutto ciò. Falsato, come dice chiaramente Lewis Hamilton a Suzuka. Il più duro, anche perché quello che ha pagato di più. Personalmente e come team. Non a caso la Mercedes fa alzare la voce ai suoi piloti. La Ferrari invece, come ormai da tradizione, sceglie una via più politica e meno mediatica. Lavora lontano dai riflettori, per questo Charles Leclerc è più cauto. Ma i benefici di un eventuale aggiramento del Budget Cap nel 2021 avrebbero condizionato anche questa stagione. E visto che la Red Bull ha portato molti sviluppi anche nel 2022, pure la prossima. Un’onda lunga, che fa subito fermata con un argine solido e chiaro. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Wolff su Hamilton: “Mi ha detto che può correre altri cinque anni”

    ROMA – Il futuro di Hamilton? Per Toto Wolff sarà ancora a lungo in Formula 1: “Lewis prolungherà con noi e rimarrà in F1 per almeno altri cinque anni, ne sono completamente certo”. Il team principal della Mercedes, in un’intervista ai microfoni di “Channel 4” ha rassicurato tutti sul futuro del pilota britannico, oggi trentasettenne ma intenzionato a continuare a lungo nel Circus, almeno stando a quanto detto dall’austriaco. “Il vantaggio è che ci parliamo molto – ha detto -. In Francia mi ha detto di voler arrivare a 400 Gp, la scorsa settimana poi ci siamo seduti e lui mi ha detto ‘Guarda, dentro di me sento di avere altri cinque anni: come vedi la cosa?'”.
    Il rapporto con Lewis
    “Sarà Lewis il primo a dire ‘Non riesco più a fare tutto questo’. Con il passare del tempo siamo cresciuti insieme, e oggi siamo completamente trasparenti l’uno nei confronti dell’altro – ha aggiunto Wolff -. Lascerà solo quando sentirà di non avere più i riflessi o avrà perso il divertimento, mentre un’altra generazione starà crescendo in pista e sarà sicuramente molto forte. Non ho dubbi che qualsiasi cosa accadrà, quando concorderemo di prolungare il contratto, discuteremo sempre molto apertamente di cosa ci riserverà il futuro”. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Wolff: “Hamilton rimarrà con noi altri cinque anni”

    ROMA – Toto Wolff non ha dubbi: “Hamilton prolungherà con noi e rimarrà in F1 per almeno altri cinque anni, ne sono completamente certo”. Il team principal della Mercedes, in un’intervista ai microfoni di “Channel 4” ha rassicurato tutti sul futuro di Lewis Hamilton, oggi trentasettenne ma intenzionato a continuare a lungo in Formula 1, almeno stando a quanto detto da Wolff. “Il vantaggio è che ci parliamo molto – ha detto -. In Francia mi ha detto di voler arrivare a 400 Gp, la scorsa settimana poi ci siamo seduti e lui mi ha detto ‘Guarda, dentro di me sento di avere altri cinque anni: come vedi la cosa?'”.
    Le parole di Wolff
    “Sarà Lewis il primo a dire ‘Non riesco più a fare tutto questo’. Con il passare del tempo siamo cresciuti insieme, e oggi siamo completamente trasparenti l’uno nei confronti dell’altro – ha aggiunto Wolff -. Lascerà solo quando sentirà di non avere più i riflessi o avrà perso il divertimento, mentre un’altra generazione starà crescendo in pista e sarà sicuramente molto forte. Non ho dubbi che qualsiasi cosa accadrà, quando concorderemo di prolungare il contratto, discuteremo sempre molto apertamente di cosa ci riserverà il futuro”. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Russell: “A Singapore occasione persa”

    ROMA – Non il weekend dei sogni per George Russell. Il pilota Mercedes a Singapore ha vissuto momenti difficili già dalla qualifica il sabato, con tanto di esclusione in Q2 per poi concludere la gara di domenica, partendo dalla pit lane, solamente al 14° posto, ma con il giro più veloce. “Sono contento di aver risolto in gara i problemi delle qualifiche, ma è un’occasione sprecata perché avevo la macchina per vincere. Dopo la Safety Car – afferma il pilota britannico – ho superato tre vetture con un giro, stavo volando come evidenzia anche il giro più veloce di oltre due secondi”.
    “Sarei finito tra i primi 10”
    Poi lo scontro con Schumacher che ha rovinato i piani quando sembrava certo un rientro nella top-10. “Non so bene cosa sia successo con Mick, mi sembrava di avergli lasciato molto spazio. Probabilmente sarei finito tra i primi 10 per il passo che avevamo impostato. Comunque stiamo facendo molti progressi come squadra e ne sono orgoglioso. Siamo qui per vincere le gare, abbiamo avuto un’ottima serie di risultati e questo è probabilmente il primo weekend come squadra, a parte Silverstone, in cui abbiamo commesso un errore, me compreso”, conclude Russell. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Russell: “A Singapore avevamo la macchina per vincere”

    ROMA – Un weekend da dimenticare per George Russell. Il pilota Mercedes a Singapore ha vissuto dei giorni difficili a partire dai problemi in qualifica il sabato con tanto di esclusione in Q2 per terminare con la gara di domenica in cui, partendo dalla pit lane, ha raggiunto solamente il 14° posto, ma con il giro più veloce. “Sono contento di aver risolto i problemi delle qualifiche in gara, ma è un vero peccato perché avevo la macchina per vincere. Dopo la Safety Car – ha spiegato Russell – ho superato tre vetture con un giro, stavo volando come evidenzia anche il giro più veloce di oltre due secondi”.
    “Orgoglioso dei progressi”
    Poi il contatto con Schumacher che ha rovinato il piano di rientrare in zona punti. “Non so bene cosa sia successo, mi sembrava di avergli lasciato molto spazio. Probabilmente saremmo finiti tra i primi 10 per il passo che avevamo. Comunque stiamo facendo molti progressi come squadra e ne sono orgoglioso. Siamo qui per vincere le gare, abbiamo avuto un’ottima serie di risultati e questo è probabilmente il primo weekend come squadra, a parte Silverstone, in cui abbiamo commesso un errore, me compreso”, ha concluso Russell. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Mercedes-Petronas: dal 2026 scatta il rinnovo

    ROMA – Rinnovo, ma a partire dal 2026. Petronas, azienda nel settore degli idrocarburi con sede in Malesia e Mercedes, team di Formula 1, estendono la loro alleanza commerciale, che partirà dal 2026. L’annuncio è arrivato a Kuala Lumpur, in Malesia, presso il quartier generale delle Petronas Towers. “Oggi – ha detto il CEO e team principal della casa di Brackley, Toto Wolff – stiamo facendo qualcosa di un po’ insolito. Annunciamo cioè una partnership che inizierà tra quattro anni. Questo invia un messaggio importante: il nostro team e Petronas non sono più solo partner, siamo una famiglia e saremo una squadra per molti altri anni a venire”.
    Verso la sostenibilità
    Continua poi il manager austriaco: “Dal 2026, il carburante sostenibile avanzato sarà al centro delle prestazioni in F1 e questo ci offre una fantastica opportunità per dimostrare la nostra esperienza in questo campo, sia attraverso le power unit che con Petronas Fluid Technology Solutions”. Poi Toto Wolff chiude così il suo intervento: “Siamo entusiasti di correre verso il futuro insieme a Petronas, con l’ambizione di stabilire ancora una volta lo standard, nelle nostre prestazioni in pista e aprendo la strada alla transizione di una squadra sportiva globale verso un network a zero emissioni”. LEGGI TUTTO