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    Djokovic: “Indian Wells? Non se non posso giocare non aspetterò il sorteggio per cancellarmi”

    Novak Djokovic

    Novak Djokovic è atteso oggi da una super sfida contro Medvedev all’ATP 500 di Dubai. Le partite tra i due non sono mai banali, tra finali Slam e soprattutto il ricordo più duro dell’intera carriera del serbo, la sconfitta sofferta in finale allo US Open 2021 per mano del russo, che gli è costata un pazzesco Grande Slam stagionale. In vista dell’incontro previsto non prima delle ore 16, Novak ieri ha parlato alla stampa soffermandosi brevemente sulla stretta attualità, ossia la presenza ad Indian Wells. Come tutti sanno, al momento “Nole” non può entrare negli Stati Uniti, visto che gli stranieri non vaccinati contro il Covid non possono ottenere un visto fino al prossimo maggio. Il team Djokovic ha chiesto un’esenzione a questa norma – criticata duramente da più parti, inclusi i direttori dei tornei di Indian Wells e Miami – ma ancora non è arrivata una risposta. E il tempo sta per scadere. Per questo Djokovic ha affermato che in caso di esito negativo della sua richiesta, o in mancanza di una risposta, si cancellerà dal torneo californiano prima che venga compilato il tabellone.
    “Vediamo qual è la risposta e poi deciderò cosa fare” commenta il serbo. “Al momento sono concentrato a fare bene qui a Dubai e poi vedremo cosa succederà. Per quanto riguarda il sorteggio, non aspetterò che avvenga se non so se posso giocare. Qualunque cosa sia sarà prima del sorteggio”.
    Si attende una dura battaglia oggi in campo contro Medvedev: “Daniil è stato uno dei migliori giocatori al mondo negli ultimi cinque anni. Ha vinto un torneo del Grande Slam, è stato numero 1. Non c’è molto di cui parlare. La sua qualità è molto alta ed è difficile affrontarlo sul cemento. È un po’ simile a Hurkacz nei suoi i turni di servizio. Gli piace giocare i suoi game di servizio molto velocemente. Ci siamo affrontati parecchie volte, quindi so cosa aspettarmi. L’ho nelle ultime settimane, è in gran forma e sta vincendo tornei. Entrambi siamo arrivati ​​in buona forma, quindi sarà una grande partita”. LEGGI TUTTO

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    Djokovic ha chiesto il permesso di entrare negli USA per Indian Wells e Miami presentando un’esenzione all’obbligo del vaccino anti-covid

    Novak Djokovic tornerà in California?

    Il tempo sta per scadere, ma Novak Djokovic cerca di partecipare alla cosiddetta “Sunshine Double” di Indian Wells e Miami presentando un’esenzione all’obbligo di vaccinazione anti-covid, requisito al momento necessario (e lo sarà fino all’11 maggio) per entrare negli USA. L’ha affermato il fratello Djordie al media serbo Tanjung. “È qualcosa che purtroppo non è nelle nostre mani”, ha detto il fratello minore del campionissimo.
    “Novak deve ottenere un permesso speciale, considerando che gli USA non consentono ancora l’ingresso a persone non vaccinate, il che è semplicemente incredibile perché tutto il mondo è aperto e gli eventi sportivi in tutto il mondo si svolgono con atleti vaccinati e non. Novak ha presentato tutta la documentazione necessaria e una richiesta ufficiale. I direttori dei tornei di Indian Wells e Miami hanno pubblicamente affermato che la presenza di Novak in quei tornei è importante e che vogliono che venga”, continua Djordje Djokovic.
    “Mancano solo pochi giorni prima che venga presa una decisione e quello che ci resta da fare è sperare in un esito positivo”, ha concluso.
    Restando fermo nella sua posizione contraria alla vaccinazione anti-covid, Djokovic nel 2022 ha saltato tutti i tornei in Nord America. Sembra sicura la sua prossima partecipazione all’US Open 2023, visto che l’amministrazione Biden non sembra intenzionata a prolungare oltre l’11 maggio il requisito del vaccino anti-covid per entrare negli USA.

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    Masters 1000 Indian Wells: Entry list Md. 5 azzurri ai nastri di partenza

    Scritto da max91Lo ha più volte dichiarato Berrettini, sta facendo come Ruud, richiamo di preparazione atletica visto che nella off-season per il problema al piede si è preparato poco… tutto ciò per prevenire gli infortuni
    Ma Ruud ha fatto un tour de force l’anno scorso, Matteo ha fatto due tornei in croce. Se é per prevenire gli infortuni speriamo funzioni allora LEGGI TUTTO

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    La politica USA si muove contro le norme anti-covid, possibile apertura per Djokovic a Indian Wells e Miami?

    Novak Djokovic

    Si apre uno spiraglio alla partecipazione di Novak Djokovic al cosiddetto “Sunshine Double” di Indian Wells e Miami del prossimo marzo, ma il super campione serbo non è direttamente coinvolto nella faccenda. Nessuna norma ad personam, è la politica negli USA a mettere in seria discussione la legge che vieta fino all’11 maggio 2023 l’ingresso negli Stati Uniti d’America per i non cittadini statunitensi non vaccinati contro il Covid-19.
    Allo stato attuale delle cose, gli stranieri che non hanno ricevuto una completa vaccinazione contro il virus che ha provocato la pandemia non possono entrare nel paese nord americano fino all’11 maggio prossimo, quando la norma decadrà e quindi ci sarà completa libertà di accesso. Molti politici USA sono assai critici contro l’allungamento del blocco all’ingresso, deciso alcuni mesi fa dall’amministrazione Biden per l’impennata di casi Covid-19 in Cina, visto che nella quasi totalità degli altri stati sono state eliminate norme simili, inclusi quelli più fermi nelle normative anti-covid (Nuova Zelanda e Australia, per citarne due).
    Il politico repubblicano Thomas Massie ha posto formalmente una richiesta per revocare prima possibile il requisito del vaccino per l’ingresso negli USA. “Gli USA devono guidare il mondo libero, ma in realtà stiamo crollando all’indietro. Centinaia di Paesi hanno politiche sui vaccini più liberali di quella degli USA, tutti i maggiori stati e quelli a noi confinanti. (…) Se arriva qualcuno al nostro confine che ha sintomi di Covid ma è stato vaccinato, ok, non c’è problema entra pure! Portaci una nuova variante o qualsiasi cosa sia, sei benvenuto… Ma se sei un tennista sano che non è stato vaccinato, devi startene fuori dal nostro Paese. Questo è il messaggio che stiamo mandando. La nostra politica è vecchia di almeno due anni. La US Travel Association riconosce tutto questo”. Diretto quindi il riferimento allo status di Djokovic, perso ad esempio come persona a cui non è consentito l’accesso. Tuttavia non si tratta di una richiesta “per Djokovic”, ma per aprire a tutti i viaggiatori che vorrebbero tornare negli Stati Uniti ma che dovranno attendere a metà della prossima primavera con le norme in vigore.
    Infatti le associazioni che promuovono il turismo negli USA stanno facendo pressione con tutti i propri mezzi per spingere la politica a rivedere le posizioni restrittive. In una nota ufficiale hanno dichiarato di aver “a lungo sostenuto la rimozione di questo requisito e non vedono alcun motivo per attendere fino alla scadenza di maggio dell’emergenza sanitaria pubblica, in particolare poiché i potenziali visitatori stanno pianificando viaggi primaverili ed estivi”. Affermano inoltre che “Gli Stati Uniti sono l’unico paese che ha ancora questo requisito per i visitatori internazionali quando non c’è più alcuna giustificazione di salute pubblica”.
    Tutto questo sta aumentando le pressioni sul presidente Biden affinché riveda la posizione della sua amministrazione. Nel periodo pasquale infatti una vacanza negli USA è un classico per moltissimi turisti da tutto il mondo, che scelgono le spiagge della Florida, i grandi parchi, le città più moderne o le bellezze della California, solo per citare alcune delle mete più ambite.
    Vedremo se la crescente pressione sull’amministrazione Biden porterà a un passo indietro sulla norma restrittiva. Netta anche la posizione di Tommy Haas, direttore del torneo di Indian Wells: “Sarebbe bello veder accorciare i termini di queste norme e così far venire Djokovic a giocare Indian Wells e Miami. Penso che lui voglia giocare, quindi dovremmo dargli una possibilità. Speriamo di poterlo avere con noi. Vista la situazione attuale, ai miei occhi sarebbe una vergogna se non potesse venisse a questi eventi, se non gli fosse permesso di venire”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Nel 2023 a Indian Wells si giocherà un torneo junior grade 1 in contemporea al combined ATP-WTA

    L’area del torneo di Indian Wells (foto official site)

    Tommy Haas, direttore del Masters 1000 più apprezzato della stagione, quello di Indian Wells in California, ha presentato le novità per l’edizione 2023. Oltre a rinnovate aree commerciali, nuovi sponsor e un miglioramento della già ottima ristorazione ed eventi collaterali, l’edizione del prossimo vedrà anche un’interessante novità in campo sportivo.
    Infatti ci sarà il debutto di un torneo junior ufficiale, sia maschile che femminile. Il “Tennis Paradise” durante la seconda settimana del torneo Pro ospiterà il primo BNP Paribas Open Junior Championships, che offrirà ai giovani tennisti l’opportunità di giocare al fianco dei professionisti. Questo evento combined sarà un torneo ITF di prima categoria e sarà riservato ai giocatori junior provenienti da Stati Uniti e Canada. L’intenzione è quella di aprire anche ai giovani tennisti provenienti da tutto il mondo dal 2024.
    Essendo il tennis park di Indian Wells gigantesco e molto ben attrezzato, non avranno problemi dal punto di vista organizzativo. Con questa novità, Indian Wells 2023 si avvicinerà davvero ad una sorta di Slam, con incontri maschili, femminili e ora anche giovanili.
    È una novità interessante, poiché consente ai giovani di vivere una settimana a stretto contatto con i migliori tennisti al mondo, e molto probabilmente anche poter svolgere degli allenamenti con loro. LEGGI TUTTO