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    Ostuzzi si tiene stretto il punto: «Gara positiva contro un avversario esperto»

    Come valutare la sconfitta al tie-break di Montecchio Maggiore, contro il Sol Lucernari? 
    È una questione di prospettive. Perché strappare un punto alla quarta della classe (quattro vittorie e un solo ko nel campionato di Serie A3 Credem Banca), e muovere la classifica per la terza gara di fila, sono aspetti tutt’altro che secondari. E meritano un plauso. 
    Ma la Da Rold Logistics Belluno era padrona del match. In vantaggio 2-0 e 19-16 nel quarto parziale, si è fatta rimontare. E allora ecco che quel singolo punto poteva essere moltiplicato per tre. 
    Insomma, prospettive. Come conferma la fotografia dello schiacciatore Massimo Ostuzzi: «È stata una partita intensa. Nei primi due set ci siamo espressi molto, molto bene, specialmente a muro: un fondamentale che funziona al meglio. Ma il Sol Lucernari è esperto, non molla mai ed è sempre lì, sul pezzo. Così, appena abbiamo lasciato qualcosa per strada, soprattutto in ricezione, loro sono riemersi». 
    La qualità messa in mostra nel derby veneto rimane comunque un’ottima base su cui lavorare: «Abbiamo espresso a lungo un gran gioco – conclude Ostuzzi -. Ecco perché considero questa una gara positiva. Non dimentichiamo che ci sono pure gli avversari». A proposito di avversari, domenica si torna a casa: alla Spes Arena (ore 18), i rinoceronti affronteranno il ViVi Torino, penultimo e con 2 punti in meno rispetto alla Drl. 
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    Belluno, Ostuzzi si laurea in Matematica pura: “Che impresa conciliare sport e studio”

    Di Redazione Mancano solo nove giorni al debutto in Serie A3 Credem Banca: domenica 10 ottobre (ore 18, alla Spes Arena), la Da Rold Logistics Belluno ospiterà l’Abba Pineto. Di conseguenza, è necessaria una prova generale: la terza e ultima di un pre-campionato caratterizzato dal successo con il Cus Trieste e dal durissimo test con un sestetto di A2 come Motta.  E sarà ancora Motta a mettere alla prova il gruppo di Diego Poletto: stavolta a Caorle, sabato 2 ottobre, ore 17.30. Rinoceronti al completo per quest’ultimo test, compreso un ragazzo che tiene fede al suo nome: Massimo. Perché ‘massimo’ è il suo impegno nel volley, ma anche negli studi.  Stiamo parlando dello schiacciatore Massimo Ostuzzi che si è appena laureato in Matematica pura: “Ho studiato a Padova – afferma il ventiduenne nato a Bassano del Grappa – anche se ho frequentato in presenza solo il primo anno. Ed è stato il più difficile perché non ero del tutto pronto al rigore, né all’originalità richiesta nei ragionamenti. Poi, con l’arrivo del Covid e le lezioni online, paradossalmente per me è stato tutto più facile. Così la scorsa estate sono riuscito a sostenere sei esami e a laurearmi in tempo, scrivendo una tesi sulla geometria algebrica”.  foto Pallavolo Belluno Abituato ormai a gestire la tensione prima delle partite, sarà stato altrettanto abile al cospetto della commissione? “In realtà sono sempre piuttosto calmo prima degli esami – confessa Ostuzzi – e la discussione non si è allontanata troppo da quello che è un normale esame orale, forse perché non c’era pubblico. Quindi direi che la partita è molto più stressante dal punto di vista emotivo. Punti di contatto tra la matematica e la pallavolo? Certo che ci sono. La pallavolo è uno sport di precisione, contano i dettagli. E se manca la precisione in matematica, allora è meglio lasciar perdere. E ancora entrambe richiedono grande sacrificio. Se si è stanchi fisicamente non bisogna mollare a livello mentale, e viceversa. Come è necessaria la forza di volontà: quando tornavo a casa da allenamento, io dovevo studiare, mentre i miei compagni si rilassavano o guardavano un film. L’importante, comunque, è prendere il ritmo”.  A questo punto, però, una domanda è d’obbligo: cosa vorrà fare da grande, oltre la pallavolo, Massimo Ostuzzi? “Mi piacerebbe trovare un lavoro stimolante, magari in ambito informatico, o qualcosa in cui servano capacità di adattamento e di individuare soluzioni originali. Non escludo neppure la prospettiva di intraprendere un percorso di dottorato se si presentasse la possibilità e rimanesse vivo l’interesse che ho ora“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Volley e studi “al Massimo”: Ostuzzi dottore in Matematica pura

    Mancano solo nove giorni al debutto in Serie A3 Credem Banca: domenica 10 ottobre (ore 18, alla Spes Arena), la Da Rold Logistics Belluno ospiterà l’Abba Pineto. Di conseguenza, è necessaria una prova generale: la terza e ultima di un pre-campionato caratterizzato dal successo con il Cus Trieste e dal durissimo test con un sestetto di A2 come Motta. E sarà ancora Motta a mettere alla prova il gruppo di Diego Poletto: stavolta a Caorle. A questo proposito, l’appuntamento è per domani, attorno alle 17.30. 
    I rinoceronti? Tutti presenti. Compreso un ragazzo che tiene fede al suo nome: Massimo. Perché “massimo” è il suo impegno nel volley, ma anche negli studi. Non a caso, lo schiacciatore Ostuzzi si è appena laureato in Matematica pura: «Ho studiato a Padova – afferma il ventiduenne nato a Bassano del Grappa – anche se ho frequentato in presenza solo il primo anno. Ed è stato il più difficile perché non ero del tutto pronto al rigore, né all’originalità richiesta nei ragionamenti. Poi, con l’arrivo del Covid e le lezioni online, paradossalmente per me è stato tutto più facile. Così la scorsa estate sono riuscito a sostenere sei esami e a laurearmi in tempo, scrivendo una tesi sulla geometria algebrica». 
    L’adrenalina della discussione davanti ai docenti è paragonabile a quella che si prova sotto rete, in gara?
    «In realtà sono sempre piuttosto calmo prima degli esami e la discussione non si è allontanata troppo da quello che è un normale esame orale, forse perché non c’era pubblico. Quindi direi che la partita è molto più stressante dal punto di vista emotivo». 
    Ci sono punti di contatto tra la matematica e la pallavolo? 
    «Sì, perché la pallavolo è uno sport di precisione, contano i dettagli. E se manca la precisione in matematica, allora è meglio lasciar perdere». 
    Come si conciliano sport e studio?
    «Serve sacrificio: se si è stanchi fisicamente non bisogna mollare a livello mentale, e viceversa. Come è necessaria la forza di volontà: quando tornavo a casa da allenamento, io dovevo studiare, mentre i miei compagni si rilassavano o guardavano un film. L’importante, comunque, è prendere il ritmo». 
    Al di fuori del parquet, chi vorrebbe diventare Massimo Ostuzzi? 
    «Mi piacerebbe trovare un lavoro stimolante, magari in ambito informatico, o qualcosa in cui servano capacità di adattamento e di individuare soluzioni originali. Non escludo neppure la prospettiva di intraprendere un percorso di dottorato se si presentasse la possibilità e rimanesse vivo l’interesse che ho ora». 
    Per chiudere, qual è stato il primo impatto con Belluno e la Da Rold Logistics?  
    «Mi sto trovando al meglio con tutti: dirigenza, staff e atleti. Siamo una bella squadra, stiamo bene insieme. E ci sono i presupposti per una bella stagione di pallavolo».  LEGGI TUTTO

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    Massimo Ostuzzi riparte da Belluno: “Proveremo a giocarci i play off”

    Di Redazione Ha appena compiuto 22 anni, è reduce da due stagioni di fila in serie A (prima a Brescia, poi alla Mosca Bolzano). E ha già dimostrato di avere notevoli margini di crescita. Margini che Massimo Ostuzzi intende esplorare sotto il segno del “rinoceronte”, alla Da Rold Logistics Belluno. Lo schiacciatore è una delle novità dell’organico guidato da coach Poletto. E proprio il tecnico è stato tutt’altro che marginale rispetto alla scelta di Ostuzzi: “Incrocio Diego Poletto in palestra fin da quando ho iniziato a calcare i parquet da bambino – spiega l’atleta passato anche per il Volley Treviso –. La scorsa stagione è stata difficile e ora ho bisogno di un allenatore con le caratteristiche che ho sempre riscontrato in Diego. Inoltre, Belluno è una realtà pallavolistica vicina all’università dove studio e anche questo ha contribuito alla mia scelta“. Sarà una nuova esperienza per Massimo. Nuova, sotto vari punti di vista: “Non sono mai stato a Belluno e sento parlare della squadra relativamente da poco. In ogni caso, da quanto ho capito finora, mi sembra che sia una società con basi solide e che punta in alto. A ogni atleta piacerebbe farne parte“. Ostuzzi non ha paura. E pensa in grande: “I miei obiettivi sono chiari. In primis, ‘sfruttare’ il più possibile Poletto per limare alcuni aspetti del mio volley, ritagliarmi spazio in campo e fare esperienza. L’obiettivo di squadra, invece, è quello di mettere in mostra una bella pallavolo. E vincere il maggior numero di partite, così da poterci giocare i playoff“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Ostuzzi e Belluno come prima scelta: «Sono qui per coach Poletto»

    Ha appena compiuto 22 anni, è reduce da due stagioni di fila in serie A (prima a Brescia, poi alla Mosca Bolzano). E ha già dimostrato di avere notevoli margini di crescita. Margini che Massimo Ostuzzi intende esplorare sotto il segno del “rinoceronte”: alla Da Rold Logistics Belluno.
    TRA PARQUET E STUDIO – Lo schiacciatore è una delle novità dell’organico guidato da coach Poletto. E proprio il tecnico è tutt’altro che marginale rispetto alla scelta di Ostuzzi: «Incrocio Diego Poletto in palestra fin da quando ho iniziato a calcare i parquet da bambino – spiega l’atleta passato anche per il Volley Treviso -. La scorsa stagione è stata difficile e ora ho bisogno di un allenatore con le caratteristiche che ho sempre riscontrato in Diego. Inoltre, Belluno è una realtà pallavolistica vicina all’università dove studio e anche questo ha contribuito alla mia scelta».
    BASI SOLIDE – Sarà una nuova esperienza per Massimo. Nuova, sotto vari punti di vista: «Non sono mai stato a Belluno e sento parlare della squadra relativamente da poco. In ogni caso, da quanto ho capito finora, mi sembra che sia una società con basi solide e che punta in alto. A ogni atleta piacerebbe farne parte».
    PLAYOFF – Ostuzzi non ha paura. E pensa in grande: «I miei obiettivi sono chiari. In primis, “sfruttare” il più possibile Poletto per limare alcuni aspetti del mio volley, ritagliarmi spazio in campo e fare esperienza. L’obiettivo di squadra, invece, è quello di mettere in mostra una bella pallavolo. E vincere il maggior numero di partite, così da poterci giocare i playoff». LEGGI TUTTO