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    Una tribuna dedicata a Michele Pasinato: “Si può fare in tempi brevi”

    Di Redazione Prende corpo l’idea di dedicare a Michele Pasinato, il grande pallavolista azzurro recentemente scomparso, una tribuna della Kioene Arena di Padova. L’assessore allo Sport Diego Bonavina, che aveva esposto la sua iniziativa durante i funerali dell’ex giocatore, la conferma al Mattino di Padova: “Si tratta di una mia idea personale, ma credo che sia doveroso per quello che Michele ha lasciato alla pallavolo e alla nostra città. Credo che sia una cosa che possa essere decisa anche in tempi molto brevi. Ovviamente serve il benestare della famiglia, con cui parlerò, e della Pallavolo Padova, che gestisce il palasport“. Bonavina ha anche già pensato a quale potrebbe essere la tribuna che porterà il nome del “Paso”: “Lo decideremo insieme, ma io penso a quella dove siedono abitualmente i ‘fedelissimi’ della società, quella dietro la postazione del primo arbitro, per capirci. Ma questa è solo una mia idea, potrebbe essere anche la curva. Quello che conta è che chi entra al palasport possa sempre ricordarsi di Michele“. LEGGI TUTTO

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    Commozione alla Kioene Arena per l’ultimo saluto a Michele Pasinato

    Di Redazione Un lungo applauso ha salutato “Paso” nella sua Kioene Arena. Si è svolto questo pomeriggio il funerale di Michele Pasinato, ex giocatore di Padova e della nazionale italiana, nonché allenatore del settore giovanile bianconero. Difficile descrivere a parole la grande emozione che in ogni istante ha coinvolto i tanti presenti: familliari, colleghi, amici e autorità. E poi tutti i grandi campioni della Generazione di Fenomeni che lo hanno accompagnato nella sua avventura azzurra: Zorzi, Cantagalli, Lucchetta, Tofoli, Bernardi, Gardini, Gravina, Giani e Papi, guidati ancora una volta da Julio Velasco. Alla cerimonia ha partecipato anche l’assessore allo Sport del Comune di Padova Diego Bonavina, che nel suo commosso saluto ha promesso di intitolare il palazzetto proprio alla memoria del Paso. Con lui anche il presidente di Lega Pallavolo Massimo Righi, il vicepresidente Fipav Adriano Bilato e i presidenti dei comitati Fipav del Veneto e di Padova. Tante persone si sono strette attorno alla moglie Silvia e ai figli Edoardo e Giorgio, compresi gli altri allenatori bianconeri e quei giovani ragazzi che erano da lui allenati e che hanno avuto la fortuna di poter imparare molto da Paso. “Abbiamo deciso di riunirci qui per celebrarti in quella che era la tua casa” ha detto Edoardo nel suo toccante messaggio. A celebrare la funzione c’erano don Gianluca della parrocchia di Voltabarozzo, don Celestino, don Piero e don Luca Gottardo, ex giocatore della serie A1 bianconera (e fratello di Mattia). Il rito funebre è stato trasmesso in diretta televisiva e streaming grazie a Tv7 Triveneta, dando così la possibilità a chiunque di poter essere vicino col cuore alla famiglia di Pasinato, anche se fisicamente impossibilitato ad essere presente. Michele Pasinato sarà sepolto nel cimitero vecchio di Voltabarozzo. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    L’ultimo saluto a Paso

    Tanti i presenti al funerale svoltosi questo pomeriggio alla Kioene Arena. Grande commozione nel giusto tributo che tutta la città e il mondo della pallavolo ha voluto tributare ad uno dei più grandi di questo sport

    Un lungo applauso ha salutato “Paso” nella sua Kioene Arena. Si è svolto questo pomeriggio il funerale di Michele Pasinato, ex giocatore di Padova e della Nazionale Italiana, nonché allenatore del settore giovanile bianconero. E’ difficile descrivere a parole la grande emozione che in ogni istante ha coinvolto i tanti presenti: famigliari, ex compagni della Nazionale giunti da tutta Italia, colleghi, amici e autorità tra cui l’assessore allo sport del Comune di Padova Diego Bonavina, il presidente di Lega Pallavolo Massimo Righi, il vice presidente Fipav Adriano Bilato e i presidenti dei comitati Fipav del Veneto e di Padova. Tante persone si sono strette attorno alla moglie Silvia e ai figli Edoardo e Giorgio, compresi gli altri allenatori bianconeri e quei giovani ragazzi che erano da lui allenati e che hanno avuto la fortuna di poter imparare molto da Paso. Una rete, installata all’interno della Kioene Arena, ha raccolto biglietti, ricordi e testimonianze delle persone che lo hanno conosciuto.A celebrare la funzione c’era don Gianluca della parrocchia di Voltabarozzo, don Celestino, don Piero e don Luca Gottardo, ex giocatore della serie A1 bianconera. In questo pomeriggio la Kioene Arena ha tributato il suo ringraziamento a una persona che ha lasciato un segno indelebile, non solo come atleta e tecnico, ma soprattutto come uomo. Il rito funebre è stato trasmesso in diretta televisiva e streaming grazie a Tv7 Triveneta, dando così la possibilità a chiunque di poter essere vicino col cuore alla famiglia di Pasinato, anche se fisicamente impossibilitato ad essere presente.Michele Pasinato sarà sepolto nel cimitero vecchio di Voltabarozzo.Fin qui la cronaca, che però poco può far trapelare del reale sentimento che tutta la Pallavolo Padova sta provando in questi giorni. Pertanto questo comunicato per una volta avrà un finale diverso, meno tecnico ma di cuore.Ecco cos’era e cosa sarà Michele Pasinato per tutti noi.

    Ora, se un alieno giungesse su questo mondo e mi dicesse “descrivimi il pianeta terra”, sarebbe difficile farlo in poche parole. Probabilmente, dopo averci pensato un po’ e dopo avergli spiegato cosa esse siano, direi che questo mondo è un campo di cicale. Immagina una sera d’estate, di quelle che tolgono il respiro. Un terreno buio e un suono costante: “cri, cri, cri, cri, cri”. Un canto perpetuo, una gara a chi sbatte le ali più forte degli altri. A tutti noi è capitato di sentirlo e a tutti noi è capitato di fare un rumore forte, improvviso. Così forte da interrompere, anche se per pochi secondi, quell’infinita litania a cui le nostre orecchie ormai si erano abituate. E allora cala il silenzio.Come adesso.Lo senti?È un silenzio assordante, caro Paso.Attorno a te le cicale si sono fermate. È vero, fra poco torneremo a muovere i nostri arti, a scavalcare la tristezza cercando di ritrovare il sorriso parlando con un amico, abbracciando le persone che amiamo o, più semplicemente, accendendo la radio affinché il frastuono del quotidiano possa aiutarci a superare questi minuti di raccoglimento.Adesso, però, siamo stati qui ad ascoltare questa profonda assenza di note. E non è un caso.Perché probabilmente, anzi, sicuramente, una cosa la hai insegnata a tutti noi: che per lasciare il segno non servono tante parole, non serve chiedere ad un regista d’essere per forza illuminati da un occhio di bue per divenire protagonisti del palco della vita.Servono le azioni.Tu, caro Paso, di azioni ne hai fatte davvero tante. A partire dal campo. Non quello coperto d’erba, ma quello accarezzato da un taraflex. Oltre 7 mila azioni vincenti. Quelle che ti pongono sul podio dei punti realizzati.Quelle giovani cicale che oggi sono state qui, a partecipare al nostro silenzio, le tue azioni di gioco non le hanno viste. Le hanno solo percepite. Forse solo adesso esse si rendono conto di cosa tu sia stato per questo sport. Una disciplina, quella a cui hai dedicato la tua esistenza, che da sempre ama crogiolarsi nel motto “la pallavolo è differente”.Ebbene no. Non siamo diversi dal resto del mondo. Perché ora anche noi siamo muti, impotenti.Tolti i panni dell’atleta, avresti potuto godere di ciò che avevi raggiunto. Ma non l’hai fatto. Ti sei rimesso in gioco, nella vita di tutti i giorni, dimostrandoci che non serve necessariamente l’Inno di Mameli per affrontare nuove sfide. Forse meno clamorose, ma altrettanto stimolanti.Ancora una volta ci hai dimostrato che si può vincere senza osannarsi, perché non è quello che conta.Quindi, all’alieno che nella fantasia mi chiede cosa sia il pianeta terra, voglio dire con orgoglio che questo mondo è sì pieno di cicale, ma ancora cosciente di comprendere che può essere zittito dalla testimonianza di un uomo che ha saputo incantarci con l’esempio.Ciao Paso.
    Alberto SanaviaUfficio stampa Kioene Padovawww.pallavolopadova.com LEGGI TUTTO

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    Lunedì 12 aprile l’ultimo saluto a Michele Pasinato alla Kioene Arena

    Di Redazione Non poteva essere altrimenti. Il funerale di Michele Pasinato si svolgerà alle ore 15.00 di lunedì 12 aprile alla Kioene Arena. Quella che per tanti anni è stata la sua casa pallavolistica, sarà il luogo ideale e altamente simbolico per salutare il “Paso”. Ciò è stato possibile grazie anche alla fattiva collaborazione col Comune di Padova nella persona dell’assessore allo sport Diego Bonavina e la Diocesi di Padova, che hanno accolto l’esigenza di dare l’opportunità di ritrovarsi in un luogo che rappresenta il cuore pulsante della Kioene Padova. Per questioni di sicurezza sanitaria visto il periodo di pandemia che tutta l’Italia sta affrontando, la partecipazione alla funzione religiosa sarà ovviamente limitata, in modo da permettere l’accesso alla struttura nel rispetto del distanziamento tra i presenti (https://www.governo.it/it/articolo/domande-frequenti-sulle-misure-adottate-dal-governo/15638#zone – “Le funzioni religiose con la partecipazione di persone si possono svolgere, purché nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo con le rispettive confessioni”). Su richiesta della famiglia, coloro che volessero compiere un gesto simbolico di vicinanza, potranno effettuare una donazione all’Associazione Roberto Farini – ONLUS per la Gastroenterologia (https://associazionefarini.it) Bonifico Bancario: INTESA SANPAOLO – PADOVAIBAN:  IT 09 K 03069 09606 100000008368SWIFT Code: BCITITMM (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Paso, l’ultimo saluto alla Kioene Arena

    Si svolgeranno alle ore 15.00 di lunedì 12 aprile le esequie di Michele Pasinato. Sarà la “casa” della famiglia bianconera il luogo in cui tributare l’omaggio ad uno dei più grandi della storia della pallavolo padovana e italiana

    Non poteva essere altrimenti. Il funerale di Michele Pasinato si svolgerà alle ore 15.00 di lunedì 12 aprile alla Kioene Arena. Quella che per tanti anni è stata la sua casa pallavolistica, sarà il luogo ideale e altamente simbolico per salutare il “Paso”. Ciò è stato possibile grazie anche alla fattiva collaborazione col Comune di Padova nella persona dell’assessore allo sport Diego Bonavina e la Diocesi di Padova, che hanno accolto l’esigenza di dare l’opportunità di ritrovarsi in un luogo che rappresenta il cuore pulsante della Kioene Padova.Per questioni di sicurezza sanitaria visto il periodo di pandemia che tutta l’Italia sta affrontando, la partecipazione alla funzione religiosa sarà ovviamente limitata, in modo da permettere l’accesso alla struttura nel rispetto del distanziamento tra i presenti (https://www.governo.it/it/articolo/domande-frequenti-sulle-misure-adottate-dal-governo/15638#zone – “Le funzioni religiose con la partecipazione di persone si possono svolgere, purché nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo con le rispettive confessioni”).Su richiesta della famiglia, coloro che volessero compiere un gesto simbolico di vicinanza, potranno effettuare una donazione all’Associazione Roberto Farini – ONLUS per la Gastroenterologia (https://associazionefarini.it) Bonifico Bancario: INTESA SANPAOLO – PADOVAIBAN: IT 09 K 03069 09606 100000008368SWIFT Code: BCITITMM
    Alberto SanaviaUfficio stampa Kioene Padovawww.pallavolopadova.com

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    L’omaggio della Kioene alla propria città. Bettio: “Segnale di forza e rinascita”

    Di Redazione
    “Proud to be Padova”. Questo il nome della campagna di comunicazione voluta dalla Kioene Padova per la propria città. Un vero e proprio omaggio che nasce dall’idea di portare un segnale importante a tutta la collettività, a maggior ragione in un periodo in cui è stato impossibile condividere in maniera tradizionale la passione per questa disciplina sportiva con i propri sostenitori, che per tutta la stagione non hanno potuto seguire da vicino la propria squadra alla Kioene Arena.
    Un segnale di vitalità, di ringraziamento ai propri partner e di condivisione dei valori dello sport che si concretizzerà con delle affissioni di suggestive immagini all’interno della città. Protagonisti saranno i giocatori della Kioene Padova, accompagnati da pensieri universali legati al mondo della pratica sportiva. Altrettanto protagonisti saranno la città di Padova e il chiostro antico del Palazzo del Bo, a testimoniare con maggior forza il legame col proprio territorio e con l’Ateneo patavino. Le foto – realizzate da Davide Nicolè e Alessandra Lazzarotto con la realizzazione grafica da parte di Gusella AdV, partner dei bianconeri – non saranno il solo mezzo utilizzato, dato che Kioene Padova sarà presente su altri canali media come carta stampata e spot televisivi.
    «Quest’anno è stato diverso da tutti gli altri – dice il presidente Giancarlo Bettio – perché ci ha costretti a rivedere i nostri schemi del vivere quotidiano e a cambiare la fruizione ordinaria di ogni tipo di servizio. Al tempo stesso, però, ci ha spinto ad affrontare nuove sfide. Mai come ora lo sport deve avere un ruolo chiave per guardare con ottimismo al domani. “Proud to be Padova” non è solo un modo per ringraziare tutti i soci, gli sponsor e i tifosi per esserci stati sempre vicini, ma soprattutto un segnale di forza e rinascita che vogliamo condividere con la nostra città, le sue bellezze e la sua cultura. Questo senso di appartenenza dev’essere il motore che ci consentirà d’essere fieri non solo di quanto abbiamo fatto, ma di quanto ognuno di noi potrà fare per il futuro».
    «Mi trovo perfettamente allineato con il messaggio lanciato dalla Kioene Padova – spiega l’Assessore allo Sport del Comune di Padova, Diego Bonavina – perché il segnale è chiaro e lo condivido in pieno: nel mezzo di un periodo socio-economico disastroso, il segnale di speranza è dato proprio dalla volontà di fare squadra, di unirsi e correre nella stessa direzione per uscire tutti quanti assieme per raggiungere nuovi traguardi di serenità, benessere e salute. Per ottenere questo, ancora una volta, bisogna ripartire anche dallo sport».
    «L’impossibilità di godersi un evento sportivo, e di alta qualità se pensiamo a quelli della nostra Kioene Padova, è uno dei tanti sacrifici che la pandemia ci ha imposto, stravolgendo la nostra quotidianità – afferma Rosario Rizzuto, rettore dell’Università di Padova –. Ma la città, e ovviamente il suo Ateneo, hanno dimostrato comunque passione e attaccamento per le squadre che ci rappresentano. E le foto scattate nel cortile antico di Palazzo Bo rendono con forza il nostro senso di appartenenza, anche a livello sportivo. Continueremo a seguire da vicino la Kioene, con l’augurio di poterci ritrovare alla Kioene Arena, il più presto possibile, per far sentire sul campo tutto il nostro appoggio».
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Il programma settimanale della Lube in vista della trasferta a Padova

    Foto Ufficio Stampa Cucine Lube Civitanova

    Di Redazione
    Per la Cucine Lube Civitanova si è aperta oggi la settimana di lavoro che porterà alla trasferta in Veneto. Sabato 2 gennaio (ore 18 con diretta Rai Sport e Radio Arancia) i biancorossi scenderanno in campo alla Kioene Arena contro Padova per l’anticipo del 6° turno di ritorno della SuperLega Credem Banca.
    Reduci dai rinvii dei match casalinghi con Monza (4ª giornata di ritorno) e Piacenza (5ª giornata di ritorno), inframezzati dalla trasferta vincente al Pala Barton contro Perugia, gli uomini di Fefè De Giorgi sono secondi in classifica e hanno accumulato un ritardo di 10 punti dalla Sir, ma con due gare giocate in meno rispetto ai Block Devils.
    Programma di lavoro 28 dicembre/3 gennaio
    Lunedì: pesi – tecnica
    Martedì: riposo – tecnica
    Mercoledì: pesi – tecnica
    Giovedì: riposo – tecnica
    Venerdì: tecnica – partenza
    Sabato: tecnica – 6ª ritorno SuperLega VS Padova (ore 18, Kioene Arena – Padova)
    Domenica: riposo
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO