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    MotoGp, Jarvis a Razgatlioglu: “Il piano A è continuare con Quartararo”

    ROMA – Quali piloti per la Yamaha del futuro? C’è chi spera però in un posto nel team factory, come Toprak Razgatlioglu, campione del mondo in Superbike, e chi si sta invece guardando intorno, come Fabio Quartararo, iridato invece per la MotoGp. Il managing director della casa di Iwata fa però chiarezza a “Speed Week”: “La nostra priorità è raggiungere un accordo con Quartararo. Se ci fosse la firma del francese, allora non ci sarebbe posto nel team ufficiale”. A mettere in crisi il piano della Yamaha potrebbe essere però il ritorno della diplopia di Marc Marquez, che potrebbe innescare un domino nel mercato piloti.
    Apertura a Razgatlioglu
    Se il problema alla vista del pilota della Honda dovesse infatti rivelarsi più grave del previsto, allora l’Ala dorata sarebbe pronta a scendere il picchiata sul mercato, con Fabio Quartararo che sarebbe un profilo preso in forte considerazione. A quel punto, per Razgatlioglu si spalancherebbero le porte per la M1 ufficiale e Jarvis sembra sottolineare comunque questo clima di incertezza: “In ogni caso aspetteremo e vedremo cosa succederà”. Nel frattempo il dirigente della Yamaha elogia il pilota turco: “Ha abilità eccezionali e penso che un suo arrivo in MotoGp potrebbe dare grande entusiasmo”. Uno spiraglio che potrebbe accendere le speranze dell’agente di Razgatlioglu, Kenan Sofluoglu, che ha già declinato l’offerta del team satellite di Razlan Razali. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Jarvis a Razgatlioglu: “Aspettiamo e valuteremo”

    ROMA – Lin Jarvis fa luce sulle intenzioni della Yamaha per quanto riguarda i piloti del futuro. Chi spera però in un posto nel team factory è Toprak Razgatlioglu, campione del mondo in Superbike, che sarebbe pronto a prendere il posto di Fabio Quartararo, iridato invece per la MotoGp. Il managing director della casa di Iwata ha infatti detto a “Speed Week”: “La nostra priorità è raggiungere un accordo con Quartararo. Se ci fosse la firma del francese, allora non ci sarebbe posto nel team ufficiale”. A mettere in crisi il piano della Yamaha potrebbe essere però il ritorno della diplopia di Marc Marquez, che potrebbe innescare un domino nel mercato piloti.
    Le parole di Jarvis
    Se il problema alla vista del pilota della Honda dovesse infatti rivelarsi più grave del previsto, allora l’Ala dorata sarebbe pronta a scendere il picchiata sul mercato, con Fabio Quartararo che sarebbe un profilo preso in forte considerazione. A quel punto, per Razgatlioglu si spalancherebbero le porte per la M1 ufficiale e Jarvis sembra sottolineare comunque questo clima di incertezza: “In ogni caso aspetteremo e vedremo cosa succederà”. Nel frattempo il dirigente della Yamaha elogia il pilota turco: “Ha abilità eccezionali e penso che un suo arrivo in MotoGp potrebbe dare grande entusiasmo”. Un’apertura che fa ben sperare l’entourage di Razgatlioglu che ha già rifiutato l’offerta di un team satellite. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Jarvis: “Mondiale 2021? Quartararo si è tolto un peso”

    ROMA – Sei anni dopo l’ultima volta, nel 2015 con Jorge Lorenzo, la Yamaha è tornata a trionfare in MotoGp e lo ha fatto con Fabio Quartararo. Il pilota francese approcerà dunque il 2022 da campione in carica e tenterà di concedere il bis. In occasione della presentazione del team per la nuova stagione, ha preso la parola il managing director Lin Jarvis, entusiasta per il recente trionfo nella classe regina. A suo dire, però, si tratta solamente di un punto di partenza verso un futuro ancora più roseo. Jarvis ha quindi parlato delle ambizioni del team con un focus sui piloti, Fabio Quartararo e Franco Morbidelli.
    Il commento di Jarvis
    “Il nostro obiettivo? Vincere sia il titolo piloti che il titolo costruttori. Ovviamente non sarà facile, ma abbiamo due piloti veramente forti. Penso che Quartararo si sia tolto un peso vincendo il Mondiale. Mi aspetto dunque che sia ancora più forte nel 2022. Sono convinto che anche Morbidelli riuscirà a riscattarsi dopo un 2021 complicato”. Così Jarvis, che non nasconde le ambizioni del team, ma allo stesso tempo è consapevole che non sarà una passeggiata di salute: ““Al termine di ogni stagione si azzera tutto, perciò dovremo cercare di essere veloci ma anche di conquistare punti pesanti”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Jarvis su Quartararo: “Si è tolto un peso vincendo il Mondiale”

    ROMA – Ripetere il 2021 non sarà facile per la Yamaha, capace di trionfare sia in MotoGp che in Superbike, rispettivamente con Quartararo e Razgatliouglu. La casa nipponica tuttavia ci riproverà e sta lavorando duramente per arrivare pronta all’appuntamento. In occasione della presentazione del team per il 2022, ha preso la parola il managing director Lin Jarvis, entusiasta per il recente trionfo nella classe regina, che mancava dal 2015. A suo dire, però, si tratta solamente di un punto di partenza verso un futuro ancora più roseo. Jarvis ha quindi parlato delle ambizioni del team con un focus sui piloti, Fabio Quartararo e Franco Morbidelli.
    Le ambizioni della Yamaha
    “Penso che Quartararo si sia tolto un peso vincendo il Mondiale. Mi aspetto dunque che sia ancora più forte nel 2022. Al termine di ogni stagione si azzera tutto, perciò dovremo cercare di partire bene fin da subito. Sarà fondamentale essere veloci ma anche conquistare punti pesanti – ha detto Jarvis, prima di spiegare fin dove vuole arrivare la Yamaha – Il nostro obiettivo? Vincere titolo piloti e titolo costruttori. Ovviamente non sarà facile, ma abbiamo due piloti veramente forti. Sono convinto che anche Morbidelli riuscirà a riscattarsi dopo un 2021 complicato”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Jarvis: “Voglio vincere altri due o tre titoli, poi andrò in pensione”

    ROMA – Lin Jarvis, intervistato da “motorsport-total.com”, ha spiegato come gli ultimi anni in MotoGp siano stati molto stancati, e che la sua permanenza nel paddock come managing director di Yamaha potrebbe non durare ancora a lungo, anche se la conquista del titolo da parte di Fabio Quartararo ha ridato motivazioni. “Sono stanco, la pandemia ci ha portato lavoro in più e contemporaneamente si è perso parte del divertimento – ha detto -. Non possiamo più andare al ristorante, ci sono tante restrizioni e non possiamo più invitare ospiti”.
    Su Quartararo
    “Il titolo di Fabio (Quartararo, ndr) è stato, in un certo senso, la ricompensa per quello sforzo – ha aggiunto Jarvis -. Sono ancora motivato a fare il mio lavoro. Ma i buoni risultati sono fondamentali. Ho 64 anni e mi mancano tre o quattro anni, credo. Vorrei festeggiare due o più titoli e poi dimettermi”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Jarvis sul futuro: “Sono stanco, mi restano tre o quattro anni”

    ROMA – “Sono stanco, la pandemia ci ha portato lavoro in più e contemporaneamente si è perso parte del divertimento. Non possiamo più andare al ristorante, ci sono tante restrizioni e non possiamo più invitare ospiti”. Lin Jarvis, intervistato da “motorsport-total.com”, ha spiegato come gli ultimi anni in MotoGp siano stati molto stancati, e che la sua permanenza nel paddock come managing director di Yamaha potrebbe non durare ancora a lungo, anche se la conquista del titolo da parte di Fabio Quartararo ha ridato motivazioni.
    Il titolo come ricompensa
    “Il titolo di Fabio (Quartararo, ndr) è stato, in un certo senso, la ricompensa per quello sforzo – ha aggiunto Jarvis -. Sono ancora motivato a fare il mio lavoro. Ma i buoni risultati sono fondamentali. Ho 64 anni e mi mancano tre o quattro anni, credo. Vorrei festeggiare due o più titoli e poi dimettermi”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Jarvis: “Tanti non sanno chi sono Marquez e Quartararo, mentre Rossi lo conoscono tutti”

    ROMA – Lin Jarvis torna a parlare di Valentino Rossi a un mese dal suo ritiro dalla MotoGp. In un’intervista ai microfoni di “Moto Revue”, il managing director di Yamaha ha spiegato la differenza, soprattutto fuori dalla pista, tra come viene visto il Dottore rispetto ad altri importanti campioni della classe regina come Marc Marquez e Fabio Quartararo: “Se si chiedesse in giro chi è Marquez, molte persone non saprebbero rispondere. Stesso discorso per Quartararo, nessuna idea. Se si chiedesse chi è Valentino Rossi, chiunque potrebbe rispondere perché tutti lo conoscono. Ha un enorme appeal. Quindi sarà qualcosa che lo sport dovrà recuperare. Resto comunque ottimista per il futuro della MotoGP, perché le corse sono molto divertenti ora”.
    La personalità di Quartararo
    “Come tutti, credo che il ritiro di Rossi sia la fine del mondo, di un’era gloriosa. Valentino è una di quelle icone sportive uniche. Ma anche le stelle terminano la loro carriera” – ha detto Jarvis, che poi ha parlato anche del neo campione del mondo Quartararo: “Alla gente piace anche Fabio, che ha una vera personalità. Si diverte e lo comunica. Apprezzo anche il rispetto reciproco tra i nostri piloti, anche se è una virtù che abbiamo da molti anni nel team. Probabilmente bisognerebbe tornare al 2010 per non trovarne traccia”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Jarvis: “Tutti conoscono Rossi, mentre tanti non sanno chi è Marquez”

    ROMA – “Se si chiedesse in giro chi è Marquez, molte persone non saprebbero rispondere. Stesso discorso per Quartararo, nessuna idea. Se si chiedesse chi è Valentino Rossi, chiunque potrebbe rispondere perché tutti lo conoscono. Ha un enorme appeal. Quindi sarà qualcosa che lo sport dovrà recuperare. Resto comunque ottimista per il futuro della MotoGP, perché le corse sono molto divertenti ora”. Lin Jarvis torna a elogiare Valentino Rossi a un mese dal suo ritiro dalla MotoGp. In un’intervista ai microfoni di “Moto Revue”, il managing director di Yamaha ha spiegato la differenza, soprattutto fuori dalla pista, tra come viene visto il Dottore rispetto ad altri importanti campioni della classe regina come Marc Marquez e Fabio Quartararo.
    Su Quartararo 
    “Come tutti, credo che il ritiro di Rossi sia la fine del mondo, di un’era gloriosa. Valentino è una di quelle icone sportive uniche. Ma anche le stelle terminano la loro carriera” – ha detto Jarvis, che poi ha parlato anche del neo campione del mondo Quartararo: “Alla gente piace anche Fabio, che ha una vera personalità. Si diverte e lo comunica. Apprezzo anche il rispetto reciproco tra i nostri piloti, anche se è una virtù che abbiamo da molti anni nel team. Probabilmente bisognerebbe tornare al 2010 per non trovarne traccia”. LEGGI TUTTO