consigliato per te

  • in

    La versione del Volley Pordenone sul caso di Lara Lugli

    Di Redazione
    È diventata un vero e proprio caso mediatico nazionale la vicenda di Lara Lugli, pubblicata ieri da Volley NEWS e oggi in prima pagina su tutti i principali quotidiani italiani.
    L’Assist, associazione nazionale delle atlete, è intervenuta a difesa della pallavolista a cui è stato richiesto il rimborso di un danno (a compensazione di uno stipendio non saldato) per aver interrotto l’attività a causa della gravidanza: “Non esistendo il diritto a vedere riconosciuto il lavoro sportivo, se non esclusivamente quando accordato in modo unilaterale dai datori di lavoro, le atlete di tutti gli sport e gli atleti delle discipline non professionistiche sono condannati a rapporti di lavoro nero e alla complicità forzata, in una logica di economia sommersa” ha detto all’Ansa la presidente Luisa Garribba Rizzitelli, che ha annunciato una lettera al presidente del Consiglio Mario Draghi e a quello del Coni Giovanni Malagò per chiedere un incontro in materia.
    L’agenzia Adnkronos riporta invece la versione del Volley Pordenone, la società protagonista del caso: “Visto il polverone sollevatosi negli ultimi giorni in merito alla vicenda che ci vede chiamati in causa dalla nostra ex atleta, ci corre l’obbligo di fare alcune necessarie precisazioni. Abbiamo letto in vari media pesanti accuse di insensibilità, sessismo e discriminazione ai danni delle donne lavoratrici. Purtroppo pochi hanno pensato di chiederci quale fosse la nostra posizione in merito. Cerchiamo di riassumere i fatti. Nel campionato 2018-2019 Lara Lugli era il capitano della nostra squadra e anche la giocatrice di punta. Ad inizio marzo ci ha comunicato di essere rimasta incinta. Dispiaciuti per la perdita sportiva, ma felici per l’avvenimento familiare ci siamo salutati. Infatti come da contratto, che ricordiamo essere stato predisposto dall’atleta stessa e dal suo agente, si prevedeva l’immediata cessazione del rapporto in caso di gravidanza“.
    “Lo stesso contratto, che ribadiamo essere stato predisposto dalla stessa atleta – continua la società – aveva al suo interno clausole che prevedevano addirittura delle penali in caso di cessazione del rapporto. Clausole che non abbiamo voluto esercitare perché non pareva opportuno farlo. Ora nessuno ha citato per danni Lara Lugli. È stata la stessa atleta a chiedere e ottenere un decreto ingiuntivo perché ritiene di avere dei crediti. Ci siamo sentiti traditi dall’atleta e abbiamo fatto l’unica cosa possibile: difenderci avvalendoci delle clausole contrattuali predisposte da lei stessa e dal suo procuratore. Vorremo ribadire con forza che non crediamo che la gravidanza sia un danno e che soprattutto non è mai stata avanzata richiesta di danni“.
    (fonte: Ansa, Adnkronos) LEGGI TUTTO

  • in

    Lieto evento in casa Zanetti Bergamo. Giulia Mio Bertolo: “Sarò presto Mamma”

    Foto Ufficio Stampa Zanetti Bergamo

    Di Redazione
    Un lieto evento rallegra la famiglia della Zanetti Bergamo. A dare l’annuncio è Giulia Mio Bertolo: “Sarò presto Mamma!”. La centrale rossoblù, vittima solo pochi giorni fa di un brutto infortunio al ginocchio, ha comunicato alle compagne e alla Società di essere in… dolce attesa.“Sì, diventerò mamma. L’ho scoperto circa un mese fa e ho scelto di continuare a giocare. Visto che non ho avuto particolari disturbi, ne ho parlato con la Società e con i miei medici e ho voluto continuare a restare in campo”.Qual è stata la tua prima reazione quando lo hai scoperto? “Uno shock… perché non è stato cercato, non era previsto e sia io che il mio fidanzato non ce lo aspettavamo. Mario è il mio compagno, viviamo nello stesso paese e ci conosciamo da una vita. Abbiamo iniziato a frequentarci, però, solo due anni fa. Ci siamo poi presi una pausa e abbiamo riallacciato i rapporti durante il lockdown di un anno fa ed è diventato un legame forte. Ora siamo felici, convinti e pronti a diventare genitori”.Perché hai scelto di non fermarti e di continuare a giocare? “Perché non avevo problemi e poi non volevo renderlo ufficiale già nei primi mesi. Ma soprattutto perché giocare a pallavolo è ciò che voglio fare nella vita e avevo scelto di continuare finché non avessi avuto dei disturbi. Mi ha fermato l’infortunio al ginocchio”.Che cosa ti hanno detto le compagne di squadra? “Gliel’ho detto dopo la partita con Trento e ci sono state svariate reazioni… Un po’ di shock, qualche pianto, ma sono tutte molto contente per me. Ci vogliamo bene e sono tutte felici”.A quando il lieto evento? “Fine agosto, inizio settembre”.Come immagini il tuo futuro? “La mia idea è quella di tornare a giocare. Lo hanno fatto molte atlete, sono giovane, non dovrei avere grossi problemi a riprendere. Mi preoccupa di più il ginocchio. Non posso fare accertamenti ora, ma se dovessi avere bisogno di un intervento dovrò comunque aspettare il termine della gravidanza. Nel mio futuro, ne sono convinta, resta comunque la pallavolo”.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Lara Lugli denuncia: “Ero incinta, la mia società mi ha chiesto i danni”

    Di Redazione
    Ha scelto un giorno simbolico Lara Lugli per denunciare la brutta vicenda che l’ha vista protagonista: l’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna. Proprio perché l’episodio denunciato dalla pallavolista, con lunghi trascorsi in Serie A tra Ravenna, Soliera, Mazzano, Firenze, Sassuolo e Casalmaggiore e tuttora in attività, fa capire come debba passare ancora tanta acqua sotto i ponti prima che questa data possa essere definita una “festa”, superando le discriminazioni e gli ostacoli ancora in atto.
    I fatti – esposti dalla giocatrice sulla sua pagina Facebook – sono semplici quanto agghiaccianti: nella stagione 2018-2019 la schiacciatrice venne ingaggiata da una squadra di B1 (che non viene mai nominata, ma che è facile riconoscere nel Volley Pordenone) ma nel mese di marzo comunicò alla società che avrebbe interrotto l’attività perché incinta. La gravidanza non venne purtroppo portata a termine a causa di un aborto spontaneo. Oggi la società, a seguito della richiesta di Lugli di saldare il compenso mai corrisposto del mese di febbraio 2019, ha deciso di citare per danni la giocatrice per non aver onorato il contratto.
    Il post dell’atleta riporta integralmente l’atto di citazione del giudice di pace in cui si spiega che “successivamente al ritiro della giocatrice, la squadra ha accusato un calo di risultati, posizionandosi al termine del campionato ben lontana dall’obiettivo che la società e gli sponsor si erano prefissati. Questo ha determinato l’allontanamento degli sponsor, che non hanno più corrisposto quanto promesso (…) e tale comportamento ha creato grave danno alla società“.
    Ma il passaggio più discutibile è sicuramente il successivo: “La sig.ra Lugli, che all’epoca dell’ingaggio aveva 38 anni compiuti, ha taciuto al momento della trattativa contrattuale la sua intenzione di avere dei figli, puntando ad un ingaggio sproporzionato, quasi del doppio rispetto ai normali ingaggi per il campionato di B1 e per l’età, ‘vendendo’ la sua esperienza sapendo che la sua presenza poteva risultare indispensabile“. Un comportamento che, secondo la società, “configura un grave inadempimento pre-contrattuale e contrattuale che ha comportato un ingente danno per la società“, e per questo richiederebbe una compensazione che di fatto andrebbe ad annullare il debito esistente.
    “Non ero a conoscenza – commenta Lugli sulla sua pagina – del fatto che il mio procuratore usasse puntare un’arma da fuoco alle tempie dei presidenti per firmare un qualsiasi contratto, stupida io che credevo che inviasse semplicemente una mail con le condizioni e qualora venissero accettate seguisse una firma. (…) Inoltre… chi dice che una donna a 38 anni, o dopo una certa età stabilita da non so chi, debba avere il desiderio o il progetto di avere un figlio? Che mi prenda un colpo…non è che per non adempiere ai vincoli contrattuali stiano calpestando i Diritti delle donne, l’etica e la moralità?“.
    La conclusione è emblematica: “Anche se non sono una giocatrice di fama mondiale, questo non può essere un precedente per le atlete future che si troveranno in questa situazione, perché una donna se rimane incinta non può conferire un danno a nessuno e non deve risarcire nessuno per questo. L’unico danno lo abbiamo avuto io e il mio compagno per la nostra perdita e tutto il resto è noia e bassezza d’animo“. E non a caso la vicenda è stata citata ieri anche da Alessia Lanzini, candidata al ruolo di rappresentante atlete nel Consiglio Federale, durante il suo intervento all’assemblea nazionale della Fipav.
    (fonte: Facebook Lara Lugli) LEGGI TUTTO

  • in

    La famiglia si allarga: Martina Guiggi è di nuovo in dolce attesa

    Foto Instagram Martina Guiggi

    Di Redazione
    Lo aveva preannunciato a ottobre nell’intervista esclusiva di Francesca Ferretti, anche se forse la decisione di accelerare i tempi è arrivata solo in seguito: Martina Guiggi, già mamma di una splendida bambina, è di nuovo in dolce attesa. Lo ha annunciato la stessa giocatrice con un post su Instagram in cui festeggia il Natale in compagnia del marito Mitar Djuric e della figlia, mostrando orgogliosa il risultato dell’ecografia: “Il regalo più bello? Stare insieme a voi…e presto la famiglia si allargherà“.

    La notizia della gravidanza dell’ex centrale azzurra, tesserata per il Calcit Kamnik, era circolata nell’ambiente già nelle scorse settimane, dopo che l’italiana non aveva preso parte alla trasferta della squadra slovena per la “bolla” di Champions League a Treviso.
    (fonte: Instagram Martina Guiggi) LEGGI TUTTO

  • in

    Carli Lloyd e la gravidanza: “Questo è l’inizio del resto della mia vita”

    Di Redazione
    La palleggiatrice statunitense Carli Lloyd, che a inizio stagione ha lasciato la VBC Èpiù Casalmaggiore annunciando di essere incinta, ha pubblicato sul suo blog personale un post molto intimo ed emozionale in cui raccoglie le sue sensazioni dopo le prime 13 settimane di gravidanza. Un momento che Carli aspettava da sempre: “È da quando avevo 15 anni – racconta – che mi sento attratta dal pensiero di essere incinta e avere un bambino. Mi ricordo perfettamente di aver pensato e creduto che la maternità non sarebbe stata nient’altro che perfezione, beatitudine e gioia. Ma anche se è difficile confessarlo a me stessa, e ancora di più a chiunque altro, questa gravidanza ha totalmente sconvolto la mia vita, e apparentemente nel modo sbagliato“.
    “Ogni giorno – racconta Lloyd – mi sveglio sperando di sentire quella gioia e quella beatitudine (…) ma ciò che sento veramente non è nulla di tutto questo. Invece provo sensazioni di incertezza, nausea per tutto il giorno, malessere, rifiuto dei cambiamenti che vedo avvenire nel mio corpo, tristezza per il fatto di non stare bene e rabbia verso me stessa per non riuscire a gestirmi, e confusione nel vedere che tutte le cose a cui ero abituata stanno pian piano sparendo. (…) So che c’è un cambiamento in corso, ma sto aspettando quel momento in cui mi sentirò bene, felice, in pace e al posto giusto. Quel momento, però, non è ancora arrivato. (…) Il malessere nel mio corpo si sta davvero facendo sentire anche sulla mente. Mi sento quasi pazza, mi sento disconnessa da me stessa, e tutto questo rischia di sopraffarmi“.
    L’alzatrice americana riesce però a trovare una lettura positiva della sua condizione nella voce di una persona amica: “Mi ha detto: ‘E se questa fosse solo la tua preparazione? Presto avrai un bambino, e non sarai in grado di controllare questa nuova presenza nella tua vita. Non potrai costringere questo bambino a dormire, o a mangiare, o a fare le cose come vuoi tu. Quindi può darsi che tutto ciò che stai sperimentando adesso serva a mostrarti che non hai il controllo, ed è giusto che sia così. È così che andrà la tua vita d’ora in poi’. Be’, mentre la ascoltavo ho capito che c’era tanto di vero nelle sue parole. Aveva ragione. Sono solo alla tappa iniziale del resto della mia vita, una tappa con molto meno controllo di quello che avevo prima“.
    “Oggi – prosegue Lloyd – ho realizzato che non devo avere una gravidanza perfetta. Non deve andare per forza tutto bene. Non sono una superwoman e non lo sarà mai. Va bene che mi senta triste e che pianga di più, va bene che passi le giornate alzandomi dal divano per fare pipì, va bene che non stia seguendo una dieta perfettamente bilanciata e piena di colori. Va tutto bene. La maternità è un miracolo… non c’è dubbio su questo. Ma non tutte le maternità portano arcobaleni, farfalle e felicità. Io sono una di quelle storie. Una di quelle persone che dicono che avere un altro bambino è assolutamente un ‘No way, Jose”. Non voglio avere ancora quest’esperienza, questa è la verità. Non posso immaginare di farlo ancora“.
    Nella vicinanza del compagno, Carli ha trovato però un sostegno insostituibile: “Riley mi ha salvato. Ed è divertente perché pensavo che sarei stata pronta, felice e calma nel corso della gravidanza, che avrei programmato e pianificato tutto. E invece quella non sono io, è Riley. È lui quello calmo, fiducioso, positivo e pragmatico. È lui che ci ha mantenuto sani, connessi e nella giusta direzione. È davvero un angelo… (…) Riley riesce a vedere la perfezione in tutto questo. (…) Lentamente, ma con sicurezza, mi sta dimostrando che anch’io posso amare questa situazione. Non dobbiamo sapere tutto e avere tutto pronto per crescere questo bambino che abbiamo creato insieme. Possiamo farlo a modo nostro, con la nostra storia come percorso, e renderlo nostro è la cosa migliore che possiamo fare. Con l’amore come fondamento, faremo sempre del nostro meglio… faremo il meglio che possiamo“.
    Il post completo (in inglese) è disponibile sul blog di Carli Lloyd.
    (fonte: Show Up With Me) LEGGI TUTTO

  • in

    Casalmaggiore: Carli Lloyd incinta! A confermarlo la società casalasca

    Foto Ufficio Stampa Vbc èpiù Casalmaggiore

    Di Redazione
    La capitana della VBC Casalmaggiore, Carli Lloyd, è incinta. Completate tutte le analisi di rito e accertata la gravidanza in corso la palleggiatrice USA, con la Società, ha comunicato la notizia allo Staff Tecnico e alle compagne di squadra.
    Nei prossimi giorni l’atleta si confronterà con il suo ginecologo di fiducia e con il medico sociale sul prosieguo delle attività sportive.
    Naturalmente la VBC Casalmaggiore augura a Carli Lloyd una gravidanza serena ed è al fianco del proprio capitano. 
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO