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    Gian Carlo Minardi eletto presidente della Commissione monoposto FIA

    ROMA – Il World Motor Sport Council ha eletto tramite una votazione online Gian Carlo Minardi come nuovo presidente della Commissione monoposto della FIA. L’italiano, pilota all’inizio dei Sessanta di Hill Climbing e Rally, è nel mondo del motorsport da decenni. Suo padre, Giovanni Minardi, era il titolare della concessionatia Fiat più antica d’Italia (1927) e ben presto si lanciò nel mondo delle corse sportive. Gian Carlo Minardi prende poi le redini di suo padre, scomparso molto presto, e subito fonda nel 1980 il Minardi Team, che arriverà nel 1991 ad avere a bordo motore Ferrari. Ora però per Minardi si apre un nuovo capitolo alla guida di una commissione cruciale nella FIA.
    Il benvenuto di Ben Sulayem
    Gian Carlo Minardi supervisionerà, scrive infatti la Federazione, “una Commissione monoposto che è stata determinante nel rimodellare il portfolio di corse junior della FIA introducendo tecnologie innovative e misure di sicurezza migliorate negli ultimi anni”. Un ruolo di prim’ordine dopo quelli altrettanto rilevanti nell’Automobile Club d’Italia (2004) e quello all’Autodromo internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola, di cui è stato presidente a partire dal 2020. Il presidente FIA, Mohammed Ben Sulayem dà così il benvenuto a Minardi e afferma: “Accolgo con favore la sua elezione. Minardi è una figura di spicco nel motorsport. Non vedo l’ora di lavorare con lui per sviluppare ulteriormente la struttura organizzativa delle monoposto in tutto il mondo”. LEGGI TUTTO

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    F1, la FIA interviene sulla safety car: “Conta la sicurezza, non la velocità”

    ROMA – In Formula 1 è scoppiato il caso safety car. Dopo il Gran Premio d’Australia, i piloti in coro riportano come le auto fornite dalla Aston Martin siano troppo lente, cosa che non permette loro di mantenere in temperatura ottimale gli pneumatici. Su questo aspetto è intervenuta la FIA, che in una nota ufficiale spiega come si “desidera ribadire che la funzione primaria della FIA Formula 1 Safety Car è, ovviamente, non la velocità assoluta, ma la sicurezza di piloti, marshal e funzionari”. In tutt’e tre le tappe del 2022 la SC è sempre finora scesa in pista.
    La FIA difende la safety car
    Scrive ancora la Federazione: “Le procedure Safety Car coinvolgono molteplici obiettivi, a seconda dell’incidente, incluso il requisito di raggruppare il campo, stimare il recupero di un incidente o rimuovere i detriti sulla pista in modo sicuro e regolare il ritmo in base ad attività che potrebbero esserci in una parte diversa della pista. La velocità è quindi generalmente dettata dal Direzione di gara, e non dipende dalle capacità delle safety car, veicoli ad alte prestazioni costruiti su misura da due dei migliori produttori mondiali, attrezzati per affrontare condizioni mutevoli della pista in ogni caso e guidati da un pilota e un copilota di grande esperienza e capacità”.  L’influenza dunque delle macchine di sicurezza firmate Mercedes e Aston Martin “è un aspetto secondario, in quanto è lo stesso per tutti i piloti”. LEGGI TUTTO

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    F1, la FIA difende la safety car: “La priorità è la sicurezza, non la velocità”

    ROMA – La safety car rappresenta uno degli argomenti di discussione in questo avvio di stagione di Formula 1.  I piloti lamentano una certa lentezza della vettura, che non permette di mantenere in temperatura ottimale gli pneumatici. Su questo aspetto è intervenuta la FIA, che in una nota ufficiale spiega come si “desidera ribadire che la funzione primaria della FIA Formula 1 Safety Car è, ovviamente, non la velocità assoluta, ma la sicurezza di piloti, marshal e funzionari”. In tutt’e tre le tappe del 2022 la safety car è sempre finora scesa in pista.
    Il comunicato FIA
    Scrive ancora la Federazione: “Le procedure Safety Car coinvolgono molteplici obiettivi, a seconda dell’incidente, incluso il requisito di raggruppare il campo, stimare il recupero di un incidente o rimuovere i detriti sulla pista in modo sicuro e regolare il ritmo in base ad attività che potrebbero esserci in una parte diversa della pista. La velocità è quindi generalmente dettata dal Direzione di gara, e non dipende dalle capacità delle safety car, veicoli ad alte prestazioni costruiti su misura da due dei migliori produttori mondiali, attrezzati per affrontare condizioni mutevoli della pista in ogni caso e guidati da un pilota e un copilota di grande esperienza e capacità”.  L’impatto delle safety car targate Mercedes e Aston Martin dunque “è una considerazione secondaria, in quanto ricade su tutti i concorrenti”. LEGGI TUTTO

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    FIA chiude caso Abu Dhabi: “Masi in buona fede, campionato valido”

    ROMA – Michael Masi ha agito in buona fede nel gestire il Gran Premio 2021 di Abu Dhabi, quindi l’esito dello scorso campionato di Formula 1 è valido. È quanto emerge dal comunicato della FIA, che ha svelato l’esito delle indagini riguardo quanto accaduto nell’ultimo Gran Premio della scorsa stagione, in cui l’operato dell’allora Direttore di Gara di fatto consegnò il titolo in mano a Max Verstappen a discapito di Lewis Hamilton. Tutto si giocò sulla procedura di rientro della safety, che avvenne quando ancora non si erano sdoppiate tutte le vetture che avrebbero dovuto farlo, e che ha già portato alla modifica del regolamento. Nel documento, diffuso pochi minuti prima del via alle prime qualifiche della nuova stagione in Bahrain, si legge inoltre che i compiti del Direttore di Gara verranno ora divisi tra più persone, in modo da permettere al direttore stesso di concentrarsi sugli aspetti chiave del proprio lavoro.
    Altre novità: ecco il VAR
    Per evitare di assistere nuovamente agli episodi vissuti lungo tutto l’arco della scorsa stagione, con riferimento ai siparietti, se non veri e propri attacchi e intimidazioni da parte dei team al Direttore di Gara, le comunicazioni via radio verranno ristrette e regolamentate, per evitare qualsiasi tipo di pressione e condizionamento. Inoltre, il Direttore di Gara (con Masi che è stato sostituito da Niels Wittich ed Eduardo Freitas, che si alterneranno in questo ruolo) verrà assistito da un vero e proprio VAR, come nel calcio, che è stato denominato ROC (Remote Operations Centre) ed è già attivo dalla sede della FIA a Ginevra.  LEGGI TUTTO

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    Indagine Abu Dhabi, FIA: “Campionato valido, Masi agì in buona fede”

    ROMA – Il campionato 2021 di Formula 1 è valido, in quanto Michael Masi ha agito in buona fede nella gestione del Gp di Abu Dhabi. È quanto emerge dal comunicato della FIA, che ha svelato l’esito delle indagini riguardo quanto accaduto nell’ultimo Gran Premio della scorsa stagione, in cui l’operato dell’allora Direttore di Gara di fatto consegnò il titolo in mano a Max Verstappen a discapito di Lewis Hamilton. Tutto si giocò sulla procedura di rientro della safety, che avvenne quando ancora non si erano sdoppiate tutte le vetture che avrebbero dovuto farlo, e che ha già portato alla modifica del regolamento. Nel documento, diffuso pochi minuti prima del via alle prime qualifiche della nuova stagione in Bahrain, si legge inoltre che i compiti del Direttore di Gara verranno ora divisi tra più persone, in modo da permettere al direttore stesso di concentrarsi sugli aspetti chiave del proprio lavoro.
    Nuove regole per le comunicazioni via radio
    Per evitare di assistere nuovamente agli episodi vissuti lungo tutto l’arco della scorsa stagione, con riferimento ai siparietti, se non veri e propri attacchi e intimidazioni da parte dei team al Direttore di Gara, le comunicazioni via radio verranno ristrette e regolamentate, per evitare qualsiasi tipo di pressione e condizionamento. Inoltre, il Direttore di Gara (con Masi che è stato sostituito da Niels Wittich ed Eduardo Freitas, che si alterneranno in questo ruolo) verrà assistito da un vero e proprio VAR, come nel calcio, che è stato denominato ROC (Remote Operations Centre) ed è già attivo dalla sede della FIA a Ginevra.  LEGGI TUTTO

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    F1, Seidl: “Gli errori della FIA devono essere arginati”

    ROMA – Il finale del Gran Premio di Abu Dhabi e altri episodi controversi durante la Formula 1 2021 hanno spinto gli addetti ai lavori a far valere la propria opinione. L’ultimo ad averlo fatto è stato il team principal della McLaren, Andreas Seidl, che – in un’intervista raccolta da “motorsport-total.com” – ha detto: “Partendo dal presupposto che errare è umano, sono successe tante cose l’anno scorso che non hanno fatto bene al nostro sport. A tal proposito, è necessario un meccanismo che stronchi sul nascere eventuali decisioni sbagliate da parte della direzione di gara”.
    La proposta di Seidl
    “Le scuderie e la FIA – ha continuato il tedesco – devono investire tempo ed energie per capire cosa è successo nella scorsa stagione e porvi rimedio. Dobbiamo però accettare il fatto che anche la Federazione commetta degli errori”. Con il report ufficiale della Federazione sul finale di stagione di Yas Marina che deve ancora arrivare, la Formula 1 deve in qualche modo ricucire lo strappo avvenuto con alcuni appassionati, delusi da come il direttore di gara Michael Masi ha gestito alcuni episodi da moviola. Ora che però la nuova stagione del Mondiale sta per iniziare con il Gran Premio del Bahrain (18 marzo), cresce l’attesa per conoscere più da vicino il nuovo regolamento, che – si spera – possa evitare nuove polemiche. LEGGI TUTTO

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    F1, Seidl: “Necessario meccanismo che prevenga gli errori della FIA”

    ROMA – Dopo le controversie legate al Gran Premio di Abu Dhabi e altri episodi dubbi durante la Formula 1 2021, è cresciuto fra i tecnici e i dirigenti del paddock l’esigenza di chiedere alla FIA un miglioramento nel processo decisionale. L’ultimo ad averlo fatto è stato il team principal della McLaren, Andreas Seidl, che – in un’intervista raccolta da “motorsport-total.com” – ha detto: “Partendo dal presupposto che errare è umano, sono successe tante cose l’anno scorso che non hanno fatto bene al nostro sport. A tal proposito, è necessario un meccanismo che stronchi sul nascere eventuali decisioni sbagliate da parte della direzione di gara”.
    Le parole di Seidl
    “Le scuderie e la FIA – ha continuato il tedesco – devono investire tempo ed energie per capire cosa è successo nella scorsa stagione e porvi rimedio. Dobbiamo però accettare il fatto che anche la Federazione commetta degli errori”. Con il report ufficiale della Federazione sul finale di stagione di Yas Marina che deve ancora arrivare, la Formula 1 deve in qualche modo ricucire lo strappo avvenuto con alcuni appassionati, delusi da come il direttore di gara Michael Masi ha gestito alcuni episodi da moviola. Resta da vedere come il nuovo regolamento vada ad impattare sulla prossima stagione, che inizierà il prossimo 18 marzo in Bahrain. LEGGI TUTTO

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    F1, Ben Sulayem su Hamilton: “Nel 2022 ci sarà, per noi è fondamentale”

    ROMA – Lewis Hamilton è ormai introvabile sui social. L’inglese della Mercedes non posta da inizio dicembre e ha smesso di seguire tutti su Instagram, compresi amici e famigliari. Indizi che hanno spinto al pessimismo sulla sua presenza al volante nella prossima stagione facendo crescere di giorno in giorno le voci su una presunta voglia di ritirarsi da parte de sette volte campione del mondo. A mettere a tacere le voci ci ha pensato il presidente della FIA, il neo eletto Mohammed Ben Sulayem, che in occasione dell’apertura della Dakar 2022, ha chiarito: “Lewis vuole ritirarsi? No. Io sono fiducioso sul fatto che sarà presente nel 2022. E’ una parte fondamentale per il nostro sport“.
    Un messaggio per Hamilton
    Il silenzio del pilota inglese, sconfitto nella decisiva gara di Abu Dhabi da Max Verstappen, non sarebbe quindi indice di un imminente ritiro, ma solo una pausa dopo una stagione delicata e voglia di mettersi alle spalle quanto accaduto per ripartire ancora più forte nel 2022: “Gli ho mandato solo un messaggio. Non credo sia ancora pronto per ridiscutere di quello che è successo, lo capisco” ha detto il presidente FIA, certo che la nuova stagione di Formula 1 inizierà con Hamilton alla caccia dell’ottavo titolo mondiale.  LEGGI TUTTO