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    Davis, le parole dei canadesi. Dancevic (capitano): “Grande rimonta, possiamo arrivare in fondo”

    Shapovalov e Pospisil, vittoria decisiva in doppio

    Il Canada ha rimontato la Germania e sarà l’avversario degli azzurri sabato in semifinale di Coppa Davis a Malaga. Dopo la sconfitta di Shapovalov, Auger-Aliassime ha portato ai nordamericani il punto dell’uno pari. Decisivo il doppio, dove Shapovalov-Pospisil hanno rimontato un set di svantaggio al fortissimo (e imbattuto) duo tedesco Krawietz – Puetz, dando una dimostrazione di forza e qualità incredibile nel terzo set, dove la potenza di “Shapo” e l’esperienza di Vasek hanno prevalso. Dopo il successo, i canadesi hanno parlato alla stampa esternando la grande soddisfazione per la sofferta vittoria e l’ambizione di poter arrivare ad alzare l’insalatiera domenica in finale. Sarà una sfida molto difficile per gli azzurri, soprattutto dopo aver visto che razza di doppio sono stati capaci di giocare Denis e Vasek, a tratti incontenibili.
    Shapovalov: “Il match di singolare è stato duro, Struff è un avversario con cui ho combattuto in passato, lo soffro e gioca alla grande in questi match. È stata una grande lotta, il livello era alto, ma non sono riuscito a portare un punto per per la squadra. Fortunatamente abbiamo Felix, che ci ha riportato in vita e ci ha permesso di giocare il doppio con la possibilità di vincere. Vasek è stato fantastico, si prende tutto il merito quando gioca in doppio, lo ha dimostrato molte volte in passato. È stato fantastico condividere il campo con lui, incoraggiarsi a vicenda e ottenere finalmente la vittoria”.
    Auger-Aliassime: “La cosa più bella è ritrovare quest’atmosfera di squadra, la Coppa Davis è sempre una delle settimane che aspetto durante tutto l’anno, per stare insieme ai ragazzi e giocare per il gruppo, passare del tempo insieme, divertirmi alle cene di squadra e tutto il resto. È fantastico, abbiamo un grande gruppo. Sono cresciuto con molti di questi ragazzi, è sempre divertente rivedersi, non solo per giocare a tennis e cercare di vincere, ma anche per stare con persone che sono veri amici. Cerco di affrontare questa competizione con la massima determinazione e sicurezza. Certo è più facile in giornate come questa, dopo aver vinto le partite. Quando entro in campo per giocare per la nostra squadra e per il mio paese, resto concentrato al massimo e mi preparo a dare il mio meglio per non deludere me stesso e gli altri. È fondamentale che la squadra resti positiva, ecco perché do il massimo. So di avere una squadra che si fida di me per vincere“.
    Pospisil: “È una sensazione incredibile uscire vincitori dopo una sfida del genere. Abbiamo già avuto successo in Coppa Davis negli anni precedenti, abbiamo raggiunto la finale nel 2019, quindi abbiamo fame di riviverla, vorremmo tutti avere questo titolo nella nostra carriera. È quello che stiamo cercando questa settimana, è quello che vogliamo, ma ogni partita è molto difficile. Oggi era questione di pochi punti, spero che contro l’Italia potremo fare ancora meglio, lotteremo fino all’ultimo”.
    Dancevic, il capitano canadese: “Oggi è stato l’esempio perfetto di quello che rappresenta la Coppa Davis al suo meglio. Abbiamo iniziato con i singolari, con Denis che faticava a trovare il suo ritmo all’inizio e abbiamo perso una partita molto dura contro un ragazzo che gioca molto bene come Struff. Poi Felix ha giocato alla grande per tenerci in vita, non è mai facile giocare dopo la prima sconfitta e arrivata in quel modo. Infine, l’esperienza di Vasek è stata la chiave del nostro successo, tutti i ragazzi hanno una grande energia, sono fiducioso che possano battere qualsiasi squadra del mondo, vogliamo arrivare fino in fondo. È stato incredibile vivere qualcosa del genere, hanno mostrato molto cuore in ogni partita. Vincere è sempre una sensazione incredibile, oggi è stato un compito molto difficile. Eravamo un match sotto e poi ad un set dalla sconfitta. Dovevamo salire di livello per farcela. Vincere in questo modo ti lascia una sensazione incredibile, è una spinta enorme per tutti noi. Sono molto orgoglioso della squadra e di tutte le persone che ci hanno supportato. Tutti stanno mettendo ogni goccia di energia per andare avanti, ci sentiamo parte di questo gruppo e tutti assorbiamo questa energia. Sabato abbiamo un’altra partita, dovremo concentrarci bene da domani mattina”. LEGGI TUTTO

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    ATP Finals: Auger Aliassime perfetto al servizio, Nadal falloso. Il canadese vince in due set

    Felix Auger-Aliassime

    Un ottimo Felix Auger-Aliassime batte in due set uno scarico Rafael Nadal (6-3 6-4 lo score) nel secondo match del girone verde, portando il campionissimo iberico ad un passo dall’eliminazione dalle ATP Finals 2022. Infatti se Taylor Fritz stasera (ore 21) batterà Casper Ruud, anche un eventuale successo di Rafa sul norvegese nel terzo match del Round Robin sarebbe inutile per la qualificazione.Nadal potrebbe essere eliminato già questa sera anche se Casper Ruud dovesse vincere un solo set contro Fritz nell’incontro della sessione serale. Se l’americano vincerà in due set, Rafa avrà ancora la possibilità matematica di qualificarsi..
    È la seconda volta in carriera che Rafael è sconfitto nei primi due incontri alle Finals, un torneo per lui stregato da sempre. Oltre alle condizioni veloci, lontane dai suoi canoni preferiti, Nadal arriva al finale di stagione stremato e non in ottime condizioni tecniche, dopo aver chiesto moltissimo al suo fisico per eccellere nella stagione sul rosso e sul cemento.
    Nel match odierno Nadal è stato mediamente troppo falloso, poco incisivo e profondo col diritto, non riuscendo a difendere una posizione in campo vicina alla riga. È stato spesso preda del forcing ordinato e continuo del rivale, ma la vera mancanza di Rafa è stata il non aver trasformato nessuna delle 5 palle break avute nel primo set, chance che avrebbero potuto far girare la partita dalla sua parte. Strano per un “killer” sportivo così spietato come lui. Tuttavia bravo è stato Felix a giocarsele tutte con qualità, molto aggressivo e soprattutto aggrappandosi al servizio. Proprio la differenza con il colpo di inizio gioco è stata decisiva nel successo del canadese. Felix ha servito benissimo, come dimostrano i numeri: 15 Ace (a fronte di soli 2 doppi falli), 71% di prime in campo con uno spettacolare 81% di punti vinti. Numeri top, che mettono in luce una certa difficoltà dell’iberico nell’incidere in risposta.
    Auger-Aliassime ha strappato un break per set, sul 4-3 nel primo set e sull’1 pari nel secondo. In entrambi i game Nadal era in netto vantaggio (40-0, e 40-15) ma si è fatto rimontare, e superare. Felix ha confermato nella vittoria odierna di essere molto cresciuto nel giocare in modo efficace i punti importanti, mai scomposto, tatticamente ineccepibile. E servendo così bene, diventa difficile attaccarlo.
    Dopo la sconfitta contro Ruud, nel quale ha emotivamente pagato lo scotto dell’esordio nel torneo, Auger-Aliassime è tornato a macinare quel tennis continuo e di sostanza che l’ha portato ad essere dominante nelle ultime settimane. Nadal al contrario è sbarcato a Torino in condizioni incerte, ma al contrario di tante altre volte nella sua carriera, stavolta la sua presenza e forza mentale non sono riuscite ad arginare il servizio e la miglior condizione fisica dei suoi assai più giovani rivali, anche se entrambi erano all’esordio alle Finals.

    ATP Nitto ATP Finals Rafael Nadal [1]34 Felix Auger-Aliassime [5]66 Vincitore: Auger-Aliassime ServizioSvolgimentoSet 2F. Auger-Aliassime 15-0 30-0 30-15 40-154-5 → 4-6R. Nadal 0-15 15-15 ace 30-15 30-30 40-303-5 → 4-5F. Auger-Aliassime 15-0 ace 15-15 30-15 30-30 40-303-4 → 3-5R. Nadal 15-0 30-0 40-02-4 → 3-4F. Auger-Aliassime 0-15 15-15 30-15 ace 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 ace2-3 → 2-4R. Nadal 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-401-3 → 2-3F. Auger-Aliassime 0-15 15-15 ace 30-15 ace 40-15 ace 40-30 df1-2 → 1-3R. Nadal 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 df 40-40 40-A 40-40 40-A1-1 → 1-2F. Auger-Aliassime 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 ace ace1-0 → 1-1R. Nadal 15-0 15-15 30-15 30-30 df 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1F. Auger-Aliassime 0-15 15-15 30-15 40-153-5 → 3-6R. Nadal 15-0 30-0 40-0 40-15 df 40-30 df 40-40 A-40 40-40 40-A3-4 → 3-5F. Auger-Aliassime 0-15 df 0-30 15-30 ace 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 ace ace3-3 → 3-4R. Nadal 0-15 15-15 30-15 40-152-3 → 3-3F. Auger-Aliassime15-40 15-0 30-0 40-0 ace2-2 → 2-3R. Nadal 15-0 30-0 30-15 40-151-2 → 2-2F. Auger-Aliassime 15-0 30-0 40-0 ace1-1 → 1-2R. Nadal 15-0 30-0 30-15 40-150-1 → 1-1F. Auger-Aliassime 15-0 ace 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 ace0-0 → 0-1
    1 ACES 154 DOUBLE FAULTS 236/61 (59%) FIRST SERVE 48/68 (71%)26/36 (72%) 1ST SERVE POINTS WON 39/48 (81%)12/25 (48%) 2ND SERVE POINTS WON 8/20 (40%)2/4 (50%) BREAK POINTS SAVED 5/5 (100%)9 SERVICE GAMES PLAYED 109/48 (19%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 10/36 (28%)12/20 (60%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 13/25 (52%)0/5 (0%) BREAK POINTS CONVERTED 2/4 (50%)10 RETURN GAMES PLAYED 97/13 (54%) NET POINTS WON 6/13 (46%)13 WINNERS 3218 UNFORCED ERRORS 1238/61 (62%) SERVICE POINTS WON 47/68 (69%)21/68 (31%) RETURN POINTS WON 23/61 (38%)59/129 (46%) TOTAL POINTS WON 70/129 (54%)206 km/h MAX SPEED 218 km/h188 km/h 1ST SERVE AVERAGE SPEED 204 km/h163 km/h 2ND SERVE AVERAGE SPEED 168 km/h LEGGI TUTTO

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    ATP Finals 2022: un’edizione equilibrata (o forse no…)

    Il Pala Alpitour a Torino

    Nadal, Ruud, Auger-Aliassime e Fritz nel gruppo verde. Tsitsipas, Medvedev, Rublev e Djokovic in quello rosso. Questi i “magnifici otto” delle ATP Finals 2022, al via oggi al Pala Alpitour di Torino, seconda edizione del Master di fine stagione in Italia. L’anno scorso andò in scena un’ottima edizione, storica per molti versi, soprattutto per il nostro tennis che riuscì a portare in campo due azzurri, lo sfortunatissimo Matteo Berrettini e il subentrante Jannik Sinner, bravo a regalare spettacolo contro Hurkacz e Medvedev. Quest’anno di azzurro ci sarà solo il campo di gioco, troppi gli intoppi e difficoltà per i nostri in stagione. E siamo anche onesti: è bellissimo abituarsi a vincere e primeggiare, speriamo tutti che il 2023 possa essere l’anno “buono” per alzare finalmente uno Slam al maschile dopo oltre 40 anni da Panatta ’76 a Parigi, ma l’aver vissuto le gesta di 2 italiani alle Finals è stata una splendida eccezione, non la regola. Speriamo lo possa diventare.
    Tornando all’edizione che sta per scattare con Ruud vs. Auger-Aliassime nella sessione pomeridiana, che torneo sarà? I vari protagonisti sono assai cauti. Nessuno si sbilancia, anche per il fatto che molti dei protagonisti al via arrivano in questo finale di stagione così così, o almeno con qualche dubbio sulla propria condizione. “Tutti possono vincere, mai come quest’anno” afferma Medvedev. Ha ragione? Sì, perché nessuno parte battuto, e quando arrivi tra i migliori otto vuol dire che qualcosa di importante in stagione l’hai assolutamente combinato. Tuttavia, andando ad analizzare come i vari protagonisti si presentano al via a Torino, si può tracciare un’ipotesi plausibile di che quel andremo a vedere, aspettando le conferme (o smentite) del campo, e la sensazione è che di equilibrio, in realtà, ce ne sarà assai di meno di quel che i protagonisti dicono.
    Auger-Aliassime è il n.3 del gruppo verde, ma è assolutamente il più “lanciato” e in forma dei quattro protagonisti. La sua striscia incredibile di vittorie in quest’autunno ha scritto una piccola pagina di storia, ha spazzato via dalla sua “bio” quell’alone di perdente nelle finali e l’ha issato con pieno merito tra i migliori del mondo. Migliorato al servizio, più continuo e incisivo in risposta, Felix è diventato un tennista tosto e completo, con un gioco non così brillante ma terribilmente lineare ed efficace. Pochi punti deboli, tanta sostanza e intensità. A-la-Nadal, il mantra che Zio Toni è riuscito ad inculcare nel classe 2000 canadese. È forse azzardato dire che dominerà il gruppo, ma è certamente più in forma di Ruud e di Nadal. Contro il norvegese parte nettamente favorito; contro Rafa sarà da valutare come il suo tennis pulito impatterà le palle arrotate e complesse del fortissimo rivale. Potrebbe pagare lo scotto dell’esordio, ma sembra ormai maturo e pronto a vincere anche in un torneo del genere.
    Ruud è calato vistosamente dopo mesi e mesi grandissime prestazioni. Un martello. Classico che sia arrivato a novembre con le pile scariche dopo cotanta sostanza. Ha dimostrato più volte di essere competitivo contro i grandi, ma faccio fatica vederlo vincente nel torneo, e pure nel girone. Possibile che si giochi un successo contro Fritz, l’altro esordiente nel torneo del girone verde. Fritz non ha niente da perdere, un grande servizio ma anche precisi limiti caratteriali che l’hanno fatto crollare più volte in grandi occasioni. Gli auguriamo di tirare fuori gli artigli e sorprendere, ma è plausibile che si giocherà con Ruud l’unica possibile partita da vincere nel gruppo.
    Nadal… è Nadal. Campionissimo, immortale, anche nel mettere le mani avanti. Vero che questo torneo non l’ha mai vinto, per vari motivi. Vero che non ci arriva ovviamente in forma, ma prima di darlo per morto è sempre bene pensarci mille volte. Indoor gli altri hanno più chance di batterlo, le sue arrotate fanno meno male. Il fisico non è più quello dei bei tempi, ma la testa lo accompagnerà sino all’ultima palla della sua carriera. Possibile che arrivi primo o secondo nel girone, e in semifinale si vedrà il suo destino. Se troverà Medvedev o Djokovic, allora il suo torneo potrebbe finire lì.
    Nel gruppo rosso c’è un trio in piena corsa e un “vaso di coccio”. Rublev è evidentemente l’anello debole, difficilmente vincerà un match. Nell’anno che sta terminando è tra le delusioni stagionali, non tanto per i risultati ma per la netta difficoltà di evolvere e completare il suo gioco. Ormai tutti hanno capito come scardinare il suo pressing, troppo monocorde e mono dimensionale per essere davvero vincente. Sembra difficile vederlo battere Medvedev, Tsitsipas o addirittura un Djokovic tanto silente quanto fortissimo. Già, Djokovic.
    Novak è rientrato in autunno e ha vinto subito. Convincendo. È arrivato ad un passo dal terminare imbattuto il suo rientro sul tour, rimontato da un Rune indomabile a Parigi. Bravissimo Holger, un vero martello in condizioni psicofisiche strepitose, ma non  capita tutti i giorni che “Nole” conceda il fianco alla rimonta. La sensazione è che Djokovic, a meno di problemi fisici, sia il più forte in gara e il favorito del torneo. Non sarebbe affatto un sorpresa vederlo in finale contro Medvedev, tanto che la sfida tra i due nel girone potrebbe essere decisiva per capire chi lo chiuderà da n.1 e chi da n.2. Tsitsipas permettendo.
    Il greco indoor gioca bene, potrebbe essere il fattore che scombina i pronostici. Se imbrocca una grande giornata al servizio, riuscirà a difendere il lato sinistro e chiudere molti punti di volo dopo un sostanzioso attacco col diritto, Stef potrebbe battere sia Novak che Daniil, o almeno uno dei due e quindi essere totalmente in gara per la semifinale. Daniil indoor è fortissimo, ma quest’anno ha sofferto più volte dei cali mentali e fisici che gli sono costati carissimo. Come non ricordare la finale degli Australian Open, “gentilmente” rimessa in discussione e quindi persa grazie a un indomabile Nadal ma anche con tanta, tantissima complicità del russo, perso dentro i meandri della sua psiche complessa e tendente all’auto distruzione. Se Daniil trova ritmo al servizio, potrebbe far calare il sipario sul gruppo, e sul torneo.
    Il gruppo rosso è indubbiamente il più tosto e competitivo. Potrebbe essere decisivo il passare da n.1 o n.2, per i soliti complicati incroci di questo evento. Le combinazioni sul tavolo sono tante, e complesse. Tsitsipas vs. Djokovic e Djokovic vs. Medvedev saranno le partite chiave. A meno che il “Djoker” non cali l’asso, giochi al suo massimo e metta tutti d’accordo. Buone Finals a tutti.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Medvedev: “ATP Finals? Mai come quest’anno tutti possono vincere”

    Daniil Medvedev, campione al Master 2020

    Sta per scattare la seconda edizione torinese delle ATP Finals. Secondo il russo Daniil Medvedev, l’edizione 2022 è apertissima, a suo dire tutti i partecipanti hanno reali chance di alzare l’ultimo trofeo stagionale in singolare. Ecco le parole del campione del torneo 2020, l’ultima edizione disputata a Londra.
    “Chi è favorito? Non credo ci sia una risposta a questa domanda. Alle Nitto ATP Finals non c’è mai un giocatore superiore agli altri, e quest’anno in particolare, tutti i tennisti lo sono contemporaneamente. Ci sono i migliori otto tennisti e non si sa mai chi arriva in una forma fisica o mentale migliore all’ultimo torneo dell’anno. Ciascuno di noi otto può vincere, perché ci sono solo giocatori di alta qualità. Magari possono esserci delle sorprese dalla prima partita, che allo stesso tempo non sarebbero nemmeno sorprese visto il livello altissimo dei partecipanti. Dal mio punto di vista siamo tutti favoriti”.
    Il ricordo del suo successo nel 2020 è ancora vivo: “È stato incredibile perché è stato un anno strano a causa del coronavirus. Non giocavamo da tempo. Ho affrontato Rafa, che è arrivato a servire per vincere la partita, e Dominic – che ho battuto in finale – aveva iniziato il match in modo incredibile. Per fortuna sono riuscito ad alzare il livello e batterlo”, ricorda Medvedev.
    Anche Felix Auger-Aliassime è felicissimo per la sua prima qualificazione, ottenuta con un finale di stagione fantastico. “Una cosa è credere nel tuo processo e nel tuo lavoro, ma un’altra è accettare la sfida e vincerla. Ero un po’ con le spalle al muro dopo gli US Open per qualificarmi, c’erano altri ragazzi che erano grandi contendenti e in posizioni migliori della mia. Dare tutto come ho fatto è stata una dimostrazione di carattere e forza mentale, per andare avanti e fare del mio meglio per qualificarmi qui. Oggi posso dire ce l’ho fatta. Spero che questa sia solo la prima volta”. LEGGI TUTTO