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    Luthi: “L’aspetto umano di Federer è più importante delle sue vittorie”

    Severin Luthi con Federer

    Interpellato dal giornalista Simon Graf, il capitano svizzero Severin Luthi ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito al ritiro imminente di Roger Federer. Secondo il coach rossocrociato, era giunto il tempo per appendere la racchetta al chiodo per Roger, e più delle vittorie resterà nell’ambiente la grande considerazione dell’uomo Federer.
    “Semplicemente non ha fatto abbastanza progressi (con il ginocchio, ndr). Ha 41 anni, è in tour da così tanto tempo, ha giocato più di 1500 partite. Il suo ritiro è una combinazione di questi fattori”.
    “Roger ci rende le cose facili, anche in questo caso. Ovviamente per lui è stata una decisione emotivamente molto forte, ma lui è altrettanto forte. Altrimenti, non sarebbe mai stato in grado di ottenere così tanto a questo livello. C’è molta passione dietro. Ma è sempre così positivo su tutto, anche in questo caso. Non è un momento facile per lui comunicare il ritiro ma sarebbe ancor più difficile, per me e per tutti, se fosse completamente devastato dalla propria decisione. Anche il modo in cui elabora l’intera faccenda aiuta me e chi gli sta intorno. Roger mi ha chiamato due o tre volte oggi per chiedermi come sto. Pensa sempre agli altri. Lui sta bene, è con la sua famiglia, molto sereno”.
    “Penso che ora dovremmo concentrarci non solo sulla fine della sua carriera ma soprattutto su tutto quello che ha ottenuto. Tutti questi bei successi. Le persone non dovrebbero essere solo tristi, ma anche felici per tutte le cose che hanno potuto vivere con Roger”.
    “La prossima Laver Cup? Proverà a giocare. Che sia in singolo o in doppio, vedremo. Vuole essere in squadra e provare a giocare. Roger non vuole mettersi al di sopra della Laver Cup ma penso che le emozioni del pubblico e di tutti saranno intense. Ci saranno momenti da pelle d’oca”.
    “I migliori ricordi? Per quanto mi riguarda direi l’ultimo titolo a Wimbledon (2017), il suo ritorno in Australia (2017) quando nessuno si aspettava che vincesse, la vittoria della Coppa Davis a Lille (2014), e l’oro olimpico nel doppio con Stan Wawrinka (2008 a Pechino). E Parigi (2009)”.
    “La sua eredità? Penso che molti lo ricorderanno principalmente come una persona perbene, simpatica. È più importante che vincere un titolo in più o in meno. La sua gentilezza, come si è comportato verso gli altri giocatori. Roger ha contribuito al fatto che i giocatori si trattano con più rispetto. Parla con tutti nello spogliatoio, non importa chi sia l’altro. È attento alle persone. Certo, i suoi successi non saranno dimenticati presto. Ma penso che l’aspetto umano sia ancora più importante. Inoltre sono sicuro che non girerà le spalle al tennis d’ora in poi”. LEGGI TUTTO

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    Roger Federer si ritira: “La Laver Cup di Londra è il mio ultimo torneo”

    Federer nella cerimonia allo scorso Wimbledon

    Roger Federer annuncia con una lunga lettera sui propri canali social la decisione di appendere la racchetta al chiodo dopo la Laver Cup di Londra. “La Laver Cup sarà il mio ultimo evento ATP. Giocherò ancora a tennis in futuro, ma non più nei tornei dello Slam o sul tour”.Senza giocare da Wimbledon dello scorso anno, quando perse nei quarti di finale contro Hubert Hurkacz, Federer ha subito diverse operazioni al ginocchio destro e ha persino annunciato che avrebbe partecipato all’ATP 500 di Basilea. Tuttavia, ha ora confermato che giocherà solo la Laver Cup e darà l’addio alla O2 Arena di Londra, dove giocherà il suo ultimo torneo insieme a Rafael Nadal, Novak Djokovic e Andy Murray.
    Dichiara Roger: “Alla mia famiglia del tennis e oltre – così inizia il messaggio del 41enne svizzero che prosegue – Di tutti i doni che il tennis mi ha fatto nel corso degli anni, i più grandi sono stati senza dubbio le persone che ho incontrato lungo il cammino: i miei amici, gli avversari e soprattutto i tifosi che danno vita a questo sport. Oggi voglio condividere con voi alcune notizie.Sapete negli ultimi tre anni ho avuto a che fare con infortuni e operazioni. Ho lavorato duramente per cercare di rientrare, ma ho dovuto ascoltare i messaggi che ha lanciato il mio corpo. Ho 41 anni, ho giocato oltre 1’500 partite. Il tennis mi ha trattato in modo ben più generoso di quanto avrei mai potuto sognare, ora devo riconoscere che è il momento di dire basta.”
    “È una decisione agrodolce perché mi mancherà tutto ciò che il circuito mi ha dato. Ma allo stesso tempo c’è molto da festeggiare. Mi considero una delle persone più fortunate sulla faccia della terra. Mi è stato dato un talento speciale per giocare a tennis e l’ho fatto a un livello che non avrei mai immaginato e per molto più tempo di quanto pensassi possibile.”
    “Voglio ringraziare soprattutto mia moglie Mirka, che ha vissuto ogni minuto con me. Ha assistito a innumerevoli partite anche quando ero incinta di otto mesi e mi ha supportato e sopportato insieme al mio team per oltre 20 anni. Ringrazio anche i miei quattro meravigliosi figli per il loro sostegno. Vedere la mia famiglia che mi sostiene sugli spalti è una sensazione che conserverò per sempre.”

    To my tennis family and beyond,
    With Love,Roger pic.twitter.com/1UISwK1NIN
    — Roger Federer (@rogerfederer) September 15, 2022

    ❤️ pic.twitter.com/YxtVWrlXIF
    — Roger Federer (@rogerfederer) September 15, 2022

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    Schwartzman: “Il tennis è uno sport molto solitario, il coaching può aiutare. Il migliore? Resta Federer”

    Diago Schwartzman

    Dopo un buon inizio di stagione l’argentino Diego Schwartzman è incappato in un paio di mesi brutti, scarsi risultati e poca fiducia nel suo gioco. In un’intervista rilasciata all’inizio della stagione sul cemento nord americano, Diego parla del suo momento, con interessanti riflessioni sul ruolo della nuova regola del coach – sperimentata in torneo sino a fine anno – e anche della sua ammirazione per Roger Federer. Ecco alcuni passaggi del suo pensiero raccolti da ESPN.
    “Gli ultimi due mesi non sono stati buoni, soprattutto le performance”, afferma Diego, “molte volte puoi avere delle giornate non molto buone ma ti senti a tuo agio in campo, produttivo. In questi ultimi due mesi mi sono sentito un po’ più a disagio, non è una bella sensazione. Sarebbe molto più facile non dover pensare tanto a cosa fare in campo, entrare in partita e tirare a tutta diritti e rovesci, come tanti nel tennis moderno, meglio se con servizi potenti. Per me non è così, devo pensare un po’ prima della partita e nei giorni precedenti, studiare l’avversario e decidere sulla tattica, cosa farò e come giocherò. Poi molto dipende della superficie, dal luogo e dalle condizioni, devi cambiare un po’ e adattarti. Lo facevo sempre e cercavo di analizzare ogni aspetto, ma quando non ha molta fiducia in campo tutto diventa più difficile”.
    “Il coaching? È tema che vede opinioni molto diverse. A volte hai bisogno di qualcosa, il tennis è uno sport molto solitario. Alcuni sono contrari al coaching, ma mi sembra assurdo che non sia permesso. Prima che venisse introdotta la regola gli allenatori cercavano di farti un segno, sussurrare qualcosa, cercando di non farsi vedere. Ma tutti parlavano, ognuno aveva i propri metodi. Ora, quando sei dalla stessa parte del tuo allenatore, può parlarti senza problemi e credo che alla fine sia una opportunità”.
    In chiusura conferma tutta la sua stima per Federer, tennista che considera complessivamente il migliore, oltre i puri numeri. “Se si vuol guardare alla faccenda del migliore con la somma dei titoli, allora basta fare dei calcoli numerici. Per me essere il più grande implica altre cose, in campo e fuori dal campo. Per questo rimango dell’idea che il migliore sia Roger. Penso che sia quello che risveglia di più nelle persone. Il modo in cui gioca è unico, e poi per quello che è come esempio, giorno per giorno, anche nella sua vita privata. È cordiale con tutti, può parlarti in spagnolo, con un altro in italiano, con un altro in francese, è bravo in tutto quello che fa. Ha quattro figli, la mattina si allena con te e il pomeriggio si veste di tutto punto per un evento nel centro della città, sempre impeccabile. Non può essere! È diverso da tutti gli altri”. LEGGI TUTTO

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    Federer ambasciatore del tennis in Malawi, ha donato tablet per le scuole

    Roger in Malawi

    Roger Federer da qualche giorno è in Malawi, dove attraverso la sua fondazione ha donato materiale scolastico ed in particolare tablet per aiutare la formazione dei giovani del paese africano. Oltre a vari scatti meravigliosi della natura in Malawi, lo svizzero ha postato delle foto di alcuni momenti passati in campocon alcuni giovani tennisti locali.
    “Ho amato ogni minuto in campo con questi ragazzi, per la prima volta in Malawi” scrive Federer.
    Ecco alcuni scatti che riportiamo dal profilo Instagram del campione svizzero. LEGGI TUTTO

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    Federer giocherà il torneo di Basilea 2022

    Roger Federer

    “Coming Home”. Così l’account di TennisTv annuncia che il torneo ATP 500 di Basilea vedrà al via il prossimo ottobre anche il padrone di casa, Roger Federer. Roger stesso ha retwettato il post, confermando di fatto la notizia.
    Il torneo svizzero non si è giocato nel 2020 e 2021 per la pandemia.
    L’altro ieri sempre Roger aveva postato su Instagram una foto con racchetta, appena uscito dal campo di allenamento. Sono pochissime le notizie su come stia procedendo il suo recupero, ma la voglia di salutare il suo pubblico e provare di nuovo a giocare in torneo sembrano intatte, nonostante il ginocchio malandato e le due operazioni recenti. Roger compirà 41 anni il prossimo 8 agosto.

    🇨🇭 COMING HOME 🇨🇭@rogerfederer has announced he will return to tournament tennis in Basel in October! pic.twitter.com/AAjQaXJA4a
    — Tennis TV (@TennisTV) April 26, 2022 LEGGI TUTTO

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    Federer lancia la sua nuova scarpa da gara

    Roger e la sua nuova creatura

    La carriera di Roger Federer in campo è ormai prossima al capolinea, ma quella di imprenditore sembra sempre più avviata. Impegnato in varie collaborazioni su più progetti, si sta concentrando molto sulle calzature sportive di alta performance, con il marchio ON del quale è socio e ora anche consulente tecnico. Già da tempo esistevano dei modelli sui quali il super campione aveva contributo, in serie limitata. Adesso è arrivato il momento del lancio di una scarpa da gioco modernissima alla quale ha contribuito a fondo per lo sviluppo.
    “Sono davvero emozionato per entrare forte sul mercato la con la Roger Pro. Abbiamo passato un sacco di tempo a perfezionarla” scrive lo svizzero in un tweet che annuncia il nuovo prodotto.
    Sul sito, nella descrizione della scarpa, si legge “Per amore del gioco, disegnata da Roger Federer, fatta per il campo da tennis, la tecnologia che migliora il gioco”

    Super excited to hit the market in bigger numbers with the Roger Pro. We have spent a long time perfecting it. 💯🔥💪🏼See the link in my bio for more info. @on_running pic.twitter.com/bsTIeJtOic
    — Roger Federer (@rogerfederer) April 14, 2022 LEGGI TUTTO

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    Federer intensifica il lavoro il palestra

    Roger Federer in palestra

    Roger Federer ha postato su Instagram alcuni scatti dei suoi allenamenti in palestra. Lo svizzero sta intensificando il lavoro per rimettere a posto la muscolatura, indebolita da mesi e mesi di forzata inattività dopo il duplice intervento al ginocchio.
    “Rehab is rockinggggggg” scrive Roger, ottenendo migliaia di messaggi di sostegno, anche da moltissimi suoi colleghi come Fabio Fognini, Andy Seppi, Denis Shapovalov e Belinda Bencic.
    Al momento non c’è alcuna comunicazione relativa ad una possibile data di rientro in torneo. LEGGI TUTTO

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    Federer parla a Lenzerheide: “La risonanza è andata bene, a fine estate potrei tornare”

    Roger Federer

    Roger Federer stamattina era sugli spalti della gara di sci (Super Gigante femminile) a Lenzerheide, godendosi il bel sole sul cantone dei Grigioni e ammirando le atlete in gara. La tv svizzera SRF Sport non se l’è lasciato scappare, e Roger ha rilasciato una breve dichiarazione sul proprio stato di salute. È fiducioso di poter tornare in campo, probabilmente non prima della fine dell’estate. Rientro “soft” alla sua Laver Cup? Ecco le parole di Federer
    “Sto bene. Ho camminato con le stampelle per 2 mesi e ho dovuto ricominciare tutto da capo. Ma era la cosa giusta. Il ginocchio non andava più bene dopo Wimbledon. Non potevo andare avanti così. Sto ricostruindo il tutto e ora posso pensare lentamente al mio ritorno”. Qualche settimana fa ha fatto una risonanza magnetica: “Il responso è stato molto buono, mi ha dato sicurezza”.
    Federer tuttavia non vuole essere messo sotto pressione, e non ha fretta quando dice: “Il ritorno? Ci vorrà sicuramente ancora un po’, magari a fine estate”.
    Ma che sciatore era Roger? “Mi piaceva andare forte, anche troppo”, tanto da aver deciso di non sciare praticamente mai per la maggior parte della sua carriera per non incorrere in infortuni. LEGGI TUTTO