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    MotoGp, Ezpeleta: “Sprint? Pensavo i team avessero già informato i piloti”

    SPIELBERG – Nemmeno il tempo di ufficializzarla, e già la Sprint Race divide in MotoGp. Il nuovo format che entrerà in vigore nel 2023 è infatti stato annunciato nella giornata di sabato, ma già dal venerdì al Gp d’Austria diversi piloti si erano mostrati contrari alla sua introduzione. Quartararo, Bagnaia e Di Gianntantonio sono state alcune delle voci sfavorevoli al nuovo format che prevede una gara al sabato in ogni Gp dal 2023. Carmelo Ezpeleta, nella conferenza stampa in cui è stato annunciato l’arrivo della Sprint, ha risposto ad alcune delle critiche arrivate nelle ultime ore: “Ne abbiamo parlato con FIM, MSMA e IRTA a Silverstone e credevo che i team avessero già informato i piloti, in ogni caso ne ho parlato con tutti i piloti in Safety Commission ieri, il confronto è stato lungo e franco ed è normale che ci siano controversie, che qualcuno sia d’accordo e che qualcuno non lo sia, ma è sempre stato così nella storia del nostro sport quando abbiamo deciso di cambiare qualcosa – ha detto il CEO di Dorna -. Mi sarei stupito del contrario”.
    Sul sindacato dei piloti
    In conferenza stampa si è anche tornati a parlare della formazione di un sindacato dei piloti, ipotesi respinta così da Ezpeleta: “Io non conosco una categoria dove i piloti sono così ascoltati e protetti come la MotoGp, il sindacato dei piloti esiste già ed è la Safety Commission”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Ezpeleta risponde alle critiche sulla Sprint: “Ne ho parlato con tutti”

    SPIELBERG – La Sprint Race sbarca anche in MotoGp. Già nel venerdì di prove libere si è parlato molto, tra i piloti, di una novità che fin qui non ha messo tutti d’accordo. Quartararo, Bagnaia e Di Gianntantonio sono state alcune delle voci sfavorevoli al nuovo format che prevede una gara al sabato in ogni Gp dal 2023. Carmelo Ezpeleta, nella conferenza stampa in cui è stato annunciato l’arrivo della Sprint, ha risposto ad alcune delle critiche arrivate nelle ultime ore: “Ne abbiamo parlato con FIM, MSMA e IRTA a Silverstone e credevo che i team avessero già informato i piloti, in ogni caso ne ho parlato con tutti i piloti in Safety Commission ieri, il confronto è stato lungo e franco ed è normale che ci siano controversie, che qualcuno sia d’accordo e che qualcuno non lo sia, ma è sempre stato così nella storia del nostro sport quando abbiamo deciso di cambiare qualcosa – ha detto il CEO di Dorna -. Mi sarei stupito del contrario”.
    Le parole di Ezpeleta
    In conferenza stampa si è anche tornati a parlare della formazione di un sindacato dei piloti, ipotesi respinta così da Ezpeleta: “Io non conosco una categoria dove i piloti sono così ascoltati e protetti come la MotoGp, il sindacato dei piloti esiste già ed è la Safety Commission”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Ezpeleta: “Addio Suzuki? 22 moto numero ideale per il campionato”

    ROMA – In vista della stagione 2023, la MotoGp perde un pezzo. Suzuki ha infatti deciso di dire addio alla classe regina, risolvendo il contratto originariamente fino al 2026 e privando il campionato di due moto. Ciononostante, non sembra per nulla preoccupato Carmelo Ezpeleta. Il CEO di Dorna, pur non essendo particolarmente entusiasta della decisione della casa giapponese di lasciare la MotoGp, ha detto ai microfoni di Motorsport.com: “Per noi bastano già 20 moto per il mondiale, perciò trovo che 22 sia il numero ideale”.
    Le parole di Ezpeleta
    “Abbiamo raggiunto un accordo di principio con Suzuki dopo alcune discussioni” ha aggiunto Ezpeleta, senza sbilanciarsi più di tanto, in merito alla risoluzione del contratto con Suzuki. Infine, l’altra novità del 2023 riguarda la Yamaha. Visto che RNF-Yamaha passerà infatti ad Aprilia al termine del campionato, in occasione del prossimo anno la Yamaha sarà l’unica scuderia a non avere un team satellite. “Credo che sia una situazione che riguarderà solamente la prossima stagione e non gli anni successivi” ha spiegato il numero uno di Dorna. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Ezpeleta sull'addio di Suzuki: “Per il mondiale bastano 20 moto”

    ROMA – Con l’addio di Suzuki dalla MotoGp, a partire dalla prossima stagione la classe regina avrà 22 moto e non più 24. Un cambiamento indubbiamente significativo, che però non preoccupa Carmelo Ezpeleta. Il CEO di Dorna, pur non essendo particolarmente entusiasta della decisione della casa giapponese di lasciare la MotoGp, è apparso piuttosto tranquillo nelle parole rilasciate ai microfoni di Motorsport.com: “Per noi bastano già 20 moto per il mondiale, perciò trovo che 22 sia il numero ideale”.
    Sulla Yamaha
    Ezpeleta ha poi toccato altri due temi. Il primo è la risoluzione del contratto con la Suzuki, che legava le due parti fino al 2026, con il numero uno della Dorna si è limitato a dire: “Abbiamo raggiunto un accordo di principio con Suzuki dopo alcune discussioni”. Il secondo è la posizione della Yamaha, unica scuderia a non avere un team satellite nel 2023: “Credo che sia una situazione che riguarderà solamente la prossima stagione e non gli anni successivi”. RNF-Yamaha passerà infatti ad Aprilia al termine del campionato; tra i possibili sostituti, spicca il team VR46. LEGGI TUTTO

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    MotoGP: allarme prestazioni, i piloti sono al limite

    TORINO – Houston, abbiamo un problema. Nella MotoGP sempre più simile a un razzo della Nasa, con i piloti che si trasformano in astronauti che tra pulsanti, mappe, abbassatori nella gestione a ogni uscita di curva lottano per tenere in terra belve scatenate che farebbero di tutto per decollare. Di più, farli decollare. Ecco quindi che ad Assen, nell’ultimo GP prima della lunga sosta estiva (cinque settimane grazie all’annullamento della Finlandia ma così agognate da ragazzi distrutti dalla fatica), dopo tanti allarmi lanciati dai protagonisti della pista sono arrivate le prime ammissioni e le prime risposte importanti. Obiettivo fermare il continuo progresso delle prestazioni delle moto, a fronte di una componente umana che deve gestirle e che si trova al limite delle forze e delle possibilità.
    Lo dice chiaramente Andrea Bergami, l’ingegnere di pista della Brembo, l’azienda bermamasca che fornisce tutte gli impianti frenanti della MotoGP, un un’interessantissio colloquio con Giovanni Zamagni su Moto.it. «La MotoGP sta diventando sempre più impegnativa – chiarisce subito Bergami -. Negli ultimi quattro anni c’è stato un incremento del 10% per ogni stagione dell’energia frenante. Abbiamo adattato i freni, ma siamo arrivati al limite fisco del pilota».
    Attraverso le colonne di As, il quotidiano sportivo spagnolo che l’ha intervistato, Carmelo Ezpeleta manda un messaggio alle Case, impegnate (tutte in scia alla Ducati di Gigi Dall’Igna che ha decisamente spostato l’asticella delle prestazioni più in alto) alla ricerca ossessiva di più potenza e velocità. Il gran capo della Dorna, la società che gestisce le due ruote mondiali, già alle prese con la grana dell’addio Suzuki (sta cercando di portare dentro la Bmw), vuole frenare lo sviluppo (e quindi i costi) anche pensando a uno spettacolo che senza sorpassi e corpo a corpo (impediti dall’aerodinamica e dalla prestazioni) si sta riducendo sempre più. «Stiamo lavorando su un nuovo regolamento per il 2027 – dice Ezpeleta, ricordando che fino al 2026 c’è un accordo di stabilità scritto e firmato da tutti -. Vogliamo moto meno veloci. Con o senza l’approvazione dei costruttori». Una svolta. Pesante. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Ezpeleta: “Il Mugello è andato male, stiamo discutendo sui Gp in Italia”

    ROMA – La MotoGp rischia di perdere una tappa italiana: il Mugello e Misano sono in bilico. Parola di Carmelo Ezpeleta, amministratore delegato di Dorna Sports. Il capo dell’azienda che detiene i diritti commerciali del Motomondiale ha infatti rilasciato un’intervista a “motociclismo.es” dove ha detto: “Il Mugello è andato male rispetto ad altri weekend per varie ragioni. La Formula 1 ha sovrapposto Monaco con la tappa in Italia. Poi penso ci sia stato uno scarso lavoro di promozione di cui abbiamo già parlato”.
    Il fattore Rossi
    Certo i paesi interessati a ospitare una tappa della MotoGp non mancano, come ricorda Ezpeleta: “C’è un gran numero di richieste per ospitare Gran Premi in futuro e stiamo discutendo se mantenere il numero attuale di Gran Premi in Italia: se non avranno successo, non ce ne saranno ancora due nei prossimi anni. Gli eventi finora erano andati bene, ma ovviamente serve anche il pubblico. Tireremo le somme a Misano, ma in Spagna i tifosi non mancano mai”. E alla domanda se il ritiro di Valentino Rossi abbia potuto abbassare la resa del botteghino, Ezpeleta risponde: “C’era gente per il ritiro del suo numero 46. Ma credo che i tifosi siano andati avanti e poi Rossi non era famoso solo in Italia: in tutto il mondo il suo merchandising è venduto ancora oggi”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Ezpeleta: “Al Mugello poco pubblico, una tappa in Italia a rischio”

    ROMA – Una MotoGp senza Mugello o Misano? Per Carmelo Ezpeleta, amministratore delegato di Dorna Sports, è possibile. Il numero uno dell’azienda che gestisce i diritti commerciali del Motomondiale ha infatti rilasciato un’intervista a “motociclismo.es” dove ha affermato: “Il Mugello è andato male rispetto ad altri weekend per varie ragioni. La Formula 1 ha sovrapposto Monaco con la tappa in Italia. Poi penso ci sia stato uno scarso lavoro di promozione di cui abbiamo già parlato”.
    L’era post-Rossi
    Certo i paesi interessati a ospitare una tappa della MotoGp non mancano, come ricorda Ezpeleta: “C’è un gran numero di richieste per ospitare Gran Premi in futuro e stiamo discutendo se mantenere il numero attuale di Gran Premi in Italia: se non avranno successo, non ce ne saranno ancora due nei prossimi anni. Gli eventi finora erano andati bene, ma ovviamente serve anche il pubblico. Tireremo le somme a Misano, ma in Spagna i tifosi non mancano mai”. Il fattore Valentino Rossi ha influito sul numero dei biglietti? Secondo lo spagnolo solo in parte: “Durante la cerimonia di ritiro del numero 46 c’erano spettatori. Le persone hanno voltato pagina e Valentino non era popolare solo in Italia, ma era un’icona in tutto il mondo”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Ezpeleta: “Entro il 2027 dovremo ridurre i consumi”

    ROMA – Testa proiettata già al futuro per Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna, che ai microfoni di Marca ha raccontato cosa ha in mente per la MotoGp in vista dei prossimi anni, a partire da argomenti come la sostenibilità: “Entro il 2027 dovremo ridurre i consumi, ma stiamo lavorando per far sì che già dal 2024 il 60% della benzina sia sostenibile. Inoltre, insieme alle scuderie stiamo analizzando la questione delle ali”. Il 76enne di Barcellona ha poi svelato delle novità in merito al calendario della prossima stagione: “Posso già dire che non cominceremo in Qatar. Il nostro obiettivo è aumentare lo spettacolo perciò, anche se abbiamo già alcuni schemi, potrebbero esserci alcune variazioni”.
    Le parole di Ezpeleta
    Ezpeleta ha poi parlato della questione sorpassi: “Sotto questo punto di vista non abbiamo mai riscontrato difficoltà, ma è difficile che possano essercene di più. I due parametri principali restano sicurezza e sostenibilità economica. I team privati oggi possono competere senza il rischio di sparire”. Infine, sul livello in pista offerto dai protagonisti: “Negli anni 80 un livello come quello che vediamo oggi era utopia. I piloti sono tutti di altissimo livello e inoltre ci sono molte più persone competitive. Poi ovviamente sono presenti altri aspetti come la fortuna: se cadi puoi farti male o non farti nulla”. LEGGI TUTTO