consigliato per te

  • in

    MotoGp, Ciabatti: “Vogliamo essere ciò che è la Ferrari in Formula 1”

    ROMA – La Ducati non si pone limiti e cavalca l’onda dell’entusiasmo. Il doppio successo di Francesco Bagnaia tra Aragon e Misano spinge la casa di Borgo Panigale ad alzare l’asticella anche e soprattutto in vista del futuro. Innegabile la gioia del direttore sportivo, Paolo Ciabatti: “Siamo un costruttore abbastanza piccolo che investe molto in tecnologia e questi risultati sono molto importanti – ammette -, a Misano c’erano molti tifosi sugli spalti vestiti di giallo perché era la penultima gara che Rossi correva in Italia, ma speriamo che il prossimo anno quel giallo si trasformi in rosso perché Pecco è un pilota dell’accademia di Valentino, è un giovane pilota italiano e guida la Ducati, una moto italiana. Speriamo che in futuro Ducati e Bagnaia siano in MotoGp quello che la Ferrari è in F1“.
    Il nuovo Rossi
    In questi giorni è stato proprio Bagnaia a essere designato da qualcuno come l’erede di Valentino Rossi, prossimo al ritiro dalla MotoGp: “Il nuovo Rossi non esiste, perché Valentino è campione da più di vent’anni – ammette Ciabatti in un’intervista ai microfoni di ‘As’ -. La popolarità di questo sport è cresciuta grazie anche a lui. Penso che ci sia un solo Valentino Rossi e non ce ne saranno altri. È un personaggio come Michael Jordan. Ce ne sono tanti che sono bravissimi a basket, ma di Jordan ce n’è solo uno“. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Ciabatti: “Mi sarebbe piaciuto vincere una gara”

    ROMA – Ducati è reduce da un avvio di stagione controverso nel Mondiale 2021 di MotoGp. Il team italiano sta trovando ottime indicazioni dalle moto, che soprattutto in rettilineo si sono rivelate superiori alle concorrenti, oltre a mandare a podio più volte piloti sia ufficiali sia della squadra satellite. Le vittorie nelle prime tre gare dell’anno, però, sono andate tutte alla Yamaha. Di questo ha parlato Paolo Ciabatti, intervistato da Speedweek: “Ovviamente siamo soddisfatti – ha affermato il direttore sportivo del team di Borgo Panigale -. Abbiamo ottenuto due pole position e l’ultima l’abbiamo ottenuta con Zarco a Brno 2020. In più abbiamo piazzato due piloti sul podio in entrambe le gare di Doha. Quindi il bilancio è stato positivo. Ma se mi chiedete se mi sarebbe piaciuto vincere una gara, avrei risposto con un grande sì. Avremmo potuto vincere in entrambe le gare in Qatar. E Jorge Martin ha guidato la seconda gara per 18 giri da rookie, un risultato notevole”. C’è quindi discreta soddisfazione, soprattutto perché i risultati arrivano sia dalle moto del team ufficiale, che da quelle della squadra satellite della Pramac.
    Su Pramac
    Proprio della collaborazione tra Ducati ufficiale e Pramac ha parlato Ciabatti, che ha mostrato grande soddisfazione verso questa sinergia: “I loro successi non creano il minimo problema, perché le due squadre collaborano strettamente. Ducati si occupa di tutta la parte tecnica di Pramac e le moto sono assolutamente identiche, per cui siamo molto contenti. Non importa da quale squadra provenga la Ducati in pole o leader del campionato, siamo comunque felici”. Poi qualche parola su Jack Miller, reduce da un inizio di stagione al di sotto delle aspettative, anche per via della sindrome compartimentale per cui si è dovuto operare: “Ha iniziato ad avere problemi con il braccio verso la fine della prima gara, con un intorpidimento alle dita della mano destra. E nella seconda il guaio è peggiorato, così abbiamo optato per l’operazione. Il campionato sarà lungo e recupererà”. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Ciabatti: “Ducati soddisfatta, ma avremmo potuto vincere in Qatar”

    ROMA – Zero vittorie, ma tante buone indicazioni. L’inizio di stagione in MotoGp per la Ducati avrebbe potuto regalare maggiori soddisfazioni, ma gli ottimi segnali sono arrivati eccome. Di questo ha parlato Paolo Ciabatti in un’intervista a Speedweek: “Ovviamente siamo soddisfatti – ha affermato il direttore sportivo del team di Borgo Panigale -. Abbiamo ottenuto due pole position e l’ultima l’abbiamo ottenuta con Zarco a Brno 2020. In più abbiamo piazzato due piloti sul podio in entrambe le gare di Doha. Quindi il bilancio è stato positivo. Ma se mi chiedete se mi sarebbe piaciuto vincere una gara, avrei risposto con un grande sì. Avremmo potuto vincere in entrambe le gare in Qatar. E Jorge Martin ha guidato la seconda gara per 18 giri da rookie, un risultato notevole”. C’è quindi discreta soddisfazione, soprattutto perché i risultati arrivano sia dalle moto del team ufficiale, che da quelle della squadra satellite della Pramac.
    Su Miller
    Proprio della collaborazione tra Ducati ufficiale e Pramac ha parlato Ciabatti, che ha mostrato grande soddisfazione verso questa sinergia: “I loro successi non creano il minimo problema, perché le due squadre collaborano strettamente. Ducati si occupa di tutta la parte tecnica di Pramac e le moto sono assolutamente identiche, per cui siamo molto contenti. Non importa da quale squadra provenga la Ducati in pole o leader del campionato, siamo comunque felici”. Poi qualche parola su Jack Miller, reduce da un inizio di stagione al di sotto delle aspettative, anche per via della sindrome compartimentale per cui si è dovuto operare: “Ha iniziato ad avere problemi con il braccio verso la fine della prima gara, con un intorpidimento alle dita della mano destra. E nella seconda il guaio è peggiorato, così abbiamo optato per l’operazione. Il campionato sarà lungo e recupererà”. LEGGI TUTTO