consigliato per te

  • in

    F1, Bottas: “Sento di aver fallito in Mercedes”

    ROMA – In Formula 1 è tempo di bilanci a pochi giorni dalla fine del Mondiale. Soprattutto per Valtteri Bottas che nel 2022 correrà per l’Alfa Romeo, lasciando con più di qualche rimpianto la Mercedes. Il finlandese non usa mezzi termini: “Sicuramente mi sento, almeno in un certo senso, di aver fallito, ma guardando indietro credo di aver fatto tutto quello che potevo. Alfa Romeo? L’esperienza sarà importante andando avanti, pensando ai titoli costruttori che abbiamo vinto insieme, all’enorme quantità di punti fatti”, dichiara. 
    Le parole di Bottas
    Il rapporto con Lewis è sempre stato di rispetto assoluto, ma è il titolo a mancare nella bacheca di Bottas: “Con Hamilton siamo stati ottimi compagni di squadra – prosegue in una intervista rilasciata al New York Times -. Io ho ottenuto alcune vittorie, ho fatto un sacco di pole, quindi ho bisogno di portare queste cose buone con me: quando mi guardo indietro penso di aver ottenuto qualcosa. Forse non ancora quella grande coppa d’oro che mi sono detto che avrei vinto quando avevo sei anni, ma comunque qualcosa”. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Bottas: “Mercedes? Sento di aver fallito in un certo senso”

    ROMA – A pochi giorni dalla fine del Mondiale, è tempo di bilanci. Soprattutto per Valtteri Bottas che nel 2022 correrà per l’Alfa Romeo, lasciando con più di qualche rimpianto la Mercedes. Il finlandese non usa mezzi termini: “Sicuramente mi sento, almeno in un certo senso, di aver fallito, ma guardando indietro credo di aver fatto tutto quello che potevo. Alfa Romeo? L’esperienza sarà importante andando avanti, pensando ai titoli costruttori che abbiamo vinto insieme, all’enorme quantità di punti fatti”, dichiara. 
    Il rammarico per il titolo
    Il rapporto con Lewis è sempre stato di rispetto assoluto, ma è il titolo a mancare nella bacheca di Bottas: “Con Hamilton siamo stati ottimi compagni di squadra – prosegue in una intervista rilasciata al New York Times -. Io ho ottenuto alcune vittorie, ho fatto un sacco di pole, quindi ho bisogno di portare queste cose buone con me: quando mi guardo indietro penso di aver ottenuto qualcosa. Forse non ancora quella grande coppa d’oro che mi sono detto che avrei vinto quando avevo sei anni, ma comunque qualcosa”. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Bottas al fianco di Hamilton: “Lui lotta per il mondiale, farò il possibile per aiutarlo”

    JEDDAH – Il secondo tempo conquistato da Valtteri Bottas in qualifica permetterà al finlandese, nel Gran Premio d’Arabia Saudita, di scattare al fianco del suo compagno Lewis Hamilton. Una prestazione da incorniciare quella del finlandese che, grazie al secondo tempo, tiene dietro anche Max Verstappen dando un aiuto al suo compagno nella lotta al titolo: “Ovviamente voglio vincere la gara ma il primo obiettivo è concentrarci sul campionato. Lewis è ancora in lotta, io no e quindi farò del mio meglio per aiutarlo, cercando però di godermi la gara”, ha ammesso il pilota Mercedes a fine qualifica.
    Bottas aiuterà Hamilton nella lotta mondiale
    Un risultato che consente così a Mercedes di pianificare una strategia a due punte per difendersi dagli attacchi dell’olandese della Red Bull cercando così di far guadagnare qualche punto in più al britannico nella lotta al titolo mondiale di Formula 1: “Le qualifiche erano molto importanti, ho faticato nelle prove libere, ho dovuto cambiare il motore ma il team è stato fantastico nel completare il lavoro in tempo. L’ultimo giro è stato al limite e mi sono divertito però è una pista difficile. Giro dopo giro il grip un po’ cambia ma abbiamo fatto un ottimo lavoro”, ha concluso Bottas, pronto a mettersi al seevizio di Hamilton per consentire all’inglese di portare a casa l’ottavo titolo della sua carriera. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Bottas: “Hamilton in lotta per il mondiale, farò il meglio per aiutarlo”

    JEDDAH – Valtteri Bottas conquista il secondo tempo in qualifica e, nel Gran Premio d’Arabia Saudita, scatterà al fianco del suo compagno Lewis Hamilton. Una prestazione da incorniciare quella del finlandese che, grazie al secondo tempo, tiene dietro anche Max Verstappen dando un aiuto al suo compagno nella lotta al titolo: “Ovviamente voglio vincere la gara ma il primo obiettivo è concentrarci sul campionato. Lewis è ancora in lotta, io no e quindi farò del mio meglio per aiutarlo, cercando però di godermi la gara”, ha ammesso il pilota Mercedes a fine qualifica.
    Bottas al servizio di Hamilton
    Un risultato che consente così a Mercedes di pianificare una strategia a due punte per difendersi dagli attacchi dell’olandese della Red Bull cercando così di far guadagnare qualche punto in più al britannico nella lotta al titolo mondiale di Formula 1: “Le qualifiche erano molto importanti, ho faticato nelle prove libere, ho dovuto cambiare il motore ma il team è stato fantastico nel completare il lavoro in tempo. L’ultimo giro è stato al limite e mi sono divertito però è una pista difficile. Giro dopo giro il grip un po’ cambia ma abbiamo fatto un ottimo lavoro”, ha concluso Bottas.  LEGGI TUTTO

  • in

    F1: Hamilton comanda le libere 2 a Jeddah. Leclerc a muro: sessione interrotta

    JEDDAH – E’ di Lewis Hamilton il miglior tempo nelle prove libere 2 al Gran Premio dell’Arabia Saudita, valevole per la ventunesima e penultima tappa del Mondiale 2021 di Formula 1. Il britannico, con il tempo di 1:29.018, precede l’altra Mercedes di Valtteri Bottas e l’AlphaTauri di Pierre Gasly, in una sessione interrotta a pochi minuti dalla fine per una bandiera rossa esposta dopo un incidente a Charles Leclerc. Quando ci si avvicina al termine delle FP2, infatti, il monegasco della Ferrari perde il controllo della monoposto e finisce a muro alla curva 22, distruggendo esteriormente la monoposto. Da capire, invece, eventuali conseguenze per le componenti interne, in particolare la power unit. Il pilota, uscito dall’auto senza troppi problemi, sembra stare bene, ma per precauzione si è diretto immediatamente al centro medico.
    Gli altri tempi
    Max Verstappen chiude la sessione con il quarto tempo, davanti alle due Alpine di Fernando Alonso ed Esteban Ocon. Settimo tempo per l’altra Ferrari di Carlos Sainz, mentre Charles Leclerc prima dell’incidente deteneva il decimo tempo dietro a Yuki Tsunoda e alla Red Bull di Sergio Perez. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, prove libere 2 Gp Arabia Saudita: Hamilton davanti. Leclerc a muro nel finale

    JEDDAH – Lewis Hamilton è il più veloce nella seconda sessione di prove libere al Gran Premio dell’Arabia Saudita, ventunesimo e penultimo appuntamento stagionale della Formula 1. Il britannico, con il tempo di 1:29.018, precede l’altra Mercedes di Valtteri Bottas e l’AlphaTauri di Pierre Gasly, in una sessione interrotta a pochi minuti dalla fine per una bandiera rossa esposta dopo un incidente a Charles Leclerc. Quando ci si avvicina al termine delle FP2, infatti, il monegasco della Ferrari perde il controllo della monoposto e finisce a muro alla curva 22, distruggendo esteriormente la monoposto. Da capire, invece, eventuali conseguenze per le componenti interne, in particolare la power unit. Il pilota, uscito dall’auto senza troppi problemi, sembra stare bene, ma per precauzione si è diretto immediatamente al centro medico.
    Gli altri piloti
    Max Verstappen chiude la sessione con il quarto tempo, davanti alle due Alpine di Fernando Alonso ed Esteban Ocon. Settimo tempo per l’altra Ferrari di Carlos Sainz, mentre Charles Leclerc prima dell’incidente deteneva il decimo tempo dietro a Yuki Tsunoda e alla Red Bull di Sergio Perez. LEGGI TUTTO

  • in

    Valtteri Bottas: “Nel 2014 ero fissato con il peso, ho pensato di lasciare la F1”

    ROMA – Valtteri Bottas, ospite del podcast “Direct talk about me”, ha raccontato di uno dei momenti più bui della sua carriera in Formula 1, confessando di aver avuto problemi nell’accettare il suo peso. Il pilota finlandese ha spiegato come sia nata una vera e propria ossessione, che lo ha portato ad avere anche conseguenze sulla forma fisica: “Dovevo pesarmi ogni mattino e sera e il peso era sempre minore – ha raccontato -. Ero fissato e ossessionato, delle volte completavo un esercizio di corsa due volte, una con il mio allenatore, l’altro da solo senza farmi vedere. Pensavo che mi avrebbe fatto bene, ma alla lunga ovviamente non è stato così. Mi stancavo molto facilmente e non riuscivo a dormire, ogni notte mi svegliavo alle 4 del mattino e non riuscivo a riaddormentarmi. Questo ha influito sul mio benessere mentale: quando hai tolto ogni briciolo della tua forma fisica, anche il tuo lato mentale si svuota”.
    Le parole di Bottas
    I problemi hanno avuto risvolti pesanti anche sull’umore di Bottas, che con un aneddoto spiega la situazione in cui si trovava: “Dovevo prendere un aereo e la mia ex moglie mi ha augurato che il volo andasse bene. Io le ho risposto dicendo che non mi importava se l’aereo si fosse schiantato, in tal caso sarei semplicemente morto. Questo è il tipo di pensieri che ho iniziato ad avere, come se niente avesse avuto più importanza. Ho sofferto di un grave stato di affaticamento, puramente per la mia testardaggine. Allora dovevo ridurre il mio peso al minimo e ho perso completamente il controllo”. Uno degli eventi che ha influito sulla situazione di Bottas è anche stato l’incidente che ha poi portato alla morte di Jules Bianchi: “Fu un colpo duro, mi ci sono voluti due anni per recuperare: ho sofferto di aritmia e alcune volte ho pensato che fosse la fine. Ho cominciato a sentirmi svuotato, tutta la mia vita era la F1 e non mi piaceva per niente. Ho pensato di smettere”. Fortunatamente, la situazione con il tempo è migliorata: “Qualcosa doveva cambiare, ho preso troppe cose troppo sul serio. Mi sono fatto aiutare, ho cominciato a prendere tutto con più leggerezza e pian piano ho ritrovato la mia forma”. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, la confessione di Bottas: “Ero ossessionato dal peso, ho pensato di smettere”

    ROMA – “Dovevo pesarmi ogni mattino e sera e il peso era sempre minore. Ero fissato e ossessionato, delle volte completavo un esercizio di corsa due volte, una con il mio allenatore, l’altro da solo senza farmi vedere. Pensavo che mi avrebbe fatto bene, ma alla lunga ovviamente non è stato così”. Valtteri Bottas, ospite del podcast “Direct talk about me”, ha raccontato di uno dei momenti più bui della sua carriera in Formula 1, confessando di aver avuto problemi nell’accettare il suo peso. Il pilota finlandese ha spiegato come sia nata una vera e propria ossessione, che lo ha portato ad avere anche conseguenze sulla forma fisica: “Mi stancavo molto facilmente e non riuscivo a dormire, ogni notte mi svegliavo alle 4 del mattino e non riuscivo a riaddormentarmi. Questo ha influito sul mio benessere mentale: quando hai tolto ogni briciolo della tua forma fisica, anche il tuo lato mentale si svuota”.
    Il racconto di Bottas
    I problemi hanno avuto risvolti pesanti anche sull’umore di Bottas, che con un aneddoto spiega la situazione in cui si trovava: “Dovevo prendere un aereo e la mia ex moglie mi ha augurato che il volo andasse bene. Io le ho risposto dicendo che non mi importava se l’aereo si fosse schiantato, in tal caso sarei semplicemente morto. Questo è il tipo di pensieri che ho iniziato ad avere, come se niente avesse avuto più importanza. Ho sofferto di un grave stato di affaticamento, puramente per la mia testardaggine. Allora dovevo ridurre il mio peso al minimo e ho perso completamente il controllo”. Uno degli eventi che ha influito sulla situazione di Bottas è anche stato l’incidente che ha poi portato alla morte di Jules Bianchi: “Fu un colpo duro, mi ci sono voluti due anni per recuperare: ho sofferto di aritmia e alcune volte ho pensato che fosse la fine. Ho cominciato a sentirmi svuotato, tutta la mia vita era la F1 e non mi piaceva per niente. Ho pensato di smettere”. Fortunatamente, la situazione con il tempo è migliorata: “Qualcosa doveva cambiare, ho preso troppe cose troppo sul serio. Mi sono fatto aiutare, ho cominciato a prendere tutto con più leggerezza e pian piano ho ritrovato la mia forma”. LEGGI TUTTO