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    MotoGp, Gp Americhe: nuovo ritardo nella consegna dei materiali

    ROMA – “Abbiamo un altro problema con l’aereo merci: un guasto mentre faceva rottia verso Austin. Stando così le cose, il materiale potrebbe arrivare solo giovedì all’ora di pranzo con i team ufficiali MotoGp che questa volta sono i più colpiti sono “. Così sui social il giornalista Simon Patterson ha annunciato un nuovo ritardo di consegna dei materiali per la MotoGp, stavolta in vista del Gran Premio degli Stati Uniti. Un’altra tegola dunque per il Motomondiale, già costretto a rimaneggiare il programma del Gp d’Argentina. Sarà la Moto2 ad anticipare le prove libere e le qualifiche (venerdi alle 09:00 ora locale e sabato alle 12:35 ora locale).
    Aerei e ritardi
    Ancora una corsa contro il tempo, dunque, per la MotoGp, che si prepara al Gran Premio delle Americhe in Texas. Dopo i ritardi nella gara argentina, molti addetti ai lavori hanno sollevato dubbi per un’altra trasferta a lunga gittata. Tra Termas de Rio Hondo e Austin ci sono infatti circa 10mila kilometri. Il CEO di Dorna, Carmelo Ezpeleta, lamentava della poca disponibilità di aerei cargo, quasi tutti russi e a cui è stato vietato il transito nello spazio aereo di molti paesi del mondo. La logistica del Motomondiale fa un altro buco dell’acqua e il paddock inizia ad interrogarsi sulla tenuta real del calendario. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, altri ritardi: “Aereo cargo rotto, team ufficiali penalizzati”

    ROMA – “C’è stato un altro problema con l’aereo merci, che si è rotto mentre stava andando verso Austin. Allo stato attuale delle cose, un certo numero di squadre riceveranno il loro materiale solo giovedì all’ora di pranzo. Tranne che questa volta, i più colpiti sono i team ufficiali MotoGp”. Così sui social il giornalista Simon Patterson ha annunciato un nuovo ritardo di consegna dei materiali per la MotoGp, stavolta in vista del Gran Premio degli Stati Uniti. Un’altra tegola dunque per il Motomondiale, già costretto a rimaneggiare il programma del Gp d’Argentina. Sarà la Moto2 ad anticipare le prove libere e le qualifiche (venerdi alle 09:00 ora locale e sabato alle 12:35 ora locale).
    Trasferte intercontinentali
    Ancora una corsa contro il tempo, dunque, per la MotoGp, che si prepara al Gran Premio delle Americhe in Texas. Dopo i ritardi nella gara argentina, molti addetti ai lavori hanno sollevato dubbi per un’altra trasferta a lunga gittata. Tra Termas de Rio Hondo e Austin ci sono infatti circa 10mila kilometri. Il CEO di Dorna, Carmelo Ezpeleta, lamentava della poca disponibilità di aerei cargo, quasi tutti russi e a cui è stato vietato il transito nello spazio aereo di molti paesi del mondo. Ora la situazione si ripete per la seconda volta consecutiva e il paddock è in fibrillazione. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: Marc Marquez correrà il Gp delle Americhe ad Austin

    ROMA – Ora è ufficiale: Marc Marquez sarà della partita al Gran Premio delle Americhe, valevole per la quarta tappa del Mondiale 2022 di MotoGp. Ad annunciare il rientro del pilota, fermato dopo il ritorno della diplopia poco più di due settimane fa, è stata la Honda, che ha comunicato la presenza del Cabroncito sul circuito di Austin. “Dopo le buone sensazioni avute nel test in sella alla Honda CBR-600 e avendo avuto l’ok dei medici ho deciso di correre, ci vediamo a Austin” – ha scritto Marquez sui social, mentre ai canali ufficiali della Honda afferma: “Non mi pongo alcun obiettivo, l’importante è essere tornato in sella alla moto. Ho ricordi incredibili in Texas, ma so anche che avrò molto lavoro arretrato da recuperare dato che ho dovuto saltare la tappa in Argentina”.
    Il commento di Espargaro
    Anche Pol Espargaro ha parlato in vista del Gran Premio delle Americhe: “L’anno scorso Austin è stata una pista sulla quale ho sofferto parecchio, ma credo che le novità del prototipo 2022 mi permetteranno di essere più efficace – le sue parole -. La classifica del campionato è ancora cortissima, nulla è perduto, ma serve tornare a conquistare punti importanti come siamo riusciti a fare all’inizio della stagione in Qatar”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez torna ad Austin: correrà il Gp delle Americhe

    ROMA – Marc Marquez correrà il Gran Premio delle Americhe, quarto appuntamento stagionale della MotoGp. Ad annunciare il rientro del pilota, fermato dopo il ritorno della diplopia poco più di due settimane fa, è stata la Honda, che ha comunicato la presenza del Cabroncito sul circuito di Austin. “Dopo le buone sensazioni avute nel test in sella alla Honda CBR-600 e avendo avuto l’ok dei medici ho deciso di correre, ci vediamo a Austin” – ha scritto Marquez sui social, mentre ai canali ufficiali della Honda afferma: “Non mi pongo alcun obiettivo, l’importante è essere tornato in sella alla moto. Ho ricordi incredibili in Texas, ma so anche che avrò molto lavoro arretrato da recuperare dato che ho dovuto saltare la tappa in Argentina”.
    Le parole di Espargaro
    Anche Pol Espargaro ha parlato in vista del Gran Premio delle Americhe: “L’anno scorso Austin è stata una pista sulla quale ho sofferto parecchio, ma credo che le novità del prototipo 2022 mi permetteranno di essere più efficace – le sue parole -. La classifica del campionato è ancora cortissima, nulla è perduto, ma serve tornare a conquistare punti importanti come siamo riusciti a fare all’inizio della stagione in Qatar”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Gp delle Americhe: Marquez sempre vincitore ad Austin

    ROMA – È Marc Marquez il vero cowboy nel profondo Texas. Dall’edizione del 2013, la prima per il Gran Premio delle Americhe, lo spagnolo di Cervera – in sella alla sua Honda – ha lasciato solo le briciole agli avversari. Solo Alex Rins, nel 2019, è stato capace di sottrargli lo scettro del rodeo, complice anche la caduta dello stesso Marquez, che in quella gara partiva già dalla pole position. Questo weekend, però, l’otto volte campione del mondo potrebbe non esserci a causa della diplopia. Nulla è ufficiale ancora sul fronte dell’Ala dorata, che deve ancora emettere un comunicato a riguardo.
    I dati del circuito
    Il tracciato di Austin è lungo 5,5 kilometri per un totale di 20 curve (11 a sinistra e 9 a destra). Mentre il rettilineo, punto di forza – almeno sulla carta – delle motorizzate Ducati è lungo 1.200 metri. Il senso di guida è antiorario, aspetto che piace molto a Marc Marquez e che forse gli ha consentito di rafforzare anno dopo anno il suo record di giro veloce in gara (2:03.575 nel 2014 con una velocità media di 160 km/h circa). Nel 2019, anno in cui si è corso per l’ultima volta in Texas, a trionfare in MotoGp è sempre stato Marc Marquez, con Fabio Quartararo (Yamaha) e Pecco Bagnaia (Ducati) alle sue spalle. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Gp delle Americhe: il rodeo di Austin è sempre di Marquez

    ROMA – Finora, a collezionare vittorie ad Austin è stato solo Marc Marquez. Dal 2013, anno in cui è stato istituito il Gran Premio delle Americhe, lo spagnolo di Cervera – in sella alla sua Honda – ha lasciato solo le briciole agli avversari. Solo Alex Rins, nel 2019, è stato capace di sottrargli lo scettro del rodeo, complice anche la caduta dello stesso Marquez, che in quella gara partiva già dalla pole position. Questo weekend, però, l’otto volte campione del mondo potrebbe non esserci a causa della diplopia. Nulla è ufficiale ancora sul fronte dell’Ala dorata, che deve ancora emettere un comunicato a riguardo.
    Gp delle Americhe: tutti i dati
    Il tracciato di Austin è lungo 5,5 kilometri per un totale di 20 curve (11 a sinistra e 9 a destra). Mentre il rettilineo, punto di forza – almeno sulla carta – delle motorizzate Ducati è lungo 1.200 metri. Il senso di guida è antiorario, aspetto che piace molto a Marc Marquez e che forse gli ha consentito di rafforzare anno dopo anno il suo record di giro veloce in gara (2:03.575 nel 2014 con una velocità media di 160 km/h circa). L’ultima edizione del Gran Premio delle Americhe si è svolta l’anno scorso e ha visto vittorioso sempre Marc Marquez, con Fabio Quartararo (Yamaha) e Pecco Bagnaia (Ducati) a completare il podio MotoGp. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: in Texas cantieri per sistemare la pista di Austin

    ROMA – I piloti dopo il Gran Premio delle Americhe dell’anno scorso si sono in coro lamentari dell’asfalto. Ora però, “un po’ di lifting”, come scrivono dallo stesso canale ufficiale della pista, punta a rimettere a posto il circuito texano. La MotoGp aveva infatti avvertito i manutentori dell’asfalto di Austin sulle criticità del pavimento stradale e si corre ai ripari. Cantieri sono infatti partiti sulla maggior parte della superficie, specie in Curva 2 e in Curva 10, punti già attenzionati da Valentino Rossi durante il Gran Premio dello scorso anno.
    Cantiere aperto
    I lavori stanno proseguendo in fretta, addirittura in anticipo rispetto alla tabella di marcia. L’obiettivo è essere pronti per l’edizione 2022 del Gran Premio delle Americhe, in programma il prossimo 10 aprile. I problemi però non riguardano solo la parte più superficiale dell’asfalto e vanno risolti attuando diverse strategie, tenendo conto che il circuito non può essere riasfaltato per intero. Si spera ora che questi interventi sulla superficie stradale di Austin siano sufficienti a calmare gli animi dei piloti, decisamente insoddisfatti del circuito texano. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: cantieri sul circuito di Austin, si lavora sulle buche

    ROMA – Dopo le polemiche che hanno accompagnato lo scorso GP delle Americhe, il COTA (Circuit of The Americas) si rifà il look. “Un po’ di “lifting”, come scrivono dallo stesso canale ufficiale della pista. La MotoGp aveva infatti avvertito i manutentori dell’asfalto di Austin sulle criticità del pavimento stradale e in Texas corrono ai ripari. Cantieri sono infatti partiti sulla maggior parte della superficie, specie in Curva 2 e in Curva 10, punti già attenzionati da Valentino Rossi durante il Gran Premio dello scorso anno.
    Obiettivo aprile
    I lavori stanno proseguendo in fretta, addirittura in anticipo rispetto alla tabella di marcia. L’obiettivo è essere pronti per l’edizione 2022 del Gran Premio delle Americhe, in programma il prossimo 10 aprile. I problemi però non riguardano solo la parte più superficiale dell’asfalto e vanno risolti attuando diverse strategie, tenendo conto che il circuito non può essere riasfaltato per intero. Non resta dunque che aspettare, sperando che il “lifting” texano basti a soddisfare le richieste dei piloti. LEGGI TUTTO