Finisce questo week-end il trittico europeo della Formula 1 che ha vissuto Gran Premi entusiasmanti e ricchi di colpi di scena in luoghi che hanno fatto la storia del motorsport.
Si giunge così a Silverstone, un tracciato dove la Formula 1 è nata e si è fatta conoscere nel corso degli anni.
La pista inglese non è più veloce come un tempo, ma presenta sempre i lunghi rettilinei e le curve veloci che l’anno resa famosa e tanto amata dai piloti.
Nel 2009 il tracciato ha subito un profondo cambiamento e la griglia di partenza è stata spostata in un’altra zona del tracciato, ma ciò non ha cambiato il fascino di Silverstone.
La difficoltà maggiore per i piloti è sempre quella di trovare il ritmo su questa pista che presenta curva in successione dove sbagliarne una significa sbagliarle tutte, ma anche per la Pirelli questo week-end non sarà affatto semplice.
In questa pista la Pirelli ha sempre portato le gomme più dure a causa delle difficoltà che si nascondono tra le curve di Silverstone e anche quest’anno la scelta è ricaduta sulle mescole: Soft (fascia gialla), Medium (fascia bianca) Hard (fascia blu ghiaccio).
Sarà quindi il Gran Premio di esordio per la mescola Hard, ma per capire meglio questa scelta dobbiamo analizzare i dati fornitici dai tecnici della Pirelli che classificano ogni pista attraverso 5 parametri con una scala che va da 1 (minimo) a 5 (massimo).
Partendo proprio dalle caratteristiche della pista si vede che l’Abrasione dell’asfalto ha un valore pari a 3, mentre l’Aderenza offerta dal tracciato raggiunge il valore 4.
L’aderenza ha un valore così alto perché Silverstone viene molto utilizzata durante l’anno e presenta quindi uno strato di gomma permanente.
Passando invece alle gomme si vede subito che non sarà un Gran Premio facile per le coperture Pirelli. Lo Stress e le Forze Laterali hanno il valore massimo, 5, questo perché ci sono lunghi curvoni che mettono a dura prova le mescole della Pirelli e cambi di direzione ad elevata velocità che portano molto stress sulla gomma.
Anche la Deportanza, con un valore pari a 4, giocherà un ruolo fondamentale per la “vita” delle gomme che dovranno sopportare bene tutto il carico aerodinamico generato dalle vetture.
Per quanto riguarda i dati tecnici, la Pirelli ha reso noti:
Pressioni minime alla partenza: 24 psi sull’anteriore e 22 psi sul posteriore;
Camber massimo consentito: -2,75° sull’anteriore e -1,75° sul posteriore.
GP Gran Bretagna F1 2018: Le scelte dei piloti
Si nota subito una certa omogeneità nella scelta dei set di Soft in quanto tutti i piloti di prima “fascia” hanno deciso di optare per 8 set di gomme gialle, mentre solo Max Verstappen ne ha portate 7. Scelte identiche anche sui restanti due mescole per Lewis Hamilton, Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen con 4 Medium e una sola Hard, mentre Valtteri Bottas e Daniel Ricciardo hanno 2 set di Hard e 3 di Medium.
Strategia completamente offensiva per la ToroRosso che porta ben 10 set di Soft, 2 di Medium e un solo set di Hard.
Concludiamo infine con le parole di Mario Isola, responsabile del settore Motorsport della Pirelli, che ci spiega come il tracciato di Silverstone è tra i più difficili per le gomme: “Silverstone rappresenta sempre una grande sfida per i pneumatici, con carichi laterali che possono arrivare fino a circa 5g. Per questo motivo abbiamo deciso di nominare la mescola hard, al debutto in questa stagione. Tutta la gamma 2018 è di uno step più morbida rispetto allo scorso anno, quindi le mescole sono quasi equivalenti a quelle del 2017. Come abbiamo potuto vedere anche dai dati ricavati dalle competizioni GT su questo tracciato, il nuovo asfalto dovrebbe portare a un abbassamento dei tempi sul giro, con più carichi sui pneumatici. Per questo motivo abbiamo deciso di non portare mescole più morbide quest’anno. Il meteo in Gran Bretagna è sempre imprevedibile, quindi i team dovranno essere pronti a tutto”.
Ricordiamo infine che in questo Gran Premio torneranno le mescole con il battistrada ribassato di 0,4mm per evitare il blistering che anche in Austria ha fatto molto discutere.