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    Medvedev tra presente e futuro: ‘Sinner il più freddo sotto pressione”

    Daniil Medvedev nella foto – Foto Antonio Fraioli

    Daniil Medvedev ha rivelato a Tennis Channel le sue scelte sui migliori giocatori delle ATP Finals in diverse categorie. Se per il gioco mentale ha scelto se stesso, ha indicato Carlos Alcaraz come il tennista con la migliore connessione con il pubblico e il tocco più delicato. Per quanto riguarda la freddezza sotto pressione, il russo non ha avuto dubbi: Jannik Sinner.
    Secondo Dinara Safina, ex tennista russa che segue da vicino l’evoluzione del connazionale, Medvedev deve reinventarsi per tornare ai massimi livelli: “L’ho visto molto stanco a Torino e questo influisce molto sul suo stato emotivo”, ha dichiarato a TennisMajors. “Ha bisogno di riposare. Penso che un paio di belle vittorie potrebbero dargli molta fiducia, ma le stelle dovranno allinearsi se vuole vincere un altro Slam. C’è molta competizione”.
    Lo stesso Medvedev, nella sua ultima conferenza stampa, ha ammesso la necessità di reinventarsi per tornare a competere ai massimi livelli, consapevole che il tennis sta vivendo una fase di grande evoluzione con l’ascesa di giovani talenti come Sinner e Alcaraz.
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    Il sogno americano di Basavareddy: da Stanford alle Next Gen Finals in pochi mesi

    Nishesh Basavareddy USA, 02.05.2005

    Nishesh Basavareddy è la storia sorpresa del tennis del 2024. Da studente universitario a qualificato per gli Australian Open 2025 e le Next Gen ATP Finals, il suo è un vero e proprio sogno americano che merita di essere raccontato.
    Nato a Newport Beach da genitori indiani, Basavareddy si è innamorato del tennis fin da bambino, guardando i suoi fratelli maggiori giocare. A 3 anni già cercava di scoprire questo sport, ma la svolta arrivò a 8 anni quando la famiglia si trasferì in Indiana. A 16 anni il salto di qualità, vincendo il torneo della Fondazione Rajeev Ram, che divenne suo mentore.
    Studente di Data Science a Stanford con una borsa di studio tennistica, Basavareddy ha dovuto mettere in pausa gli studi per l’esplosione della sua carriera: due titoli Challenger (Tiburon e Puerto Vallarta), quattro finali e un incredibile record di 47 vittorie su 63 partite nel 2024.Chi lo conosce lo descrive come un giocatore completo, con vocazione offensiva ma grande abilità negli scambi lunghi. Il suo rovescio è versatile nel cambiare direzione, altezza e velocità, mentre il diritto è molto incisivo. Alcaraz è la sua grande fonte d’ispirazione.In pochi mesi ha scalato 312 posizioni nel ranking ATP, raggiungendo il numero 139. Un’ascesa che gli è valsa un invito per il tabellone principale degli Australian Open 2025 e un posto alle Next Gen Finals di dicembre.
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    Il tennis non si ferma: dal matrimonio Keys-Fratangelo alle Next Gen Finals, tutti gli eventi di dicembre. Zheng senza Riba a Melbourne

    Madison Keys e Bjorn Fratangelo nella foto – Foto Getty Images

    NEXT GEN A JEDDAHSi avvicina il momento delle Next Gen ATP Finals 2024 (18-22 dicembre). Nishesh Basavareddy diventa ufficialmente il settimo qualificato, unendosi ad Arthur Fils, Alex Michelsen, Jakub Mensik, Juncheng Shang, Tien e Luca Van Assche. Il ventenne americano, numero 139 del ranking, ha meritato la qualificazione grazie a un ottimo finale di stagione con due titoli Challenger e due finali. Resta solo un posto da assegnare.
    ZHENG E IL CAMBIO DI COACHQinwen Zheng affronterà l’Australian Open 2025 senza il suo allenatore Pere Riba, che si sottoporrà a un intervento all’anca. L’IMG ha scelto Dante Bottini come sostituto temporaneo per il primo Slam dell’anno, dove la cinese dovrà difendere la finale raggiunta nel 2024. Bottini, che ha lavorato in passato con Nishikori, Jarry e Dimitrov, manterrà una comunicazione quotidiana con Riba.
    IL CALENDARIO DI DICEMBREIl tennis non si ferma nemmeno a dicembre. Dopo le Next Gen Finals a Jeddah, la nuova stagione inizierà il 27 dicembre con la United Cup, seguita il 29 dal torneo di Brisbane (ATP 250 e WTA 500) ed il 30 dicembre partiranno ATP 250 Hong Kong e WTA 250 di Auckland.
    KEYS SPOSA FRATANGELOMadison Keys e Bjorn Fratangelo hanno coronato sette anni di fidanzamento con il matrimonio. Una celebrazione speciale che ha visto la partecipazione di numerosi colleghi del circuito, con Fratangelo ritiratosi nel 2023.
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    Volandri difende Sinner: ‘Una squalifica sarebbe la più grande ingiustizia della storia’

    Filippo Volandri – Foto FITP

    Filippo Volandri, capitano dell’Italia di Coppa Davis, ha difeso con forza Jannik Sinner riguardo la possibile squalifica che potrebbe arrivare dal TAS dopo il ricorso della Wada in seguito al testo positivo al clostebol.
    “Non voglio nemmeno pensare a una possibile squalifica di Sinner, data la sua onestà e le prove irrefutabili che ha fornito”, ha dichiarato l’ex tennista. “Se c’è una persona che può tenere la testa alta, quella è Jannik. Una squalifica sarebbe la più grande ingiustizia della storia”.
    Parole nette quelle del capitano azzurro, che difende a spada tratta uno dei protagonisti del successo italiano in Coppa Davis.
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    La confessione di Johnson: “Dopo aver perso con Sinner volevo ritirarmi, pensavo fosse scarso”

    Steve Johnson nella foto

    Una storia che racconta perfettamente l’evoluzione di Jannik Sinner e quanto le prime impressioni possano essere ingannevoli. Steve Johnson ha rivelato un aneddoto esilarante sul suo primo incontro con l’attuale numero 1 del mondo, avvenuto a Roma nel 2019.
    L’INCONTRO A ROMA“Ero numero 59 del mondo e dovevo affrontare un ragazzino locale di 17 anni sul Centrale”, racconta Johnson. “Ho visto questo ragazzo magrissimo e ho pensato che sarebbe stato imbarazzante perdere. Ho vinto facilmente il primo set 6-1”. Ma le cose cambiarono rapidamente: Sinner vinse 1-6 6-1 7-5, nonostante Johnson avesse servito sul 4-1 nel terzo set e avesse avuto anche un match point sul 5-3.
    LA REAZIONE DRAMMATICA“Tornato negli spogliatoi, ho chiamato il mio agente dicendogli di cancellare tutti i miei impegni, che mi ritiravo dal tennis”, confessa Johnson. “Non potevo accettare la vergogna di perdere con quel ragazzo. Gli ho detto che avevo perso contro un diciassettenne scarsissimo che non avrebbe mai più vinto una partita in vita sua, se non quella contro di me”.
    LA PREVISIONE SBAGLIATACuriosamente, sia l’allenatore che l’agente di Johnson videro qualcosa di speciale in Sinner, suggerendo al loro giocatore di dare tempo al giovane italiano, prevedendo che sarebbe diventato un grande campione. Una visione che si è rivelata profetica, considerando che poco più di un anno dopo Sinner raggiungeva i quarti al Roland Garros.
    L’IRONIA DEL DESTINO“Sono felice di vedere quanto sono bravo a individuare i talenti”, scherza oggi Johnson. “Non potevo immaginare che cinque anni dopo sarebbe stato al vertice del tennis mondiale, ma sono contento di essere una nota a piè di pagina nella sua storia grazie a questa partita”.
    LA CRESCITA DI SINNERA differenza di Alcaraz, che è sempre stato visto come un predestinato, il tennis di Sinner a 17 anni non lasciava presagire un futuro così brillante. È stato il duro lavoro a portare l’italiano al vertice del tennis mondiale, dimostrando che le prime impressioni possono essere fuorvianti e che il talento può manifestarsi in modi diversi.
    Un aneddoto che non solo fa sorridere, ma che racconta perfettamente le emozioni dello sport e come il tempo possa cambiare drasticamente le prospettive.
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    Furlan: ‘Anno pazzesco per Paolini, ora ispirazione Sinner per crescere ancora’”

    Jasmine Paolini nella foto – Foto Getty Images

    Renzo Furlan, coach di Jasmine Paolini, ha tracciato in un’intervista a Tuttosport il bilancio di una stagione straordinaria e delineato i piani per il futuro della numero 4 del mondo.
    UN 2024 DA INCORNICIARE“È stato un anno pazzesco”, ha dichiarato Furlan, “dal titolo 1000 a Dubai alle due finali Slam, dall’oro olimpico nel doppio con Sara Errani ai quattro tornei vinti insieme. Una stagione straordinaria, ma ora dobbiamo concentrarci sui prossimi impegni”.
    IL PROGRAMMADopo un meritato riposo fino al 1-2 dicembre, Paolini riprenderà gli allenamenti in vista della United Cup a Sydney. “L’annata è durata fino al 20 novembre, con tantissime partite in singolare e doppio. Aveva bisogno di 10 giorni per staccare. Prima di Natale partiremo per l’Australia, dove giocheremo ad Adelaide prima dello Slam di Melbourne”.
    GLI OBIETTIVI TECNICI“Continueremo a lavorare sul servizio, molto migliorato ma ancora discontinuo”, ha spiegato Furlan. “Ha fatto notevoli progressi nel diritto difensivo e proveremo a farle usare di più il rovescio lungolinea che può diventare un valore aggiunto”.
    L’ISPIRAZIONE SINNER“Per alcuni accorgimenti tecnici ci siamo ispirati a Sinner”, ha rivelato Furlan. “La sua forza sta nel grande timing sulla palla unito a una stabilità che gli viene dallo sci. Non è solo un numero 1, in questo momento è dominante, lo abbiamo visto alle Finals. È un’epoca d’oro per il tennis italiano. Nel femminile l’età delle nostre giocatrici è più alta, ma abbiamo una top 5 e altre tre nelle prime 100. Mi auguro che sull’onda di questi brillanti risultati arrivino altre ragazze”.
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    Thiem, un ultimo regalo ai tifosi: parteciperà all’esibizione di Caen

    Dominic Thiem – Foto Getty Images

    Dominic Thiem non ha ancora finito con il tennis. Dopo il commovente ritiro all’ATP 500 di Vienna lo scorso ottobre, l’ex numero 3 del mondo ha accettato di partecipare a un ultimo evento prima della fine dell’anno: il torneo di esibizione di Caen.L’austriaco condividerà il campo anche con Richard Gasquet e Ugo Humbert nel tradizionale evento di dicembre, regalando ai tifosi un’ultima occasione di vederlo in azione.
    Thiem aveva deciso di appendere la racchetta al chiodo dopo anni difficili in cui non era mai riuscito a ritrovare la fiducia dei tempi migliori. La sua ultima partita ufficiale si era conclusa con una sconfitta davanti al pubblico di casa a Vienna contro il nostro Luciano Darderi.Una bella notizia per i fan che potranno godere ancora una volta del tennis dell’ex campione dello US Open prima del suo definitivo addio alle competizioni.
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    Lahyani ‘il cantante’, Michelsen l’outsider e quel Nadal che doveva vincere ‘solo’ due Roland Garros

    Mohamed Lahyani nella foto

    Un articolo che raccoglie tre storie diverse dal mondo del tennis: dall’aneddoto divertente su Lahyani alle confessioni di una giovane promessa, fino al ricordo di Santoro su un giovanissimo Nadal.
    LAHYANI, IL CANTANTE ARBITROMohamed Lahyani è diventato uno dei personaggi più caratteristici del circuito. Come racconta Thanasi Kokkinakis in una divertente conversazione con Shapovalov e Thiem, l’arbitro svedese è famoso per il suo modo unico di cantare i punti, aggiungendo “dramma” alla sua intonazione nei momenti più importanti.
    MICHELSEN SI RACCONTAAlex Michelsen, numero 42 ATP a soli 20 anni e qualificato per le NextGen Finals, ha rivelato: “Due anni fa pensavo fosse impossibile diventare tennista professionista. Sono sempre stato un giocatore solido, ma mai eccezionale come Alcaraz o Rune, che sapevamo sarebbero diventati fortissimi fin da giovani”.Il giovane americano ha anche sottolineato l’importanza della preparazione fisica: “Il lavoro in palestra è fondamentale, soprattutto per come sta evolvendo il tennis oggi. La coordinazione è un fattore chiave per un fisico come il mio, anche se ho ancora molto da migliorare”.
    IL RICORDO DI SANTORO SU NADALIn occasione del ritiro di Nadal, Fabrice Santoro ha ricordato il suo primo incontro con il maiorchino: “La prima volta che sentii parlare di Nadal fu a Monte Carlo. Albert Costa mi disse: ‘Vedi quel ragazzino che si sta allenando? In Spagna riponiamo grandi speranze in lui. Penso che vincerà uno o due Roland Garros’. Ha sbagliato di 11 o 12”, ha scherzato l’ex tennista francese, riferendosi ai 14 titoli di Nadal a Parigi.
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