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    Djokovic su Sinner: “La vera sfida è rimanere al vertice”

    Novak Djokovic classe 1987 – Foto Getty Images

    In una recente intervista alla Gazzetta dello Sport, Novak Djokovic ha condiviso le sue riflessioni sul futuro di Jannik Sinner e sulle sfide che attendono il giovane campione italiano.Il campione serbo, pur riconoscendo l’ottimo momento di Sinner, ha sottolineato come la vera sfida non sia tanto raggiungere i vertici del tennis mondiale, quanto mantenersi a quei livelli nel lungo periodo: “Mi sembra che se la stia cavando bene anche senza i miei consigli. Tuttavia, vincere i primi due Slam e diventare numero uno al mondo è una cosa, rimanere a quel livello per molti anni è tutt’altra storia.”
    Djokovic ha poi identificato gli elementi chiave per una carriera di successo a lungo termine: “Prima di tutto, è fondamentale circondarsi di un team competente di cui ci si possa fidare. Poi, bisogna trovare il giusto equilibrio tra vita professionale e personale.”
    Il campione serbo ha anche riconosciuto l’unicità di ogni atleta nel tennis: “Siamo tutti diversi in uno sport individuale. Quello che funziona per me non necessariamente funziona per gli altri, ma mi sembra che Jannik abbia capito di cosa ha bisogno.”
    Guardando al futuro, Djokovic ha evidenziato quella che secondo lui sarà la prossima sfida per Sinner: “L’obiettivo successivo sarà trovare la formula giusta per investire al meglio sul proprio corpo per prevenire gli infortuni, mantenersi in salute, motivato e, soprattutto, appassionato al tennis.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Fernando Vicente e la sfida mentale di Rublev: “I russi sono troppo Infelici”

    Andrey Rublev nella foto – Foto Antonio Fraioli

    In un’approfondita intervista al portale Championat, Fernando Vicente, storico allenatore di Andrey Rublev, ha offerto uno spaccato interessante sulla mentalità dei tennisti russi e sulle sfide che il suo pupillo deve affrontare per raggiungere il massimo livello.
    Vicente, che allena Rublev da nove anni, ha evidenziato i progressi mentali mostrati dal russo nelle recenti ATP Finals, nonostante i risultati non siano stati positivi. “Rispetto all’anno scorso, quando dopo un set perso era un disastro mentale, quest’anno ha mostrato un atteggiamento migliore. Sono orgoglioso del suo comportamento in campo, anche se mi rattrista che tanto impegno non abbia portato risultati”, ha spiegato l’allenatore spagnolo.
    Parlando della mentalità russa, Vicente ha condiviso un’osservazione interessante: “I russi sono persone molto sincere e naturali, non fingono. È molto facile lavorare con loro, ma l’unica cosa che non mi piace, e ne parlo spesso con Marat Safin, è che tendono a essere troppo infelici”. Un aspetto che ha spinto Vicente a chiedere proprio a Safin di aiutare Rublev a comprendere meglio queste dinamiche culturali.
    Per quanto riguarda il 2024, l’allenatore ha valutato con un “4 su 10” il comportamento in campo di Rublev, ricordando anche l’incidente di Dubai che ha portato alla sua squalifica. Nonostante ciò, Vicente rimane ottimista sul futuro: “Non sono d’accordo con chi dice che non vincerà mai uno Slam. Andrey è uno dei migliori giocatori del circuito. Il suo corpo è pronto per vincere un major, non soffre più di crampi ed è preparato per match di cinque ore. Dobbiamo solo migliorare il gioco e l’aspetto mentale”.Vicente ha anche analizzato il divario con i top player: “La distanza tra Andrey, Carlos [Alcaraz] e Jannik [Sinner] è ora molto grande, non mentirò. Alcaraz ha un fisico che gli permette di volare in campo e difendere in modo incredibile. Entrambi servono magnificamente. Il divario è ampio, ma è proprio questo che dobbiamo cambiare”.
    Per il 2025, gli obiettivi sono chiari: migliorare il secondo servizio, la precisione sotto rete e la difesa. Una sfida complessa ma stimolante per il numero 8 del mondo, che cerca di trasformare il suo talento indiscusso in risultati ancora più prestigiosi.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Novak Djokovic si gode il relax, ma Murray già lo richiama all’ordine scherzosamente. Australian Open 2025: Le prime Wild Card vanno a Zhang e Samrej, il pioniere Tailandese

    Kasidit Samrej THA, 20.01.2001

    Novak Djokovic sta approfittando della pausa stagionale per concedersi qualche momento di svago prima di iniziare la preparazione per il 2025, ma il suo nuovo allenatore Andy Murray ha già fatto sentire la sua presenza con un simpatico richiamo.Il campione serbo, che ha assistito al Gran Premio di Formula 1 in Qatar, ha pubblicato su Instagram una foto che lo ritrae insieme al pilota George Russell. Non è passato inosservato il commento di Murray al post: “Dovresti essere su un campo di allenamento”, al quale Djokovic ha risposto con ironia: “Scusa coach, tornerò presto”. Uno scambio che già anticipa la dinamica del loro rapporto professionale e fa pregustare agli appassionati questa inedita collaborazione.
    Nel frattempo, gli Australian Open 2025 hanno già assegnato due wild card attraverso il torneo di qualificazione “The Australian Open Asia-Pacific Wildcard Play-off”. Nel tabellone femminile, Shuai Zhang si è assicurata un posto nel main draw superando Guo Hanyu con il punteggio di 7-6 0-6 7-5. Per quanto riguarda il torneo maschile, il ventitreenne Kasidit Samrej ha scritto una pagina di storia del tennis tailandese: è il primo giocatore del suo paese a qualificarsi per il tabellone principale di uno Slam dal 2012.L’invito diretto agli Australian Open rappresenta un’importante opportunità per i migliori tennisti della regione Asia-Pacifico di partecipare al primo Major della stagione, confermando l’impegno del torneo nel promuovere il tennis in questa parte del mondo.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Dal torneo in Russia ai nuovi coach per Cirstea e Etcheverry

    Dal torneo in Russia ai nuovi coach per Cirstea e Etcheverry

    Il panorama tennistico internazionale si arricchisce di interessanti novità in questo finale di stagione, con sviluppi significativi che spaziano dall’organizzazione di eventi speciali ai cambiamenti nelle squadre tecniche di alcuni giocatori.
    In Russia, nonostante il persistente divieto di ospitare tornei del circuito professionistico a causa del conflitto in Ucraina, Gazprom mantiene viva la tradizione tennistica del paese organizzando un prestigioso torneo di esibizione per dicembre. L’evento, che vedrà la partecipazione di due squadre miste di alto livello, sarà guidato da due ex campioni: Mikhail Youzhny e Janko Tipsarevic nelle vesti di capitani. Il tennis spagnolo sarà rappresentato dalla presenza di Roberto Bautista e Pedro Martínez, che si uniranno ad altre stelle internazionali in quello che rimane l’unico evento tennistico di rilievo sul territorio russo.
    3ª edizione dell’evento di esibizione di tennis Gazprom in RussiaIN: 🇦🇺 Kokkinakis, 🇪🇸 Bautista Agut & Martinez, 🇰🇿 Bublik & Putintseva, 🇧🇬 Tomova, 🇷🇸 Lajovic, oltre a Khachanov, Shnaider, PotapovaOUT: 🇳🇱 Griekspoor – assente per infortunio
    Nel circuito femminile, una notizia di particolare interesse riguarda Sorana Cirstea, che ha deciso di dare una svolta significativa alla sua carriera. La tennista rumena, in un momento di rinascita agonistica, ha annunciato una partnership di altissimo profilo con Sven Groeneveld. Il coach olandese porta con sé un bagaglio di esperienza straordinario nel tour WTA, avendo guidato alcune delle più grandi campionesse degli ultimi decenni: da Maria Sharapova ad Ana Ivanovic, da Caroline Wozniacki a Monica Seles, passando per Mary Pierce fino alla più recente collaborazione con Bianca Andreescu. Questa unione promette di dare nuova linfa alla carriera di Cirstea, proiettandola verso obiettivi ambiziosi per il 2025.
    Altrettanto sorprendente è la novità che arriva dal circuito ATP, dove Tomás Etcheverry ha annunciato una collaborazione che ha colto tutti di sorpresa. Il talentuoso argentino ha scelto di affidarsi all’esperienza di Horacio de la Peña, una figura storica del tennis sudamericano. De la Peña, ex giocatore argentino naturalizzato cileno, torna nel ruolo di coach dopo un’assenza quasi ventennale – la sua ultima esperienza risale al 2006 con Guillermo Coria. Negli ultimi anni, de la Peña si è dedicato all’organizzazione di tornei e circuiti in Sudamerica, tra cui spicca la Dove Men&Care Tour, manifestazione che ha contribuito in modo significativo alla crescita di giovani talenti come Cerúndolo, Báez e lo stesso Etcheverry.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Novak Djokovic parla del suo nuovo coach Andy Murray e dichiara che inizierà subito il 2025 con un torneo

    Novak Djokovic classe 1987 – Foto Getty Images

    In un’intervista rilasciata a Sky Sports durante il Gran Premio di Formula 1 in Qatar, Novak Djokovic ha svelato i retroscena dell’accordo che ha stupito il mondo del tennis: la scelta di Andy Murray come suo nuovo allenatore. Una decisione che trasforma una delle più grandi rivalità del tennis moderno in una partnership destinata a fare storia.
    “Gli ultimi due mesi sono stati dedicati a una profonda riflessione sulla pianificazione della prossima stagione,” ha esordito Djokovic. “Dopo la fine del rapporto con Goran Ivanisevic, mi sono preso sei mesi per valutare attentamente se avessi bisogno di un nuovo allenatore e, soprattutto, quale profilo potesse essere ideale per questa fase della mia carriera.”
    Il campione serbo ha rivelato il processo decisionale che lo ha portato a Murray: “Mi sono reso conto che avevo bisogno di qualcuno che avesse vissuto le stesse esperienze che sto vivendo io ora. Cercavo un ex numero uno mondiale, un vincitore di multipli Slam. Durante le discussioni con il mio team, è emerso il nome di Andy Murray.”La parte più interessante del racconto riguarda il primo contatto: “Ho deciso di chiamarlo direttamente, per vedere come sarebbe andata. L’ho colto completamente di sorpresa,” ha raccontato Djokovic con un sorriso. “Era qualcosa che non si aspettava minimamente. Ma la connessione è stata immediata e, dopo pochi giorni, ha accettato la proposta.”
    L’entusiasmo di Djokovic è palpabile nelle sue parole: “Questa collaborazione è una sorpresa anche per me stesso, ma sono incredibilmente emozionato. Andy non è stato solo uno dei miei più grandi rivali, abbiamo la stessa età e abbiamo condiviso i campi più prestigiosi del mondo. Non vedo l’ora di iniziare gli allenamenti per la prossima stagione.”
    Il timing di questo annuncio è significativo, con Djokovic che si prepara per l’ATP Brisbane 2025 e, successivamente, per l’Australian Open 2025, dove cercherà di conquistare il suo 25° titolo del Grande Slam. La scelta di Murray come coach sembra essere un chiaro segnale: il campione serbo non ha alcuna intenzione di cedere il passo alla nuova generazione rappresentata da Sinner e Alcaraz.
    Questa partnership rappresenta un momento storico nel tennis moderno: due leggende contemporanee, che hanno dato vita a memorabili battaglie sui campi più prestigiosi del mondo, ora uniscono le loro forze per scrivere un nuovo capitolo nella storia di questo sport. La saggezza tattica di Murray, combinata con l’inesauribile fame di vittorie di Djokovic, potrebbe rivelarsi la chiave per riportare il serbo alla vittorie nel 2025.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    La semifinale d’andata premia il Tc Santa Margherita Ligure: Tc Crema sconfitto per 4-2. Vavassori e Pellegrino determinanti per il successo dei liguri

    Andrea Vavassori nella foto

    Le difficoltà del duello erano note, e il campo le ha confermate. Perché, pur essendo una neopromossa nel Campionato maschile di Serie A1, la formazione del Tennis Club Santa Margherita Ligure si è immediatamente confermata all’altezza della massima serie, tanto da aver chiuso la fase a gironi con sei vittorie in altrettante sfide. Sono diventate sette nella gara d’andata delle semifinali scudetto, eccezionalmente giocata di venerdì, con un successo per 4-2 sui campi del Tennis Club Crema. Un esito che fa contenta la formazione ospite ma non condanna la formazione cremasca, determinata a ribaltare il risultato fra due giorni (domenica 1° dicembre) nella gara di ritorno in provincia di Genova. A Crema tutti gli incontri sono andati secondo i pronostici dettati dal valore dei protagonisti in campo, col primo punto dei liguri firmato da niente meno che Andrea Vavassori, reduce dalla conquista della Coppa Davis con l’Italia a Malaga. Pur essendosi specializzato nel doppio, il torinese rimane anche un ottimo singolarista e l’ha dimostrato nel duello contro il rumeno Nicholas David Ionel, che sta attraversando uno splendido momento di forma (con un titolo e altre due finali negli ultimi quattro tornei internazionali giocati) ma non è riuscito ad andare oltre il 6-3 6-4 conclusivo. Riccardo Bonadio ha subito siglato il punto dell’1-1 battendo per 6-2 6-4 Luca Castagnola, ma entrambi i singolari successivi hanno premiato il team di Santa Margherita Ligure.
    A firmare il 2-1 è stato il pugliese Andrea Pellegrino, che nella sfida fra i numeri uno delle rispettive formazioni ha sconfitto Samuel Vincent Ruggeri con un doppio 6-3, mentre quindici minuti più tardi è arrivato il 3-1 grazie al giovane Filippo Romano, a segno per 6-1 6-4 contro Lorenzo Bresciani. Uno per parte i due incontri di doppio: la coppia Vavassori/Pellegrino ha vinto per 6-1 6-4 contro Bresciani/Ionel, mentre Samuel Vincent Ruggeri e Andrea Arnaboldi hanno fissato il punteggio sul definitivo 4-2, battendo il duo Castagnola/Romano per 6-3 7-6. “Direi che abbiamo perso a testa alta – il commento di capitan Armando Zanotti –, riuscendo a ben figurare in tutti gli incontri di fronte a un’ottima squadra. C’è un po’ di amarezza per Vincent Ruggeri, arrivato non al cento per cento a livello fisico, ma ci auguriamo possa recuperare in vista di domenica. Anche Bresciani e Ionel, pur perdendo, hanno mostrato un buon tennis. Onore ai rivali che nei momenti chiave hanno saputo fare la differenza. Il punto conquistato in doppio è per noi molto importante in vista del ritorno, per nutrire maggiori speranze. In caso di 1-5 sarebbe stato tutto molto più difficile”. Invece, come detto, la chance di rifarsi ci sarà. “Domattina – chiude il capitano – partiremo per la Liguria: ci attende una superficie che conosciamo poco (erba sintetica, ndr), ma siamo determinati e faremo il possibile per adattarci, così da giocarci al meglio le nostre possibilità”.
    RISULTATISemifinale scudetto Serie A1 maschile – Gara d’andataTennis Club Crema – Tennis Club Santa Margherita Ligure 2-4Andrea Vavassori (S) b. Nicholas David Ionel (C) 6-3 6-4,Riccardo Bonadio (C) b. Luca Castagnola (S) 6-2 6-4,Andrea Pellegrino (S) b. Samuel Vincent Ruggeri (C) 6-3 6-3,Filippo Romano (S) b. Lorenzo Bresciani (C) 6-1 6-4,Vavassori/Pellegrino (S) b. Bresciani/Ionel (C) 6-1 6-4,Arnaboldi/Vincent Ruggeri (C) b. Castagnola/Romano (S) 6-3 7-6. LEGGI TUTTO

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    Finale scudetto serie A1 femminile: sabato 7 dicembre la Finalissima tra Palermo e Verona

    Giorgia Pedone nella foto

    Mancano 8 giorni alla finale scudetto di serie A1 femminile che vedrà scendere in campo sul cemento indoor del Circolo della Stampa Sporting Torino con diretta su Supertennis il Ct Palermo e l’Associazione Tennis Verona Falconeri. Appuntamento fissato per sabato 7 dicembre, mentre il giorno dopo sarà la volta della finale maschile tra Tc Rungg e una tra Tc Santa Margherita Ligure e Tc Crema la cui semifinale è stata rimandata a oggi (29 novembre) con il match d’andata e tra 48 ore con la gara di ritorno per gli impegni in Coppa Davis di Andrea Vavassori.
    Ricordiamo che per il Ct Palermo si tratta della terza finale consecutiva tra campionato maschile e femminile. Manca ancora il tricolore che si spera possa arrivare nel pomeriggio del 7 dicembre. Nei primi giorni della settimana prossima si conoscerà l’orario di inizio della sfida. Con ogni probabilità si partirà alle ore 11 con tutti i singolari uno dopo l’altro e non con i primi due in contemporanea.Le ragazze e i capitani del club di viale del Fante arriveranno in Piemonte giovedì 5 dicembre e nel pomeriggio faranno il loro primo allenamento alla Stampa Sporting, campo già testato lo scorso anno quando a vincere per 3-1 era stata la Società Canottieri Casale.Il Ct Palermo potrebbe affidarsi alle stesse interpreti di quella sfida e quindi come numero 1 la spagnola Marina Bassols Ribera, a numero 2 Giorgia Pedone e come numero 3 Anastasia Abbagnato. A Torino saranno presenti anche Martina Caregaro e Virginia Ferrara.
    Nella compagine del team veneto, oltre alle due atlete del vivaio Aurora Zantedeschi e Angelica Moratelli (n. 74 al mondo nel doppio), saranno certamente presenti anche la toscana Diletta Cherubini (470 del ranking) e una giocatrice straniera tra la greca 27enne Valentini Grammatikopoulou (442 Wta) e l’olandese di 33 anni Lesley Kerkhove numero 532 al mondo.Il piatto della bilancia sembrerebbe propendere in favore del giovane team guidato dai capitani Alessandro Chimirri e Davide Freni, giovane appunto se pensiamo che Pedone e Ferrara sono del 2004, Abbagnato del 2003 e anche la spagnola Marina Bassols Ribera, numero 152, compirà 25 anni il prossimo 13 dicembre.
    Queste le considerazioni di Giorgia Pedone, numero 202 al mondo, numero 8 in Italia, vincitrice in stagione di ben 3 titoli Itf e che il 26 dicembre volerà in Australia per i tornei preparatori all’Australian Open in cui giocherà le qualificazioni.
    “Gran bella soddisfazione essere ancora una volta in finale con una rosa quasi interamente composta da ragazze cresciute al Circolo del Tennis Palermo– racconta Giorgia -. Aver già disputato lo scorso anno una finale di serie A1 proprio sui campi dove saremo impegnate il 7 dicembre può rappresentare un piccolo vantaggio rispetto alle nostre avversarie. Sono molto attaccata a questi colori e nell’andata del play-off contro Bolzano, pur con tutta la fatica accumulata per la finale disputata a Solarino nello stesso giorno e per il lungo viaggio alla volta di Palermo, non mi sono tirata indietro e sono scesa in campo nel doppio che è stato molto importante nell’ottica del doppio confronto”.
    “La formazione di Verona con Zantedeschi e Moratelli possiede un doppio molto forte. Conosco bene Zantedeschi che si allena qui al Country Time Club insieme a me e alle altre atlete dell’Accademia di Cinà. Sono molto fiduciosa per questa finale in cui penso e spero la nostra compattezza e amicizia che ci lega possa fare la differenza. Contro Casale la passata finale non è andata bene – conclude Pedone – e quindi abbiamo tanta voglia di rivalsa”. LEGGI TUTTO

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    Sinner, nessuna udienza al TAS prima di febbraio: il caso va oltre l’Australian Open

    Jannik Sinner nella foto – (foto Brigitte Grassotti)

    Il Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) ha pubblicato il calendario delle udienze previste fino all’11 febbraio 2025, e tra queste non compare quella di Jannik Sinner. Un’informazione significativa che indica che il caso del numero 1 del mondo non verrà discusso prima di quella data.
    Il TAS ha reso noto tutte le udienze programmate per i prossimi mesi nella sua sede di Losanna, in Svizzera, ma il nome di Sinner non figura tra quelle in agenda.Questa informazione conferma che il caso non verrà discusso prima dell’Australian Open 2025, primo Slam della stagione, e che la decisione definitiva arriverà solo dopo l’11 febbraio.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO