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    Il calendario ATP-Challenger dei primi due mesi del 2025

    Il calendario ATP-Challenger dei primi due mesi del 2025

    Calendario ATP-Challenger 2025 aggiornato fino al 24 febbraio 2025. Ricordiamo che per il circuito challenger sono stati annunciati, al momento, solo i tornei di Gennaio e Febbraio.
    1. 30-Dic-24 – Canberra 🇦🇺 AUS USD 125 H (Finale sabato)– UNITED CUP UTD H ✽ Perth: Inizio venerdì | Sydney: Inizio sabato– Nouméa 🇳🇨 NCL USD 100 H (Finale sabato)– Brisbane 🇦🇺 AUS 250 H– Nonthaburi 1 🇹🇭 THA USD 75 H (Finale sabato)– Hong Kong 🇭🇰 HKG 250 H
    2. 6-Gen – Nonthaburi 2 🇹🇭 THA USD 75 H (Finale sabato)– AUSTRALIAN OPEN 🇦🇺 AUS (QUALIFICAZIONE) GSL H ✽ (128 partecipanti)– Nottingham 🇬🇧 GBR EUR 75 IH (Finale sabato)– Adelaide 🇦🇺 AUS 250 H (Finale sabato)– Oeiras 1 🇵🇹 POR EUR 75 IH (Finale sabato)– Auckland 🇳🇿 NZL 250 H (Finale sabato)
    3. 13-Gen – Oeiras 2 🇵🇹 POR EUR 100 IH– AUSTRALIAN OPEN 🇦🇺 AUS GSL H (128 partecipanti) ✽– Nonthaburi 3 🇹🇭 THA USD 75 H– Buenos Aires 🇦🇷 ARG USD 50 CL
    4. 20-Gen – Ottignies-Louvain-la-Neuve 🇧🇪 BEL EUR 125 IH (Inizio martedì)– AUSTRALIAN OPEN 🇦🇺 AUS GSL H (128 partecipanti) ✽– Quimper 🇫🇷 FRA EUR 125 IH (Inizio martedì)– Punta del Este 🇺🇾 URU USD 75 CL
    5. 27-Gen – Piracicaba 🇧🇷 BRA USD 75 CL– Montpellier 🇫🇷 FRA 250 IH– Brisbane 1 🇦🇺 AUS USD 75 H– DAVIS CUP (QUALIFICAZIONI) DC ✽ ✽ ✽– Cleveland, OH 🇺🇸 USA USD 75 IH
    6. 3-Feb – Lille 🇫🇷 FRA EUR 125 IH– Dallas 🇺🇸 USA 500 IH– Rosario 🇦🇷 ARG USD 125 CL– Rotterdam 🇳🇱 NED 500 IH– Chennai 🇮🇳 IND USD 100 H– Brisbane 2 🇦🇺 AUS USD 75 H– Tenerife 1 🇪🇸 ESP EUR 75 H
    7. 10-Feb– Manama 🇧🇭 BRN USD 125 H (Finale sabato)– Buenos Aires 🇦🇷 ARG 250 CL– New Delhi 🇮🇳 IND USD 100 H– Delray Beach 🇺🇸 USA 250 H– Tenerife 2 🇪🇸 ESP EUR 75 H– Marsiglia 🇫🇷 FRA 250 IH
    8. 17-Feb – Pau 🇫🇷 FRA EUR 125 IH– Doha 🇶🇦 QAT 500 H (Finale sabato)– Pune 🇮🇳 IND USD 100 H– Rio de Janeiro 🇧🇷 BRA 500 CL– Glasgow 🇬🇧 GBR EUR 75 IH
    9. 24-Feb – Bengaluru 🇮🇳 IND USD 125 H– Acapulco 🇲🇽 MEX 500 H (Finale sabato)– Lugano 🇨🇭 SUI EUR 75 IH– Dubai 🇦🇪 UAE 500 H (Finale sabato)– Santiago 🇨🇱 CHI Challenger 100 CL LEGGI TUTTO

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    Italiani in Campo (ATP-WTA-Challenger): I risultati completi di Mercoledì 20 Novembre 2024

    Francesco Maestrelli ITA, 21-12-2002

    CH RoveretoR16 Agwi – Maestrelli Inizio 10:00Il match deve ancora iniziare
    R32 Vatutin – Oradini Non prima 11:30Il match deve ancora iniziare
    R16 Pavel /Virgili – Karol /Sachko TBAIl match deve ancora iniziare
    R16 Arnaboldi – Holmgren Non prima 19:30Il match deve ancora iniziare
    R16 Donski /Pujol Navarro – Maestrelli /Vincent Ruggeri TBAIl match deve ancora iniziare
    R16 Blancaneaux /Oradini – Romano /Travaglia TBAIl match deve ancora iniziare
    R16 Bortolotti /Cornea – Prihodko /Sels TBAIl match deve ancora iniziare

    CH YokohamaR16 Sakamoto – Cina 2° incontro dalle ore 02 di domani notteIl match deve ancora iniziare

    Charleston 125 #22T Brancaccio – Parks ore 17:00Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    2024, l’anno dei record di Sinner: nessuno come lui dalle imprese di Federer e Djokovic

    Jannik Sinner – Foto Brigitte Grassotti

    Il trionfo alle ATP Finals di Torino ha coronato una stagione storica di Jannik Sinner, che ha stabilito una serie di record impressionanti nel 2024. L’altoatesino ha dominato il torneo dei maestri senza perdere un set, un’impresa che nella storia era riuscita solo a Ivan Lendl nel 1986. A rendere ancora più straordinaria la performance, Sinner ha ceduto appena 33 game in tutto il torneo, superando il precedente record di McEnroe (34 nel 1978) e Lendl (34 nel 1987).
    NUMERI DA LEGGENDAIn attesa della Coppa Davis, i numeri stagionali di Sinner sono da capogiro: una percentuale di vittorie del 92% con 70 successi e solo 6 sconfitte, il miglior dato dal 2015 di Djokovic quando il serbo chiuse con il 93%. Ma c’è un record ancora più significativo che testimonia la straordinaria costanza dell’azzurro: Sinner è il primo giocatore dopo Roger Federer nel 2005 a chiudere una stagione vincendo almeno un set in ogni partita giocata. Un dato che potrebbe essere messo in discussione solo dalla Coppa Davis, proprio come accadde a John McEnroe nel suo storico 1984, quando perse in tre set (13-11, 6-4, 6-3) contro lo svedese Sundstrom nella finale della competizione a squadre.
    NELLA STORIA DEL CEMENTOIl 2024 ha visto Sinner raggiungere un traguardo che apparteneva solo ai membri del Big Three: la vittoria dei tre maggiori titoli sul cemento nello stesso anno solare (Australian Open, US Open e ATP Finals). Prima di lui, solo Djokovic (2015, 2023) e Federer (2004, 2006, 2007) erano riusciti in questa impresa, a testimonianza di come l’italiano sia entrato definitivamente nell’olimpo del tennis mondiale.
    EVOLUZIONE CONTINUAQuesti numeri sono il frutto di un lavoro maniacale dentro e fuori dal campo. La crescita di Sinner negli ultimi 15 mesi è stata esponenziale, caratterizzata da un perfetto equilibrio tra rischio e margine nei colpi. L’altoatesino ha dimostrato una capacità unica di mantenere alta l’intensità per tutta la stagione, non accusando cali di rendimento e migliorando costantemente ogni aspetto del suo gioco.
    L’INIZIO DI UNA NUOVA ERALa stagione 2024, la prima senza membri del Big Three a vincere Slam, ha segnato un cambio generazionale nel tennis mondiale. In questo scenario, Sinner si è imposto come nuovo punto di riferimento, dimostrando una continuità di rendimento che ricorda quella dei più grandi campioni della storia. Solo il tempo dirà se nei prossimi anni l’azzurro continuerà a riscrivere i record del tennis, ma le basi per una lunga permanenza ai vertici sono state definitivamente gettate.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Sinner cambia programma per il 2025: debutterà al nuovo ATP 500 di Monaco

    Jannik Sinner nella foto – Foto Antonio Fraioli

    Jannik Sinner ha già pianificato parte della sua stagione 2025, annunciando una novità significativa nel suo calendario primaverile. Il campione delle ATP Finals parteciperà per la prima volta all’ATP di Monaco di Baviera, torneo che dal prossimo anno sarà promosso alla categoria ATP 500.La scelta è particolarmente interessante perché il torneo tedesco si svolge nella stessa settimana del Barcelona Open Banc Sabadell-Trofeo Conde de Godó, nel periodo tra Monte-Carlo e Madrid.
    Questa decisione sembra confermare che Sinner salterà anche il Masters 1000 di Monte-Carlo nel 2025, concedendosi così un periodo di riposo più lungo tra il Masters di Miami e la stagione sulla terra battuta.La programmazione accurata del calendario è stata una delle chiavi del successo di Sinner nel 2024, e questa scelta suggerisce che il team italiano continuerà su questa linea anche nella prossima stagione.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Arabia Saudita pronta a ospitare un nuovo Masters 1000: si parte nel 2027 o 2028

    Arabia Saudita pronta a ospitare un nuovo Masters 1000: si parte nel 2027 o 2028

    Importanti novità arrivano dall’Arabia Saudita, dove uno dei principali quotidiani del paese rivela che sarebbe stato raggiunto un accordo con l’ATP per l’organizzazione di un nuovo torneo combined Masters 1000 e WTA 1000.Secondo quanto riportato dalla fonte saudita, il nuovo evento si disputerebbe nel mese di febbraio, a partire dal 2027 o 2028 – unico dettaglio ancora da definire. L’accordo sarebbe già stato firmato a Roma nei giorni scorsi e, sempre secondo il quotidiano, l’annuncio ufficiale è atteso a breve.
    Questo rappresenterebbe il decimo Masters 1000 nel calendario del tennis mondiale, segnando un’ulteriore espansione del tennis professionistico in Medio Oriente, dopo i vari investimenti degli ultimi anni nel mondo dello sport da parte dell’Arabia Saudita.
    La notizia, se confermata ufficialmente, segnerebbe una svolta storica nel calendario tennistico, con l’aggiunta di un nuovo prestigioso evento combinato ATP e WTA nel circuito maggiore.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    ATP Finals, Fritz a caccia della partita perfetta. Ma basterà a battere Sinner?

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    “Essere superstiziosi porta sfiga”. La monumentale massima del “vate” Rino Tommasi calza pennello per rintuzzare le paure degli appassionati di Sinner stamani sui social, spaventati dalla maledizione delle Finals, ossia la legge che vede lo sconfitto nel girone prendersi la rivincita più bella in finale su chi l’aveva battuto nella prima sfida del torneo. Taylor Fritz non si aggrapperà alla cabala, anche se la vendetta sportiva si è materializzata ben 12 volte nel torneo di fine anno su 20 “rivincite” in finale, ma piuttosto alla potenza dei suoi colpi, dal servizio al diritto, per cercare di invertire il pronostico e battere Jannik nell’ultimo match ATP della stagione. Sinner ben si ricorda com’è finita l’anno scorso: strepitosa vittoria su Djokovic nel round robin, sconfitta in finale per mano di un Novak terribilmente efficace. Da allora tuttavia è passato un anno, e tutto è cambiato, per questo Jannik giocherà la sua nona finale in stagione (sette vittorie, una sola sconfitta a Pechino vs. Alcaraz, al foto finish) con ben altre certezze.
    Infatti dalla finale di 12 mesi fa tutto è diverso. Non c’è Djokovic intanto al di là della rete, ma Fritz, tennista assai in crescita e temibile, ma oggettivamente meno rodato in contesti del genere e con un valore tecnico e agonistico assoluto nemmeno minimamente paragonabile a quello del serbo. Altra categoria: Novak è il più vincente dell’epoca moderna, Taylor un gran bel tennista, in crescita ma con limiti ancora evidenti in certi fasi di gioco. Fritz cercherà di riportare la coppa del “Maestro” negli USA dopo 25 anni: l’ultimo connazionale a riuscirci fu il leggendario Pete Sampras nel 1999. Fritz proverà a battere un n.1 del ranking dopo 10 battute d’arresto, riportando il tennis maschile a stelle e strisce all’atto conclusivo delle Finals dal 2006. Sinner al contrario proverà a vincere le Finals senza cedere un set, cosa che non accade dal lontano 1986, quando lo “Zar” Lendl tiranneggiava nel torneo di fine anno, dove inflisse una durissima lezione a Boris Becker, vendicando così la brutta sconfitta subita dal tedesco a Wimbledon. Jannik sbarca nella finale di Torino con una sola sconfitta negli ultimi 26 incontri disputati, ed è pure il più giovane a giocare due finali di fila al “Masters” dai tempi di Hewitt (2001-2002, e Lleyton era ancor più precoce).
    Lasciando da parte numeri e statistiche, e pure la cabala della famosa “maledizione”, può Fritz battere un Sinner così in forma, centrato, motivato e veloce? Per giunta di fronte al pubblico di casa? Non facile, anzi difficilissimo, ma non impossibile. Tuttavia deve giocare una partita perfetta o forse ancor di più, e magari sperare in una giornata meno scintillante del n.1 rispetto alla clamorosa prestazione fornita ieri in semifinale vs. Ruud, dove Jannik ha destato enorme impressione. La sensazione è che il Sinner ammirato ieri e anche nella vittoria convincente vs. Medvedev nella terza partita del girone sia nettamente favorito. “Non vi potete immaginare la velocità con cui gioca” ha detto Casper ieri in press conference, e questo è una delle chiavi d’oro del tennis di Sinner. Jannik non ti lascia respirare: fa tutto bene, sbaglia pochissimo e ti costringe a giocare con una rapidità che ti travolge. Non hai letteralmente il tempo di imbastire una contro mossa, comanda lui, ti sballotta da tutte le parti rubandoti il tempo di gioco e spazio sul campo, bravissimo ad affondare con un vincente o soverchiandosi di una pressione tale da portarti allo sfinimento, e quindi all’errore. Tiranno.
    C’è un solo punto in cui Fritz potrebbe entrare e fare “danni” nel tennis di Sinner: con la risposta. Infatti ieri e in generale in tutto il torneo  Jannik non sta servendo al top. Benino, ma non una differenza netta, non è affatto ingiocabile, lo dice il campo e lo confermano i numeri. È bravissimo a trovare l’aiuto del servizio quando gli serve, come sui 15-30 o situazioni potenzialmente pericolose, tipo il 40 pari; in quelle fasi decisive Jannik si prende tutti i 25 secondi, rifiata, si concentra al massimo, rilegge nella propria testa i canoni del suo movimento ideale, una visualizzazione gli porta stimoli positivi all’azione e che replica in modo eccezionale con il gesto migliore per colpire la palla con l’effetto desiderato e ricavare un aiuto fondamentale. Così è stato in tantissime sue vittorie dell’ultimo periodo. Tuttavia se Fritz riuscisse a rispondere con la massima potenza e qualità, con qualche colpo vincente e generando grande profondità, allora Sinner potrebbe sentire la pressione, irrigidirsi un po’ e quindi di conseguenza depauperare quella fluidità e sicurezza che sta sostenendo alla grande il suo tennis.
    Se Sinner gioca libero, sicuro, può spingere a braccio sciolto e riesce a governare i tempi di gioco, appare difficile che Fritz possa vincere. L’americano dovrà ovviamente servire bene, tirare fortissimo e sbagliare poco o niente, e dovrà anche correre come mai per difendere il lato del rovescio e ribaltare con rischi importanti le situazioni difensive in attacchi. Se Jannik comanda e lo sposta tanto, è difficilissimo per Taylor reggere e batterlo con i contrattacchi. Dovrà cercare di resistere sulla diagonale di rovescio, spostandosi appena possibile sul diritto a sinistra e invertire la rotta, o rischiando un inside out a tutta ancor più stretto e veloce, oppure provare una mazzata a tutta lungo linea. Ma… coefficiente di rischio massimo, perché Sinner porterà in campo una velocità, pressione ed anticipo che Taylor dovrà reggere. Non facile.
    Inoltre Sinner è fortissimo in risposta… e se la risposta dell’azzurro riuscirà a bloccare la battuta dell’americano, per Fritz la faccenda potrebbe diventare un calvario. Inoltre c’è un altro aspetto molto importante da sottolineare: Sinner con l’enorme fiducia e consapevolezza conquistata negli ultimi 12 mesi, è diventato fortissimo “under pressure”, quando il punto scotta, sia nei suoi game che in quelli in risposta. Oggi nessuno come lui, sottolineo nessuno, gioca meglio i punti importanti. L’esempio viene dalla scorsa finale di US Open, proprio contro Fritz. L’americano di fronte al suo pubblico ha giocato una bellissima partita, a tratti ha sovrastato Sinner di potenza, ma… nei game chiave l’azzurro ha trovato il modo per mettere pressione, cambiare passo e infilarlo. Giusto un paio di punti, quelli necessari a mettere enorme stress all’avversario e forzarne errori, o poche prime palle, decisioni affrettate e quindi perdenti. Sinner è il più duro, tosto e lucido, e in una finale importante come quella di stasera può essere un fattore decisivo.
    Concludendo per non allungare troppo l’analisi – che meriterebbe anche altri aspetti – Sinner è logicamente favorito, perché è semplicemente più forte come colpi, per intensità di gioco e tenuta mentale al massimo livello. Fritz ovviamente non parte battuto, ma per farcela dovrà produrre una prestazione leggendaria. Forse troppo…
    Da Torino, Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Definita la Top 10 conclusiva del 2024. Domina Sinner, Fritz lo scalatore, Djokovc scivola all’indietro

    Taylor Fritz, best ranking al n.4 – Foto Antonio Fraioli

    Con l’atto conclusivo delle ATP Finals fissato per stasera, già si può tirare un bilancio delle variazioni nella Top 10 ATP rispetto all’anno scorso. Il fatto che stasera a Torino vinca Jannik Sinner o Taylor Fritz non cambierà nella sostanza le posizioni già acquisite nel ranking Live. L’azzurro è saldamente sul trono del tennis maschile, e in caso di vittoria si porterà a casa ben 1500 punti, quelli assegnati al successo nel torneo con un percorso netto, andando così a rafforzare ancor più la sua posizione. Attualmente Sinner ha 11.330 punti, se vincerà il titolo toccherà gli 11.830, una cifra da capogiro che lo pone tra i migliori di sempre punti accumulati, con una distanza di sicurezza enorme sugli avversari. Infatti, con ben 3415 punti di margine su Zverev, l’azzurro è sicuro di restare n.1 anche dopo gli Australian Open 2025, pure nella malaugurata ipotesi di uno zero nel primo Slam dell’anno prossimo.
    Chi invece ha sfruttato alla grande la seconda parte di stagione e in particolare le Finals è Taylor Fritz, che con i punti guadagnati a Torino è sicuro di chiudere l’anno al best ranking di n,4, anche in caso di sconfitta stasera contro Jannik. Sorpasso già completato su Medvedev, mentre il terzo posto di Alcaraz resta piuttosto lontano.
    È curioso andare a vedere come è cambiata la Top 10 rispetto alla conclusione delle Finals 2023. Molti, e significativi sono gli spostamenti.
    Sinner guida la classifica, con un +3 rispetto al n.4 con cui ha terminato l’annata scorsa. Importante anche il salto compiuto da Zverev, n.2 quest’anno, un bel più 5 rispetto alla settima posizione di fine 2023. Cede un posto invece Carlos Alcaraz: lo spagnolo chiuse il 2023 come secondo nella classifica, mentre quest’anno, nonostante due Slam vinti, è clamorosamente dietro a Zverev, oltre a Sinner.
    Quarto è Fritz, con un bel +6 rispetto alla decima posizione di fine 2023, è lo scalatore dell’anno per quanto riguarda la top 10. Doppio passo indietro invece per Medvedev, che aveva terminato la scorsa annata come n.3 e invece oggi si ritrova al n.5, passato dal californiano.
    Le Finals, con la semifinale raggiunta a sorpresa, valgono a Ruud un bel sesto posto nel ranking attuale, figlio di una stagione più solida rispetto al suo deludente 2023, che aveva terminato fuori dalla top 10 all’undicesimo posto. Alla settima piazza troviamo Djokovic, un pesante -6 per il serbo, incapace quest’anno di vincere un solo torneo. Con la scelta di non difendere nemmeno il titolo delle Finals ha pagato un’altra importante perdita di punti. Da n.1 a n.7, Nole si ritrova nella posizione più bassa da moltissimi anni. Gli anni passano anche per lui…
    Anche Rublev scende rispetto a fine 2023, -3 per il russo, scivolato da quinto ad ottavo nel ranking. De Minaur invece chiude la sua miglior annata in carriera al nono posto, con un più tre posti rispetto al dodicesimo di fine 2023. Chiude la top 10 Dimitrov, bravo a scalare 4 posizioni rispetto alla classifica conclusiva dell’anno scorso.
    Altri tre giocatori terminano il 2024 con un calo sensibile rispetto alla fine dell’anno scorso e con l’uscita dalla top 10 di fine anno: Tsitsipas, adesso n.11, con un pesante -5 rispetto alla fine del 2023; Rune, caduto dall’ottava alla tredicesima piazza (anche per lui -5), e Hurkacz, penalizzato da seri problemi al ginocchio e passato dalla nona posizione di fine anno scorso al n.16, con un -7 complessivo.
    Tirando le somme, l’annata 2024 vede un ranking conclusivo molto diverso da quello di fine 2023. È terminato il dominio di Djokovic, Sinner e Alcaraz hanno preso il sopravvento insieme a Zverev, ancora incapace di vincere uno Slam ma protagonista di un’annata assai continua e consistente. Durante la off-season ormai alle porte avremo il tempo per altre analisi più approfondite.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Anche i numeri lo confermano: il Sinner della semifinale di Torino uno dei migliori di sempre

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Un dolce sonno ieri notte per gli appassionati italiani, con ancora in testa i colpi fenomenali giocati da Jannik Sinner nella seconda semifinale delle Nitto ATP Finals. Il nostro campione ha distrutto la resistenza del “povero” Ruud, soverchiato da una qualità e quantità di gioco irreale. Sinner ha colpito con potenza e precisione ogni colpo: diritti fulminanti, rovesci da cross a lungo linea con geometria perfetta, risposte aggressive e difese trasformate in attacchi, anche discese a rete chiuse con tagli decisi. Una macchina da tennis quasi perfetta, tutto fatto talmente veloce e potente da diventare impossibile da contenere per il norvegese.
    “Non ha mai giocato così bene!” affermavano molti spettatori ieri sera uscendo dall’Inalpi Arena. Non sono andati poi così lontani dal vero: secondo le rilevazioni di Tennis Insight, che misura ogni aspetto di gioco in profondità, Sinner ha vinto la semifinale a Torino con un rating complessivo di 9.60, la sua migliore performance nell’anno e seconda migliore in stagione in assoluto sull’ATP Tour, di un filo dietro a quella di Zverev a Vienna (9,61). Impressionante la valutazione del diritto, 9.6, un dato enorme, come la conversione del 76% (i punti vinti in attacco) e lo “steal score” di 40% (ossia i punti vinti dalla difesa). Tennis Insight misura la qualità dei colpi analizzando la combinazione di velocità, effetto, profondità, angolazione, con l’impatto che ha sul gioco del tennis e contro quello dell’avversario.

    His best of the season 🔥
    An unbelievable night for @janniksin as he puts in a near flawless peformance 👏#TennisInsights | @atptour | #NittoATPFinals pic.twitter.com/qpTLyw3wCT
    — Tennis Insights (@tennis_insights) November 16, 2024

    “Non è normale arrivare a vincere così” ha affermato Sinner ieri notte dopo la vittoria, confermando di essere a volte sorpreso da se stesso, per la qualità di gioco e forza messa in campo, con punteggi davvero severi per gli avversari. Jannik è arrivato a Torino ben preparato e deciso a migliorare il risultato dello scorso anno. Oggi alle 18 c’è la finale, di fronte ancora Taylor Fritz, già battuto nel girone. Sinner sarà il naturale favorito.
    Da Torino, Marco Mazzoni LEGGI TUTTO