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    Djokovic: “Ultimo Australian Open? Dipende da questa stagione”

    Un set durato quasi un’ora e mezza e giocato alla pari, poi il ritiro. È finito così l’Australian Open di Novak Djokovic. Troppo il dolore alla coscia sinistra nel match contro Sascha Zverev, impossibile da gestire in una semifinale che, potenzialmente, sarebbe potuta andare avanti per ore. L’epilogo arriva dopo un’ora e 24 minuti di gioco: Zverev guadagna un set point al tie-break in risposta, Djokovic sbaglia una comoda volée di dritto e al cambio di campo alza bandiera bianca. “Non ho colpito una pallina dopo il match con Alcaraz fino a un’ora prima del match di oggi – ha spiegato Djokovic in conferenza stampa – Ho fatto il possibile per gestire lo strappo muscolare che ho, ma alla fine del primo set ho iniziato a sentire sempre più dolore. Ci ho provato, ma non potevo andare avanti. Tornerò a casa per fare gli esami e capire come recuperare nel minor tempo possibile”. Che sia stata questa l’ultima volta di Djokovic agli Australian Open? Nole non lo esclude. “Non lo so, dipende da come proseguirà la stagione. Se starò bene fisicamente, non vedo motivi per non tornare qui”. E aggiunge: “Continuerò a lottare per vincere altri Slam: fino a quando mi sentirò di voler sopportare tutto questo, continuerò”.

    “Murray? Parleremo insieme del futuro”

    Djokovic ha poi parlato anche della collaborazione con Andy Murray. “Lo ringrazio per essere stato qui con me – ha aggiunto il tennista serbo – Siamo entrambi dispiaciuti per quello che è successo. Parleremo insieme del futuro, non abbiamo ancora deciso i prossimi passi. Voltiamo pagina e a mente fredda ne parleremo”. Infine il messaggio per Zverev: “Gli auguro il meglio, merita il primo Slam in carriera. Tiferò per lui in finale e spero che possa farcela”. LEGGI TUTTO

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    Australian Open, i risultati di oggi: Sabalenka in finale, Badosa ko

    Aryna Sabalenka cala il tris: la n°1 del mondo batte l’amica Paula Badosa e conquista la terza finale consecutiva agli Australian Open. 6-4, 6-2 i parziali per la bielorussa, che dopo una partenza al rallentatore, ha trovato i suoi colpi e, supportata dal servizio, ha chiuso la pratica in un’ora e mezza circa. Per la 26enne di Minsk 20^ vittoria consecutiva, l’11^ di una stagione in cui è ancora imbattuta dopo il titolo conquistato a Brisbane. Sabalenka, alla sua quarta finale Slam, andrà a caccia del tris a Melbourne: sarebbe la prima dai tempi di Martina Hings, che si impose negli Australian Open dal 1997 al 1999. Aryna affronterà sabato 25 gennaio la vincente di Swiatel-Keys, in campo ora sulla Rod Laver Arena: il match in diretta su Eurosport, canale 210 del telecomando Sky e in streaming su NOW.  LEGGI TUTTO

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    Australian Open, Djokovic salta l’allenamento in vista della semifinale con Zverev

    Novak Djokovic ha saltato per il secondo giorno consecutivo l’allenamento. Il serbo non si è visto nella giornata di giovedì a Melbourne Park, così come era accaduto mercoledì. Il 24 volte campione Slam ha staccato del tutto dopo il successo di martedì scorso ai quarti in rimonta con Carlos Alcaraz, in cui aveva accusato un problema alla coscia sinistra. Nole era stato infatti costretto a un medical time-out nel finale del primo set. In vista della sfida di venerdì con Sascha Zverev, 2 del mondo (ore 4.30 sulla Rod Laver Arena, prima di Sinner-Shelton), Djokovic ha preferito il riposo con la famiglia e le terapie, prevedendo un’altra battaglia epica. A sua volta il tedesco si è allenato regolarmente, sotto gli occhi del suo staff, ovvero papà a fratello. Sascha va a caccia della sua prima finale a Melbourne della carriera.  LEGGI TUTTO

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    Sinner-Shelton agli Australian Open, dove vedere in tv e streaming

    E’ Ben Shelton l’ultimo ostacolo fra Jannik Sinner e la finale degli Australian Open. Il n°1 del mondo va a caccia della sua seconda finale consecutiva a Melbourne, la terza a livello Slam. L’azzurro ha dominato ai quarti Alex De Minaur, risolvendo soprattutto il fastidio fisico che lo aveva condizionato in ottavi con Rune. Shelton ha invece eliminato Lorenzo Sonego, secondo azzurro a cadere contro la 21^ testa di serie dopo Lorenzo Musetti. Sarà la sesta sfida tra i due giocatori, con Jannik avanti 4-1 nei precedenti e capace di imporsi negli ultimi quattro. Non solo: il ko con Shelton a Pechino 2023 è anche l’ultimo ko ricevuto dal 23enne altoatesino contro un tennista americano, con cui ha aperto una striscia vincente di 17 partite.  LEGGI TUTTO

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    Bolelli/Vavassori in finale agli Australian Open: battuti Goransson/Verbek

    Simone Bolelli e Andrea Vavassori tornano in finale agli Australian Open. Le teste di serie numero 3 del tabellone del doppio maschile hanno sconfitto in rimonta lo svedese Andre Goransson e l’olandese Sem Verbeek con i parziali di 2-6, 6-3, 6-4 in un’ora e 53 minuti di gioco. Per la coppia campione di Davis a Malaga 2024 si tratta della terza finale Slam insieme dopo quelle raggiunte nel 2024 sempre a Melbourne e al Roland Garros. In questa stagione Bolelli e Vavassori hanno già trionfato ad Adelaide e sono tuttora imbattuti. Simone ha già trionfato nella sua carriera a Melbourne: era il 2015 e in coppia con Fabio Fognini ha formato la prima coppia tutta italiana a conquistare uno Slam in doppio maschile dal trionfo di Nicola Pietrangeli e Orlando Sirola al Roland Garros del 1959. Sabato sfideranno la coppia vincente del match tra Heliovaara/Patten e Krawietz/Puetz. 

    La cronaca del match
    Alla loro prima semifinale Slam della carriera,  Verbeek e Goransson non tradiscono alcuna emozione, anzi: partenza a razzo, doppio break di vantaggio e chiusura agevole sul 6-2, grazie anche a una prima latitante nel duo italiano (solo il 45%). Nel secondo parziale, però, la situazione si capovolge. Bolelli e Vavassori tornano solidi da dietro e implacabili a rete, piazzano un ‘early’ break e lo portano avanti fino alla fine, chiudendo 6-3 alla prima occasione senza mai rischiare nulla. Il terzo set è la fotocopia del secondo: break nel terzo game, una fondamentale palla break salvata sul 3-4 e chiusura con una super volèe di Vavassori. Sabato si proverà a fare, ancora una volta, la storia del tennis italiano.  LEGGI TUTTO

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    Ben Shelton, chi è l’avversario di Sinner agli Australian Open

    Il tennis è una questione di famiglia per Shelton visto che papà Bryan è un ex tennista professionista che nel 1992 raggiunse il suo best ranking da n. 55 al mondo, con due titoli ATP in bacheca. Conclusa la carriera da giocatore, Bryan Shelton è diventato un coach di successo nei college statunitensi e da qualche anno segue il figlio. “Ho giurato che non avrei mai giocato a tennis, era una cosa di mio padre – ha raccontato Ben qualche anno fa- Poi mi sono innamorato di questo sport” LEGGI TUTTO