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    Ciclismo, Gran Piemonte al neozelandese Bennett. Delfinato, ancora Van Aert

    Vittoria neozelandese tra i vigneti del Gran Piemonte. A Barolo è George Bennett a prevalere per un pugno di metri, sotto il temporale, su Diego Ulissi. Il capitano odierno della Jumbo-Visma ha guadagnato il suo secondo successo in carriera scattando sulla salita di La Morra, a 8 km dall’arrivo. Un vantaggio di una ventina di secondi che si è poi rivelato decisivo nel finale, quando il gruppo gli si è avvicinato sull’ultimo strappo. Ulissi ha chiuso con lo stesso tempo, poi Mathieu Van der Poel a 4”. Ciccone 9° a 7”. Proprio sulla salita di La Morra Nibali ha provato a spianare la strada all’abruzzese. La prima risposta al siciliano è stata invece quella dell’ex rugbista Bennett, raggiunto da Moscon. Il trentino però ha perso le ruote di Bennett negli ultimi metri della salita. 21° a 31″ Aru, 35° a 1’26” Nibali. Sabato rivincita tra i protagonisti al Lombardia. “Questa è una vittoria veramente importante per me” ha spiegato Bennett, “ho solo due corse quest’anno in cui poter giocare le mie carte, questa e Il Lombardia. È fantastico vincere qui. Avevo paura che il percorso non fosse abbastanza duro ma i miei compagni hanno fatto un lavoro eccezionale e io ho attaccato al momento giusto, quando stava iniziando a piovere. Sono super felice”. Van Aert taglia il traguardo a braccia alzateCondividi   LEGGI TUTTO

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    Ciclismo, annullati i Mondiali di Aigle-Martigny

    L’edizione 2020 delle prove iridate su strada torna in pericolo a causa del Covid: la sede svizzera ha annunciato forfait a causa delle restrizioni governative. Ora l’Uci dovrà cercare una sede alternativa: in pole la Savoia. Decisione entro il 1° settembre LEGGI TUTTO

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    Ciclismo, Giro Polonia: Evenepoel fa ancora centro con la benedizione del Papa

    CRACOVIA (Polonia) – Prima la benedizione del Papa, poi l’ultima tappa e la vittoria finale del ventenne fenomeno belga Remco Evenepoel. Si chiude così un Giro di Polonia contrassegnato dall’incidente iniziale che ha provocato il coma indotto al danese Jakobsen, ora in via di miglioramento. La quinta e ultima tappa, da Zakopane a Cracovia, città dove Giovanni Paolo II fu a lungo vescovo, si era aperta in mattinata con la benedizione di Papa Francesco, che dalla finestra del suo Angelus domenicale ha ricordato come la corsa fosse dedicata al centenario della nascita di Karol Wojtyla.Ballerini piazza lo sprint vincente a CracoviaPoi all’arrivo a Cracovia, dopo 188 Km, a piazzare lo sprint vincente è stato Davide Ballerini, compagno di squadra alla Deceuninck-QuickStep di Evenepoel, che ha preceduto sul traguardo Pascal Ackermann (Bora-Hansgrohe) e Alberto Dainese (Team Sunweb). Evenepoel, 20 anni, il ciclista più giovane di sempre ad aver vinto il Giro di Polonia, ha chiuso in testa la classifica generale con 1’52” sul danese Jakob Fuglsang e 2’28” sul britannico Simon Yates, con in quarta posizione Rafal Majka, seguito da Diego Ulissi, mentre Ballerini si è piazzato settimo in graduatoria. Per il giovane belga è il quarto successo in una corsa a tappe nel 2020, dopo la Vuelta San Juan e la Volta Algarve a febbraio, prima dello stop per la pandemia, e la Vuelta Burgos della settimana scorsa.Roglic vince il Tour de l’AinPrimoz Roglic vince il Tour de l’Ain. Terza e ultima tappa e secondo successo di fila per lo sloveno della Jumbo-Visma, solo al traguardo al termine dei 144,5 chilometri che portavano da St.Vulbas al Grand Colombier. Egan Bernal (Ineos) attacca sull’ultimo chilometro di salita, ma Roglic risponde e nei metri finali riesce anche a staccarlo di 4 secondi, prendendosi un’altra vittoria di tappa. Bernal chiude in classifica secondo a 18″, completa il podio a 28″ Nairo Quintana (Arkea-Samsic), terzo oggi anche sul Col du Grand Colombier. LEGGI TUTTO

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    Milano-Sanremo d’agosto, il trionfo di Van Aert

    Nel duello allo sprint il belga batte Alaphilippe, vincitore dell’edizione 2019 e protagonista dell’azione decisiva nella discesa del Poggio. Un fiammingo torna a vincere la classica 39 anni dopo De Wolf: “Ora posso anche ritirarmi…” Terzo posto per Matthews che regola il… LEGGI TUTTO

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    Ciclismo, da Classica di primavera a corsa di agosto: è la Sanremo più attesa

    Non è la Sanremo di sempre, è stato il Covid a cambiarla, e assieme a lui la rivolta di un pugno di sindaci del savonese che la corsa, l’8 agosto, proprio non l’hanno voluta. Sarà forse (Rcs non esclude che il cambio possa avere un futuro) la prima Milano-Sanremo di una nuova epoca, con meno mare e più collina, più Piemonte e meno Liguria, il Colle di Nava al posto del Turchino, 299 km in tutto, con più dislivello, più incertezza, assai più caldo. Da Classica di San Giuseppe a corsa di agosto, alla cara vecchia Sanremo è capitato di migrare di mesi, ma comunque resta la prima delle Monumento, forse la più bella e, mai come quest’anno, la più attesa. Il ciclismo è tornato a pedalare davvero da una settimana ed ecco subito la corsa più lunga del calendario. “Non mi si addice, ma alle gare italiane io tengo in modo speciale” dice Vincenzo Nibali, vincitore in via Roma due anni fa, ora al via da Milano con la mano sinistra malconcia ma con la gamba frizzante. Nibali è la dimostrazione dell’imprevedibilità della Classicissima: possono vincerla tutti, dai velocisti agli uomini da corse a tappe, e l’anno scorso la vinse Julian Alaphilippe, che è un po’ tutto, velocista da gruppetto, uomo da gare di un giorno e forse anche corridore da Tour. Ciclismo LEGGI TUTTO