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Sinner, Travis Tygart (Usada) sul caso Clostebol: “Non si tratta di doping”

Darren Cahill ha condiviso sui social un’intervista al settimanale “Daily Maverick” di Travis Tygart, capo dell’agenzia antidoping statunitense, che ha parlato del caso Clostebol che ha coinvolto Jannik Sinner: “Secondo i fatti, la sentenza appropriata era di non colpevolezza. A differenza della Wada nel caso dei nuotatori cinesi, le regole sono state seguite e la trasparenza mantenuta. Uno scenario come quello che ha coinvolto Sinner può accadere, lo dimostra anche il laboratorio”

Nel giorno in cui è arrivata la comunicazione della separazione a fine anno da Jannik Sinner, in quella che sarà la sua ‘last dance‘ come coach nel circuito, Darren Cahill ha condiviso sul suo profilo X l’intervista a Travis Tygart, il capo dell’Usada, l’agenzia statunitense antidoping. L’articolo del “Daily Maverick”, settimanale sudafricano, riguarda il caso Clostebol che ha coinvolto Jannik Sinner. “Una buona lettura“, scrive Cahill. 


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“Sinner doveva essere giudicato ‘non colpevole'”

“Se Sinner è un dopato, cosa che non penso sia basata sui fatti che sono stati resi pubblici, allora una sentenza di “no fault” (non colpevole) era un risultato perfettamente appropriato a questo caso, basandosi sulle regole e sui fatti – ha detto -. A differenza del caso dei 23 nuotatori cinesi, nel caso Sinner sono state seguite le regole. E’ stata mantenuta trasparenza. Perché Sinner non è stato sospeso? Beh, ma lo è stato. Lui ha fatto prontamente appello e loro l’hanno revocato. Questo rientra nelle regole. Confrontiamolo con i casi dei nuotatori cinesi. Non hanno mai sospeso nemmeno provvisoriamente quegli atleti, e su quella tipologia di positività le regole sono assolutamente chiare: devi essere sospeso. E’ scandaloso che la Wada permetta ciò che è accaduto nel caso dei nuotatori cinesi“. 

“Scenario Sinner può accadere, lo dimostra il laboratorio di Colonia”

“I campioni di Sinner hanno mostrato meno di un nanogrammo di clostebol, che è una quantità minima – ha proseguito Tygart -. Erano circa 500 picogrammi. C’è un esperimento condotto dal laboratorio di Colonia in cui hanno preso un farmaco, una lozione da banco, e se la sono spalmata sulle mani. Dopo aver fatto asciugare le mani, sono andati a stringere la mano a una persona. Poi hanno prelevato l’urina da quella persona: i risultati hanno mostrato che avevano un livello basso, circa 500 picogrammi di clostebol”. 


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Il rapporto tra Usada e Wada

Tygart, come capo dell’Usada (l’agenzia anti-doping americana) è da tempo molto critico nei confronti della Wada (agenzia mondiale antidoping) a cui chiede riforme significative e maggiore trasparenza, soprattutto dopo il caso dei 23 nuotatori cinesi  (trovati positivi nel 2021 e non solo non squalificati, ma nemmeno sospesi). Usada ha promosso anche un’azione legale contro Wada per questo caso, ma non solo. Il governo Usa, infatti, non ha pagato la sua quota di finanziamento all’Agenzia mondiale antidoping e non intende pagarli, per ora. La Cina, dal canto suo, paga una quota che è poco più di un quinto di quello versato dagli Stati Uniti, ricevendo anche un trattamento di favore maldigerito da Tygart e da tutto il sistema antidoping americano.  

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Fonte: https://sport.sky.it/rss/sport_tennis.xml

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