Le recenti dichiarazioni del presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi, hanno riacceso il dibattito sulla necessità di rendere il tennis più accessibile al grande pubblico attraverso la trasmissione in chiaro. La questione, tuttavia, si scontra con la realtà dei costi elevati dei diritti televisivi, soprattutto per quanto riguarda il tennis maschile.
Possibili soluzioni per aumentare la presenza del tennis in chiaro sono degli accordi di condivisione: Le emittenti pay-tv potrebbero collaborare con canali in chiaro come Supertennis per condividere la trasmissione di alcuni eventi selezionati anche in differita, distribuendo così i costi dei diritti e far vedere al maggior pubblico possibile alcuni contenuti.
Focus su tornei minori: Supertennis potrebbe puntare maggiormente sulla copertura di tornei Challenger e anche ITF, i cui diritti sono generalmente più accessibili, per offrire comunque dei contenuti in assenza dei tornei maggiori.
Negoziare accordi per la trasmissione di highlights estesi o sintesi delle partite più importanti, permettendo al pubblico di seguire i principali eventi senza dover sostenere l’intero costo dei diritti.
Poi c’è la soluzione di ulteriori investimenti federali. La FIT potrebbe valutare un aumento degli investimenti su Supertennis per rafforzarne la capacità di acquisizione dei diritti, magari attraverso partnership con nuovi sponsor (ricordiamo che al momento però Sky ha i diritti in esclusiva di tutti i tornei ATP-WTA fino al 2028 e solo con delle grandi offerte la pay tv potrebbe cedere qualcosa soprattutto sul versante femminile.
Rotazione degli eventi in chiaro: Stabilire accordi con le pay-tv per una rotazione degli eventi trasmessi in chiaro, garantendo così una copertura parziale ma significativa dei principali tornei.
Sviluppo di contenuti originali: Puntare sulla produzione di contenuti originali come documentari, interviste e programmi di approfondimento per mantenere alto l’interesse sul tennis anche senza la copertura live di molti eventi.
La sfida principale rimane quella di bilanciare la necessità di rendere il tennis più accessibile con la sostenibilità economica delle trasmissioni. I diritti televisivi, specialmente per i tornei maschili di alto livello, rappresentano un investimento significativo che le emittenti in chiaro faticano a sostenere.
Un approccio graduale e diversificato, che combini diverse strategie, potrebbe essere la chiave per aumentare la presenza del tennis sui canali in chiaro senza compromettere la qualità dell’offerta o la stabilità economica delle emittenti coinvolte.
Il dibattito resta aperto, ma è chiaro che per il bene dello sport e della sua crescita in Italia, trovare un equilibrio tra visibilità e sostenibilità economica sarà cruciale nei prossimi anni anche perchè proprio dall’aumento del tennis in chiaro c’è stato un miglioramento significativo della platea e dei tennisti.
Francesco Paolo Villarico