Ha dominato il campo e il gioco per un’ora, disegnando tennis con anticipo, velocità e variazioni da grande giocatore, tecnicamente ottimo e tatticamente sublime. Non sfruttata la chance di break all’avvio del secondo set, Matteo Arnaldi ha subito la reazione veemente di Jaume Munar, bravo a portare l’incontro sulla fisicità e a crescere col servizio, mentre la prima palla dell’azzurro è crollata sotto al 40%, insieme alla sua velocità in campo. La partita purtroppo è girata a favore del maiorchino, sempre più intenso a comandare lo scambio con diritti potenti e soprattutto rovesci lungo linea di ottima qualità, colpi che hanno allontanato Arnaldi dalla riga di fondo e non gli hanno più permesso di spezzare il ritmo e spostare il rivale dalla sua ideale posizione di spinta. Munar vince col punteggio di 3-6 6-3 6-1 in poco più di due ore di gioco, mettendo fine allo splendido torneo del sanremese, che però esce dal campo tra gli applausi e consapevole di aver il livello, i colpi e la testa per poter disputare questi grandi eventi da protagonista.
Purtroppo commentiamo una sconfitta, quindi qualcosa non è andato “bene” sino alla fine, ma è corretto analizzare questa partita di Matteo sottolineandone soprattutto i tanti aspetti positivi, vista la scarsa esperienza a questo livello e in questo tipo di eventi. Munar è stato più forte fisicamente, e lasciatecelo dire, anche più scaltro, giocando al limite della correttezza in più fasi dell’incontro. Lo si era già visto nel torneo contro Kokkinakis, Jaume è uno che si prende la libertà – visto che i giudici di sedia glielo permettono… – di innescare polemiche inutili e perdere tempo ad arte esattamente quando l’avversario lo sta superando, ovviamente per spezzarne il momento positivo. Non c’è riuscito nel primo set, perché Matteo è stato quasi perfetto, travolgente con il suo tennis vario e velocissimo; c’è purtroppo riuscito all’avvio del secondo, approfittando del primo calo fisico e nell’attenzione di Arnaldi.
Tuttavia non sarebbe corretto, nemmeno nei confronti del sanremese, attribuire l’esito del match a questi “mezzucci”, quelli sono stati utilissimi a Jaume a sfruttare dei momenti che poi è stato bravo a capitalizzare. Serve un po’ più di esperienza e tenuta, per scavalcare queste cose, “Arna” ci arriverà ben presto. Proprio la tenuta fisica è l’aspetto che davvero è costato la sconfitta a Matteo. Il primo set l’ha giocato in modo stellare, ha fatto tutto benissimo. Munar è tennista solido, monocorde, intenso. Diventa pericoloso quando spinge alla sua velocità, da un metro dietro la riga di fondo con una progressione discreta che porta l’avversario all’errore. Zero fantasia ma discreta concretezza. Nel primo set Matteo è stato bravissimo a non consentirglielo, servendo bene e soprattutto tenendo in mano i ritmi gioco. C’è riuscito grazie alla sua straordinaria velocità di piedi, grazie alla quale ha coperto benissimo il campo, è arrivato in anticipo sulla palla variando in continuazione. Diritto carico contro il diritto di Jaume, per allontanarlo all’indietro e lateralmente, quindi cross perfetto o lungo linea, o discesa a rete con o senza smorzata. Un continuo orchestrare palle una diversa dalla precedente, spostando a destra e a manca, avanti e indietro Munar, incapace di reagire e ritrovare una posizione da cui offendere. Arnaldi enciclopedico, preciso, freddo, attento ad ogni sfumatura, pronto a leggere lo scambio e fare tutto bene e prima del rivale. Servizio, risposta, tutto ha funzionato, incluso quel diritto in spinta che diventa letale appena si è aperto il campo. Chapeau.
Per tenere questo tipo di gioco Matteo deve essere molto efficace con i colpi di inizio gioco e terribilmente reattivo e veloce, perché se parte dalla difesa quelle variazioni estreme sono a coefficiente di rischio troppo elevato. Purtroppo all’avvio del secondo set non è riuscito a sfruttare una palla break che l’avrebbe mandato avanti, se l’è giocata bene tatticamente ma gli è uscita di poco. Lì ha forse accusato un primo calo fisico, l’altro ne ha subito approfittato e ha iniziato a martellare con altra fisicità e continuità. Munar è riuscito a spostare all’indietro Arnaldi quel poco che è bastato ad aprirgli il campo. La partita è girata totalmente, con un parziale a suo favore Jaume si è preso il tempo del match, spazio in campo e non l’ha mollato più, perché Matteo è calato non solo nell’anticipo sulla palla ma anche al servizio e nella profondità in risposta. La partita è girata, e non è più riuscito a riprenderla perché sembrava proprio non averne più.
A questo alto livello la tenuta fisica è fondamentale, Matteo è un tennista leggero e molto elastico, dovrà lavorare per mettere più benzina e reggere avversari così tosti fisicamente e nella spinta. C’è spazio per crescere, come al servizio. Questo Arnaldi diverte, piace, intriga. Ha testa, velocità di pensiero e di colpi per disputate questi tornei tutt’altro che da comparsa.
Marco Mazzoni
La cronaca
Arnaldi scatta al servizio, è un avvio in salita. Cerca di muovere l’avversario ma commette qualche errore in costruzione e crolla 0-40, tre palle break da difendere. Un altro diritto gli scappa di poco largo, giocato con poco equilibrio. BREAK Munar, 1-0. Matteo si scioglie in risposta, trova una posizione più vicina alla riga di fondo e costringe Munar a rincorrere. Con un’accelerazione splendida di rovescio si porta ai vantaggi, poi martella sul diritto Jaume, che con quell’apertura ampia ha bisogno di tempo. Palla del contro break per l’azzurro: se la gioca in modo splendido, rincorrendo avanti e passando un Munar fuori posizione. 1 pari, ottima reazione del ligure. Con un perfetto S&V vince il settimo punto di fila, per il 2-1 Arnaldi. Ha accusato il break lo spagnolo, gioca colpi tatticamente orrendi, si consegna anche al passante di Matteo per lo 0-40 (e decimo punto di fila). Si butta ancora avanti Jaume, sparacchia in rete uno smash non impossibile, per il BREAK del sorpasso dell’azzurro, 3-1! La striscia di punti consecutivi di Arnaldi si interrompe a 13, in rete un rovescio di Matteo, ma continua a comandare lo scambio con una posizione molto avanzata e un eccellente tempo di impatto in anticipo. Si lamenta del gioco di luce di ombre sul campo Munar, mette in scena un teatrino piuttosto patetico cercando di destabilizzare Arnaldi (lo aveva già fatto contro Kokkinakis nel primo match del torneo), ma l’azzurro non si distrae e con un Ace vola 4-1, in totale controllo del match. Sul 4-2 c’è piccolo momento di difficoltà per Matteo, 0-30, ma si riscatta subito: ritrova la prima di servizio, sempre con i piedi vicino alla riga di fondo spara un gran diritto inside out. 5-2 Arnaldi, eccellente condotta di gara, controlla il gioco, punge un Munar che non trova la contromossa colpendo da troppo dietro, mentre Matteo è un fulmine nel fare due passi avanti e castigare la prima palla più corta del rivale. Sul 5-3, il sanremese serve per il primo set. Durissimo il primo punto, rischia la smorzata Arnaldi ma non è ben giocata e subisce l’aggressività di Munar. Che testa: vede Jaume molto dietro in risposta sulla seconda palla e rischia il S&V, eseguito alla perfezione. Poi è bravissimo ad alzare la parabola col diritto sul rovescio di Munar, lo “sbatte” sui teloni e chiude con un diritto cross preciso. Bene con la prima palla, 40-15 e Due Set Point!!! Vola via il primo, gran risposta di Jaume, “nei piedi”; perfetta la costruzione del punto sul secondo, allontana Munar nell’angolo e lo infila con la smorzata. SET Arnaldi, 6-3. In tutto in set, ma in particolare nell’ultimo game, ha messo in mostra una vera Enciclopedia tattica del gioco, come gestire i punti deboli dell’avversario con i suoi punti di forza: anticipo, velocità di piedi, varietà di colpi. Bravissimo Arna!
Ritarda l’avvio del secondo set, Munar si lamenta del campo dal suo lato, arrivano con tanto di carriola a rimettere terra fresca. Si riparte e Arnaldi comanda, portandosi 0-30, ma Jaume reagisce, cerca il rovescio lungo linea con successo. Con quattro punti di fila vince il primo game. Matteo continua a variare moltissimo, botta a tutta col diritto, poi diritto “chop” e palla corta perfetta, non dà alcun ritmo e punto di riferimento a Munar, che invece vive di quello. 1 pari. Nel terzo game Jaume cerca di spingere sopra ai suoi ritmi per non consentire ad Arnaldi di comandare, ma va fuori giri e commette sul 40 pari un doppio fallo , è PB per “Arna”. Matteo comanda ma un diritto bello carico gli esce di poco. Come gli esce di poco lo schema smorzata-lob dopo. Munar martella a tutta, Arnaldi accusa un momento di calo, arriva con meno anticipo sulla palla e sbaglia, poco sostenuto dal servizio. Crolla 0-40, quindi è anche sfortunato in uno scambio rocambolesco, vinto da Munar dopo una rincorsa vincente trovando un pizzico di riga. Dalla palla break salvata che poteva essere un macigno, Munar strappa un BREAK con 7 punti vinti di fila, 3-1 e servizio. Il maiorchino ora è “on fire”, tira forte e tutto gli entra, incluso la prima di servizio. Vince ben 11 punti di fila, Munar è avanti 4-1. Purtroppo l’inerzia del match si è totalmente ribaltata a favore di Munar, che ora comanda, spinge tanto e ha avanzato la propria posizione. Al contrario il servizio di Arnaldi è crollato al 40% e ora si fa dura. Con una risposta molto aggressiva Jaume si procura la palla del doppio break, momento molto difficile per “Arna”. Bravo Matteo, avanza e chiude con uno smash perentorio, resta in scia 4-2 aggrappato al servizio. Settimo game, sul 30 pari Matteo vince uno scambio di tocco sotto rete (“meno male che l’ha presa, andava fuori”, dice al suo angolo), è palla del contro break! No! c’era la chance, la risposta di Arnaldi era lunghissima ma poi sbaglia col rovescio in scambio. Altra chance sprecata per Matteo, tira fuori l’affondo decisivo dopo uno scambio terribilmente duro. 5-2 Munar, peccato c’era lo spazio per tornare in parità. Lo spagnolo si aggiudica il secondo parziale 6-3 grazie ad un errore col diritto di Arnaldi. È stato bravo a reagire alle difficoltà, alzando il livello fisico della partita e spingendo al massimo delle sue capacità, male purtroppo al servizio Matteo.
Terzo set, Arnaldi inizia alla battuta. Sul 30 pari Munar di nuovo polemizza con l’arbitro, rompe il ritmo a Matteo al servizio, che sbaglia un diritto. Palla break immediata per l’iberico. Esagera in spinta Matteo, ancora col diritto, BREAK Munar. In questo game si è vista poca brillantezza fisica dell’azzurro, meno reattivo rispetto al primo set, ma anche la poca esperienza a questo livello accusando le pause “furbe” imposte dall’avversario. Jaume ora colpire con forza, con i piedi in campo, sostenuto da una prima palla continua (oltre il 70%). Scappa via Munar, 2-0, troppo più intenso adesso in campo, mentre Matteo sembra un po’ in riserva come energia, subisce troppo e accorcia gli scambi cercando soluzioni a bassa percentuale, mentre nel primo set costruiva il punto con grande velocità e anticipo, e pazienza. Ritrova finalmente un buon turno di battuta l’azzurro, 1-2, ma il problema è trovare un gran game in risposta per riaprire l’incontro. Forse Matteo accetta fin troppo il ritmo del rivale, invece di rimettersi ad alzare la parabola, tagliare la palla e smorzare, per stoppare la spinta di Munar. Proprio con drive profondi e potenti, Jaume sale 3-1, sembra purtroppo gestire bene il match adesso. La prima palla di Matteo non va, la risposta di Jaume è profonda, 0-30 e poi 15-40 con un tentativo di smorzata che muore in rete. Poche gambe per Arnaldi, sembra davvero in difficoltà adesso, con due palla del doppio break da difendere. Le cancella, splendido un cross di diritto, ma ne arriva una terza. Stavolta sparacchia un rovescio a mezza rete, troppa fretta. Altro BREAK per Munar, 4-1 e servizio, non riesce più a comandare e nemmeno difendersi con la stessa copertura del campo. Lotta sino alla fine, cercando la via della rete, ma s’inchina 6-1 al sesto match point allo spagnolo, che ha dimostrato complessivamente una tenuta superiore e ha fatto valere la propria maggior esperienza. Resta un torneo splendido per Arnaldi, la conferma che possiede il tennis e il livello per giocare questi tornei e crescere moltissimo in classifica. Lo rivedremo a Roma, con più esperienza e convinzione.
[Q] Matteo Arnaldi vs Jaume Munar
4 ACES 1
0 DOUBLE FAULTS 2
47/82 (57%) FIRST SERVE 53/76 (70%)
30/47 (64%) 1ST SERVE POINTS WON 36/53 (68%)
16/35 (46%) 2ND SERVE POINTS WON 11/23 (48%)
9/14 (64%) BREAK POINTS SAVED 2/4 (50%)
13 SERVICE GAMES PLAYED 12
17/53 (32%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 17/47 (36%)
12/23 (52%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 19/35 (54%)
2/4 (50%) BREAK POINTS CONVERTED 5/14 (36%)
12 RETURN GAMES PLAYED 13
15/24 (63%) NET POINTS WON 10/20 (50%)
36 WINNERS 24
28 UNFORCED ERRORS 18
46/82 (56%) SERVICE POINTS WON 47/76 (62%)
29/76 (38%) RETURN POINTS WON 36/82 (44%)
75/158 (47%) TOTAL POINTS WON 83/158 (53%)
209 km/h MAX SPEED 216 km/h
186 km/h 1ST SERVE AVERAGE SPEED 173 km/h
151 km/h 2ND SERVE AVERAGE SPEED 145 km/h