Di Redazione
Dopo un solo anno di digiuno lo Zenit Kazan torna a dettare legge nella Supercoppa di Russia. Per l’ottava volta nella storia si aggiudica il trofeo la squadra di Alekno, che nel 2019 si era arresa in finale al Kuzbass, ma quest’anno ha riportato “a casa” la coppa battendo i campioni nazionali della Lokomotiv Novosibirsk per 3-2 (25-18, 22-25, 25-23, 23-25, 15-9). Gara tutt’altro che semplice per Ngapeth e compagni, che però hanno dominato il tie break piazzando una prima fuga sul 7-3 e poi quella decisiva sul 13-8.
Grande protagonista della vittoria Bartos Bednorz, che ha messo a segno 27 punti personali di cui 10 (6 ace) nel solo primo set; nel quinto set è però salito in cattedra Maxim Mikhailov con il 100% in attacco e 5 muri vincenti. Per la Lokomotiv il miglior realizzatore è stato Drazen Luburic con 24 punti. Felicissimo Alexander Butko: “Per noi era una questione di vita o di morte, non c’è altro da aggiungere. Questo successo equivale a vincere il campionato russo“. E Vladimir Alekno aggiunge: “Sono contento che i giocatori abbiano dimostrato di essere uomini e di saper lottare fino alla fine. Queste partite si vincono solo se si è squadra“.
La finale di Supercoppa era valida anche per la seconda giornata di campionato, che ha visto le affermazioni del Kuzbass Kemerovo sull’Ugra Samotlor per 3-1 (18 punti di Zaytsev) e dello Zenit San Pietroburgo sull’ASK per 3-0 (20 punti di Poletaev). Il Belogorie Belgorod di Nelli è stato battuto a sorpresa in casa dalla matricola Neftyanik Orenburg (2-3); successo esterno anche per lo Yenisei Krasnoyarsk a Surgut (0-3). Il turno si completerà con due posticipi: oggi Fakel-Dinamo LO, domani Ural Ufa-Dinamo Mosca.
(fonte: Sport Business Gazeta)