Massimo Botti, in un modo o nell’altro, vince e poi saluta. Ovviamente si tratta di un caso, curioso, e non di una regola. Era successo a Piacenza, contro la sua volontà, sta accadendo anche ora al Lublin, squadra polacca che non aveva mai vinto nulla nella sua storia e che quest’anno grazie a lui ha messo in bacheca prima una Challenge Cup e poi lo scudetto contro ogni pronostico.
Botti (ovviamente eletto allenatore dell’anno) aveva deciso di accettare già qualche mese fa, con largo anticipo, come purtroppo accade nel volley mercato anche fuori dai nostri confini, la proposta dell’Asseco Resovia, eppure, da grande professionista qual è, ha continuato a lottare come un leone, insieme a tutti i suoi ragazzi, compreso quello che Leon fa di cognome (eletto MVP della stagione) scrivendo la storia non solo del club giallonero, ma pure della stessa PlusLiga. I festeggiamenti sono stati tanti a Lublino, ma ora è giunto il tempo dei saluti.
“Odio gli addii – scrive il tecnico italiano, in italiano, sul suo profilo Instagram -. Nella vita come nello sport arrivano questi momenti; la ricerca di nuove sfide e l’esigenza di evolversi verso l’eccellenza a volte matura decisioni sofferte ma inevitabili. Porterò con me il ricordo di due stagioni superlative coronate con 2 incredibili Trofei. Le nostre strade si dividono, ma come dice un famoso detto: nessuno ci toglierà mai quello che abbiamo ballato. Ci vediamo presto sui campi, con Affetto, MAX”.