Matteo Berrettini esce di scena al 2° turno degli Australian Open. Il n°34 del mondo ha ceduto in quattro set al danese Holger Rune dopo tre ore e mezzo di gioco. 7-6, 2-6, 6-3, 7-6 i parziali per il classe 2003, che nel prossimo match sfiderà il serbo Kecmanovic. Tanto rammarico per il semifinalista a Melbourne nel 2022, che non ha sfruttato due set point nel primo set e altrettanti nel quarto, quando si era trovato anche avanti 5-2 nel tie-break. Alti e bassi per il campione di Davis a Malaga 2024 sulla John Cain Arena, a cui non sono bastati i 16 ace con il 72% di prime in campo. Rune si conferma una ‘bestia nera’ per Berrettini, con l’azzurro sotto 1-4 ora nei precedenti.
Approfondimento
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La cronaca del match
Matteo parte con le marce alte e al 4° game è già avanti di un break. Quando va a servire per il set, però, si inceppa: non sfrutta due set-point e Rune lo punisce alla prima occasione. Al tie-break il danese domina 7-3 e va 1-0. La reazione di Berrettini è immediata: early break nel 2° set, altro break nel quinto gioco e parziale dominato 6-2. Nel terzo Matteo ha un passaggio a vuoto nel quarto game: è quello fatale che consegna break e set (6-3) a Rune. L’azzurro accusa il colpo, va subito sotto nel quarto set dopo un game combattutissimo, ma nel sesto gioco si rimette in carreggiata (3-3) con il contro-break. Si va avanti ‘on serve’, con Berrettini che ha due set point, ancora non sfruttati, nel 12° game. L’azzurro gioca un inizio di tie-break perfetto, sale 5-2, poi però si spegne. Un combattente come Rune va a nozze, rimonta fino all’8-6 e vola al 3° turno a Melbourne.