Dopo la clamorosa separazione tra Carlos Alcaraz e Juan Carlos Ferrero, le informazioni che filtrano dall’entourage del numero uno del mondo sono state molteplici e, spesso, contraddittorie. La certezza, al momento, è che Samuel López guiderà il team nel breve periodo, ma resta aperta una domanda chiave: arriverà un nuovo allenatore di primo piano a rafforzare lo staff del murciano oppure Samu sarà l’uomo designato anche per il lungo termine?
Il logoramento del rapporto con Ferrero era percepibile già da tempo. In più di un’occasione, negli ultimi due anni, l’idea di un cambiamento era stata presa in considerazione, salvo poi essere accantonata grazie ai risultati sportivi straordinari. L’epilogo, maturato in appena 48 ore di trattative senza accordo, ha però riaperto uno scenario che sembrava chiuso. E così, inevitabilmente, è partita la caccia al possibile nuovo allenatore di Carlos Alcaraz.
I nomi sul tavolo
Andy Murray
È sempre stata una sorta di “sogno” della famiglia Alcaraz. Già un anno fa ci furono contatti esplorativi, ma l’esperienza intensa e logorante vissuta da Murray al fianco di Djokovic ha raffreddato la sua disponibilità a un ruolo così impegnativo. Restano inoltre le difficoltà logistiche: trasferirsi spesso a Murcia non sarebbe semplice. Il fascino del nome è enorme, ma l’operazione appare complicata.
Goran Ivanisevic
Tra i tecnici liberi, è uno dei più vincenti. Ha portato Djokovic e Cilic a livelli altissimi e sarebbe l’uomo ideale per far crescere ulteriormente il servizio di Alcaraz. Tuttavia, il suo stile deciso e “di polso” ricorda molto quello di Ferrero: proprio quella rigidità che, secondo alcuni, Carlos e il suo entourage volevano lasciarsi alle spalle.
Nicolás Almagro
Soluzione più “interna” e molto murciana. Carattere, vicinanza geografica e sintonia umana con Carlos sono punti a favore evidenti. Conosce bene l’ambiente e non avrebbe problemi a stabilirsi a Murcia. Il dubbio riguarda l’esperienza: Almagro non ha ancora un grande curriculum come allenatore di primissimo livello. Sarebbe una scommessa, ma dal grande potenziale.
David Ferrer
Metodo, empatia e conoscenza del circuito. Ferrer ha già lavorato con Alcaraz in Coppa Davis e ha dimostrato di saper gestire rapporti complessi con i top player. I dubbi riguardano la sua disponibilità a viaggiare costantemente e il contratto in essere con la Federazione spagnola fino al 2027. In termini di compatibilità, però, è uno dei profili più solidi.
Carlos Moyá
Per molti, la scelta “da copertina”. L’uomo che ha trasformato e accompagnato Rafael Nadal nella fase più matura della carriera. Moyá conosce perfettamente cosa significa gestire un numero uno, sa bilanciare disciplina e libertà e ha una visione tattica di altissimo livello. I legami con l’Academy di Nadal e i rumors su Sinner sono aspetti da valutare, ma l’idea di vederlo accanto ad Alcaraz resta estremamente suggestiva.
Il quadro, dunque, è tutt’altro che definito. I prossimi mesi – e probabilmente anche i risultati – chiariranno se Samuel López resterà al comando o se verrà affiancato (o superato) da un grande nome del circuito.
E voi, chi pensate che sarà il prossimo allenatore di Carlos Alcaraz?
Marco Rossi
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