L’Italia di squadra deve crescere e di squadra deve vincere. Velasco a questo punta e contro la Cina questo ha ottenuto dalle azzurre (25-23, 25-19, 25-16). Anche in questa seconda settimana di VNL i miglioramenti sono stati costanti, aggiungendo un tassello alla volta partita dopo partita, e alla fine contro le asiatiche, che pure sono squadra sempre scorbutica da affrontare, si è passati all’incasso sfoderando una prestazione che ha tantissime luci e finalmente pochissime ombre, se non proprio nessuna.
Un’ottima prova corale in ricezione (57% di squadra) ha consentito ad Orro una migliore distribuzione del gioco d’attacco (47% di squadra), come dimostrano gli score individuali delle azzurre: 16 punti di Egonu, 12 con il 47% di una monumentale Sylla, 11 (con il 71%) di Lubian, 7 (con l’80%) della solita Danesi, 5 di una reattiva Bosetti, 4 di Antropova dalla panchina.
In più è un successo netto che pesa anche in chiave Ranking perché vale la bellezza di 9.3 punti. A questo punto aspettiamo solo la certezza matematica, ma la qualificazione ai Giochi di Parigi è praticamente cosa fatta. Conclusa la tappa di Macao, nell’ultima settimana di gioco la nazionale tricolore sarà impegnata dall’11 al 16 giugno a Fukuoka (Giappone), dove troverà sulla propria strada Canada, Corea del Sud, Stati Uniti e Serbia.
Sestetti – Velasco conferma quello che è stato lo starting sui di tutta questa seconda week con Orro in palleggio, Egonu, opposta, Bosetti e Sylla in posto 4, Danesi e Lubian al centro, De Gennaro libero. Dall’altra parte della rete Bin Cai risponde con le diagonali Diao-Gong e Li-Wu, Wang Y.Y. e Yang coppia centrale, Wang M. libero.
1° SET – Cina fallosa in attacco a inizio match, le azzurre ringraziano e scappano subito via (10-5), ma le lunghe leve di cui sono dotate le asiatiche diventano presto un problema tanto in attacco quanto a muro (14-13). Doppio cambio e Cambi trova l’ace aiutata dal nastro, ma andiamo sotto 16-17 e Velasco ferma il gioco.
Restiamo in scia sfruttando anche noi l’altezza di Antropova e pareggiamo ai 20 con un muro di Danesi, poi rientrano Orro ed Egonu. Sylla è on fire anche oggi (top scorer alla fine di questo set con 5 punti) e ci tiene il linea di galleggiamento (22-22), poi la Cina ci regala un gustoso cioccolatino (palla sparata in tribuna e 24-23 Italia) che scartiamo subito andando sull’1-0.
2° SET – Il parziale successivo viaggia punto a punto fino ai 5, poi brekkiamo con un ace di Danesi e una diagonale vincente di Egonu. Arrivano punti importanti, anche psicologicamente, dalle mani di Bosetti, brava a riscattare subito la serata no vissuta contro il Brasile. Come contro il Brasile, però, continuiamo a regalare punti dalla linea dei nove metri (già 6 battute sbagliate a metà secondo set).
Una delle note più liete di oggi, invece, è la prestazione di Alessia Orro, il cui feeling con le centrali è in netta crescita, così come le palle in 2 e in 4, senza contare i suoi di colpi (finte comprese) che da sempre ne caratterizzano il talento. A darle man forte, poi, ora c’è anche De Gennaro che quando alza in bagher per Egonu è sempre una palla che finisce in banca (19-15).
Nel finale dentro Degradi, subito in palla, per Bosetti, alla fine chiudiamo con un ace di Egonu, un altro erroraccio della Cina, un altro ace di Egonu (25-19). Sin qui molto bene l’Italia in ricezione e in side out, buona anche la distribuzione dei punti: 10 con il 40% in attacco per Egonu, 9 per Lubian, 6 per Sylla, 4 per Danesi, 3 a testa per Bosetti e Antropova.
3° SET – Si inizia spalla a spalla la corsa anche nel terzo set, ma anche in questo caso subito con le azzurre avanti di un break (6-4). Un’altra combinazione De Gennaro-Egonu ci porta sul 10-7 costringendo la panchina asiatica a chiamare timeout, ma ormai siamo padrone assolute del campo e muriamo anche con Sylla volando sul +4.
Il gioco dell’Italia si è alzato tantissimo di livello rispetto al match giocato appena un giorno fa, che comunque male non era stato. Tutt’altro. E di certo la Cina non è avversario facile, soprattutto dal punto di vista fisico e di lettura. Per di più qui, a Macao, giocano anche in casa.
E invece dilaghiamo (17-9) a dimostrazione del fatto che questa nazionale può e deve ambire a superare i suoi limiti. Nel finale la scena se la prende tutta Myriam Sylla, oggi decisamente MVP del match. Campo anche per Cambi e Antropova. Punto esclamativo di capitan Danesi e chiudiamo con un eloquente 25-16.
[IN AGGIORNAMENTO]
Italia – Cina 3-0
(25-23, 25-19, 25-16)
Di Giuliano Bindoni