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Da Promessa Junior a Campione Masters 1000: La rinascita di Alexei Popyrin

Nel mondo del tennis, il passaggio dal circuito junior a quello professionistico è spesso paragonato a un salto nel vuoto. Alexei Popyrin, fresco vincitore dell’ATP Masters 1000 di Montreal 2024, ne sa qualcosa. Il talentuoso australiano, che a soli 25 anni ha conquistato il titolo più prestigioso della sua carriera, si è aperto in una recente intervista, rivelando le sfide e le pressioni che ha dovuto affrontare nel suo percorso verso la vetta del tennis mondiale.

“Quando vinci un Grande Slam junior, pensi che il prossimo passo sarà semplice, ma non è così,” confessa Popyrin, ripercorrendo i suoi esordi. Vincitore del Roland Garros junior e già numero due del mondo nella categoria, il giovane Alexei si aspettava una rapida ascesa nel circuito maggiore. Tuttavia, la realtà si è rivelata ben diversa.

Mentre suoi coetanei come Shapovalov e Auger-Aliassime facevano rapidi progressi, Popyrin ha dovuto affrontare una strada più tortuosa. “Rompere la barriera del Top 500 è molto difficile. Arrivare al Top 250 è molto difficile. Stare nel Top 100 è un altro livello. Mantenersi nel Top 100 è ancora più complicato,” spiega l’australiano, sottolineando la durezza del circuito professionistico.

Il suo percorso non è stato lineare. Dopo aver vinto il suo primo titolo ATP nel 2021 ed essere entrato nella Top 60, Popyrin ha vissuto un brusco calo nel 2022, scivolando fuori dai primi 120 del mondo. “Ho dovuto ricevere una wild card per giocare agli Australian Open,” ricorda, evidenziando quanto velocemente possano cambiare le cose nel tennis professionistico.
Ma Popyrin non si è arreso. Con determinazione e pazienza, ha iniziato a ricostruire la sua carriera. Il 2023 è stato un anno cruciale, con la vittoria a Umag e buone prestazioni nei Masters 1000 che gli hanno permesso di consolidarsi nella Top 50.

Il 2024 si è rivelato altalenante fino alla settimana di Montreal. “Ho iniziato l’anno al numero 38, questa settimana ero 62. Non ho difeso tutti i miei punti,” ammette Popyrin, rivelando le preoccupazioni che lo tormentavano prima del torneo canadese.

La vittoria a Montreal, tuttavia, rappresenta una svolta significativa. “È incredibile. Il duro lavoro degli ultimi anni sta dando i suoi frutti questa settimana,” afferma con orgoglio. La sua performance nella finale contro Andrey Rublev, che lui stesso definisce “uno dei migliori match che abbia mai giocato in vita mia,” è la prova tangibile del suo talento e della sua resilienza.

Questa vittoria non solo proietta Popyrin verso nuovi traguardi in classifica, ma segna anche un punto di svolta mentale. “Mi sono sentito molto tranquillo, sinceramente. Lavoro per giocare partite come questa, mi godo le finali e le semifinali dei grandi tornei. È dove sento di poter esprimere il mio miglior tennis,” dichiara con rinnovata fiducia.

Dal trionfo junior alle difficoltà del circuito professionistico, fino alla gloria di un Masters 1000, il suo percorso dimostra che nel tennis, come nella vita, il successo raramente arriva senza ostacoli. Ma con dedizione, pazienza e la giusta mentalità, anche i sogni più ambiziosi possono diventare realtà anche senza avere un talento unico.

Francesco Paolo Villarico


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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