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#Ballshit, Olimpia Milano e Plenitude insieme contro la violenza sulle donne

Lo scorso 21 novembre durante il riscaldamento del match di Euroleague Olimpia – Maccabi Tel Aviv, i giocatori dell’Olimpia Milano hanno usato cinque palloni da basket dipinti a mano da cinque illustratrici, Costanza Starrabba, Elisa Puglielli, Isabella Bersellini, Martina Filippella e Shut Up Claudia. Le artiste sono state scelte per rappresentare, attraverso le loro opere, alcune delle più note espressioni discriminatorie che si rifanno a diverse forme di violenza di genere, in particolare quella economica. Le illustrazioni dei palloni sono diventate poi delle magliette distribuite al Forum ed esposte (insieme ai palloni) da oggi fino al 30 novembre nel Flagship Store Plenitude di Corso Buenos Aires.

Per approfondire il tema abbiamo intervistato Giorgia Molajoni, Digital, Information Technology & Communication Director di Plenitude. Ecco cosa ci ha raccontato su questa lodevole iniziativa. 

Quanto lo sport è importante per sensibilizzare temi sociali così importanti?

Lo sport è da sempre un elemento chiave per la crescita personale. L’allenamento e un sano confronto ci portano a migliorare costantemente le nostre capacità, ad accrescere la fiducia in noi stessi e a porci nuovi traguardi. In questo processo virtuoso, si inseriscono valori importanti come inclusione, diversità e rispetto reciproco. In Plenitude siamo convinti che la pallacanestro, e lo sport in generale, possano contribuire al miglioramento della vita delle persone aiutandoci a trasmettere questi valori con azioni concrete. Per questo siamo accanto a Olimpia Milano, per diffondere la cultura della sostenibilità, anche sociale, ed è attraverso iniziative come #Ballshit che vogliamo dare messaggi positivi al grande pubblico, come quello della lotta contro ogni forma di discriminazione e di violenza, inclusa quella contro le donne, anche economica. Questi sono temi che ci stanno particolarmente a cuore e sono parte integrante del DNA di Plenitude.

Come avete scelto le 5 illustratrici per i palloni da basket?

Le abbiamo scelte perché oltre ad essere delle bravissime artiste, ognuna di loro è impegnata nel campo dell’empowermentfemminile, attraverso il proprio stile e la propria sensibilità. Ad esempio Shut Up Claudia con “Se l’è cercata” ha scelto di usare lo stile frammentato e spigoloso del cubismo e il contrasto fra colori caldi e freddi per raccontare il punto di vista di una donna prima e dopo la violenza. Costanza Starrabba con “Sei Roba mia” utilizza invece uno stile fatto di figure femminili morbide e avvolgenti per rappresentare una donna fiera e indipendente, che si libera dalla presa dell’uomo grazie a dei fiori, simbolo di delicatezza, femminilità ma anche di forza. Elisa Puglielli con “Non ha bisogno di lavorare, a lei ci penso io” ha raffigurato una mano maschile che porge una rosa fatta di banconote con uno stelo spinoso, una metafora perfetta per raccontare una delle forme di violenza più subdole e pericolose, quella economica. Anche Isabella Bersellini con “I soldi li gestisco io, tu non sei capace” ha scelto raccontare la violenza economica, ma attraverso una serie di simboli: le banconote, il salvadanaio, un pugno maschile. Infine Martina Filippella con “Le donne hanno le mani bucate” racconta uno stereotipo ancora molto diffuso attraverso l’immagine di due banconote con un viso femminile che vengono gettate fra le fiamme.

Con Olimpia Milano avete un rapporto molto importante. C’è stata subito la disponibilità massima da parte del club per sostenere la vostra iniziativa?

Abbiamo avviato la partnership con Olimpia nel 2022, basata su valori comuni imprescindibili, come inclusione e diversità, che vogliamo trasmettere a quante più persone possibile. E’ qui che entrano in gioco iniziative concrete come #Ballshit, che rientrano nella nostra mission di Società Benefit, un percorso intrapreso già da tempo per contribuire a diffondere una cultura della sostenibilità e avere un impatto positivo sulla società, sulle persone e anche sull’ambiente. La nostra collaborazione con Olimpia prevede infatti sia attività di educationcongiunte rivolte al grande pubblico, sia interventi di efficientamento energetico degli edifici del Gruppo Armani, come già avvenuto ad esempio per la sede di Modena.

Quanto sono importanti queste campagne e, numeri alla mano, quanto aiutano davvero a promuovere e sensibilizzare certi temi?

La cultura attorno ai temi della diversità e dell’inclusione sta cambiando, in meglio, ma non è ancora abbastanza, come dimostrano ad esempio i dati del report Education at Glance 2024, il rapporto annuale dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) che esamina il livello dei sistemi di istruzione in tutto il mondo. Secondo lo studio, le donne in Italia ottengono in media risultati scolastici migliori di quelli degli uomini ma hanno maggiore difficoltà nel mondo del lavoro, oltre che una retribuzione sensibilmente più bassa, in media il 58% di quella dei loro coetanei maschi. Le attività di sensibilizzazione rimangono quindi di fondamentale importanza e anche noi come Plenitude vogliamo fare la nostra parte, contribuire a qualcosa in cui crediamo fermamente. Per questo ringraziamo Olimpia e in generale tutte quelle realtà che ci permettono di comunicare con iniziative come queste, in luoghi dove le persone vivono le proprie passioni ed emozioni, dove è più semplice stabilire una connessione e far passare messaggi importanti, come quello contro la violenza sulle donne e di qualsiasi genere.



Fonte: http://www.corrieredellosport.it/rss/basket

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