Tornare in Polonia ha sempre un non so che di speciale. Negli ultimi due anni, infatti, i ragazzi di Fefè De Giorgi hanno raccolto gioie e successi indimenticabili: prima l’Europeo, che dovremo difendere a fine estate, poi l’oro Mondiale tanto inatteso quanto meritato. Gli azzurri non si nascondono e puntano a vincere un titolo che manca da ben 23 anni, quando ancora si chiamava World League. È un’Italia ambiziosa, forte e che ha soprattutto la consapevolezza di esserlo. Bisognerà poi dimostrarlo in campo già contro l’Argentina di Marcelo Mendez, una delle tre nazionali che sono riuscite a battere i campioni del mondo nella prima fase. E l’ha fatto anche nettamente: 3-0 all’esordio ad Ottawa quando però la Nations League era solo all’alba, la preparazione era quella che era e non c’erano nemmeno i titolari arrivati successivamente. L’Italia è nella parte di tabellone con gli Stati Uniti (primi del ranking) e i campioni olimpici della Francia allenati da Andrea Giani che hanno agguantato le Finals sul filo di lana disputando una VNL tra il chiaro e lo scuro, e soffiando l’ultimo pass alla Serbia esclusa clamorosamente.
Giappone “underdog”. La Polonia…
Nessun dubbio sul ruolo dell’ “underdog”. Di diritto va al Giappone di Yuki Ishikawa che ha divertito fin qui e che ai quarti ha la Slovenia. E un tabù da abbattere: conquistare una medaglia che mai è arrivata nelle precedenti 32 edizioni. Ci sarà ovviamente anche la Polonia, che da padrona di casa e con la spinta del suo coloratissimo pubblico va a caccia dell’oro sfuggito nelle ultime tre edizioni pur salendo sempre sul podio. Potremmo trovarla solo in finale. Come a Katowice l’anno scorso. E sappiamo già come andò a finire.
