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Merazzi: “Vi spiego come si recupera dal Covid… e come stanno Juantorena e Lucarelli”

Di Redazione

Quali sono le condizioni dei giocatori risultati positivi al Covid? Quali le difficoltà riscontrate al momento della ripresa degli allenamenti? Domande, queste, che stanno suscitando, viene da dire purtroppo, un sempre maggiore interesse sia da parte degli addetti ai lavori che dei semplici appassionati e tifosi. A fornire alcune risposte, tramite un’interessante intervista rilasciata al collega Andrea Scoppa per Il Resto del Carlino, è Max Merazzi, preparatore atletico della Lube Civitanova, in assoluto una delle squadre più colpite da questa nuova ondata di contagi.

“Molti giocatori sono stati colpiti dal Covid, ma non sono stati malati – racconta -. Hanno comunque subito una forzata inattività, specie con la palla, e parliamo di ragazzi che sia allenano due volte al giorno. Uno stop di una settimana o dieci giorni per loro è lungo”. Con il calendario che incalza, però, reso ancor più serrato dagli impegni di campionato e coppa e i tanti recuperi che ora si accavalleranno, ritrovare subito il ritmo partita per loro non sarà facile. “Chi è stato fermo una settimana o dieci giorni avrà bisogno almeno di pari tempo. L’importante adesso è di non incappare in qualche infortunio, serve una ripresa lineare” sottolinea Merazzi.

Poi, però, ci sono anche le eccezioni. “Chi mi ha stupito di più tra i giocatori che si sono negativizzati? Balaso, sembra non essersi mai fermato. Secondo me è stato a casa ringhiando davanti al portone per poter uscire”.

L’occasione di parlare con chi conosce meglio di tutti le condizioni fisiche di tutti i giocatori della Lube era troppo ghiotta per non chiedere poi come stanno le due star Juantorena e Lucarelli, e il collega Scoppa non se l’è certo fatta scappare. “A Juantorena serviranno nuovi controlli, di sicuro non andrà in Polonia (tappa della prossima sfida di Champions contro lo Zaksa Kedzieryn-Kozle, n.d.r.). Lucarelli è già in gruppo. A loro sono successe due cose diversissime: quello di Ricardo sembrava uno stop lungo che necessitava di un intervento, quello di Osmany un problema leggero che invece è diventato complesso. È il settimo anno che lavoro con Juantorena, in tutto questo tempo ha avuto solo due noie muscolari, stavolta è stata una brutta sorpresa” conclude Merazzi.

(fonte: Il Resto del Carlino – Macerata)


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