Di Redazione
Antonio Matozzo tiene in braccio la sua Volley Soverato da anni, la sua creatura ha visto sbocciare il talento di grandi giocatrici, come Lara Caravello ora all’Imoco. Una piccola società nella provincia calabrese che milita in serie A2 dalla stagione 2009-2010.
Il presidente Matozzo racconta, in un’intervista a La Riviera, come si accudisce un tesoro come una società pallavolistica e quali difficoltà ha incontrato nel corso degli anni.
Avete avuto giocatrici di ogni nazionalità, un aneddoto da raccontare?
“Ce ne sarebbero tantissimi ma uno lo ricordo con piacere: un procuratore, dovendo far venire una giocatrice straniera qui a Soverato, mi chiese dove fosse la nostra cittadina, in quanto non la trovava sulla carta geografica. Poi hanno imparato a conoscerci; spesso abbiamo scoperto talenti, anche all’estero, sconosciuti ai più, per i quali, successivamente abbiamo ricevuto i complimenti per averli valorizzati”.
Avete avuto in squadra, anche Lara Lugli, che di recente è stata al centro di un caso nazionale in quanto, da altra Società, “discriminata” perché incinta …
“Con Lara c’è stato un ottimo rapporto, ma abbiamo avuto tante giocatrici che ora militano nella massima categoria, come la bosniaca Begic, Costanza Manfredini, Lara Caravello. Purtroppo si è sempre trattato di giovani che
dopo essere maturate sotto la guida dei vari nostri allenatori, hanno spiccato il volo. Chiaramente i procuratori cercano sempre di ottenere contratti migliori, una volta che le giocatrici si sono fatte apprezzare per le loro qualità. Penso a Laura Bortoli, negli ultimi tempi, Chiara Mason, Linda Mangani, tutte accasate con Società di Serie A. Noi non tarpiamo le ali, ognuna è libera di fare le proprie scelte”.
Il Presidente, in questi anni, ha anche avuto delusioni?
“Forse qualche comportamento un po’ ambiguo di alcuni procuratori: anche in molte assemblee della Lega ho ribadito come il dover pagare delle provvigioni ai procuratori sia, secondo me, poco logico. Ciò ha causato alcune piccole vendette: “non dovete andare a giocare a Soverato. a Soverato non pagano …” tutte voci chiaramente prive di fondamento. Anzi la Volley Soverato è conosciuta proprio perché, malgrado i tanti debiti che ho contratto con le banche, non presenta un centesimo di debito verso nessuna giocatrice”.
Mentre, al contrario, negli anni, tante Società anche blasonate, sono fallite …
“Forlì ci ha sconfitto in Finale di Coppa Italia e poi non è riuscita ad iscriversi in Serie A. Ne ho viste di Società fallire, e non entro nel merito delle motivazioni. Noi abbiamo sempre fatto “follie” per mantenere la serie A2 qui in Calabria”.
Il Presidente Matozzo è abbracciato dai tifosi quando vince e criticato quando perde.
“È la dura legge dello sport, che condivido. I tifosi si arrabbiano perché non vogliono che io perda e quindi mi stimolano a fare sempre il meglio possibile”.
Si racconta che Lei non veda mai le partite sino alla fine …
“Esatto! Non sono mai riuscito a vedere un tie –break: è più forte di me”.
Il Coach Napolitano da quattro anni consecutivi è sulla panchina della Ranieri International Volley Soverato: una persona di famiglia, un amico oltre che un allenatore …
“Bruno è un allenatore richiestissimo e stimato nel mondo della pallavolo italiana: è un calabrese sanguigno e meticoloso tanto che, secondo me, stare insieme per quattro anni è un grande record. Ne vado orgoglioso ed i nostri accordi si sono sempre basati sullo sguardo, ed una stretta di mano”.