Sabato praticamente estivo, sole e voglia di uscire per riprendersi un po’ di quella vita e libertà che la “maledetta pandemia” ci ha rubato per mesi e mesi. Gita fuori porta, al mare, lago o montagna? Città d’arte o trekking? Nì… il vero appassionato italico oggi ha un programma un tantino diverso… Birra ghiacciata, bibite fresche e tv sintonizzata su Parigi, dove al Roland Garros andrà in scena una di quelle giornate che aspettiamo e sogniamo in ogni Slam. Berrettini, Sinner, Musetti e Cecchinato tutti in campo (e Bolelli in doppio), oltre Djokovic, Nadal e il serale con Federer. Un piatto ricchissimo, straordinario, da gustarsi tutto d’un fiato, sperando che i nostri alfieri ci possano regalare 3 vittorie e quindi la possibilità di sfidare lunedì prossimo i 3 grandi vecchi del nostro sport. Infatti se Matteo sconfiggerà Kwon, molto probabilmente avrà come prossimo avversario Roger Federer (sorprendentemente apparso in buona condizione nonostante la manciata di partite disputate nel 2021). Il vincente del derby Musetti – Cecchinato invece volerà a sfidare il n.1 del mondo Djokovic, nettamente favorito contro Berankis. Jannik Sinner affronta lo svedese Ymer, con in palio il privilegio di giocarsela di nuovo con Rafa Nadal, per rivivere le splendide sensazioni del match 2020 a Parigi. Tre potenziali grandi partite, ma oggi “c’è da vincere”.
Scontato che Djokovic affronterà un azzurro. Chi tra Musetti e Cecchinato? Bella domanda… difficilissima la risposta. Marco è netta crescita, l’abbiamo seguito in quel di Parma, dove è arrivato ad un passo dal vincere il torneo, sconfitto solo da un Korda super. Il “Ceck” a Parigi ha stupito il mondo, ama questo posto, questi campi. Quando riesci a vivere un sogno come il suo, qualcosa ti resta dentro, una sensazione, una vibrazione, un ricordo bello che ti spinge a trovare energia e qualità. Con il suo tennis consistente può battere Lorenzo Musetti, e tornare a sfidare proprio Novak sul rosso del Roland Garros. Se riuscirà a spingere forte col diritto e inchiodare il carrarino nell’angolo destro, con palle potenti e cariche di spin, potrebbe guadagnare quel metro di campo che gli permette di entrare e chiudere. Come tutti i derby, sarà una sfida strana, magari decisa più dalla testa che dalla tecnica o dal fisico. Musetti è al suo primo Roland Garros e… non ha ancora perso un set! Su questi campi rapidi (l’ha confermato anche Roger, più rapidi di tanti eventi sul cemento) ma che consentono variazioni perché in terra, il tennis di Musetti sta producendo meraviglie. Lorenzo ha un arsenale tecnico straordinario, non illimitato ma profondissimo. Se riuscirà a servire bene e rispondere in modo aggressivo, potrebbe spostare continuamente Marco, non dargli mai ritmo e punti di riferimento, per infilarlo col rovescio lungo linea o con smorzate ed attacchi improvvisi. Credo che la risposta al servizio possa essere la chiave del match, oltre al fattore mentale per l’effetto “derby”. Entrambi tendono a rispondere da molto lontano, un drive carico per poi iniziare lo scambio. Chi riuscirà ad essere aggressivo e controllare il tempo del match, potrebbe strappare quell’inerzia che sposta l’equilibrio. È una partita affascinante, speriamo anche bella dal punto di vista spettacolare, da vivere punto dopo punto. Difficilissimo un pronostico. L’esperienza del “Ceck” potrebbe aver un peso, ma “Muso” è in forma straordinaria, gioca libero, senza pressione, e sta dando l’impressione di divertirsi molto, di esplorare il suo potenziale, divertendo e divertendosi. La condizione ideale per giocare bene e vincere.
Berrettini parte nettamente favorito con Kwon. Porterà in campo un gap di potenza e di efficacia nettamente superiore al rivale. Vittoria scontata? No. Perché il coreano è tennista molto veloce, potrà rimettere in campo molte delle accelerazioni di Matteo, e di rovescio ha un bel timing, con cui potrebbe in parte annullare la spinta del romano. Se “Berretto” trova ritmo al servizio fin dall’avvio e gioca libero in spinta, potrebbe travolgere Kwon, costringendolo a rincorse disperate. Sarà importante per l’azzurro anche rispondere aggressivo, perché giocare molti game in ribattuta rincorrendo e faticando, potrebbe risultare “costoso” nei turni di servizio. Sembra una partita facile, Matteo è favorito, ma in uno Slam a volte l’underdog si esalta e tutto può diventare maledettamente complicato, quindi speriamo l’azzurro parta forte, serva bene e veleggi sicuro verso il prossimo turno, con l’affascinante prospettiva di sfidare King Roger “alla pari”. Sarebbe una partita straordinaria, ma prima vinciamo oggi.
Jannik Sinner affronta lo svedese Mikaek Ymer, partendo favorito, ma il match nasconde qualche insidia. Intanto Jannik deve giocare con più continuità rispetto alla vittoria contro il bravissimo Gianluca Mager, soprattutto con il servizio. Riuscire a tenere alta la percentuale di prime è oggi il vero obiettivo per l’azzurro, importante quanto la vittoria. Appena il suo servizio fa cilecca (soprattutto nei primi due punti del game), tutto si complica maledettamente: tende ad affrettare i tempi, può essere aggredito, gioca con meno sicurezza, e questo è pericoloso poiché nella sua spinta vigorosa si prende grandi rischi. Ymer è un buon giocatore, soprattutto molto rapido e pronto ad appoggiarsi sulla potenza della palla in arrivo. Tra i due, a livello di spinta e di intensità c’è un abisso a favore di Sinner. Jannik se parte bene e serve con buone percentuali, potrebbe travolgere letteralmente lo svedese, sbattendolo fuori dal campo, sballottandolo a destra e a manca in rincorse disperate. Però Ymer è davvero leggero e velocissimo, se trova un bel tempo di impatto sulla forza di Jannik, potrebbe essere pericoloso. Sul lato sinistro è molto sensibile, può appoggiarsi sulla pallata di Jannik e chiudere l’angolo con un diagonale stretto e veloce. Dovrà stare attento a questa situazione Sinner, cercando soprattutto di spingere forte dritto per dritto, verticalizzare molto e così aprirsi l’angolo con il rivale ben dietro la riga di fondo. Sinner è favorito, ma deve stare attento a non portarsi Ymer punto su punto nelle fasi decisive della partita, e regalare poco. La prospettiva di tornare a sfidare “El Rey” sul suo campo è troppo importante per farsela sfuggire.
Berrettini, Musetti, Cecchinato, Sinner. Uno tra Marco e Lorenzo saluterà per forza il torneo. Ma speriamo di poter brindare stasera a 3 azzurri agli ottavi di Roland Garros. Sarebbe spettacolare, per un lunedì 7 che potrebbe diventare storico. Forza ragazzi!
Marco Mazzoni