Di Redazione
Sicuramente affrontare la capolista non è facile per nessuno, se poi lo fai dopo venti giorni di inattività le difficoltà sono ancora maggiori. È quello capitato alla Pool Libertas Cantù che domenica ha affrontato la Sieco Ortona, dopo il cluster in casa brianzola che ha coinvolto più di otto giocatori, e si è dovuta arrendere in tre set.
Il General Manager di Cantù Massimo Redaelli, intervistato da La Provincia, tira le somme di questo periodo e della partita in casa abruzzese: “Siamo contenti perché siamo tornati a vivere l’atmosfera della competizione, della gara, che è la cosa che mancava dal 19 novembre. Non potevamo pretendere, ovviamente, una buona prestazione dal punto di vista tecnico e di confidenza con la palla. Per 23 giorni, del resto, la maggior parte della squadra non sì è allenata; l’hanno fatto soltanto coloro non colpiti dal Covid19, che fra l’altro sono i giocatori più giovani“.
Ma il Gm biancoblù non tralascia critiche e consigli: “Sinceramente, dal punto di vista dell’approccio mi aspettavo qualcosina in più da qualche elemento giovane. Se capita l’occasione, e quella di Ortona era un modo per mettersi in mostra, bisogna sfruttarla per mettere qualche dubbio all’allenatore nella scelta della formazione. Pur avendo una rosa di tutto rispetto, chi non lo è deve aspirare a entrare nell’elenco tra i titolari”.
C’è anche spazio per gli aspetti positivi, trovati in questo momento di difficoltà: “Picchio è stato usato come Under al posto di Galliani in ricezione e ha avuto modo di mettersi in evidenza anche con alcuni interventi difensivi, pur avendo commesso anche qualche ingenuità; Butti ha giocato titolare dall’inizio e, come sempre, è stato abbastanza solido, soprattutto in ricezione. In generale, una ventina di giorni senza allenamenti al completo e di affiatamento l’un con l’altro, alla fine, li paghi. Ciò, tanto più perché giocavamo, fuori casa, contro la squadra prima in classifica”
Il momento per rifarsi arriverà già domenica al PalaFrancescucci quando alle 18, arriverà Mondovi dell’ex Cominetti, fanalino di coda, che nelle sei partite fin qui giocate ha si raccolto tre punti. pRedaelli presenta così il lavoro che dovranno fare i brianzoli per farsi trovare pronti: “Il contagio da Covid-19 non deve essere un alibi, ma è una nota di fatto, è oggettivo. Gli allenamenti hanno una funzione e quando non li puoi fare, alla fine, si sente. Questa settimana sarà la prima, dopo 23 giorni, nella quale torneremo in palestra al completo. Bisogna partire da questo presupposto e proseguire il lavoro fatto fin qui”.
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