Sulla questione biglietti degli Internazionali BNL d’Italia 2020, purtroppo non disputati nelle date previste per colpa dell’emergenza Covid-19, abbiamo ricevuto molti messaggi da parte di tanti appassionati. Ne abbiamo scelto uno, che ci ha colpito particolarmente per la passione sincera e la misura nell’esprimere il proprio parere. Lo riportiamo integralmente, invitando gli amici di Livetennis alla moderazione nei commenti, vista la difficilissima situazione che stiamo attraversando.
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Sono un grande appassionato di tennis. Uno di quei matti che farebbe qualsiasi cosa per un’ora di tennis con gli amici, uno che da piccolo sognava di diventare il nuovo Panatta tanto da passare tutto il pomeriggio sotto il sole estivo a tirare diritti e rovesci contro il muro della cascina, sognando un passante a superare le volee di McEnroe o un dritto in corsa più potente di Lendl. Uno che non si perde mai un match di Davis dei nostri azzurri e la cui tv si accende spontaneamente sul bellissimo canale 64, perché il tennis ci scorre dentro e prevale su ogni altra cosa.
Mi sono permesso di inviare questo mio pensiero a livetennis (testata davvero aggiornata) perché ho bisogno di esternare la grande amarezza che mi cova dentro. Stiamo vivendo un periodo assurdo, nemmeno nei peggiori incubi potevamo immaginarci di attraversare una crisi così profonda a livello sociale ed economico. Come una guerra. Ma non riesco a sopportare la delusione per non esser stato sugli spalti del Foro Italico lo scorso giovedì. Sarebbe stata la mia 29esima presenza consecutiva. A volte sono riuscito a restare due giorni; di solito riesco a mollare il lavoro un giorno soltanto, e scelgo il giovedì perché ritengo sia il più bello. Tutti i campioni e campionesse in campo, per incontri spesso molto belli, e si spera con ancora qualche azzurro o azzurra ad infiammare il Pietrangeli. Quanti ricordi sotto lo sguardo severo di quelle statue! E quanto è bello oggi l’impianto, rimesso a nuovo e ingrandito, con spazi aperti e ben organizzati. Il sogno della mia vita è fare il Grande Slam come spettatore. Sono a metà, manca la lontana Australia e gli US Open. Però sono stato in molti altri tornei (Wimbledon, Monte Carlo, Umag, Roland Garros, Miami, Vienna, Linz, Madrid ed altri ancora), e posso affermare che non ci sono tanti tornei che possono vantare la bellezza degli Internazionali. Forse nessuno. Dal nuovo centrale si vede benissimo, come in pochi altri catini, e poi il nostro pubblico checché se ne dica è migliorato tanto e c’è una magia unica.
Sono amareggiato perché quest’anno niente giovedì a Roma, niente tennis, niente emozioni. Mi sento come se ad un bambino fosse stato negato il regalo di Natale sotto l’albero, o la festa di compleanno con gli amici. Mi è mancato il sogno, l’evasione, il sentirmi parte di questa cosa bellissima che aspetto tutto l’anno con impazienza. Credo che siamo in tanti a sentirci così, delusi ed abbattuti, perché non sappiano cosa accadrà, se ci potrà essere una versione autunnale del torneo, se sarà a Roma, se non ci sarà per niente e dovremo incrociare le dita per un 2021 finalmente normale.
So bene che questa situazione è più grande di noi, più forte di qualsiasi organizzazione o federazione; però da appassionato vero, uno che ha applaudito in tante occasioni le scelte fatte invece aspramente criticate dai giornalisti, non posso non sottolineare che mi sarei aspettato una linea diversa per la questione dei biglietti acquistati e, probabilmente, non sfruttati per gli Internazionali. La comunicazione è stata lacunosa purtroppo, molti non sanno che fare, dove chiamare, che ne sarà dei propri biglietti.
Capisco benissimo che gli incassi del torneo finanziano la gran parte del movimento, gli investimenti, gli stipendi di tante persone che operano per il bene del tennis in Italia, ma credetemi… sono sicuro che se ci fosse stata data la opportunità di scegliere tra rimborso e aspettare il torneo 2020 o un voucher per il 2021, la maggior parte o tantissimi di noi avrebbe sostenuto la federazione. Perché chi viene al torneo sogna, e solo con una grande organizzazione e grazie al lavoro di tutta la struttura ci viene permesso di sognare ogni anno.
Io, tanti miei amici e credo la stragrande maggioranza degli appassionati facciamo il tifo per poter correre a Roma il prossimo autunno e così vedere Djokovic, Berrettini, Fognini e tutti i migliori al mondo. Ma in questo lasso di tempo, sarebbe opportuno dare la certa possibilità a noi possessori di biglietti di scegliere in modo chiaro tra: rimborso immediato; attesa; voucher per il 2021. Sarebbe una operazione giusta, che noi appassionati ci meritiamo per aver sostenuto ogni anno il torneo per noi più bello del mondo.
Mi scuso per la lunghezza, spero possa interessare il parere di un malato di tennis azzurro.
C.B.