Che cosa unisce Gianni Brera a Gianni Mura? Chi sposa Orio Vergani con Anna Maria Ortese? Come c’entrano Alda Merini e Tonino Guerra? Perché Andrea Zanzotto fa rima con Daria Deflorian? Tutto grazie a “Libri nel Giro”, la settima edizione della rassegna cicloletteraria della Biblioteca della bicicletta Lucos Cozza: venti libri di venti autori idealmente su dieci tandem (in una doppia recensione), e per ogni tandem la benedizione di una poesia rotonda (letta da un attore). Su repubblica.it, dall’11 maggio al 4 giugno, nel periodo solitamente occupato dal Giro d’Italia, quest’anno spostato in ottobre per la pandemia.
La Biblioteca della bicicletta Lucos Cozza, proprietà dell’associazione Ti con Zero, specializzata in libri a pedali (circa duemila testi fra manuali, guide, biografie, romanzi, poesie, annuari, saggi…), si trova a Roma, nella Biblioteca Casa del Parco alla Pineta Sacchetti, e poi su Facebook, Instagram e repubblica.it. Da una parte prestiti e consultazioni, dall’altra segnalazioni e recensioni. Ma anche un’attività fuori di sé, itinerante e viandante, tra festival letterari e ciclostoriche, scuole e teatri.
Oggi, in regalo e in anteprima, Patrizia Bollini legge “I porta ancora al tabar da li me bandi” (si porta ancora il tabarro dalle mie parti) di Cesare Zavattini. Poi, in programma, Caterina Acampora per Pierluigi Cappello, Lea Barletti per Gian Luca Favetto, Tamara Bartolini per Amelia Rosselli, Michele Baronio per Vivian Lamarque, Gabriele Benedetti per Escodamè, Patrizia Bollini per Tonino Guerra, Maurizio Cardillo per Alda Merini, Daria Deflorian per Andrea Zanzotto, Patrizia Hartman per Danilo Dolci, Fabrizio Parenti per Italo Calvino. Le recensioni sono a cura di Marco Pastonesi.
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Patrizia Bollini: attrice, ha lavorato per Marco Bellocchio, Marco Baliani, Leo De Berardinis, Alfonso Santagata, Luciano Melchionna, Marco Sciaccaluga, Nanni Garella e Gabriele Tesauri. Per cinema e tv: “Veloce come il vento” con Stefano Accorsi e “Diritto di difesa” con Piera Degli Esposti.
Cesare Zavattini: Luzzara 1902-Roma 1989, sceneggiatore, giornalista, commediografo, scrittore, poeta e pittore. Fra le sceneggiature: “Ladri di biciclette” e “Miracolo a Milano”. Fra i libri: “Parliamo tanto di me” e “I poveri sono matti”. La poesia “I porta ancora al tabar da li me bandi” è tratta da “Stricarm’ in d’na parola” (stringermi in una parola, 50 poesie in dialetto, Bompiani, 2006).