ROMA – E’ il Tour de France che regge il ciclismo a livello mondiale. Una considerazione scontata ed apparsa evidentissima nel calendario stilato dall’Uci, nel quale la Grande Boucle gode del consueto spazio, ma senza la concorrenza micidiale riservata al Giro d’Italia da Vuelta e classiche del nord.
Un concetto ribadito anche dal presidente del massimo organismo ciclistico internazionale, David Lappartient: “Sono fiducioso, ma sto anche attento: esiste il rischio di nuovi blocchi e cancellazioni. Se abbiamo un piano B in caso di fallimento del calendario? Questo è il piano B, non abbiamo un piano C. La verità è che senza Tour possiamo trovarci in una situazione molto difficile. Senza Tour è un disastro”, spiega al magazine belga Sporza,
Lappartient replica anche alle polemiche sulle sovrapposizioni. “Creando un breve calendario per la seconda metà dell’anno, abbiamo voluto evitare un disastro per le gare. Stiamo cercando di salvare ciò che può essere salvato. Questo calendario è soggetto alle decisioni delle autorità competenti”.