ROMA – Gianni Moscon ci è ricascato. Corridore di buona qualità, il trentino del team Ineos continua però a manifestare crepe da un punto di vista caratteriale: l’ennesimo episodio negativo nel corso della Kuurne-Bruxelles-Kuurne, una delle tante classichette’ di apertura del calendario belga. Coinvolto in una caduta a circa 65 km dal traguardo, il 25enne azzurro ha scagliato via la bici colpendo in pieno un corridore della B&B Hotels-Vital Concept, a bordo strada assieme a lui. Inevitabile da parte della giuria la squalifica per “condotta aggressiva e antisportiva”.
Un episodio che va ad arricchire la lista nera degli episodi che lo riguardano: nel 2018 era stato cacciato dal Tour per aver colpito con un pugno Elie Gesbert, l’anno prima il suo stesso team lo aveva sospeso per aver rivolto degli insulti razzisti a Kevin Reza al Giro di Romandia. Per non parlare del mondiale di Bergen (sempre 2017) in Norvegia. Moscon era stato uno dei protagonisti, salvo poi vedersi cancellato dall’ordine d’arrivo per essersi aggrappato all’ammiraglia guidata dal ct Cassani.
La corsa, fattaccio Moscon a parte, è vissuta su un finale molto emozionante. La vittoria è andata al danese Kasper Asgreen, che ha inscenato una azione solitaria ad una decina di km dall’arrivo, conquistando una manciata di secondi poi difesi dal ritorno del gruppo. Una piccola impresa, visto il ritmo degli inseguitori agevolato tra l’altro da lunghissimi rettilinei. Piccola beffa invece per Giacomo Nizzolo, in un ottimo momento di forma, che ha regolato il gruppo conquistando il secondo posto.