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Giro, Israele dedica una pista ciclabile a Bartali

“Il bene si fa ma non si dice”. Questo è stato l’insegnamento di Gino Bartali. Giusto fra le Nazioni. Non un corridore, ma un eroe che ha salvato la vita di tante persone grazie alla sua bicicletta.

Il Giro 101 lo ha omaggiato e Israele gli ha conferito la cittadinanza onoraria. C’è ancora qualcosa però che è rimasto in sospeso per chiudere il legame profondo fra Bartali e Israele: la pista ciclabile che porta il suo nome.

E’ un itinerario di 14 km nella foresta KKL di Haruvit, sulle colline occidentali della Giudea. La pista è stata inaugurata il giorno prima della partenza del Giro, ma deve essere ultimata.

L’itinerario fa parte di un lavoro più ampio che il Keren Kayemeth LeIsrael (KKL), l’Ente Nazionale Ebraico per l’Ambiente, porta avanti da oltre 100 anni per promuovere la pacifica coabitazione di tutti i popoli cercando di rendere Israele e il resto del mondo, migliori, più ecologici e verdi.

Il ciclismo e la possibilità di usufruire di una pista ciclabile portano normalità in un territorio difficile. Andare in bicicletta è divertente, è salute, è uno sport adatto a tutta la famiglia, anche alle persone disabili laddove i sentieri sono accessibili.

Per questo il il Keren Kayemeth Italia Onlus ha organizzato a Milano, il 23 maggio, una serata di Gala a favore del progetto “Pista ciclabile Haruvit” che permetterà a migliaia di persone di vivere la natura delle colline della Giudea. Gioia Bartali, nipote di Gino, sarà l’ospite d’onore della serata.


Fonte: https://sport.sky.it/rss/sport_ciclismo.xml


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