Di Redazione Sia per Sofia Ferrari (libero), sia per Sabrina Guidetti (centrale) è stato un finale di stagione inaspettato, emozionante e soddisfacente, dalla panchina si sono ritrovate ad essere pronte a scendere in campo e soprattutto a fare bene o del loro meglio, dato che la chiamata in causa nei loro confronti è avvenuta nei periodi e momenti più topici della stagione, che si è conclusa nel migliore dei modi possibile. Le due giovani giocatrici ha hanno affrontato il campionato di B2 Femminile con la maglia dell’OSGB Volley Campagnola Emilia si raccontano. Sofia che fine di stagione è stata questa? Tu sei stata chiamata in causa nella partita forse più importante del campionato, in quel di Faenza (RA). La tua collega di ruolo Solieri si è infortunata e tu hai dovuto sostituirla, in un momento molto caldo e delicato della partita, che per fortuna poi si è chiusa al golden set per 13-15 a vostro favore. In mezzo alle millemila emozioni, cosa hai pensato in quel momento? “Non ho avuto il tempo di pensare a niente che non fosse entrare in campo e cercare di dare il massimo, perché era un momento complicato in una partita importantissima e il fatto che fosse tutto così inaspettato mi ha aiutata ad entrare con meno tensione, perché dovevo soltanto concentrarmi sulla partita e nient’altro. Quando sono entrata in campo ho subito sentito la vicinanza delle altre che hanno cercato di aiutarmi ad entrare in partita anche mentalmente e questo ha portato ad un bellissimo risultato. Le emozioni ovviamente erano tantissime ma ho solo pensato di voler aiutare la squadra a portare a casa la partita, poi alla fine di tutto quando ho realizzato davvero quello che era successo mi sono sentita orgogliosa di noi e contenta, ma dispiaciuta per la “Chicchi” perché conosco l’impegno che ci ha sempre messo e infortunarsi in una partita così è veramente un duro colpo”. Non solo Faenza… in gara 1 contro CVR eri il solo libero della squadra, ergo hai dovuto giocare una finale per il pass in B1. Questo per te è stato sinonimo di responsabilità? Pensi che le tue compagne di squadra ti abbiano aiutato anche mentalmente ad affrontare i Play Off? “È stato sicuramente sinonimo di responsabilità perché ci giocavamo una partita molto importante contro una squadra forte, in un finale di stagione complicato e in cui eravamo tutte molto stanche, ma è stata anche un ‘opportunità per dimostrare quello che ho imparato in questi anni. È innegabile che abbia avuto molta ansia quella settimana, soprattutto per il peso della partita e per la poca abitudine di stare in campo dall’inizio alla fine, ma sono emozioni che poi a posteriori, vedendo il risultato, si ricordano volentieri. Le mie compagne mi hanno aiutata tanto ad affrontare questa situazione sia dal punto di vista tecnico, dandomi consigli in campo, in allenamento e in partita, che mentale, sia quelle con più esperienza sia le più inesperte come me, e credo sia proprio questo il bello dello sport di squadra, che nei momenti di difficoltà comunque non si è mai da soli. Sono molto contenta di quello che abbiamo fatto, perché, soprattutto in un anno strano e difficile come questo, raggiungere un risultato così importante ha davvero dimostrato dove può arrivare un gruppo unito e di persone che ci credono fino in fondo“. Sabrina quando si dice che “Non tutti i mali vengono per nuocere”… in una stagione che è sembrata una vera e propria Telenovela, tra i campionati rinviati a gennaio, Covid ed infortuni. Proprio tu, in piena convalescenza dallo stiramento agli addominali, hai dovuto sostituire la tua compagna Greta Frignani, a causa del brutto infortunio al ginocchio, da farle finire la stagione prematuramente. Hai iniziato a giocare nel derby più sentito della stagione (Arbor), fino ad arrivare alla finale playoff di 3 giorni fa, nel finale di stagione dove sono state tutte vittorie. Ergo, nonostante le difficoltà, è andato tutto per il verso giusto. Non trovi? Racconta le tue impressioni… “Ho esordito in B2 nel derby più sentito della stagione insieme a giocatrici professioniste, all’inizio continuavo a chiedermi se fossi stata all’altezza della squadra ma grazie all’aiuto delle mie compagne sono riuscita a sentirmi a mio agio in campo e a giocare serena. È stata un’annata molto difficile, piena di imprevisti, infortuni e sfortune varie ma alla fine con tanto impegno e spirito di squadra siamo riuscite a portarci a casa la B1!”. Tu seri arrivata a percorso già avviato in questo team di B2, categoria nuova per te. Pensi di essere stata accolta bene dalle tue compagne di squadra? “Sono stata chiamata ad ottobre per aiutare la squadra, ferma da diversi mesi, ma fin da subito le ragazze mi hanno accolto a braccia aperte! Siamo diventate un bellissimo gruppo, nonostante la differenza di età, ci siamo sempre trovate bene e questo ci ha sicuramente aiutato a raggiungere il nostro obiettivo. Purtroppo a causa del Covid abbiamo avuto pochi momenti da passare insieme fuori dal campo ma a breve ci rifaremo per festeggiare”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO